Le
Organizzazioni Sindacali dei lavoratori del commercio FILCAMS CGIL,
FISASCAT CISL e UILTuCS UIL dell'Emilia Romagna confermano la netta
contrarietà alle aperture festive nel settore del commercio. Oggi
vediamo rafforzato quanto da noi sempre sostenuto sulla base dei
contenuti del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro: La
disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera e autonoma di
lavoratrici e lavoratori. Recenti
sentenze confermano questa nostra impostazione, secondo la quale il
datore di lavoro non può imporre al dipendente di lavorare in una
giornata festiva e definisce illegittima l'eventuale sanzione
disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se
non vi sia stato preventivamente un assenso di quest’ultimo. Nelle
giornate festive: festività pasquali 27 e 28 marzo, Anniversario
della Liberazione 25 aprile, Festa dei Lavoratori 1 maggio,
Proclamazione della Repubblica 2 giugno, FILCAMS
CGIL, FISACSCAT CISL e UILTuCS UIL Regionali INVITANO
AD ASTENERSI DAL
LAVORO FESTIVO i lavoratori del commercio e
gli addetti
di tutte le attività svolte all’interno
dei centri commerciali. Come
noto la LIBERALIZZAZIONE degli orari introdotta nel 2011 con il
Decreto “Salva Italia” ha eliminato ogni vincolo e regola in
materia di orari commerciali, nel totale disinteresse degli effetti
negativi prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle
loro famiglie. Le nuove regole, ancora ferme in Parlamento, se da una
parte potranno permettere agli enti locali e alle parti sociali di
ridiscutere di orari di apertura degli esercizi commerciali nei
territori, dall’altra, non ponendo vincoli, se non la chiusura in
sole 6 festività, sostanzialmente non risolveranno il problema. Le
liberalizzazioni sono sbagliate, non aiutano la crescita economica,
creano dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le
festività, svuotano i centri storici delle città a favore delle
cittadelle del consumo, sviliscono la qualità del lavoro
spezzettando la prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti ad
orari improbi ben poco concilianti con le necessità di riposo. Per
queste ragioni, le Segreterie regionali invitano
all’astensione
dal lavoro per tutto il turno di lavoro delle festività sopra
riportate, ricordando ai lavoratori che sulla base delle norme
contrattuali vigenti, e alla luce delle recenti sentenze della
Cassazione, potranno
rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le
festività,
senza incorrere in nessuna sanzione.
(FILCAMS
CGIL FISASCAT CISL e UILTuCS UIL Emilia
Romagna)
Angelo Gentilini, da info Cgil E.R.