28 novembre 2008

Documento Conclusivo Ass. Unire la Sinistra

Documento conclusivo dell’assemblea nazionale dell’Associazione Unire la Sinistra
Napoli, 22 novembre 2008

L’Italia, i lavoratori stanno subendo una crisi, politica, economica e culturale senza precedenti, mai prima d’ora abbiamo assistito ad una involuzione del nostro sistema di relazioni in cui a pagare sono gli strati più poveri e meno tutelati che non hanno più rappresentanza e vengono spinti ai margini della nostra società.


La storia della sinistra italiana è sempre stata caratterizzata dalla sua peculiare capacità di individuare soluzioni in grado di integrare larghe masse di lavoratori e lavoratrici in società complesse ed escludenti come quella italiana.

Non ci convince l’idea di una sinistra che si accontenti di proporre una soluzione di ‘resistenza’ che rinunci a fare politica per trovare soluzioni e proporre un’idea di governo e di riforma della società, non concordiamo con un’idea di sinistra che propone la rassegnazione mitigata con un astratto massimalismo, neanche se questo si spoglia delle sue degenerazioni identitarie e consolatorie.

Pensiamo che la sinistra abbia il compito di portare nella politica e nella società quegli interessi che oggi ne sono esclusi, senza rimandare nel tempo la costruzione degli strumenti necessari a riorganizzare una presenza politica ed elettorale.

Riteniamo che il compito di una sinistra moderna e consapevole debba essere quello di creare le condizioni perché i grandi interessi popolari trovino lo spazio e la forza per essere rappresentati e accolti in un rinnovato quadro di alleanze che rappresenti una alternativa credibile alle destre ed al loro egoismo sociale ed economico.

Un’alleanza che deve riproporre il confronto con il Partito Democratico, per interrompere l’inefficace e perdente scelta dell’autosufficienza dei democratici.

La Sinistra deve proporsi al Paese come una forza credibile e incisiva, capace di condizionare l’agire politico delle forze di tutto il centrosinistra e di ‘costringere’ il partito di Veltroni a prendere atto della necessità di mettere insieme le forze democratiche del Paese per costruire una prospettiva alternativa seria e duratura, alle destre reazionarie del nostro Paese: un nuovo centrosinistra.

L’assemblea nazionale dell’Associazione Unire la Sinistra, a fronte di un’evidente difficoltà in cui si trova il percorso costituente per consegnare al Paese un nuovo partito della sinistra e per far sì che alle prossime scadenze elettorali, amministrative ed europee, sia presente una lista che si riferisca a tale progetto, ribadisce l’assoluta necessità che si superino indugi e tatticismi e si proceda a mantenere un impegno che ci siamo presi con il nostro popolo all’indomani del fallimentare progetto della Sinistra Arcobaleno e dei congressi delle principali forze della sinistra italiana.

Lavoriamo per costruire una sinistra che si misuri sul fare, che riproponga un modello di Paese inclusivo e rispettoso, che operi per l’unità di tutte le forze democratiche, che sappia ricreare passioni e speranze, per non rassegnarci ad un destino che non è quello per cui militiamo e ci impegniamo da anni.

25 novembre 2008

Consiglio comunale sulla scuola



da "Sabato Sera", sabato 22/11/08

Intervista a Paolo Pombemi



da "il Domani", sabato 22/11/08

Fondi Pensione



da "L'Unità", sabato 22/11/08

Intervista a Luciano Gallino


da "L'Unità", venerdì 21/11/08

19 novembre 2008

Appuntamento per ricostruire la sinistra


Ci troviamo giovedì 20 novembre 2008 alle ore 20:30
nella sala del Cidra, in via dei Mille 26 a Imola.

Costruiamo l’Associazione per la Sinistra insieme e dal basso
per l’opposizione sociale al governo delle destre che sta
facendo gravissimi danni alla vita ed alla convivenza
democratica del nostro Paese.
Dalle esperienze dei territori la forza per una sinistra nuova

e per un’alternativa di società.

Saranno presenti:
Elisabetta Piccolotti

( Firmataria del documento nazionale Costruire la sinistra )
Massimo Torelli

( Coordinatore Sinistra plurale e unita - Firenze )
Katia Zanotti

( Firmataria del documento nazionale dell'associazione politica Per la Sinistra )

S.I.P. novembre 2008

15 novembre 2008

Sciopero del 14 novembre 2008
























dal Corriere di Romagna, sabato 15 novembre 2008

03 novembre 2008

Dalla Cogne alla Cognetech

La “grande fabbrica Cogne” di Imola tra il 1938 e il 1990 ha dato un’impronta forte alla società, all’industria, all’economia ed alla cultura socio politica e sindacale della città, dalla lotta antifascista sviluppatasi fin dentro i suoi reparti con gli scioperi del marzo’44, al salvataggio delle macchine da parte degli operai, alla ricostruzione ad opera delle maestranze, cittadini, volontari. Il primo direttore tecnico del dopoguerra, ing. Carlo Nicoli comandante partigiano iscritto al PCI ed alla CGIL, dette un impulso decisivo alla ripresa della produzione.
Negli anni della rottura dell’unità antifascista e dello scelbismo alla Cogne vi furono 150 licenziamenti politici che impoverirono tecnicamente l’azienda, ma arricchirono il movimento cooperativo e il tessuto produttivo imolese con la creazione di piccole aziende che prosperarono e crebbero.
La Cogne ha fatto crescere un movimento operaio attivo nelle battaglie contrattuali, nelle rivendicazioni sociali, nel praticare forme di solidarietà innovative e nel confronto col movimento degli studenti negli anni’70.
Più recentemente, dopo le vicissitudini di crisi del mercato e privatizzazioni delle aziende pubbliche, nel ’93 divenuta Cognetex – azienda leader mondiale nel settore meccano-tessile – l’azienda è stata “svenduta” alla famiglia Orlandi, proprietaria del gruppo Finlane. La crisi e la rimodulazione produttiva mondiale del settore hanno sicuramente pesato negativamente ma alla Cognetex è mancata la volontà di ricercare e diversificare le produzioni e i prodotti ed è stata messa in atto una strategia strisciante che ha svenduto alla concorrenza anche parti di mercato qualificato, come le macchine per il sintetico e si è assistito ad un arretramento nei settori strategici come la ricerca e il commerciale, fino ai reparti di produzione.
Nel 2003 la fusione totale in Finlane ha tolto anche l’autonomia gestionale e nel 2005 l’inclusione di Finlane in Euroshor, new company di livello europeo, non ha prodotto alcun risultato economico e occupazionale.
Anche alla luce dell’attuale crisi globale la vicenda dovrebbe insegnare qualcosa ai sostenitori delle privatizzazioni selvagge: nel 1993 la Cognetex aveva una notevole capacità di ricerca, progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione a livello di leader mondiale, che poteva produrre dallo spillo alla Ferrari e che poteva tutelare le spiccate professionalità tecniche e il livello occupazionale.
Dopo un lungo periodo di crisi, col sostegno fattivo e determinante delle istituzioni cittadine, delle forze politiche e sindacali e la forte volontà di salvaguardare l’esperienza e la storia aziendale da parte dei lavoratori, a luglio 2008 si è concluso il periodo di cassa integrazione speciale per ristrutturazione, è stata avviata la procedura di mobilità per 29 addetti su 106 ed è stato previsto un percorso, stabilito dal piano industriale, per costituire una nuova azienda entro giugno 2009, la “Cognetech”, con relativa autonomia tecnico-economica.
Nell’ultimo incontro tra azienda e sindacati, lo 07.10.08, è stata riconfermata la profonda crisi del meccano-tessile mentre sono in positivo le “lavorazioni conto terzi” sviluppatesi in alternativa.
Per il 2009 è prevista un’ulteriore crescita ed un forte interessamento per aumentare le collaborazioni tecniche e produttive già avviate. E’ anche stato notificato l’impegno del gruppo Finlane per effettuare una ristrutturazione aziendale che viene considerata positiva, finalizzata alla riduzione dei costi senza incidenza sull’occupazione.

Responsabile della produzione è stato nominato l’imolese Gianfranco Barnabà, nomina particolarmente apprezzata dalla delegazione sindacale che ha anche ribadito l’impegno a monitorare costantemente la situazione fino al raggiungimento degli obbiettivi.


Pubblicato nel mese
di novembre 2008 sul
periodico di informazione
"la Tua Regione"
a cura del
Gruppo Assembleare
dei Comunisti Italiani.