31 dicembre 2015

"Un Buon Anno Nuovo per cambiare il degrado dell' indifferenza"


“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
(11 febbraio 1917, Antonio Gramsci ) Altre Info: https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Gramsci 
Angelo Gentilini

30 dicembre 2015

I nuovi requisiti pensionistici 2016.

Come dice la stessa Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, è un'organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri, paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico ed un'economia di mercato), le riforme realizzate in Italia negli ultimi anni hanno portato l’età pensionabile al livello più alto in Europa, con i dati generali della disoccupazione, ed in particolare quella giovanile, sempre tra i più alti in Europa e nei Paesi industrializzati. Il tutto è paradossale e perciò credo che sia un bene comune la revisione delle precedenti riforme, modificando radicalmente la normativa vigente per restituire equità e solidarietà al sistema, anche andando a toccare gli esistenti e persistenti reali privilegi. Inoltre va ricordato che in Italia la spesa pensionistica è calcolata comprendendo anche tutta la parte assistenziale, che in altri Paesi non è caricata sulla previdenza. Perciò anche su questo versante è bene fare chiarezza e riordinarsi al meglio, separando nei fatti le relative parti economiche amministrative e caricando l'assistenza sulla fiscalità generale. Certo prevedendo ovviamente una seria ed efficace lotta contro l'evasione fiscale, che nel nostro Paese ogni anno ammonta ad oltre 120 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti altri 60 miliardi di elusione. Come a dire che le risorse ci sono, basta cercarle dove sono, o dove vanno a finire realmente.
Angelo Gentilini

Il 2016 è l'anno per: "Un Nuovo Statuto Delle Lavoratrici e Lavoratori".

Il 2016, per la CGIL Emilia Romagna e per l'intera organizzazione regionale, si aprirà con un appuntamento di primaria importanza: l'ATTIVO REGIONALE DEI QUADRI E DEI DELEGATI DELL'EMILIA ROMAGNA che si terrà il prossimo 14 gennaio, dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso il Paladozza di Bologna, in Piazza Azzarita e che vedrà la partecipazione di alcune migliaia di quadri e delegati della CGIL per il lancio della CAMPAGNA per UN NUOVO STATUTO DEI DIRITTI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI. L'iniziativa, tutt'altro che di carattere ordinario per la nostra organizzazione, sarà conclusa dall'intervento del Segretario generale della CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Susanna Camusso. Farà gli onori di casa, il Segretario della Cgil Emilia Romagna Vincenzo Colla. 
Angelo Gentilini, da info Cgil Imola.

29 dicembre 2015

Ricordando " Anna Kuliscioff " la madre del socialismo italiano.

Novant' anni fa, nella sua abitazione milanese di Portici Galleria 23, si spegneva Anna Kuliscioff, una figura che è stata determinante per l’emancipazione e la rivendicazione dei diritti delle donne italiane ed europee. Anna nacque in Crimea, nel 1855, da una ricca famiglia di commercianti ebrei. A 18 anni si trasferì in Svizzera, poi in Italia per gli studi universitari, si laureò in filosofia, medicina e ginecologia. Per tutta la vita ha lottato per la dignità, la libertà e i diritti delle donne e dei lavoratori/trici. La chiamavano “La Dottora dei Poveri” e scopri l’origine batterica delle febbri puerperali, scoperta che fu la salvezza di milioni di donne dai problemi post partum. Fu la compagna di Andrea Costa, e l' 8 dicembre del 1881 ad Imola nacque la loro figlia Andreina. Separatasi da Andrea, nel 1884 Anna incontrò a Napoli Filippo Turati, l'uomo con cui rimarrà legata per sempre. Anarchica, Medico, Rivoluzionaria, Socialista , era all’epoca una “donna avanti a tutte”, sostenuta dall’ideologia nichilista russa che teorizzava l’assoluta uguaglianza tra i sessi. Già nel 1890 affascinava e coinvolgeva con le Conferenze sul “Monopolio dell’uomo” e sosteneva che “Il voto è la difesa del lavoro e il lavoro non ha sesso”. Dal 1891 diresse la rivista del Socialismo Italiano “Critica Sociale” e ad inizio 900 elaborò la legge per la tutela del lavoro minorile e femminile, presentata in Parlamento dal Partito Socialista e approvata nel 1902, legge Carcano n° 242. Poi sostenne la nascita del "Comitato Socialista per il suffragio femminile" e nel 1912 fondò e diresse la rivista “La difesa delle lavoratrici”, nella redazione un'altra autorevole donna nata ad Imola, Argentina Altobelli. Anna veniva definita il miglior cervello politico del Socialismo Italiano, a cui tutti si chinavano, Mussolini compreso. Possedeva una visione politica internazionale sulle questioni delle classi, dei lavoratori e dell’emancipazione delle donne, superiore ad Andrea Costa e Filippo Turati. Gli ultimi anni della sua vita furono interiormente tormentati perché aveva percepito pienamente la portata del cambiamento, l’antisocialismo, il nazionalismo che portò al fascismo. Il 29 dicembre 1925, giorno del funerale, alcuni fascisti si scagliarono con violenza contro le carrozze del corteo funebre, trasformando il funerale in una dichiarazione di guerra, ma la storia ha purtroppo evidenziato, come ben sappiamo, tutte le percezioni di questa straordinaria DONNA.  Per chi volesse approfondire la figura e la grandezza di questa donna, invito a leggere la sua biografia, tutte le lotte, le sofferenze, il carcere, la cultura e la passione con cui sosteneva le sue tesi. Forse scoprirete, come è capitato a me, che ad Anna Kuliscioff, non solo le donne, ma anche gli uomini, gli dobbiamo tutti insieme qualcosa.
Altre Info: angelogentilini.blogspot.it/2011/03/donne-e-diritto-di-voto.htm
                 http://www.libereta.it/anna-kuliscioff.html
Biografia: https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Kuliscioff
                 http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/annakuli.htm
                 http://www.storiaxxisecolo.it/antifascismo/biografie%20antifascisti17.html
« A Milano non c’è che un uomo, che viceversa è una donna, la Kulisciova.» (Antonio Labriola nella lettera a Friedrich Engels del 1º luglio 1893)
Angelo Gentilini

28 dicembre 2015

" Il ricordo dei sette fratelli Cervi "

I sette fratelli Cervi, Gelindo, (nato nel 1901); Antenore (1906); Aldo (1909); Ferdinando (1911); Agostino (1916); Ovidio (1918); Ettore (1921), erano i figli di Alcide Cervi e di Genoeffa Cocconi. Appartenevano ad una famiglia di contadini con radicati sentimenti antifascisti e di forti convincimenti democratici. 
"Presero attivamente parte alla Resistenza e presi prigionieri, furono torturati e poi fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia."
Le origini antifasciste: Nato nel 1875 da Agostino e Virginia Cervi, Alcide Cervi si unisce sin da giovanissimo al movimento che diventerà poi il Partito popolare, ed è tuttavia fortemente influenzato dalla teoria del socialismo umanitario di Camillo Prampolini. Nel 1934, stabilitosi con la famiglia nel podere di Campi Rossi nel comune di Gattatico, inizia l'attività di affittuario di un fondo in pessime condizioni che ben presto, grazie all'aiuto dei figli, renderà pienamente produttivo. In questa realtà Alcide si occupa della vendita dei prodotti della fattoria. All'inizio della seconda guerra mondiale casa Cervi diventa un vero e proprio luogo del dissenso militare contro il fascismo e la guerra. Insieme ai figli maschi, Alcide costituisce la cosiddetta "Banda Cervi", dedita alla lotta partigiana.......
Angelo Gentilini, da wikipedia.it

27 dicembre 2015

Natale...bella giornata? NO!!! Grazie al Jobs Act!!!

Mia figlia è venuta a trascorrere il Natale...nella casa dei genitori.! Non dico nella Città natale perché lei - come migliaia di altri imolesi - è stata costretta a nascere in esilio a Castel San Pietro. 
A rovinare l'atmosfera natalizia, ci ha pensato Renzi!
Il "Jobs-act" è veramente una cosa formidabile, non so quante persone abbia fatto assumere ma, di sicuro, il lavoro a tempo indeterminato - di fatto - non esiste più! 
Una sua cara amica di università doveva sposarsi a gennaio. Sia lei che il fidanzato avevano lavoro indeterminato: hanno fatto un mutuo e stanno comprando casa.
L'Azienda dove lavora lei, ha comunicato che è in fase di ristrutturazione e pertanto per giustificati motivi, la lascerà a casa! L'Azienda dove lavora lui, deve ridurre i costi.
Hanno offerto un trasferimento fittizio a Reggio Calabria dove faranno una sede non si sa quando...oppure un licenziamento volontario - lui è un 7° livello - con riassunzione, fra tre mesi al 3° livello, cioè metà paga...oppure tre mensilità di indennizzo.
Il primo gennaio, saranno a casa entrambi!
Ma Renzi...figlio di buona donna! Stai battendo in velocità la Fornero!
Lei ha creato gli esodati mettendo sul lastrico famiglie che esistevano già!
Le Banche che hai salvato hanno distrutto la vita a persone di mezza età e ad anziani!
Tu hai fatto un salto di qualità, hai distrutto una famiglia prima ancora che nascesse!
Una cosa è sicura: quella è gente che NON SI SCORDERÁ MAI DI TE !!! (Gian Franco Bonanni)

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Ho pubblicato il sintetico racconto di questo episodio, perché è un reale spaccato ed esempio di quello che succede, o può succedere, con il "Jobs Act", ovvero il tanto decantato "Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti". Nel caso specifico sono coinvolti dei lavoratori e lavoratrici dipendenti di aziende situate nei paesi della Lomellina in Provincia di Pavia, ma situazioni simili sono possibili e praticabili ovunque e in ogni territorio italiano. Nessuno vuol nascondere le attuali difficoltà, che sono da andare a ricercare in questo modello di sviluppo e negli estremizzati sistemi speculativi finanziari. Sistemi strutturati e incancreniti all'eccesso nel nostro Paese, dove ogni anno si registrano oltre 300 miliardi di euro che si infilano su percorsi illegali ed illegittimi e che tolgono alla comunità degli onesti cittadini le risorse per tutelare e rilanciare il nostro e loro futuro. Ecco che allora il "Jobs Act" io lo vedo come una fantomatica soluzione del precariato e del mondo del lavoro, che ha colpito sempre e contro i soliti noti, togliendo dei diritti e tutele che erano le grandi conquiste del movimento operaio e della sinistra italiana, e lasciando invariati i noti problemi strutturali che sono alla base della più grande e notevole crisi del mercato del lavoro manifatturiero italiano, europeo e mondiale. 
Angelo Gentilini

26 dicembre 2015

" LA RESISTENZA CONTINUA "


La tregua natalizia è terminata e considerato tutte le parole spese nel giorno di Natale a sostegno di tanti buoni presupposti, valori, ideali, per rifondare e ricostruire una società più giusta, equa, solidale e democratica, a sostegno della nostra vecchiaia, ma soprattutto a tutela del futuro dei nostri figli e nipoti, che sono la continuità della nostra vita e del nostro essere. " LA RESISTENZA CONTINUA".
"LA RESISTENZA CONTINUA".  Buona giornata, Angelo Gentilini.

25 dicembre 2015

A chi non aspetta Natale per essere Migliore *Buon Natale*

A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore.
A chi saluta ancora con un bacio.
A chi lavora molto e si diverte di più.
A chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori.
A chi arriva in ritardo ma non cerca scuse.
A chi spegne la televisione per fare due chiacchiere.
A chi è felice il doppio quando fa a metà.
A chi si alza presto per aiutare un amico.
A chi ha l’entusiasmo di un bambino e pensieri da uomo. 
A chi vede nero solo quando fa buio.
A chi non aspetta Natale per essere Migliore.

************* BUON  NATALE *************
Angelo Gentilini

24 dicembre 2015

" Il lavoro è proprio cambiato per tutti "


 *** Babbo Natale è una figura presente in molte culture che distribuisce i doni ai bambini, di solito la sera della vigilia di Natale. Babbo Natale è un elemento importante della tradizione natalizia della civiltà occidentale, oltre che in America Latina, in Giappone ed in altre parti dell'Asia orientaleTutte le versioni del Babbo Natale moderno, chiamato Santa Claus nei paesi anglofoni, derivano principalmente dallo stesso personaggio storico: san Nicola, vescovo di Myra(oggi Demre, città situata nell'odierna Turchia), di cui per esempio si racconta che ritrovò e riportò in vita cinque fanciulli, rapiti ed uccisi da un oste, e che per questo era considerato il Protettore dei bimbi. L'appellativo Santa Claus deriva da Sinterklaas, nome olandese di san Nicola.***
Continua leggere: https://it.wikipedia.org/wiki/Babbo_Natale
Angelo Gentilini

23 dicembre 2015

Auguri Spi Cgil a tutti i Nonni e Nipoti.


Abbiamo lavorato per difendere il potere d’acquisto dei pensionati. Continueremo a farlo, anche nel 2016. Continueremo a difendere i diritti dei più deboli. Continueremo a batterci per un futuro più dignitoso per tutti gli anziani e i giovani di questo paese. Buone feste a tutti! (SPI CGIL Nazionale)

"Auguri di Buone Feste"

“ Il valore della memoria consiste nel ritrovare oggi le ragioni della difesa della libertà o della lotta per l’eguaglianza e la ricerca della solidarietà. Se non ne rimotivo i valori, la spreco, la sciupo, la trasformo in un oggetto e non in un processo.” Vittorio Foa
Angelo Gentilini

22 dicembre 2015

Legge di Stabilità: dal 2016 cancellate le penalizzazioni pensioni 2012-2014.

La legge di Stabilità 2016 contiene una importante misura che elimina le penalizzazioni sulle pensioni erogate dall'Inps  dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2014. Il provvedimento riguarda 28.000 persone, di cui 22.000 donne e 4.000 uomini, che sono andate in pensione di anzianità nel periodo sopra indicato con un età inferiore ai 62 anni. Infatti, la legge Fornero, approvata a fine 2011, che  ha stravolto l'intero sistema  previdenziale italiano,  aveva previsto  per coloro che chiedevano la pensione di anzianità, avendo raggiunto il requisito contributivo, ma con un età inferiore ai 62 anni, una decurtazione dell'importo in percentuale per ogni anno di anticipo rispetto alla scadenza prevista. La norma era stata giudicata particolarmente ingiusta e punitiva verso coloro che, per tanti motivi diversi, non potevano rinunciare ad andare in pensione e che si vedevano scippare a vita una fetta di quanto avevano faticosamente maturato. Queste persone sono risultate nella stragrande maggioranza donne che non avevano scelta perché  disoccupate o con problemi di salute, oppure dovevano  occuparsi della cura di nipoti, genitori anziani ammalati, parenti non autosufficienti e che si trovavano, quindi, costrette a lasciare il mondo del lavoro. Con la legge di stabilità dello scorso anno, e con nostra soddisfazione, le penalizzazioni sono state abolite fino al 2018, ma purtroppo il Governo non aveva ritenuto di rimediare alla situazione di coloro che nei tre anni precedenti erano andati in pensione. Come Inca avevamo posto subito il problema al Ministro e all'Inps chiedendo l'eliminazione delle penalizzazioni per tutti, anche per gli anni pregressi. Abbiamo minacciato di ricorrere contro la norma di legge perché discriminatoria nei confronti delle donne, alle quali, nel nostro paese, sono affidati i compiti di cura in mancanza di servizi sociali adeguati ai bisogni della popolazione. In questa legge di stabilità finalmente, anche se parzialmente, il Governo fa un po' di giustizia. Parzialmente perché le pensioni verranno ricalcolate eliminando le penalizzazioni, solo a partire dal 1 gennaio 2016, senza corrispondere gli arretrati per gli anni precedenti, come noi chiedevamo. Comunque, anche se non al cento per cento, siamo soddisfatti di questo passo avanti che renderà le pensioni di 28.000 cittadine e cittadini un po' più consistenti. Invitiamo coloro che sono interessati a venire negli uffici del Patronato Inca per tutelare al meglio i propri diritti individuali. (Fulvia Colombini, Inca Cgil Nazionale)
Angelo Gentilini, da info Inca Cgil Nazionale.

Importante accordo IKEA ITALIA sugli appalti e subappalti.

Accordo IKEA ITALIA sugli appalti: importante contributo al Testo Unico sugli appalti previsto dal Patto per il  Lavoro della Regione Emilia Romagna. 
Ieri mattina, 21 dicembre, presso la sede dell’IKEA a Piacenza, è stato sottoscritto l’accordo sulla gestione degli appalti per l’intero gruppo IKEA ITALIA Distribution. Dopo mesi di negoziato, l’intesa segna un punto avanzato nella gestione degli appalti della nostra regione e nel paese nel settore privato, soprattutto nel momento in cui si sta lavorando alla legge regionale sul Testo Unico degli appalti e legalità, prevista dal Patto per il Lavoro. L’intesa prevede i criteri con i quali IKEA assegnerà gli appalti e le caratteristiche che dovranno avere gli appaltatori degli eventuali subappaltatori, oltre che confermare la responsabilità in solido del committente, la clausola sociale per il mantenimento dei livelli occupazionali nei cambi appalto, la negoziazione preventiva delle condizioni economico-normative degli appalti per i lavoratori interessati, l’applicazione della contrattazione collettiva nazionale, la clausola di esclusione dall’appalto per le imprese che non rispettano l’intesa sottoscritta.
Quanto convenuto con IKEA favorisce il buon lavoro, il rispetto delle migliori condizioni contrattuali e di lavoro per chi opererà negli appalti del gruppo ed impedirà la presenza nel ciclo produttivo e di servizio delle cooperative spurie e/o di chi opera nell’illegalità.
L’accordo è un tassello importante nel contrasto all’illegalità e allo sfruttamento che dobbiamo concretizzare con il Testo Unico sugli appalti, previsto dal Patto per il Lavoro, in discussione in queste settimane nella Consulta della Regione Emilia Romagna.
(Antonio Mattioli Cgil Emilia Romagna e Michele De Rose Filt Cgil Emilia Romagna) 
 Angelo Gentilini, da info Cgil Emilia Romagna.                                                                      

21 dicembre 2015

Rinnovato il contratto integrativo all' IRCE di Imola.

Nell'affollata assemblea del 15 dicembre, i dipendenti dell'Irce hanno approvato, con il 78% dei voti a favore, l'ipotesi di accordo per il rinnovo dell'integrativo aziendale presentata da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Rsu, dopo un confronto complesso durato nove mesi con l'Azienda, che si trova a dover affrontare la crisi del settore gomma-plastica.  
L'intesa  contempla un miglioramento delle relazioni industriali, attraverso la convocazione di tre incontri annuali con i rappresentanti sindacali nel quale la direzione l'aziendale fornirà informazioni sull'andamento generale dell'impresa, con particolare riguardo allo stabilimento di Imola, sul decentramento produttivo, sugli appalti e sui programmi di formazione. L'azienda si è assunta l'impegno di effettuare un periodico monitoraggio dell'ambiente di lavoro per garantirne la sicurezza e di programmare percorsi formativi per dare l'opportunità ai lavoratori di migliorare la propria professionalità. Per quanto riguarda la parte economica, sono state aumentate notevolmente le indennità di chiamata per i turnisti a ciclo continuo e semi-continuo. Per la determinazione del Premio di risultato le organizzazioni di categoria sono riuscite a migliorare gli indicatori di produttività e redditività previsti nel precedente contratto aziendale, e a livello medio il premio potrà raggiungere i 2.200 euro annui.
«Oltre che per la parte salariale e per l'impegno a migliorare le relazioni sindacali, come Rsu Filctem Cgil esprimiamo soddisfazione per essere riusciti a migliorare le condizioni lavorative nei reparti produttivi». 
Angelo Gentilini, da info Cgil Imola  

20 dicembre 2015

Le "BUONE FESTE" dal Ponticelli Calcio.





BUONE FESTE A TUTTI E CARICHI PER ALLENARSI BENE DURANTE LA SOSTA PER POTER RIPRENDERE AL MEGLIO 
LA SECONDA PARTE DELLA STAGIONE!
FORZA FORZA PONTICELLI!!!!!!!!!!!!!!!!!!

https://www.facebook.com/ponticelliasd/?fref=ts
Angelo Gentilini, da Polisportiva Ponticelli ASD.



19 dicembre 2015

" L’EFFETTO “PENDOLO” E IL FUTURO IMPERO MONDIALE "


Credo che quello che accade oggi, abbia origini se non antiche almeno remote. Nel corso della storia, abbiamo visto nascere e crollare molti grandi Imperi ma nessuno é mai riuscito ad essere Imperatore del Mondo. Alessandro Magno, Roma, Cina, Russia, Giappone, Incas, sono stati tutti imperi “parziali” anche se più o meno grandi. Dopo la fine della prima guerra mondiale, la più potente famiglia del mondo – i Rothschild – sostenne l’ascesa al potere di Hitler, ma l’impresa fallì per la fretta dello stesso Hitler. La Germania era ad un passo dall’avere la bomba atomica e se lui avesse atteso che fosse pronta, avrebbe vinto ! Dopo la seconda guerra mondiale, l’atmosfera era diversa! La gente aveva ritrovato coesione ed entusiasmo, le ristrettezze avevano generato un clima di solidarietà diffusa, c’era lavoro per ricostruire e le Banche aiutavano ogni iniziativa. C’erano uomini politici di valore, i sindacati più uniti e incisivi a tutela dei lavoratoriuna scuola pubblica che impartiva nozioni e principi di vita e un Cattolicesimo troppo diffuso per poter scardinare il sistema senza reazioni popolari, e fu in questo contesto che il diabolico piano prese forma! 1968: rivoluzione culturale!   La vecchia cultura e le sue regole arcaiche andavano cambiate! Il “pendolo della vita” era tutto da un lato: forse era vero che qualche regola andava rivista ma non semplicemente  azzerando tutto e lasciando il vuoto! E fu così che il pendolo della vita, non più trattenuto, si mise in movimento, scese acquistando velocità, raggiunse il punto morto inferiore, in medio stat virtus! Ma non trovò nessuna virtù o nuove regole a fermarlo, e proseguì per inerzia, risalendo dal lato opposto dove si fermò, trattenuto da “nuovi valori”!  Consumismo sfrenato, libertà assoluta anche di farsi male con le droghe che, dall’oggi al domani, arrivavano a tonnellate come se l’importazione fosse già stata pianificata! Azzeramento delle responsabilità personali perché qualsiasi errore era colpa della società. E perché rispettare le poche regole rimaste?  Via anche quelle!  Meglio il nuovo valore della “laicità” che solleva moralmente da ogni senso di colpa o giudizio! Non servono studio, lavoro, onestà o saggezza ma grinta e competitività! Altruismo?  Roba antica, la speculazione sulle sfighe altrui è cosa buona e giusta! Berlinguer e i vecchi “saggi” come lui, sono vissuti in questa prima fase dove la corruzione iniziava a diffondersi, le multinazionali iniziavano a “pesare” enormemente e le Università sfornavano “lauree di gruppo”: davano la tesi in cinque, uno solo parlava e le lauree erano cinque! Certamente “non andava bene” nemmeno allora anche se era meglio di oggi ma, non bastava!  Per arrivare a una presa di controllo globale, occorreva agire su più fronti, contemporaneamente e sinergicamente come oggi! Coi soldi si pagano le campagne elettorali dei candidati che poi saranno fedeli servitori. Coi soldi si spiana la via a varie azioni come globalizzazione e conseguenti regole sul libero commercio mondiale. Coi soldi, si comprano le sentenze che danno il pieno controllo dei farmaci più importanti e di tutte le risorse del pianeta. Coi soldi, si fanno “passare”, all’insaputa dei popoli, le regole internazionali che li castreranno! I giovani hanno spesso intuizioni straordinarie, sono pericolosi e vanno screditati!  Bastano poche decine di migliaia di euro e un Kg di droga per infiltrare, in mezzo a loro, gruppetti di teppisti completamente “fatti” e le manifestazioni diventano distruttive, vetrine devastale e auto in fiamme. La stampa “ci lavora” bene e i buoni sono gli altri, la globalizzazione diventa giusta, i trafori inutili della Val di Susa diventano giusti e tutto va bene! La Stampa si regge coi contributi sull’editoria e non può essere libera! Bisogna smantellare le scuole pubbliche perché possono inculcare dannosi “onestismi” e, ancor peggio, perfino idee! Il popolo non deve avere idee! Bisogna smantellare la sanità pubblica perché non opera con criteri di massimo profitto per le Multinazionali. Tutti i “gioielli di famiglia” realizzati dai singoli Stati coi soldi dei contribuenti, autostrade, automobili, ferrovie, centrali elettriche, telefonia mobile, etc…, devono essere svenduti a chi ci farà pagare caro l’uso di ciò che era nostro! Burocrazia, precariato, l’assenza di pena per chi delinque: tutto è utile a diffondere insicurezza! Influenze periodiche, malattia aviaria o del bestiame, anche Ebola e la Xilella degli ulivi rigorosamente italiani possono essere pilotate in laboratorio! Ma non basta ancora, un bel clima di terrore sarebbe utile per destabilizzare maggiormente chi conserva ancora il suo equilibrio…..e se inventassimo l’ISIS? Questo è stato forse l’unico errore che hanno fatto: l’SLAM non ha un vertice e non ha l’equivalente del Papa! Ogni Himan è un piccolo Papa col suo grande o piccolo gruppo di fedeli. Sono talmente tanti gli Himan che ce ne sarà sempre qualcuno che predicherà odio e distruzione e, una volta creato il mostro, sarà difficile fermarlo completamente! Potrei continuare trattando tutto e per tutto ci sarebbe una risposta in linea con queste tesi. Perché nessuno dice che bisogna limitare le nascite?  Perché i bambini sono un businnes! Perché non ci prepariamo all’innalzamento delle acque?  Perché maggiore sarà la catastrofe, maggiore sarà il businnes!  Perché non si producono i nuovi farmaci anticancro che sono ad un passo dal perfezionamento?  Perché costerebbero meno della chemio e salverebbero solo “zavorra”! Il riscaldamento globale desertificherà vaste zone d’Italia e del mondo intero e le Multinazionali ci forniranno cibo di insetti o prodotti di laboratorio studiati per assuefarci, per limitare le nostre capacità di reazione, per farci vivere e lavorare, come automi, quel tanto che a loro servirà. Ci mancherà perfino l’acqua da bere e la pagheremo a caro prezzo ma cosa ci sarà dentro? Ora i mutamenti si susseguono a ritmo frenetico, in troppi hanno capito che la democrazia sta morendo, e non bisogna dare ai popoli il tempo di metabolizzare, capire e reagire! Il “futuro” è già chiaramente visibile e, a meno di imprevedibili sconvolgimenti, le previsioni degli economisti ci danno fuori dal G30 in meno di venti anni, se ci sarà ancora il G30, perché l’unica cosa sicura oggi, è che non c’è nulla di sicuro! Come uscirne? Stiamo entrando nella fantascienza e certi copioni di films stanno per essere trasferiti nella vita reale! Certo ogni sistema ha il suo punto debole ma bisogna trovarlo, avere le capacità tecniche, il margine di manovra e gli strumenti per poter agire. Molto dipenderà dal sistema di controllo mentale che riusciranno a mettere in atto…ci lavorano da trent’anni…in silenzio! Ma non durerà e le stesse fondamenta di questo Impero saranno minate dal visus che l’ha generato! Anche se nessuno riuscirà a intervenire “dal basso”, saranno le lotte di supremazia interne – prima o poi – a far crollare l’Impero e l’Umanità, finalmente, riavrà la dignità ora negata!
(Imola, dicembre 2015, Gian Franco Bonanni )
Da leggere per approfondire: www.nocensura.com/dossier-la-famiglia-piu-potente- ; "Non si può capire veramente cosa accade nel mondo se non si studia "La Famiglia" per eccellenza:I Rothschild......" 


18 dicembre 2015

" La strage di Torino "

Siamo a Torino, a pochi giorni da Natale. È il 18 dicembre del 1922 quando undici antifascisti vengono uccisi dagli squadristi fascisti nei pressi della stazione di Porta Susa: operai, sindacalisti, comunisti. “La strage di Torino” proseguirà per tre giorni interi. La piazza su cui si affaccia la stazione ferroviaria di Porta Susa, Piazza XVIII Dicembre, ci ricorda che il nostro paese è stato attraversato da intollerabili violenze. Noi ricordiamo e non dimentichiamo mai. Ogni giorno ci impegniamo perché la memoria rinforzi e consolidi il nostro stare bene insieme in pace e il valore della nostra democrazia.
Angelo Gentilini, da Spi Cgil Nazionale.

Commercio, il 19 dicembre «Tutti a Milano».

Sabato 19 dicembre scatta la seconda giornata di sciopero per i lavoratori del Commercio proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil.     Dopo 24 mesi le lavoratrici e i lavoratori di Aziende della Distribuzione Cooperativa, Federdistribuzione e Confesercenti non hanno ancora visto il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro. Dura la posizione delle associazioni datoriali che, a fronte della crisi dei consumi e dei conseguenti cali delle vendite, cercano di recuperare marginalità attraverso la richiesta di un abbassamento di alcuni trattamenti retributivi e normativi ad oggi applicati ai dipendenti, cercando di fatto di rispondere alla crisi tramite l’abbattimento del costo del lavoro. La posizione tenuta ai tavoli di trattativa da parte delle Associazioni risulta, se vogliamo, ancora più grave a fronte del fatto che quest’anno la Confcommercio ha già sottoscritto sin dal mese di aprile scorso il rinnovo contrattuale per i dipendenti delle proprie aziende associate. Dopo lo sciopero del 7 novembre scorso, che ha visto una grande partecipazione alla manifestazione provinciale che si è tenuta a Bologna, auspichiamo che vi sia una straordinaria partecipazione sabato prossimo alla manifestazione unitaria a Milano, con corteo alle 10.30 in partenza da Corso Venezia e chiusura a piazza della Scala, dove interverranno Susanna Camusso (Cgil), Gigi Petteni (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil). Anche da Imola partirà un pullman, organizzato dalla Filcams Cgil, alle ore 7 presso il Rirò. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0542/605611.  FILCAMS CGIL IMOLA 

Angelo Gentilini, da info Cgil Imola      






17 dicembre 2015

Oggi parte la vertenza nazionale sulle pensioni.

“La tenuta finanziaria del nostro sistema previdenziale non è a rischio, di certo lo è l’entità delle prestazioni per ampie fasce della popolazione. Per questo è necessario smetterla con gli allarmi e con ‘riforme’ per fare cassa, mentre è necessario modificare radicalmente la normativa vigente per restituire equità e solidarietà al sistema. La mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil continua e il 17 dicembre terremo grandi attivi interregionali per aprire una vera e propria vertenza con il Governo”. Sono le parole usate da Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, in occasione della presentazione dell’ultimo Rapporto Ocse. “Non c’è un rischio di tenuta finanziaria per il sistema previdenziale italiano – ha spiegato Lamonica, ribadendo la posizione della Cgil – se è vero che, come dice la stessa Ocse, le riforme realizzate negli ultimi anni hanno portato l’età pensionabile al livello più alto in Europa, e che la spesa pensionistica è calcolata comprendendo tutta la parte assistenziale, in altri Paesi non caricata sulla previdenza”. Cgil, Cisl e Uil, oggi, giovedì 17 dicembre, tengono a Torino, Firenze e  Bari tre grandi attivi interregionali dei delegati per aprire con il Governo una vera e propria vertenza sugli obiettivi della piattaforma unitaria.
A Firenze, presso il Nelson Mandela Forum (Piazza Enrico Berlinguer), confluiranno i delegati di: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio. Introdurrà Maurizio Petriccioli, della segreteria nazionale Cisl, e concluderà Susanna Camusso, segretaria generale Cgil. All'attivo di Firenze è presente anche una significativa delegazione della Cgil Imola, composta da delegati e rappresentanti sindacali di ogni categoria.
 Angelo Gentilini, da www.libereta.it

16 dicembre 2015

Il punto di Cgil Imola su discarica e gestione rifiuti.

Il Comitato Direttivo della Cgil di Imola riunito in data odierna considera indispensabile che sul progetto di ampliamento della discarica di via Pediano le Istituzioni facciano la massima chiarezza nel principio della trasparenza. La tutela della salute dei cittadini, dei lavoratori che operano nel sito e dell'ambiente devono essere sempre al primo posto delle priorità istituzionali e va condannata qualsiasi speculazione politica o economica che non tenga conto di questo principio che rappresenta un danno per la collettività.
Il Comitato Direttivo ritiene indispensabile che qualsiasi intervento sulla discarica, compreso l'eventuale ampliamento, sia preceduto da una indagine condotta dagli organi istituzionalmente preposti, quali sono l'Arpa e l'Ausl, che certifichi lo stato dell'area sulla quale si è esaurita la capacità di conferimento dei rifiuti indifferenziati per quanto riguarda il suolo, il sottosuolo e le emissioni in atmosfera, garantendo la salute dei cittadini sancita dalla Costituzione Repubblicana. I cittadini hanno il diritto di sapere se la discarica esistente rappresenta un pericolo e, in tal caso, quali sono le misure di controllo e intervento che verranno adottate per tutelare la salute delle persone e la sicurezza dell'impianto.
Il Comitato Direttivo ritiene auspicabili politiche ambientali gestite a livello nazionale finalizzate ad analizzare attentamente quanta energia serve ad ogni Comune per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati e pongano in essere misure atte ad evitare sprechi, in particolare nel trasporto. Ritiene inoltre necessario che a livello nazionale si promulghino leggi che rendano obbligatorio progettare ed importare i prodotti che siano costruiti in modo tale che semplifichino lo smaltimento attraverso il riciclo facendo inoltre attenzione alla massima valorizzazione della materia prima impiegata.
Il Comitato Direttivo ritiene tuttavia indispensabile e non più rinviabile un cambio di marcia sulla raccolta differenziata considerandola l'unica soluzione credibile in alternativa alle discariche che si ponga l'obiettivo di riciclare e riutilizzare la maggior parte dei rifiuti, come previsto dalle normative europee e regionali, anche prevedendo impianti di recupero in prossimità delle stazioni ecologiche che sarebbero fonte di nuova occupazione.
Va inoltre chiarito il rapporto con Hera, che per quanto riguarda la Cgil deve restare a controllo pubblico anche con la maggioranza del pacchetto azionario, affinché metta in opera le decisioni che spettano prima di tutto alla politica per realizzare il riciclo e il recupero dei rifiuti, reinvestendo sull'economia circolare i proventi economici derivanti dal processo stesso anche sulla base degli impegni sottoscritti con il Patto per il Lavoro in Regione.
Il Comitato Direttivo auspica inoltre che si crei una stretta collaborazione attraverso percorsi partecipati tra le Istituzioni, i cittadini e le Associazioni ambientaliste e sindacali a partire dalla richiesta di incontro fatta dalla Segreteria della Cgil alla quale non è ancora stata data risposta. (Imola, 11 dicembre 2015, Comitato Direttivo Cgil Imola)
Angelo Gentilini, da info stampa Cgil Imola.


15 dicembre 2015

Il sostegno alle "firme antifasciste" della Cgil Imola.

La Cgil è un'organizzazione laica, democratica, plurietnica che promuove la libera associazione e l'autotutela solidale nel rispetto della piena eguaglianza di diritti e di doveri, appartenenza a gruppi etnici, nazionalità, lingua, orientamento sessuale, identità di genere e basa le proprie azioni sui dettati della Costituzione della Repubblica Italiana, nata dalla lotta partigiana contro il fascismo e il nazismo, e ne propugna la piena attuazione.
In ragione di ciò in merito alla raccolta firme promossa, assieme ad altri, dall'ANPI di Imola ci spiace prendere atto che non sia stato  ipotizzato un percorso comune e condiviso.
Per la Cgil di Imola concedere spazi pubblici a movimenti o partiti che traggono apertamente ispirazione all'ideologia sconfitta dalla lotta di liberazione, che promuovono intolleranze spesso a sfondo razzista, religioso e omofobico, rappresenta una pericolosa legittimazione contraria a ciò che la Costituzione indica chiaramente.
La dittatura fascista in Italia è stata un male assoluto che ha azzerato prima di tutto le libertà individuali, comprese quelle sindacali con le leggi eccezionali del 1926, macchiandosi di atroci delitti ai danni dei militanti della Cgil e degli esponenti politici della sinistra tramite le azioni squadriste nel periodo più nero del nostro Paese.
Per la Cgil di Imola vanno cambiate quelle leggi e quelle norme, anche comunali, che rappresentano un attentato alla libertà e alla dignità umana, come ci stiamo proponendo di fare oggi nei confronti del jobs act, sostenendo ogni iniziativa che si muove in tale direzione.
Riteniamo pertanto che vi sia la necessità di recuperare un confronto nella città che mantenga alta la tensione antifascista come atto dovuto al contributo alla guerra di liberazione partigiana di Imola, città Medaglia d'Oro al valore militare per il ruolo svolto nella lotta antifascista. 
(Imola, 11 dicembre 2015, Comitato Direttivo Cgil Imola)
Angelo Gentilini, da info stampa Cgil Imola.


14 dicembre 2015

Buone info news su pensioni.

Legge di Stabilità, lo Spi-Cgil esprime soddisfazione per l'estensione della no tax area e per l'intervento sull'indicizzazione pensioni

 Bene l’emendamento alla Legge di Stabilità presentato oggi dal governo in Commissione Bilancio alla Camera sulla no tax area e sull’indicizzazione delle pensioni. Era quello che avevamo chiesto insieme a Fnp-Cisl e Uilp-Uil nel tavolo di confronto con il Ministro Poletti che era stato aperto a luglio.  Con l’allargamento della no tax area si dà una prima importante risposta a milioni di pensionati che vivono in una condizione di grave difficoltà già a partire dal 2016 e non più dal 2017, come era stato inizialmente previsto. 
Sull’ indicizzazione delle pensioni, invece, siamo riusciti ad evitare che ai pensionati fossero chiesti indietro dei soldi e questo, ovviamente, è assolutamente positivo.  Resta ancora da sciogliere il nodo del futuro sistema di rivalutazione delle pensioni. Su questo sarà necessario intensificare il confronto con il governo già a partire dai primi mesi del 2016. 
(Roma, 14 dicembre 2015, Spi Cgil Nazionale)
Approfondisci: www.libereta.it/stabilita-sale-8mila-euro-tax-area-per-i-pensionati.
Angelo Gentilini, da info Spi Cgil Nazionale.

Gli obiettivi dell'accordo di Parigi sul clima.

Ieri ( sabato 12 dicembre 2015) a Parigi i delegati di 195 paesi che partecipano alla Conferenza mondiale sul clima hanno firmato un accordo in cui si impegnano a ridurre le emissioni inquinanti in tutto il mondo. Il New York Times ha definito l’accordo “storico”, un termine utilizzato anche da moltissimi altri giornali di tutto il mondo. L’importanza dell’accordo è data sostanzialmente dal fatto che è stato sottoscritto da tutti i paesi partecipanti: anche da quelli emergenti, che spesso sfruttano pesantemente fonti di energia non rinnovabile. L’accordo contiene sostanzialmente quattro impegni per gli stati che lo hanno sottoscritto (il testo integrale lo trovate qui).
Mantenere l’aumento di temperatura inferiore ai 2 gradi, e compiere sforzi per mantenerlo entro 1,5 gradi.
Smettere di incrementare le emissioni di gas serra il prima possibile e raggiungere nella seconda parte del secolo il momento in cui la produzione di nuovi gas serra sarà sufficientemente bassa da essere assorbita naturalmente.
Controllare i progressi compiuti ogni cinque anni, tramite nuove Conferenze.
Versare 100 miliardi di dollari ogni anno ai paesi più poveri per aiutarli a sviluppare fonti di energia meno inquinanti.
Alcune di queste disposizioni sono legalmente vincolanti, mentre alle altre i vari paesi aderiscono solo in maniera volontaria. Ad esempio, tutti i paesi saranno obbligati dal trattato a fornire l’obbiettivo di riduzione delle emissioni a cui mirano e a partecipare al processo di revisione quinquennale. La maggiore critica che viene avanzata al documento è però il fatto che non sono previste sanzioni in caso in cui gli obbiettivi non vengano raggiunti,……
Angelo Gentilini, da www.ilpost.it