La Cgil è un'organizzazione laica,
democratica, plurietnica che promuove la libera associazione e l'autotutela
solidale nel rispetto della piena eguaglianza di diritti e di doveri,
appartenenza a gruppi etnici, nazionalità, lingua, orientamento sessuale,
identità di genere e basa le proprie azioni sui dettati della Costituzione
della Repubblica Italiana, nata dalla lotta partigiana contro il fascismo e il
nazismo, e ne propugna la piena attuazione.
In ragione di ciò in merito alla
raccolta firme promossa, assieme ad altri, dall'ANPI di Imola ci spiace
prendere atto che non sia stato
ipotizzato un percorso comune e condiviso.
Per la Cgil di Imola concedere spazi pubblici
a movimenti o partiti che traggono apertamente ispirazione all'ideologia
sconfitta dalla lotta di liberazione, che promuovono intolleranze spesso a
sfondo razzista, religioso e omofobico, rappresenta una pericolosa
legittimazione contraria a ciò che la Costituzione indica chiaramente.
La dittatura fascista in Italia è
stata un male assoluto che ha azzerato prima di tutto le libertà individuali,
comprese quelle sindacali con le leggi eccezionali del 1926, macchiandosi di
atroci delitti ai danni dei militanti della Cgil e degli esponenti politici
della sinistra tramite le azioni squadriste nel periodo più nero del nostro
Paese.
Per la Cgil di Imola vanno cambiate
quelle leggi e quelle norme, anche comunali, che rappresentano un attentato
alla libertà e alla dignità umana, come ci stiamo proponendo di fare oggi nei
confronti del jobs act, sostenendo ogni iniziativa che si muove in tale
direzione.
Riteniamo pertanto che vi sia la
necessità di recuperare un confronto nella città che mantenga alta la tensione
antifascista come atto dovuto al contributo alla guerra di liberazione
partigiana di Imola, città Medaglia d'Oro al valore militare per il ruolo
svolto nella lotta antifascista.
(Imola, 11 dicembre 2015, Comitato Direttivo Cgil Imola)
Angelo Gentilini, da info stampa Cgil Imola.