31 maggio 2014

Il pallone tutto d'oro...!!!

Negli ultimi giorni sta avanzando, giustamente, la polemica legata allo stipendio di Cesare Prandelli, tecnico della nazionale di calcio italiana. L'accordo di rinnovo firmato da poco con la Figc è biennale e prevede la bella cifra di 1,7 milioni di euro all'anno. Non ho niente di personale contro Prandelli, anzi lo reputo una brava persona, che veicola pensieri, cultura e scelte positive, ma credo che sia tutto il sistema del mondo del pallone, non solo italiano, ad essere un tantino troppo sopra le righe. Tuttavia ci sono delle differenze non di poco conto. Per esempio il tecnico della nazionale tedesca Joachin Lòw, pur guadagnando il doppio di Prandelli, non costa niente alle casse dello stato e dei contribuenti perchè è pagato totalmente dalla federazione calcio della Germania, che si finanzia con le tessere, una percentuale sui biglietti venduti alle partite, diritti TV ed importanti sponsor come Adidas. Mentre in Italia il finanziamento dello Stato al Coni è di 411 milioni annui, di cui 68,6 vanno alla Federazione Italiana Gioco Calcio, che paga il tecnico e tutto lo staff della nazionale di calcio, mentre io penso che il finanziamento pubblico deve essere impegnato, quasi totalmente, nella promozione dello sport giovanile. Detto questo il buon Cesare ha affermato che è disposto a tagliarsi lo stipendio, ma restano sempre cifre molto alte e non è sempre stato così. Un tempo la Fgci si avvaleva dell'opera dei tecnici federali cresciuti nel centro tecnico federale di Coverciano, con l'era Vicini fino al 1992. Poi anche nella nazionale di calcio è arrivata la logica del mercato con Sacchi, Zoff, Trapattoni e Lippi, che si rendevano disponibili a passare dai club alla nazionale ma solo a suon di miliardi, prima di lire, poi di milioni di euro. Chiudo ribadendo che resto sempre fermamente convinto che la forbice giusta degli stipendi mensili sia sempre da 1 (1.500 euro), a 10 (15.000 euro) , in tutti i settori, e affermo che possono essere accettabili delle cifre aggiuntive, quali premi di risultato, ma che non siano alla pari o addirittura superiori agli stipendi primari. Riconosco che forse, ma senza forse, io sono molto socialista ed anche un tantino comunista, e anche quando ho fatto il tecnico di ciclismo a discreti livelli, tanto da portare atleti in nazionale che si distinguevano in competizioni nazionali ed internazionali, non sono mai andato al soldo, ma nei valori e nell'etica, si sa...non siamo tutti eguali.
Angelo Gentilini

28 maggio 2014

28 maggio 1974...la strage di Brescia.














La strage di piazza della Loggia è stato un attentato terroristico compiuto il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino porta rifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell'on. del PCI Adelio Terraroli e del segretario della Camera del Lavoro (Cgil) di Brescia Gianni Panella. L'attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue.
Approfondisci.....Strage di piazza della Loggia
Angelo Gentilini da info Wikipedia.it

25 maggio 2014

"Il Punto Fiom di Imola sulla Cognetex"

Imola. Ennesima puntata col fiato sospeso per l'ex Cognetex. La proprietà della Sant'Andrea Novara, dopo un lungo silenzio nei confronti della “cordata imolese” Cogne Macchine Tessili, si rende disponibile ad un incontro per discutere i dettagli dell'offerta per l'acquisto del ramo d'azienda imolese e arriva dal tribunale il via libera, esclusivamente, per il completamento delle commesse già in essere con una previsione di 40-45 giorni di lavoro per un ristretto numero di lavoratori. Contemporaneamente il commissario giudiziale, Leonardo Marta, avvia la procedura di licenziamento collettivo per tutti i dipendenti convocando i sindacati e la Rsu martedì 27 maggio a Torino.
"Non c'è nessun battito, ad oggi solo sospiriafferma Stefano Pedini segretario della Fiom. Se non è chiara e concreta una vendita dello stabilimento, il cuore dell'azienda è irrecuperabile e il solo completamento delle commesse è un accanimento terapeutico, o si cambia proprietà o si è già morti. Verificheremo il giorno dell'incontro tra la Sant'Andrea Novara e la Cogne Macchine Tessili. Se alla fine della prossima settimana non emergono delle novità sarà evidente l'unica certezza: il licenziamento di tutti i lavoratori il 19 settembre. Martedì 27 maggio saremo a Torino dal commissario giudiziale per spiegargli, innanzi tutto, che siamo contrari ai licenziamenti e non firmeremo nessun accordo perché esiste una soluzione alternativa con la cessione del ramo d'azienda dove oltre a garantire il mantenimento dell'attività si salvaguardia numerosi posti di lavoro ed è possibile prorogare ulteriormente la cassa integrazione straordinaria per sei mesi. Inoltre gli ricorderemo l'impegno assunto ma mai concretizzato, fatto oltre un mese e mezzo fa davanti ai lavoratori di Imola, di convocare le parti per riuscire a vendere l'azienda perché per lui era una priorità l'occupazione". 
http://www.leggilanotizia.it/moduli/notizia.aspx?ID=7337
Angelo Gentilini (da info Fiom Cgil Imola, su leggilanotizia.it)

22 maggio 2014

Cercasi..."Repubblica fondata sul lavoro"

La vicenda dell'ex Cognetex ha dell'incredibile ed è paradossale. In anni dove la crisi picchia duro in ogni direzione, alla Cognetex si assumeva. Erano in corso dei progetti di sviluppo di varie attività e prodotti che avrebbero ulteriormente  incrementato l'occupazione. A ricordo incollo sotto un articolo di circa 2 anni fa che fotografava sinteticamente la situazione. Invece no...dalla privatizzazione ad oggi, anno dopo anno si è spremuto, tutto quello che si poteva spremere. Di questo passo è chiaro che ad Imola resterà una scatola vuota con i lavoratori e lavoratrici senza un sostenibile futuro produttivo. E pensare che la famiglia Orlandi si dicevano di consolidata esperienza nel settore meccano-tessile. E pensare che la Cognetex era un'azienda leader mondiale che fu prelevata dall' ENI per due lire.....Resta incomprensibile e inaccettabile il silenzio della Sant'Andrea Novara, in particolare dopo l'incontro tenutosi lo scorso venerdi presso il ministero dello Sviluppo Economico, dove aveva dichiarato la propria disponibilità a vendere e a finalizzare nel breve periodo il tutto per garantire la continuità produttiva e il mantenimento dell'occupazione.
17 maggio 2014..il-punto-sulla-cognetex-di-imola.
15 aprile 2014/cognetex-imola-tecnologia-non trasferibile
2 aprile 2014/alla-cognetex-un-1-aprile-da-profondo nero
Angelo Gentilini

24 marzo 2012 - "Ristrutturazione all'ex Cognetex"

Imola. Da crisi a ristrutturazione. La causale della cassa integrazione all’ex Cognetex di via Selice è stata trasformata con l’accordo raggiunto il 20 marzo tra i sindacati ed Euroshor al ministero del Lavoro. La proprietà ha infatti preannunciato investimenti (come ampiamente anticipato nel numero di sabato sera del 23 febbraio) e un percorso di riorganizzazione volto a ottimizzare le diverse attività negli stabilimenti di Novara e Imola, che hanno mutato il nome della ragione sociale da Finlane Spa a Sant’Andrea Novara Spa. L’investimento più rilevante a Imola riguarda il nuovo modello di filatoio a marchio Cognetex il cui prodotto di alta qualità, il filo compatto, è sempre più richiesto dagli stilisti. «Proprio per garantire un prodotto di alto livello ed essere competitivi nei tempi di consegna - aggiunge Angelo Gentilini della Fiom-Cgil di Imola - l’azienda ci ha fatto presente che sta riportando in Italia alcune produzione fino ad oggi delocalizzate all’estero. Non sono previsti esuberi, né sarà aperta alcuna procedura di mobilità volontaria. Anzi, il numero dei dipendenti è salito a 73 unità, e gli investimenti previsti lasciano supporre che il livello occupazionale sarò garantito».
da "Sabato Sera" L. M.

20 maggio 2014

Il "Progetto CambiaVento".

Il Progetto CambiaVento nasce dalla collaborazione tra un gruppo di giornalisti di: www.leggilanotizia.it e il Gas di Imola. Assieme hanno deciso di sviluppare iniziative di promozione dell’economia e della comunità locale, con particolare riferimento alla produzione agricola di qualità e biologica ed alle attività di riparazione e rigenerazione degli oggetti e dei materiali. Il filo conduttore del progetto è dare visibilità e slancio alle esperienze locali orientate ad un equilibrio più sostenibile delle risorse, del territorio e dell’ambiente, ad un modo di consumare consapevole e attento alla salute, senza dimenticare che una comunità non può evolvere senza sviluppare valori sociali di riferimento quali l’equità, la correttezza, la trasparenza e la solidarietà. Ad oggi l’associazione raggruppa una trentina di produttori biologici del territorio tra Imola, Faenza e Lugo e una quarantina di consumatori.  
Angelo Gentilini

17 maggio 2014

Il punto sulla Cognetex di Imola.

Riporto in sintesi le parti più significative emerse nell'incontro che abbiamo tenuto ieri, a Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, rappresentato da Giampiero Castano e Manuela Gatta. L'amministratore delegato di Sant'Andrea Novara, Massimiliano Stefani, "ha comunicato la disponibilità della proprietà a proseguire le trattative finalizzate alla cessione dei rami d'azienda".
Il ministero dello Sviluppo Economico, le organizzazioni sindacali e la società, "ritengono indispensabile che nell'immediato sia autorizzata l'istanza presentata, in data 8 maggio, al Tribunale di Novara, che consente la ripresa temporanea dell'attività finalizzata al mantenimento del patrimonio aziendale".
Inoltre le organizzazioni sindacali territoriali ed aziendali, "auspicano che in tempi brevi siano poste in essere tutte le condizioni necessarie per finalizzare la cessione dello stabilimento permettendo il proseguimento dell'attività e così la salvaguardia dell'occupazione".
Infine il ministero si è reso disponibile a convocare le parti, se necessario, per una verifica della situazione.
Credo sia giustificato un cauto ottimismo su una situazione e trattativa complessa, ma nel contempo è chiaro che è ancora possibile giungere ad una soluzione sostenibile a tutela della continuità produttiva.
 Angelo Gentilini

16 maggio 2014

Imola: "NonStiamoSereni"

Giovedi 15 maggio è stato organizzato, nella mattinata, in centro ad Imola, dai volontari dei sindacati pensionati Cgil, Cisl e Uil, un presidio-banchetto a sostegno e per informare i cittadini sull'iniziativa in corso "NonStiamoSereni". C'è l'impegno di far firmare in ogni territorio italiano le cartoline tematiche-rivendicative, che verranno poi portate direttamente al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, affinché comprenda pienamente che la democrazia si pratica meglio con il rispetto e il dialogo con le rappresentanze sociali.
Angelo Gentilini

12 maggio 2014

La vera forza di un Compagno.

Oggi evidenzio il pensiero "La Questione Morale", di Enrico Berlinguer, perché mi sembra di forte attualità. Il libro scritto da Luca Telese è la terza edizione aggiornata nel febbraio del 2012. Non riesco a capacitarmi sul perché non siamo stati imparati, nonostante che , nella storia, abbiamo avuto ciclicamente dei grandi maestri che ci hanno indicato la strada maestra da seguire. E non accetto che, ogni giorno,vengano additati come estremisti quei Compagni che, con enorme difficoltà, cercano di difendere dei valori e degli ideali che sono stati l'asse portante della cultura e delle lotte della miglior sinistra italiana.
"Roma, 28 luglio 1981. L'intervista rilasciata da Enrico Berlinguer a Eugenio Scalfari contiene una scudisciata che il giorno dopo farà sobbalzare i lettori della "Repubblica" e mezza classe politica italiana: "I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela". Nessun leader, nel tempo della Prima Repubblica - con l'esclusione dell'antisistema Marco Pannella - aveva mai osato tanto. Sono passati trent'anni da quel giorno. Trent'anni di questione morale. Trent'anni di rabbia e di oblio. E stato esattamente trent'anni fa, che in un'estate calda Enrico Berlinguer ha coniato - in un'intervista che sarebbe entrata in tutti gli archivi - questa locuzione destinata a raccontare l'Italia di allora, quella di Mani pulite (che sarebbe arrivata undici anni più tardi) e - purtroppo - anche quella che stiamo vivendo, nel tempo dei pizzini, degli appalti facili, della P3 e della P4". Dalla Prefazione di Luca Telese.
" I partiti hanno degenerato e questa è l'origine dei malanni d' Italia".
" I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo".
" Lei vuol dirmi che l'occasione fa l'uomo ladro......a noi hanno fatto ponti d'oro.....".
" Se avessimo voluto venderci....avremmo potuto farlo".
" Abbiamo sempre risposto di no".    (Enrico Berlinguer)
Angelo Gentilini

09 maggio 2014

Iniziativa imolese contro la riforma Fornero

Per continuare la mobilitazione dal basso, contro la legge Fornero sulle pensioni, dopo le assemblee che si sono tenute in tutto il territorio nazionale, per elaborare proposte condivise il Coordinamento territoriale Rsu di Imola promuove un’assemblea aperta mercoledì 14 maggio alle ore 20.30, presso la sala delle Stagioni, in via Emilia 25 a Imola e invita delegati, dirigenti sindacali, lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, esodati, disoccupati, giovani, a partecipare, intervenire, fare proposte.
Approfondisci...iniziativa-e-petizione-contro-la-riforma-fornero/2014/
Angelo Gentilini, da info Cgil Imola.it

05 maggio 2014

"Come il grano a giugno"

"Come il grano a giugno", è il titolo di un ottimo libro/romanzo scritto nel 2013 da Alessandro De Francesco, che rappresenta la storia di un gruppo di amici della Valle del Santerno e che ho letto ultimamente. E' ambientato tra gli anni 1931-1947 e si ispira a persone realmente esistite, con le vicende narrate che sono il frutto di una approfondita ricerca storica, dove i ragazzi e ragazze, amici d'infanzia, si ritrovarono poi a combattere su fronte opposti.
Riporto un tratto di conversazione tra il padre Olindo, mentre accompagna alla stazione di Ponticelli, nel giugno del 1940, il figlio Libero in partenza per le armi.
Olindo: "Viene rabbia, ma bisogna prenderla come una cosa naturale. Come la grandine."
Libero: " Beh, meglio una grandinata."
Olindo: "Noi siamo come il grano...non è il grano che decide quando si deve fare la mietitura. Il grano nasce, cresce e sta li ad aspettare giugno...e cosi noi." ....Aveva iniziato a parlare con l'intento di sdrammatizzare......
Libero: "Beh, cosa sarebbe il mondo senza il grano?"
Olindo: "Come? Cos'hai detto? Noi siamo il grano e i papaveri...li vedi...i papaveri sono i signori. Sono belli i papaveri", disse il padre, socchiudendo gli occhi nell'osservarli.
Libero: " Ma noi siamo tanti."
Tornò il sorriso anche sul viso di Olindo. Arrivarono alla piccola stazione di Ponticelli e si sedettero su una panchina. Per un pò rimasero in silenzio.......
Angelo Gentilini