31 marzo 2016

Tutte le regole e scadenze del nuovo Canone Rai.

ROMA . La giostra del nuovo Canone Rai è ormai partita e le sue scadenze sono in arrivo. Chi non ha il televisore, ad esempio, e vuole "scansare" la gabella televisiva - da luglio inserita nella bolletta della luce - avrà poco più di un mese per spedire un modulo all'Agenzia delle Entrate. Il limite è al 30 aprile se vuole usare la raccomandata ricevuta di ritorno. Attenzione a fare i furbi. Se avete il televisore e dichiarate di non averlo, rischiate una condanna dagli 8 mesi ai 4 anni di carcere. Ecco tutte le regole certe e le scadenze:
Quanto pagherò a luglio? La bolletta della luce di luglio conterrà una prima maxi-rata di 60 o 70 euro per il Canone (a seconda della società elettrica). A seguire, le due ultime bollette dell'anno conterranno gli ultimi 30 o 40 euro da versare. Si arriverà così ai 100 euro complessivi dell'abbonamento tv. L'anno scorso il Canone Rai era di 113,5 euro. Dal febbraio 2017 l'addebito del Canone sarà spalmato nelle bollette elettriche, generalmente bimestrali.
Chi deve pagare? Il Canone sarà una voce della bolletta elettrica. Dunque lo pagherà il componente della famiglia (supponiamo il padre) che ha intestata l'utenza della luce e risiede dove gli arriva la bolletta elettrica. L'imposta tv si paga una sola volta e non sarà versata per le seconde case sfitte dove la corrente è allacciata.
Se pago solo il consumo elettrico e non verso il Canone, rischio il distacco della luce? Assolutamente no.
Non ho il televisore. Come faccio a non pagare? Se volete l'esenzione dal canone per tutto il 2016, dovrete compilare il modulo dell'Agenzia delle Entrate e spedirlo con raccomandata entro il 30 aprile. Se volete trasmetterlo via computer, la scadenza è il 10 maggio. Se spedirete il modulo tra il primo maggio e il 30 giugno (per posta) o dall'11 maggio al 30 giugno (via computer), l'esenzione varrà solo per il secondo semestre 2016.
A chi indirizzare il modulo? Va inviato, in plico senza busta, con allegata fotocopia del documento di riconoscimento, a: Agenzia delle Entrate - Ufficio di Torino 1 - S.A.T Sportello Abbonamenti tv - Casella Postale 22 - Cap 10121 - Torino. Per la trasmissione via computer, ci registreremo nel sito dell'Agenzia delle Entrate per avere le credenziali Fisconline o Entratel. Potremo chiedere aiuto a Caf, commercialisti, ragionieri.
Attiverò una nuova utenza elettrica entro l'anno. Quanto dovrò pagare di Canone per il 2016? Si pagherà soltanto la rata calcolata dal mese di attivazione dell'utenza elettrica e non l'intero canone annuo (di 100 euro). Il pagamento sarà a rate, a partire dalla prima bolletta utile.
Attiverò una nuova utenza, ma non ho il televisore . Il modulo per l'esenzione dovrà essere inviato all'Agenzia delle Entrate entro la fine del mese successivo a quello di attivazione dell'utenza. In via transitoria, per le utenze attivate a gennaio, febbraio o marzo 2016 il termine per l'invio scadrà al 30 aprile (per posta) o al 10 maggio (via computer).
Che cosa rischio se dichiaro il falso e cerco di evadere? Una condanna al carcere da 8 mesi a 4 anni. La Legge di Stabilità cita un Dpr del 2000 (il numero 445). E il Dpr, il Codice Penale, articolo 482, sulla "Falsità materiale commessa dal privato".
Ogni anno dovrò presentare il modulo di esenzione? Sì. Perché abbia effetto per l'intero canone 2017, il modulo andrà spedito dal primo luglio 2016 al 31 gennaio 2017. Il modulo presentato dal primo febbraio al 30 giugno 2017 ha effetto per il semestre luglio-dicembre 2017.
Posso chiedere che il televisore mi venga sigillato, come da vecchia normativa? Non è più possibile.
L'utenza elettrica è intestata a me, il Canone Rai a mia moglie? Che cosa succede?
Il decreto attuativo sul canone dice che l'Agenzia delle Entrate provvede alla "voltura d'ufficio". Il Canone finirebbe in capo a chi ha intestata anche la bolletta della luce. La Rai conferma che nessuna dichiarazione deve essere presentata dalla moglie o dal marito. Può succedere che moglie e marito siano intestatari di due utenze elettriche per la stessa abitazione (accorpamento di due appartamenti) o anche per abitazioni differenti. In questo caso, la moglie o il marito possono chiedere all'Agenzia delle Entrate che il Canone sia addebitato ad una sola fattura elettrica, specificando quale.
Gli anziani non pagano? Le regole saranno scritte in un decreto del ministero dell'Economia. Lo Stato punta a liberare dal pagamento marito e moglie di almeno 75 anni che (insieme) non superano un reddito lordo di 8000 euro annui. "Ma questo - spiega l'avvocato Emmanuela Bertucci - è un obiettivo programmatico. In altre parole, lo Stato garantirà la soglia di esenzione a 8000 euro a patto che recuperi tanti soldi dall'evasione del Canone". Prima del nuovo decreto, restano in piedi le vecchie regole che esonerano i 75 enni con reddito fino a 6713,98 euro.
Le società elettriche saranno compensate dallo Stato? Riceveranno 14 milioni di euro per il 2016 ed altri 14 per il 2017 dall'Agenzia delle Entrate. L'Autorità per l'Energia chiede che parte del compenso vada all'Acquirente Unico.
Vivo su un isola, cambia qualcosa per me? In 20 isole - con rete elettrica autonoma da quella nazionale - il Canone non arriverà in bolletta, ma sarà pagato con il modello F24 entro il 31 ottobre 2016. Le isole sono: Ustica, le Tremiti, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Merettimo, Ponza, Giglio, Capri, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filicudi, Capraia, 
Ventotene.
Per altre informazioni? La Rai ha un numero gratuito (800938362) con un risponditore automatico in italiano e tedesco. Con questo numero o il sito prontolarai.it, è possibile prenotare un appuntamento telefonico con una persona fisica.
Angelo Gentilini, da: www.repubblica.it/news canone rai 

30 marzo 2016

Info per Canone Rai 2016.

È stato finalmente reso disponibile il modulo per autocertificare di non possedere alcun apparecchio televisivo. La dichiarazione, che trovate in fondo a questo articolo oppure sul sito della RAI, va inviata entro il 30 aprile per posta oppure entro il 10 maggio per via telematica. Per qualsiasi informazione si rimanda alle dettagliate istruzioni dell’Agenzia delle Entrate...
Angelo Gentilini, da info Federconsumatori:


29 marzo 2016

"Cambiare le pensioni", iniziativa il 2 aprile ad Imola.

Cgil, Cisl e Uil rilanciano un’iniziativa di mobilitazione sul tema delle pensioni. Il 2 aprile si terranno in tutta Italia manifestazioni territoriali per chiedere al governo “modifiche sostanziali al sistema previdenziale” e l’apertura di un confronto con i sindacati. A Imola l’iniziativa si terrà sabato 2 aprile, ore 9.30, sala BCC (ex cinema centrale) piazza Matteotti. Pubblichiamo qui di seguito il testo della lettera dei segretari generali Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo: “Il governo non ha inteso finora aprire un confronto sul tema pensioni come richiesto per ultimo dai Segretari Generali al Presidente del Consiglio. Anzi, ad aggravare il quadro, è partito un attacco anche alle pensioni di reversibilità e prosegue una discussione che, in assenza di una proposta governativa, continua ad aver al centro l’obiettivo di scaricare il costo di qualunque modifica per intero sui lavoratori. Ciò nel mentre i problemi diventano sempre più acuti sia sul versante dell’occupazione giovanile che su quello della condizione di lavoro di chi svolge occupazioni pesanti e faticose, di chi è precoce, di chi il lavoro lo perde e rimane privo di reddito. La piattaforma unitaria chiede modifiche sostanziali al sistema previdenziale così come delineato per ultimo dalla manovra Fornero e pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà......." 

Continua a leggere: www.cgilimola.it/cambiare-le-pensioni-sabato-2-aprile-a-imola/2016/ 

Angelo Gentilini, da info Cgil Imola.

28 marzo 2016

Una giornata triste... ieri alla Gand Wevelgem.

Peter Sagan sfata il tabù della maglia iridata e, da campione del mondo, vince la Gand-Wevelgem, classica in Belgio che fa da antipasto al Giro delle Fiandre. Ma ieri nella classica belga è morto Antoine Demoitié (ciclista belga di 25 anni) travolto da una moto. Demoitié era caduto insieme ad altri quattro corridori a Sainte-Marie-Cappel, durante il breve passaggio della corsa ciclistica in territorio francese, ed è stato investito... "Da tempo si va dicendo che nelle corse ciclistiche professionistiche tra i corridori ci sono troppe moto, ed in particolare è chiaro che la questione sulla sicurezza degli atleti si evidenzia ancor di più nelle classiche del nord rese spettacolari dalle strade strette e dal pavè, ma che proprio per questo riducono gli spazi di manovra per gli operatori tecnici e dell'informazione". Ciao Antoine RIP. 
Articolo sulla classica belga: www.gazzetta.it/Ciclismo/gand-wevelgem-vince-sagan 
L' incidente: www.tuttosport.com/news/ciclismo_in_lutto_morto_antoine_demoitiè 
Angelo Gentilini

A Rimini 791 pensionati rimborsati grazie ai controlli della Cgil.

Accade spesso che l'ammontare delle pensioni non sia corretto, a volte per poche decine di euro, altre fino ad alcune migliaia se si calcolano gli arretrati. Da tre anni pensionate e pensionati non ricevono più l'ObisM, la loro busta paga e dunque non possono verificare se la somma percepita è giusta, a meno che non abbiano dimestichezza con PIN e computer, e a volte non basta. Per andare incontro alle esigenze dei pensionati e sostenerli nella rivendicazione di diritti che a volte non sanno neppure di avere, lo Spi Cgil di Rimini, in collaborazione con il Patronato Inca, ha attivato la campagna nazionale “Diritti inespressi. Controlla la tua pensione”.  E sul portale del sindacato (www.cgilrimini.it) si possono leggere i risultati di questa campagna. Le pensioni erogate nella provincia di Rimini - riferiscono Meris Soldati segretaria generale dello Spi Cgil di Rimini e Claudia Cicchetti, segretaria della Cgil di Rimini e responsabile del Patronato Inca - nel 2015 sono state 96.784. 57.965 sono quelle al di sotto dei 1.000 euro lordi mensili derivanti dai contributi versati e arrivano a 75.025 se sommate alle invalidità civili e pensioni sociali. Sono al 77% al di sotto dei mille euro e al 67% al di sotto dei 750 euro. "Facendo riferimento al 2015 - proseguono i due rappresentanti sindacali - delle 7.593 pratiche di varia natura aperte dal sindacato pensionati SPI CGIL nella provincia di Rimini (assegni al nucleo familiare, quattordicesime, integrazioni al trattamento minimo, reversibilità) 1.850 hanno riguardato il controllo degli ObisM e di queste hanno ottenuto un rimborso in 791 per un totale di 509.150 euro. Si va da alcune decine di euro recuperate ad alcune migliaia". La Cgil sottolinea che "le somme rimborsate, così come alcune prestazioni di cui i pensionati hanno diritto, non si attivano in modo autonomo ma solo su richiesta. Ciò vale anche per la conferma di altri diritti per il riconoscimento dei quali l'Inps si avvale della compilazione dei RED, il foglio che accerta i redditi del pensionato". Anche questo, infatti, non viene più spedito a casa e va compilato entro il 31 marzo per evitare che venga interrotta o ridotta la prestazione erogata. "In sostanza - concludono Soldati e Cicchetti - la responsabilità su quanto ricevuto è tutta a carico del pensionato che deve sapere, controllare e inoltrare eventuale domanda all'ente previdenziale".
Angelo Gentilini, da www.rassegna.it

27 marzo 2016

Le origini della Pasqua, dell'agnello, dell'uovo e della colomba.


La Pasqua è la principale solennità del cristianesimo. Essa celebra, secondo tutte le confessioni cristiane, la risurrezione di Gesù, che avvenne nel terzo giorno dalla sua morte in croce, come riportato dalle ScrittureLa data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, cade infatti la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, determinando anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la PentecosteLa Pasqua cristiana presenta importanti legami ma anche significative differenze con la Pasqua ebraica, chiamata Pesach (pasa', in aramaico), celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè e riunisce due riti: l'immolazione dell'agnello e il pane azzimoLa parola ebraica pesach significa "passare oltre", "tralasciare", e deriva dal racconto della decima piaga, nella quale il Signore vide il sangue dell'agnello sulle porte delle case di Israele e "passò oltre", colpendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio del faraone. La Pesach indica quindi la liberazione di Israele dalla schiavitù sotto gli egiziani e l'inizio di una nuova libertà con Dio verso la terra promessa.... Approfondisci: https://it.wikipedia.org/wiki/Pasqua 
L'uovo di Pasqua è una tradizione pasquale, divenuto nel tempo uno dei simboli della stessa festività della Pasqua cristiana, assieme alla colomba. Nel cristianesimo simboleggia la risurrezione di Gesù dal sepolcro. La tradizione del classico uovo di cioccolato è recente, ma il dono di uova vere, decorate con qualsiasi tipo di disegni o dediche, è correlato alla festa pasquale sin dal Medioevo
Continua a leggere: https://it.wikipedia.org/wiki/Uovo_di_Pasqua 
Con colomba pasquale si indicano diversi dolci pasquali tipici dell'Italia. Vi sono due principali dolci cui fa riferimento la dizione "colomba pasquale": uno è la colomba pasquale inventata in Lombardia negli anni trenta del 1900 dalla Motta e poi diventata quella commercialmente più diffusa in tutta Italia, l'altro di più antica tradizione è la colomba pasquale diffusa in Sicilia e chiamata anche it palummeddi o pastifuorti. Entrambe sono state ufficialmente inserite nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) e riconosciute come tipiche dei rispettivi territori (Lombardia e Sicilia).
Leggi tutto: https://it.wikipedia.org/wiki/Colomba_pasquale 
Angelo Gentilini, da info wikipedia.

26 marzo 2016

Non ci casco!- Economico manuale contro truffe e raggiri.

Truffe, furti, scippi, rapine: nel 2014 gli over 65 vittime di raggiri sono stati più di 340.000. Le occasioni di potenziale pericolo sono dappertutto, in casa, per strada, sui mezzi di trasporto o nelle pagine web. Non ci casco! , edito da Edizini LiberEtà, descrive le semplici regole di comportamento per evitare di cadere nei trucchi messi in atto dai malintenzionati, una piccola guida per sopravvivere nella giungla delle truffe. Il manuale di autodifesa, a cura di Spi Cgil nazionale, Cgil nazionale, Silp per la Cgil nazionale, Ficiesse, Auser nazionale, Federconsumatori e Sunia nazionale, è un vero e proprio vademecun ricco di consigli pratici per evitare spiacevoli sorprese. È rivolto in particolare alle persone anziane perché, in una situazione di crisi economica come quella attuale, per gente senza scrupoli, rappresentano un facile bersaglio. Prendersela con i più deboli è sempre molto comodo, ma questo può procurare, nelle vittime, danni non solo economici, ma anche psicologici. Giunto alla quarta edizione, Non ci casco!  offre indicazioni semplici su come comportarsi di fronte alle tantissime situazioni nelle quali potremmo trovarci di fronte a un tentativo di truffa. Telemarketing, prelievi di denaro, vendite con contratto, accesso al credito per anziani, prestiti al consumo, vendite telefoniche, venditori invadenti, prodotti contraffatti, offerte di energia a basso costo, proposte per facili guadagni, incontri con maghi e cartomanti, falsi postini, medici e infermieri, falsi incidenti, falsi tutori dell’ordine e falsi operai, regali inaspettati, amici dei figli, pacchi omaggio dall’Inps, truffe via internet, borseggi,  giochi d’azzardo, badanti e brutte sorprese, infortuni domestici, sono solo alcuni esempi in cui ci possiamo trovare di fronte a un possibile raggiro. Questo piccolo manuale di autodifesa, corredato dell’elenco di numeri utili da chiamare in caso di emergenza, aiuta comprendere i tanti modi per prevenire le truffe. Ma, soprattutto, a diventare cittadini più consapevoli. 
Non ci Casco! Pagine 64, Euro 3,00 (comprensive di spese di spedizione).
– Acquista o regala Non ci casco!:  http://www.libereta.it/prodotto/non-ci-casco 
Angelo Gentilini, da www.libereta.it

25 marzo 2016

Notizie news Filcams e Fiom Cgil Imola.

Chiude il punto vendita Sigma di via Selice a Imola, 23 esuberi - Di Corticella Srl, società che detiene il marchio Sigma dei punti vendita di Imola, ha formalizzato la procedura di mobilità sui tre negozi dichiarando un esubero di 23 addetti e la chiusura del punto vendita di via Selice, inaugurato solo lo scorso novembre….....

Emerson, siglato l’integrativo aziendale dopo 15 mesi di trattative - L’accordo, frutto di un’estenuante trattativa raggiunge l’obiettivo oltre a rinnovare l’integrativo aziendale scaduto da 8 anni, di garantire una certezza sugli incrementi retributivi e un miglioramento complessivo della parte normativa….....

Approfondisci le due notizie sul sito: http://www.cgilimola.it/ 
Angelo Gentilini, da info Cgil Imola.

Maledetti voi, mercanti d'acqua; di Padre Alex Zanotelli.

Le decisioni prese in questi giorni, sia dal governo Renzi che dal parlamento, sulla gestione pubblica dell’ acqua, sono di una gravità estrema perché un governo democratico rifiuta quello che il popolo aveva già deciso con il Referendum del 2011. È stato diffuso il Testo unico sui servizi pubblici locali, decreto attuativo della Legge Madia n. 124/2015, che si prefigge gli obiettivi di “ridurre la gestione pubblica dei servizi ai soli casi di stretta necessità” e di “garantire la razionalizzazione delle modalità di gestione dei servizi pubblici locali in un’ottica di rafforzamento del ruolo dei soggetti privati”. In questo Testo unico c’è l’obbligo di gestione dei servizi pubblici locali attraverso società per azioni, nonché l’obbligo, ove la società per azioni sia a totale capitale pubblico, di rendere conto delle ragioni del mancato ricorso del mercato ed infine di presentare un piano economico-finanziario sottoscritto da un Istituto di credito. Un segnale più chiaro del totale disprezzo della volontà popolare espressa nel Referendum, non ci potrebbe essere. A questo si aggiunge il “blitz” di pochi giorni fa, fatto da Renzi-Madia in Commissione Ambiente della Camera, dov’era in discussione la Legge d’iniziativa  Popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, che aveva ricevuto nel 2007 oltre quattrocentomila firme, che è stata ripresentata in questa legislatura da un inter-gruppo  parlamentare  (M5S , Sel e alcuni Pd) . Il “blitz” Renzi- Madia è avvenuto il 15 marzo, quando in Commissione Ambiente è stato approvato un emendamento che abroga l’articolo 6 del progetto di legge che definiva il servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e ne disponeva l’affidamento esclusivo a enti di diritto pubblico, vietando l’acquisizione di quote azionarie. Tutto questo è stato cancellato per volontà del governo Renzi e del PD. Un atto parlamentare questo che costituisce il tradimento totale della volontà popolare espressa nel Referendum del 2011. I deputati M5S e Sinistra Italiana hanno abbandonato i lavori della Commissione, lasciando che fosse approvata dalla sola maggioranza con l’accordo del governo. Il Pd si difende dicendo che l’acqua resta pubblica, ma che può essere gestita dai privati! Infatti il nodo centrale è proprio la gestione, perché questo Testo unico e le nuove norme sui servizi locali rendono eccezionale una gestione pubblica e reintroducono “l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”, cancellata dal referendum del 2011. E pensare che Renzi nel 2011, allora sindaco di Firenze, aveva proclamato il suo Sì per l’acqua pubblica. Quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi è di una gravità estrema. Per questo mi appello a i 26 milioni di italiani/e perché si informino e si mobilitino (sit-in, sensibilizzazione nelle proprie realtà locali) contro la stravittoria del neoliberismo, del mercato, dei profitti e si ribellino scendendo in piazza. Mi appello ai vescovi italiani perché si esprimano sulla questione acqua, che già il papa nell’enciclica Laudato Sì ha definito “diritto umano essenziale, fondamentale e universale” anzi, ”diritto alla vita”. Mi appello ai preti, perché sensibilizzino i loro fedeli nelle omelie domenicali. Mi appello alle comunità cristiane, dopo una così forte dichiarazione del papa sull’acqua, perché ritornino a impegnarsi e a ricongiungersi con il grande Forum Italiano dei Movimenti dell’acqua pubblica, che ha portato nel 2011 alla vittoria referendaria. Dobbiamo ora ottenerne un’altra! Si tratta di vita o di morte per noi e per gli impoveriti. Infatti sia per noi, ma soprattutto per gli impoveriti, è l’acqua (la Madre di tutta la vita) il bene più prezioso, che sarà sempre più scarso per il surriscaldamento del Pianeta. Se permetteremo alle multinazionali di mettere le mani sull’acqua, avremo milioni di morti di sete. La gestione dell’acqua deve essere  pubblica, fuori dal mercato e senza profitto, come sta avvenendo a Napoli, unica grande città italiana ad aver obbedito al Referendum. Diamoci tutti/e da fare perché il nostro governo obbedisca a quanto ha deciso il popolo italiano nel 2011. ( 20 marzo 2016, Alex Zanotelli. comune-info.net/2016/03/maledetti-voi-mercanti-acqua 
Chi è Padre Alex Zanotelli: https://it.wikipedia.org/wiki/Alex_Zanotelli 
Angelo Gentilini, dal sito comune-info.net  

24 marzo 2016

Non è un "obbligo" il lavoro nei giorni festivi.

Le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori del commercio FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTuCS UIL dell'Emilia Romagna confermano la netta contrarietà alle aperture festive nel settore del commercio. Oggi vediamo rafforzato quanto da noi sempre sostenuto sulla base dei contenuti del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro: La disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera e autonoma di lavoratrici e lavoratori. Recenti sentenze confermano questa nostra impostazione, secondo la quale il datore di lavoro non può imporre al dipendente di lavorare in una giornata festiva e definisce illegittima l'eventuale sanzione disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se non vi sia stato preventivamente un assenso di quest’ultimo. Nelle giornate festive: festività pasquali 27 e 28 marzo, Anniversario della Liberazione 25 aprile, Festa dei Lavoratori 1 maggio, Proclamazione della Repubblica 2 giugno, FILCAMS CGIL, FISACSCAT CISL e UILTuCS UIL Regionali INVITANO AD ASTENERSI DAL LAVORO FESTIVO i lavoratori del commercio e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali. Come noto la LIBERALIZZAZIONE degli orari introdotta nel 2011 con il Decreto “Salva Italia” ha eliminato ogni vincolo e regola in materia di orari commerciali, nel totale disinteresse degli effetti negativi prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle loro famiglie. Le nuove regole, ancora ferme in Parlamento, se da una parte potranno permettere agli enti locali e alle parti sociali di ridiscutere di orari di apertura degli esercizi commerciali nei territori, dall’altra, non ponendo vincoli, se non la chiusura in sole 6 festività, sostanzialmente non risolveranno il problema. Le liberalizzazioni sono sbagliate, non aiutano la crescita economica, creano dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le festività, svuotano i centri storici delle città a favore delle cittadelle del consumo, sviliscono la qualità del lavoro spezzettando la prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti ad orari improbi ben poco concilianti con le necessità di riposo. Per queste ragioni, le Segreterie regionali invitano all’astensione dal lavoro per tutto il turno di lavoro delle festività sopra riportate, ricordando ai lavoratori che sulla base delle norme contrattuali vigenti, e alla luce delle recenti sentenze della Cassazione, potranno rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festività, senza incorrere in nessuna sanzione.
(FILCAMS CGIL FISASCAT CISL e UILTuCS UIL Emilia Romagna)
Angelo Gentilini, da info Cgil E.R.

23 marzo 2016

Grazie ad un governo di sx??? i furbetti e i caporali brinderanno!!!

Con il “governo più a sinistra della storia”, come ha sostenuto il Ministro Poletti, ora i furbetti e i caporali delle cooperative brinderanno e dormiranno più serenamente. Infatti sono in vigore, dal 6 febbraio 2016, le norme di depenalizzazione introdotte dal decreto legislativo n.8 del 15 gennaio 2016. La norma trasforma in illeciti amministrativi i reati in materia di lavoro e previdenza obbligatoria puniti con la sola pena della multa o dell’ammenda, salvo le materie espressamente escluse dalla depenalizzazione (salute e sicurezza sul lavoro e immigrazione). Quindi nella somministrazione di lavoro abusiva, utilizzazione illecita, appalto e distacco illeciti la tutela penale lascia il posto alle sanzioni amministrative per effetto della nuova depenalizzazione. Nel caso di somministrazione abusiva di manodopera e negli appalti illeciti opererà la sanzione amministrativa pari a 50 euro per ogni lavoratore occupato e per ciascuna giornata di occupazione. La stessa sanzione opererà anche per l’utilizzatore, cioè chi impiega lavoratori forniti da soggetti non autorizzati come accade, ad esempio, con le false cooperative. Tutte situazioni, quelle elencate, che spesso sono presenti negli appalti di manodopera in molte imprese della lavorazione delle carni e dei salumi del nostro territorio regionale, in particolare nel distretto modenese, spesso agli onori delle cronache di questi mesi. Tutte circostanze che la FLAI CGIL, da molti anni, ha denunciato pubblicamente e alle competenti istituzioni. Ma la vera ciliegina sulla torta dell’innovazione legislativa è data dal fatto che la depenalizzazione riguarderà anche le situazioni irregolari accertate prima dell’entrata in vigore del Dlgs n.8/2016. I furbetti delle cooperative e i loro committenti possono dormire sonni tranquilli: nessuno li disturberà, al massimo se la cavano con una piccola sanzione amministrativa.
Da mesi leggiamo e ascoltiamo sindaci, parlamentari rappresentanti istituzionali e di associazioni sperticarsi nel denunciare il contrasto alle cooperative spurie, ma su questo provvedimento silenzio tombale. Vorrei evidenziare che la vicenda della Castelfrigo di Modena, che rappresenta la punta dell'iceberg della degenerazione del settore, modenese e non solo, germoglia nel brodo di coltura della somministrazione irregolare di manodopera.
Se si vuole veramente contrastare il caporalato e l’intermediazione illegale di manodopera, che creano concorrenza sleale fra le imprese e sfruttamento dei lavoratori, come quella che viene esercitata dalle false cooperative nel settore della macellazione delle carni e dei salumi, bisogna dire che quei Decreti legislativi non aiutano per nulla, anzi vanno in senso opposto. Bisogna dirlo senza tanti giri di parole.
(Umberto Franciosi,Segretario Generale FLAI CGIL Emilia Romagna)
Angelo Gentilini, da info Cgil E.R.

22 marzo 2016

A memoria e con dolore per quanto sta accadendo.

BERLINGUER: Un Uomo Avanti a Tutti

Dal libro, “La Solitudine di Berlinguer”, di Adriano Guerra, evidenzio un passaggio: 
Dicembre 1974, Assemblea Comitato Centrale del PCI, in preparazione del 14° Congresso.
Afferma Berlinguer: “Non ci si può illudere di costruire un assetto mondiale giusto e duraturo, senza una lotta contro l’Imperialismo, per colpirlo nelle sue posizioni di forza e nella sua logica. La prospettiva non può essere però quella di affidare la soluzione dei problemi del futuro dell’umanità all’esito di uno scontro frontale tra le forze Rivoluzionarie e l’Imperialismo. Problemi come quelli della fame, dell’ambiente, della popolazione, delle aree arretrate, sono così immani e pressanti da esigere, per poter essere avviati a soluzione, da un lato, una politica di pace e di riduzioni delle spese militari, e dall’altro lato, una cooperazione e in qualche modo e in misura crescente, un coordinamento, una programmazione e forme diverse di integrazione anche tra Stati a regime sociale diverso”…
1975, 14° Congresso del PCI: “Rendere realistica l’ipotesi di un Governo Mondiale espressione del consenso e del libero concorso di tutti i Paesi...."

GRAZIE… Enrico. ( Angelo Gentilini)

I dati di Demare alimentano il dubbio sul suo trionfo alla Sanremo.

Al di là delle singole dichiarazioni e parole sulle accuse dei colleghi rivolte ad Arnaud Demare, vincitore della Milano-Sanremo 2016, e delle sue opinioni a difesa restano i fatti e i dati che sono tecnicamente molto chiari, circostanziati e che alimentano il dubbio. Demare è caduto con Bennati, Matthews e altri corridori, a 3 km dall'inizio della salita della Cipressa e nell' incidente ha perso una trentina di secondi, oltre ad altri secondi legati alla ripartenza da fermo, mentre il gruppo era lanciato ai 50 orari. Ha inseguito con Bennet e Muhlberger (Bora), oltre al passivo Mezgec gregario di Matthews e ad inizio Cipressa il ritardo era ancora di una trentina di secondi. Al GPM è transitato per primo Visconti che sui 5,6 km di salita ha impiegato 10'05'', alla media di 33,5 orari. Demare, e qui si fortifica il dubbio, sul falsopiano dopo il GPM era accodato al gruppo dei primi inseguitori distaccati di 11'' da Visconti. Poi ci sono i dati di Demare apparsi sabato su Strava (strumento di monitoraggio GPS dell'attività dei ciclisti in corsa) per soli 10/15 secondi e dopo il file è sparito per riapparire domenica pomeriggio con questi dati: Demare, velocista francese di 76 kl di peso, avrebbe fatto registrare il miglior tempo con 10'02", con una punta max di velocità di 52,2 km/h. Al quarto km di salita Van Avermaet, fresco vincitore della Tirreno Adriatico, saliva a 24,1 km/h, Visconti a 29,5, Demare a 43,5. Al Km 5 Van Avermaet pedalava a 38,9 km/h; Visconti a 41,8; mentre Demare a 52,2. E' corretto chiarire che i file prodotti da Strava non sono blindati e rispondenti totalmente alla realtà, ma possono essere elaborati e Demare ribadisce che: "Premesso che non mi devo giustificare, ho reso pubblici i miei dati. Non ci sono punte di velocità di 80 km/h. Ho guadagnato questa vittoria pienamente a colpi di pedale". Nella vita e nelle corse a volte tutto è possibile, anche l'impossibile, ma anche questi dati prodotti dal diretto interessato, manipolati o non, parlano chiaro lo stesso e come si suol dire la matematica non è un'opinione. Egregio Demare non mi hai convinto e dispiace che una classica come la Milano-Sanremo sia cosi ingiallita. 
(I dati e le % sono stati tratti da "La Gazzetta dello Sport" di lunedi 21 marzo 2016, pagina 41.)
Un altro contributo: www.tuttobiciweb.it/foto corridore e ammiraglia.
Angelo Gentilini.

21 marzo 2016

Oggi, “Ponti di memoria, luoghi d'impegno", contro le mafie.

Una giornata speciale, oggi 21 marzo, a Reggio Emilia non è solo il primo giorno di primavera. Per l'associazione Libera, ma anche per tutta l' Emilia-Romagna, è la "giornata della memoria e dell''impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie". Le celebrazioni, mentre in Senato è in discussione il progetto di legge per renderle nazionali, si svolgeranno da quest' anno non più in un'unica città italiana, ma in contemporanea in diversi Comuni, uno per ciascuna regione, scelti come luoghi simbolo dell''impegno contro le mafie. Cosi, quando il conto alla rovescia dei giorni per l' avvio del processo Aemilia segnerà meno due, proprio nella città del Tricolore saranno ricordate con una serie di iniziative le 900 vittime innocenti della mafia in Italia. Il filo conduttore della 22esima edizione è quello di "Ponti di memoria, luoghi di impegno": al centro della discussione vi sarà infatti l' importanza del lavoro svolto da ciascuno, quotidianamente, per affermare la giustizia sociale e lottare in maniera corale contro le mafie. In dettaglio il programma delle iniziative a Reggio Emilia: avrà inizio alle 9.30 con la partenza da piazzale Marconi, il corteo con la delegazione dei famigliari delle vittime delle mafie che risiedono in Emilia-Romagna. Il corteo proseguirà lungo le vie del centro e arriverà alle 11 in piazza Prampolini. Qui saranno letti i nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie. Alle 12 è infine previsto, in diretta video da Messina (piazza nazionale della giornata) l''intervento di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. http.//www.libera.it  Nel pomeriggio, alle 15, si svolgerà invece un incontro del Consiglio comunale di Reggio Emilia con i familiari delle vittime. Nel nuovo schema "a rete" della manifestazione, spiega il referente regionale di Libera Daniele Borghi: "Non potevamo pensare che a Reggio Emilia per la manifestazione. Da un lato perché la presenza delle infiltrazioni dura purtroppo da tanto tempo, dall' altro in quanto proprio qui inizierà a breve il processo contro l' ndrangheta. In questa città purtroppo da decenni ''lor signori'' hanno deciso di fare affari, noi lo abbiamo denunciato, questa manifestazione a cui ci aspettiamo una grande partecipazione (erano in 200.000 l''anno scorso a Bologna) servirà a fare cadere anche tutti gli alibi di chi non potrà più dire che non sapeva". 
“Essere costruttori di ponti è un abito mentale, un atteggiamento etico, un percorso culturale ed educativo: dunque riguarda la coscienza di ognuno e i valori dei singoli individui. Ma è anche un’opera sociale e corale, chiede e presuppone reciprocità. Se il ponte viene costruito contemporaneamente da entrambe le estremità, l’incontro sarà più vicino e più sicuro, l’opera più stabile e duratura”. - Don Luigi Ciotti –
Angelo Gentilini

20 marzo 2016

"Istruire una donna è come istruire un’intera nazione”

Parte orientale isolata della Repubblica democratica del Congo, Shabunda è stata a lungo caratterizzata dai disordini. Numerosi gruppi armati di ribelli sono attivi nell’area e la violenza è sempre presente, non ultima per le donne che vivono nella città e che sono bersagli ordinari di pestaggi, stupri e abusi sessuali. Senza accesso all’istruzione e con una libertà di parola limitata, l’influenza delle donne è bassa. Quelle che tentano di reclamare i propri diritti incontrano spesso una forte resistenza. “Secondo questa cultura, una donna non ha il diritto di parlare. Non appena tenta è etichettata come strega, perde la sua reputazione e viene ridotta al silenzio.”, spiega Josephine Kimbembe di Shabunda. Lei è una delle donne determinate che, nonostante la resistenza, hanno osato fare un passo avanti come leader e lavorare per il cambiamento. E’ stato quando ha incontrato l’organizzazione AFEM, partner di Kvinna till Kvinna, che Josephine Kimbembe ha trovato il coraggio di schierarsi a favore dei diritti delle donne. AFEM, Association des Femmes des Médias, lavora per rafforzare le donne addestrandole alla leadership e all’uso dei media nella loro lotta per il cambiamento. Quando AFEM organizzò un seminario per le donne a Shabunda, Josephine fu invitata a partecipare. “Dicevano che una donna dovrebbe poter reclamare i propri diritti. Che dovrebbe poter lavorare, andare a scuola e diventare una leader, allo stesso modo di un uomo.”, racconta Josephine. Finito il seminario, Josephine radunò un gruppo di donne e tutte insieme andarono dal presidente del consiglio municipale di Shabunda. Chiesero di essere ascoltate e misero in luce svariati problemi che necessitavano attenzione in città, come lo scarso accesso all’acqua. Il presidente del consiglio municipale chiese a Josephine se lei pensasse che le donne erano in grado di governare e lei non aveva dubbi al proposito. Nel 2013, Josephine fu nominata presidente di uno dei distretti cittadini. Da allora, ha avuto tempo di portare avanti numerosi miglioramenti. Ora ci sono tre rubinetti pubblici nel distretto e ciò significa che le donne non devono più percorrere lunghe distanze per avere dell’acqua. Le donne che non sanno leggere e scrivere ricevono istruzione e più coppie stanno registrando il loro matrimonio, un cambiamento importante che previene la poligamia e rafforza la posizione delle donne in caso di divorzio. Seguendo l’esempio di Josephine, altre donne sono state nominate in posizioni guida a Shabunda. In aggiunta al suo lavoro in città, Josephine è riuscita a frenare i gruppi ribelli nella regione, usando anche la radio e il telefono per istruire una giovane leader ribelle sui diritti delle donne e il lavoro di pace. Ha persuaso la leader ribelle ad arrendersi assieme a tutti i suoi miliziani e a consegnare le armi del gruppo, il che ha indotto altri gruppi ribelli a osare la stessa mossa. Prima del seminario di AFEM, Josephine non credeva di poter essere una leader. Ora sta lastricando la strada per le altre donne: “E’ importante avere donne leader nella comunità. C’è un detto: 
Istruire una donna è come istruire un’intera nazione.
Angelo Gentilini, da lunanuvola.wordpress.com/disarmante 

19 marzo 2016

Il francese Arnaud Demare ha vinto la Milano-Sanremo.

Arnaud Demare ha vinto l’edizione 107 della Milano-Sanremo. Il francese della Fdj, classe 1991, ha riportato la Classicissima in Francia 21 anni dopo il successo di Laurent Jalabert. Secondo posto, in una volata condizionata dalla caduta del colombiano Fernando Gaviria, al britannico Ben Swift (Sky). Sul podio anche il belga Jurgen Roelandts (Lotto), poi un altro francese, Bouhanni. A seguire, Van Avermaet, Kristoff e Haussler. Ottavo posto per Filippo Pozzato (Southeast-Venezuela), primo degli italiani davanti a Colbrelli e Trentin che ha chiuso i primi dieci. 
Il romagnolo Matteo Montaguti, dopo essere stato in avanscoperta tra la Cipressa e il Poggio, alla fine si classifica 13°.
ARRIVO — 1. Arnaud Demare (Fra, Fdj) in 6.54'45"; 2. Swift (Gbr); 3. Roelandts (Bel); 4. Bouhanni (Fra); 5. Van Avermaet (Bel); 6. Kristoff (Nor); 7. Haussler (Aus); 8. Pozzato; 9. Colbrelli; 10. Trentin; 12. Sagan (Svk); 13. Montaguti; 15. Valverde (Spa); 17. Bonifazio; 20. Gavazzi; 21. Rebellin; 22. Fedi; 26. Boasson Hagen (Nor); 29. Battaglin; 30. Pellizotti; 31. Cancellara (Svi); 33. Nibali a 8"; 40. Kwiatkowski (Pol) a 34”; 42. Nizzolo a 36”; 45. Visconti; 58. Ulissi; 59. Matthews (Aus); 60. Puccio a 43”; 61. De Marchi a 44”; 65. Gatto a 1’30”; 79. Gaviria (Col) a 1’48”.
Approfondisci: www.gazzetta.it/milano-sanremo-trionfo-arnaud-demare- 
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Oggi, domenica 20 marzo, ho letto sulla Gazzeta dello Sport (cartaceo a pagina 27) le dichiarazioni di Matteo Tosatto e di Eros Capecchi, che affermano con chiarezza che sulla salita della Cipressa si sono visti superare ad alta velocità dal futuro vincitore della Milano-Sanremo. Arnaud Demare era attaccato al finestrino della sua ammiraglia e cosi da staccato e battuto, causa una caduta a 30 km dall'arrivo (foto della caduta pubblicata sulla Gazzetta) dove era rimasto coinvolto insieme ad altri corridori e a Michael Matthews, si è ritrovato tra i primi con le gambe nuove da vincitore. Chi ha fatto il corridore o ha un minimo di cognizione tecnica sa benissimo quante energie muscolari si recuperano con un'azione di questo tipo, mentre gli avversari sono li che stringono i denti e hanno i muscoli al limite e anche fuori soglia pieni di acido lattico. Il Presidente di giuria, il francese Hervè Brocque, interpellato ha sostenuto che non ci sono immagini a sostegno della tesi dei due corridori italiani, tra l'altro con altri atleti increduli spettatori. Cosi non vale!!!!!!
Articolo sull'accaduto: cyclingpro.it/2016/03/20/caro-demare-aspettiamo-il-file-della-tua-sanremo/
Angelo Gentilini, da info stampa.

Oggi si corre la classicissima Milano-Sanremo.

Ritorno all'antico per la Milano-Sanremo. Dopo lo spostamento del traguardo in Via Roma già dalla passata edizione, la Classicissima si corre oggi, sabato 19 Marzo, giorno di San Giuseppe, così come da tradizione. Annunciati al via tutti gli specialisti delle corse di un giorno, anche se il vincitore della passata edizione, John Degenkolb, non potrà indossare il dorsale nr 1 a causa dell'infortunio patito in allenamento quest'inverno. Sono 25 le formazioni al via (18 UCI WorldTeams e 7 Wild Card) composte da 8 corridori ciascuna. Il percorso è pressoché identico a quello dell'edizione 2015, con Turchino, Capi, Cipressa e Poggio, ma con 2 km in meno dovuti ad un cambio di viabilità il località Genova-Voltri, portando il chilometraggio finale da 293 a 291.
Tutti gli italiani al viaspaziociclismo/milano-sanremo-2016-gli-italiani-al-via 
Altre info sulla corsa 2016: federciclismo.it/milano-sanremo-allinsegna-della-tradizione 
Info storiche: https://it.wikipedia.org/wiki/Milano-Sanremo
Angelo Gentilini, da info Federciclismo.it