Parte orientale isolata della Repubblica democratica del Congo, Shabunda è stata a lungo caratterizzata dai disordini. Numerosi gruppi armati di ribelli sono attivi nell’area e la violenza è sempre presente, non ultima per le donne che vivono nella città e che sono bersagli ordinari di pestaggi, stupri e abusi sessuali. Senza accesso all’istruzione e con una libertà di parola limitata, l’influenza delle donne è bassa. Quelle che tentano di reclamare i propri diritti incontrano spesso una forte resistenza. “Secondo questa cultura, una donna non ha il diritto di parlare. Non appena tenta è etichettata come strega, perde la sua reputazione e viene ridotta al silenzio.”, spiega Josephine Kimbembe di Shabunda. Lei è una delle donne determinate che, nonostante la resistenza, hanno osato fare un passo avanti come leader e lavorare per il cambiamento. E’ stato quando ha incontrato l’organizzazione AFEM, partner di Kvinna till Kvinna, che Josephine Kimbembe ha trovato il coraggio di schierarsi a favore dei diritti delle donne. AFEM, Association des Femmes des Médias, lavora per rafforzare le donne addestrandole alla leadership e all’uso dei media nella loro lotta per il cambiamento. Quando AFEM organizzò un seminario per le donne a Shabunda, Josephine fu invitata a partecipare. “Dicevano che una donna dovrebbe poter reclamare i propri diritti. Che dovrebbe poter lavorare, andare a scuola e diventare una leader, allo stesso modo di un uomo.”, racconta Josephine. Finito il seminario, Josephine radunò un gruppo di donne e tutte insieme andarono dal presidente del consiglio municipale di Shabunda. Chiesero di essere ascoltate e misero in luce svariati problemi che necessitavano attenzione in città, come lo scarso accesso all’acqua. Il presidente del consiglio municipale chiese a Josephine se lei pensasse che le donne erano in grado di governare e lei non aveva dubbi al proposito. Nel 2013, Josephine fu nominata presidente di uno dei distretti cittadini. Da allora, ha avuto tempo di portare avanti numerosi miglioramenti. Ora ci sono tre rubinetti pubblici nel distretto e ciò significa che le donne non devono più percorrere lunghe distanze per avere dell’acqua. Le donne che non sanno leggere e scrivere ricevono istruzione e più coppie stanno registrando il loro matrimonio, un cambiamento importante che previene la poligamia e rafforza la posizione delle donne in caso di divorzio. Seguendo l’esempio di Josephine, altre donne sono state nominate in posizioni guida a Shabunda. In aggiunta al suo lavoro in città, Josephine è riuscita a frenare i gruppi ribelli nella regione, usando anche la radio e il telefono per istruire una giovane leader ribelle sui diritti delle donne e il lavoro di pace. Ha persuaso la leader ribelle ad arrendersi assieme a tutti i suoi miliziani e a consegnare le armi del gruppo, il che ha indotto altri gruppi ribelli a osare la stessa mossa. Prima del seminario di AFEM, Josephine non credeva di poter essere una leader. Ora sta lastricando la strada per le altre donne: “E’ importante avere donne leader nella comunità. C’è un detto:
Istruire una donna è come istruire un’intera nazione.”
Istruire una donna è come istruire un’intera nazione.”
Angelo Gentilini, da lunanuvola.wordpress.com/disarmante