31 luglio 2017

La lotta delle nostre poste regionali non va in ferie.

Dal 1° al 21 agosto sciopero di ogni prestazione straordinaria e aggiuntiva (compresa la flessibilità operativa del personale addetto al recapito e il conto ore del personale addetto allo sportello) di tutto il personale di Poste Italiane della regione Emilia-Romagna. Decisione assunta dalle Segreterie regionali di SLC-CGIL, SLP-CISL, FAILP-CISAL dopo che Poste Italiane, nonostante i precedenti scioperi, non ha dato risposte positive alle richieste dei lavoratori ed alle gravi carenze di personale in tutti gli ambiti produttivi e lavorativi presenti in regione (recapito, logistica e smistamento, uffici postali). Carenza di personale dimostrata dal fatto che sono tuttora in servizio centinaia di lavoratori con contratto a tempo determinato. Situazione intollerabile che aggiunge ulteriori disservizi alla già critica condizione che si è manifestata con la consegna a giorni alterni e con un aumento costante dei pacchi Amazon da consegnare. Inevitabili le conseguenti code di clienti, con lunghi tempi d'attesa negli uffici postali. Chiare e precise le richieste di SLC-CGIL, SLP-CISL, FAILP-CISAL per ovviare alla delicata situazione: trasformazione dei part time a full time, mobilità professionale verso la sportelleria, verifica e rivisitazione del progetto della consegna della corrispondenza a firma inesitata. Tuttavia, nell’ultimo incontro dello scorso 21 luglio tra azienda e sindacati, le richieste dei rappresentanti degli oltre 9000 lavoratori emiliano-romagnoli di Poste Italiane sono state totalmente ignorate, tanto da indurre le Segreterie regionali di categoria a dichiarare lo sciopero. (SLC-CGIL, SLP-CISL, FAILP-CISAL, Emilia Romagna)
Angelo Gentilini, da info Cgil E.R.

30 luglio 2017

Regalo alle aziende nel Ddl Concorrenza.

Pensavamo che, peggio di come era stato predisposto inizialmente, il passaggio forzato al mercato libero non potesse avvenire, ma ci sbagliavamo. La Commissione Industria al Senato, invece, giovedi 27/7 è riuscita a “sorprenderci”, approvando un emendamento che di fatto consegna i 23 milioni di clienti del mercato di maggior tutela al maggiore operatore nel settore dell’Energia. Al bando le aste, al bando anche il sistema transitorio per i clienti del mercato di maggior tutela: dal 2019 chi non avrà scelto personalmente una propria compagnia sarà assegnato d’ufficio a quella che in precedenza garantiva la fornitura per conto dell’Acquirente Unico. Così, l’85% dei 23 milioni di clienti che oggi aderiscono al mercato di maggior tutela (pari a 19,5 milioni) saranno affidati a Enel. Altro che spinta alla liberalizzazione… in questo modo si tornerà ad una situazione pressoché monopolistica. Non sbaglia Mucchetti a denunciare che l’emendamento è stato dettato dalla società via email. Sin dal primo momento in cui si è aperta la discussione sull’abbandono del mercato tutelato abbiamo affermato la stessa cosa. Ci dicevano che eravamo “sospettosi”, i fatti dimostrano che avevamo visto bene. Le aziende, in particolare il maggior operatore, per di più, avranno un doppio guadagno: non solo percepiranno circa il 15-20% in più dai clienti (dal momento che le tariffe sul mercato libero sono più onerose), ma risparmieranno anche i circa 80 Euro a cliente investiti per la pubblicità mirata a procacciare clienti. Non vi sarà più bisogno di spendere tali cifre se i clienti saranno “regalati” dal Governo. Riteniamo inaccettabile la scelta della Commissione Industria del Senato di lasciare i cittadini in preda a pratiche scorrette, ad abusi ed a vere e proprie truffe delle compagnie che operano sul mercato libero. Riteniamo ancora più inconcepibile se il Governo dovesse porre la fiducia su un provvedimento così delicato e rilevante. Chiediamo, in tal senso, un ripensamento ed una assunzione di responsabilità da parte del Governo, affinché favorisca una discussione ed un confronto partecipato su questa norma controversa, che rischia di creare danni e disagi ai cittadini. Ai senatori chiediamo di avere un sussulto di lealtà e responsabilità verso il Paese, cancellando in Aula quanto è stato inopinatamente votato in Commissione.www.federconsumatori.it/Ddl Concorrenza )
Angelo Gentilini, da info www.federconsumatori.it 

29 luglio 2017

Stalking: no alla depenalizzazione.

Serve subito un intervento legislativo correttivo della riforma del codice penale che entrerà in vigore il 3 agosto. Cgil, Cisl e Uil hanno denunciato subito, ormai un mese fa, le possibili conseguenze negative per le donne vittime di stalking, ma nonostante l'impegno del ministro Orlando per modificare la norma ed evitare qualunque interpretazione sfavorevole alle vittime, nulla è stato cambiato. 
E' inammissibile che per reati gravi come lo stalking (l'art 162 ter prevede l'estinzione di alcuni tipi di reati a seguito di "condotte riparatorie") il giudice possa dichiarare estinto un reato in seguito ad un risarcimento, ovvero un'offerta di denaro proposta dall'imputato e considerata congrua dallo stesso giudice, senza peraltro il consenso della vittima. Casi in cui la persona offesa vedrebbe quindi cancellato il reato subìto, senza alcuna rilevanza per la sua opinione. Se è vero che per questo tipo di reato, nel caso di gravi e reiterate minacce, la querela è irrevocabile, e quindi non rientra nell'applicazione del nuovo articolo, i numeri ci dicono che il tipo di stalking più frequente è quello per~molestie, con querela revocabile. Un meccanismo perverso in cui il persecutore, favorito dalla cancellazione del reato a seguito di un risarcimento, potrebbe anche reiterare le sue azioni violente, e tutto ciò mantenendo la fedina penale pulita. Un rischio concreto testimoniato dalla frequenza con cui la cronaca ci riporta casi di femminicidi, spesso tragici epiloghi di anni di maltrattamenti e persecuzioni. Tanto che l'ultima ricerca condotta dall'Istat ci parla di 3 milioni e 466 mila donne (il 16% delle donne tra i 16 e i 70 anni) che nell'arco della propria vita hanno subìto atti persecutori, nella stragrande maggioranza da ex-partner.~E purtroppo ben il 78% delle vittime non si è rivolta alle istituzioni e non ha cercato aiuto nei centri antiviolenza o nei servizi specializzatiSe vogliamo favorire la denuncia e sostenere le donne che con difficoltà e coraggio decidono di intraprendere percorsi di uscita dalla violenza, abbiamo bisogno di una normativa chiara, certa, senza possibilità di equivoci, che metta al centro la vittima come persona, la sua dignità, la sua sicurezza. Tutto ciò non è monetizzabile: lo stalking non può e non deve essere depenalizzatoPer tutti questi motivi Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia-Romagna chiedono con forza che l'articolo 162 ter della riforma del codice penale sia modificato subito e proseguiranno l'azione di protesta e di contrasto fino a quando non verrà sanata questa ferita profonda alla dignità delle donne
Angelo Gentilini, da info www.er.cgil.it 

28 luglio 2017

Pensioni: continua il confronto!!!

Va avanti il tavolo di confronto tra governo e sindacati sulle pensioni. L’obiettivo è quello di arrivare a definire degli interventi specifici in previsione della prossima legge di bilancio. È quanto è scaturito dall’incontro che si è tenuto al Ministero del Lavoro il 27 luglio. Definiti i prossimi incontri. Si terranno il 30 agosto e il 7 settembre. Tra i temi che saranno affrontati la rivalutazione degli assegni, la pensione di garanzia per i giovani, il lavoro di cura delle donne, l’aspettativa di vita, la previdenza complementare e la governance dell’Inps. 
Approfondisci info sulle richieste sindacali: www.cgilimola.it/Cambiare-le-Pensioni. 
"L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!", diceva il grande e indimenticabile campione di ciclismo Gino Bartali "Ginettaccio", poi argomentava per benino le situazioni e non solo ciclistiche, ma anche sulla politica, considerato che era stato un uomo molto attivo anche durante la Resistenza. Se fosse ancora in vita e nel merito della riforma delle pensioni, credo che riaffermerebbe: "L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare!". Buon pomeriggio a tutte e tutti.
Angelo Gentilini, da www.cgilimola.it 

27 luglio 2017

Reintrodotto il Fondo affitti regionale.

Fondo affitti regionale:
una decisione fortemente richiesta dalle organizzazioni sindacali
Durante la fase di confronto sull'assestamento di bilancio della Regione Emilia-Romagna, le OO.SS. hanno fortemente ribadito la richiesta della reintroduzione del Fondo affitti per un ammontare che potesse essere significativo per le esigenze delle famiglie. Richiesta che nasce da lontano, in quanto già a dicembre dello scorso anno, durante la fase di discussione sul bilancio preventivo, la reintroduzione del Fondo affitti è stata una priorità per le OO.SS. In una regione nella quale la povertà aumenta, le difficoltà per le famiglie ad arrivare a fine mese sono molteplici, il SIA e il RES saranno effettivamente operativi solamente nei prossimi mesi, le OO.SS. ritenevano necessario che venisse dato un segnale importate. Apprezziamo quindi la scelta della Regione Emilia-Romagna che, in fase di assestamento di bilancio, ha reintrodotto il Fondo regionale per l'affitto azzerato  nel 2016.  
Bologna, 24 luglio 2017 - CGIL CISL UIL Emilia Romagna.
Angelo Gentilini, da info Cgil E.R.

26 luglio 2017

Pene più severe per chi truffa gli anziani.

Bene la legge per contrastare le truffe agli anziani. La auspicavamo da tempo. Seguiremo con grande attenzione tutto l’iter parlamentare e verificheremo nel dettaglio i suoi contenuti fino a quando non sarà approvata”. Così il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti commenta la proposta di legge in discussione nei prossimi giorni alla Camera che inasprisce le pene per chi commette truffe nei confronti degli over-65. “Gli anziani – ha continuato il Segretario generale dello Spi-Cgil – sono i più esposti al pericolo di essere truffati e i reati ai loro danni sono particolarmente gravi e odiosi perché chi li commette si approfitta di una condizione di solitudine e di fragilità. È per questo che riteniamo giusto che in questi casi le pene siano inasprite”.

25 luglio 2017

La storica pastasciutta Antifascista di Casa Cervi.

Martedì 25 luglio 2017, a partire dalle ore 18.30, nel grande parco del Museo Cervi di Gattatico (RE). La grande manifestazione della Pastasciutta Antifascista di Casa Cervi ritorna in scena a settantaquattro anni esatti dalla caduta di Mussolini. Una serata tra rievocazione e raduno popolare, convivialità e riflessione, i cui ingredienti vincenti sono sempre la memoria, l’impegno per la democrazia e la legalità, la voglia di ritrovarsi nell’occasione storica del “più bel discorso contro il fascismo, la pastasciutta in bollore”, diceva Papà Cervi. 
Nel programma: pastasciutta, saluti, interventi, spettacolo, musica e Resistenza. 
La storia: Il 25 luglio 1943 Mussolini viene arrestato, creando la temporanea illusione della fine del regime e della guerra. Seguiranno molti mesi di ulteriori sofferenze per il popolo italiano, ma in quelle ore si festeggiò in tutta Italia la destituzione del Duce. A Casa Cervi si celebrò una delle feste più originali, con una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, distribuita in piazza a Campegine per festeggiare, come disse Papà Cervi, il "più bel funerale del fascismo". Da più di vent’anni questa festa antifascista, popolare e genuina, rivive nell’aia del Museo Cervi, mantenendo intatto lo spirito di quei giorni. 
Il presente: L’idea di 'esportare' la festa della pastasciutta è nata quasi spontaneamente, a partire dalle tante realtà associative che sono in contatto con il Cervi da tutta Italia. L’ideale della pastasciutta del 25 luglio ha conquistato così altri territori, altre comunità che vogliono riproporre gli stessi ingredienti della serata di Casa Cervi: la festa per la caduta del fascismo, la pastasciutta, la rievocazione storica. In alcune contrade è già tradizione, ma molti altri hanno continuato a rispondere all’appello di Casa Cervi per collegare regioni e città in questo avvenimento diffuso, dal nord al sud: nell'edizione del 2017 quasi cento manifestazioni in tutta Italia idealmente collegate con Casa Cervi, e migliaia di cittadini di tutte le età uniti in un comune sentimento di libertà.
Angelo Gentilini, da info www.istitutocervi.it  

24 luglio 2017

A Ponticelli la piazza prende forma.

Angelo Gentilini, da info Comune di Imola.

23 luglio 2017

No a schiave bambine sulle strade italiane.

Migliaia di ragazzine nigeriane minorenni, negli ultimi anni, sono state trafficate verso il nostro paese con la promessa di poter qui da noi studiare o lavorare. Molte di loro hanno subito inenarrabili violenze nel drammatico viaggio per raggiungere le nostre coste. Una volta arrivate, sono state costrette a prostituirsi con minacce ed ulteriori violenze. Potenti organizzazioni mafiose nigeriane, in combutta con le nostre mafie, realizzano ingenti profitti, grazie a questo immondo traffico, quasi sempre riutilizzati nel finanziamento di traffici di droga. Più indagini mostrano che il fenomeno è oramai diffusissimo da nord a sud dell'Italia. Ogni giorno, queste ragazzine subiscono da cinque a dieci stupri, perchè di ciò si tratta, ad opera di una crescente clientela di uomini senza scrupoli. L'Italia non può accettare un minuto di più che sul proprio territorio si possa liberamente far scempio dei corpi e delle anime di queste schiave bambine. La invitiamo pertanto con tutta l'urgenza del caso a mettere in opera tutto il possibile per reprimere ed assicurare alla giustizia i trafficanti di carne umana e punire con la massima severità possibile i clienti di questo orrore rei non solo di consumare sesso con minorenni ma anche di essere complici della loro terribile ed insopportabile schiavitù.
Angelo Gentilini, da www.change.org 

21 luglio 2017

19 luglio 2017

Stasera "Lisa Manara quartet" in concerto.

Funkier than a Mosquito's Tweeter, alla "Vena del Jazz".

Caffè della Rocca ad Imola 19 luglio, alle ore 21,30. 

Lisa Manara (voce), Federico Squassabia (pianoforte/ Rhodes), Aldo Betto (chitarra) e Youssef Ait Bouazza (batteria). 
Il progetto nasce dalla passione comune per la musica africana e in particolare per Miriam Makeba l’intramontabile Mama Africa;grande cantante sudafricana che per decenni ha inondato il mondo dei suoi canti di gioia e dolore, ispirati dalla condizione della popolazione nera in Sudafrica. Dall’“Urlo dell’Africanità” il progetto si allarga, introducendo brani originali di sonorità capoverdiane e facendo del groove la linfa vitale della loro musica. Lisa Manara, voce potente e graffiante, nasce nel 1992 in un piccolo paese della Romagna, si avvicina alla musica all’età di 4 anni giocando con la tastiera del pianoforte. La passione per la musica black la porta a vincere nel 2011 il concorso “Donne Jazz & Blues” di Bertinoro che le permette di partecipare ad un workshop sulla voce presso la Venice Voice Academy di Los Angeles. Ha aperto diversi concerti ad artisti internazionali quali: Quintorigo,Tommy Emmanuel, Eric Sardinas, Diunna Greenleaf; ha collaborato con Paolo ghetti, Vince Valicelli, Teo Ciavarella, Renato Sellani, Franco Cerri, Ricky Portera.. Accompagnata alla chitarra da Aldo Betto, musicista eclettico e curioso, che amalgama perfettamente melodia e ritmo nella voce del suo strumento; alle tastiere da Federico Squassabia ha sviluppato un sound moderno e del tutto personale che fa viaggiare questa musica in altre dimensioni temporali e spaziali; alla batteria da Youssef Ait Bouazza, musicista di etnia berbera, porta al progetto la vera essenza della musica africana riproponendoci ritmi ancestrali e ipnotici. www.facebook.com/events Lisa Manara. 
Angelo Gentilini, da info FB.

17 luglio 2017

Il punto mafie in Emilia Romagna.

E' di questi ultimi giorni la grossa notizia dell’ulteriore maxi operazione anticamorra, a cavallo fra Campania ed Emilia Romagna, con notevoli sequestri di beni - almeno un centinaio nella nostra regione - ed arresti di alti dirigenti di banche a Bologna e nel ravennate. Un ultimo flash che mette in luce le modalità emiliane nelle attività mafiose, specie nell'ingente riciclaggio, col diretto coinvolgimento di "colletti bianchi" di casa nostra e in prima fila. Una cronaca che conferma le pesanti specificità del fare economia malavitosa nei nostri territori e che si inquadra nello studio approfondito e recente dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università di Milano, che vede come direttore Nando dalla Chiesa. Una ricerca molto documentata del 2017 dal titolo "Caratteristiche e modalità di gestione delle aziende criminali" nel Centro-Nord (Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata, vol.3, n.1, 2017), analizza - per la prima volta - i numerosi dati a disposizione, comparando Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Triveneto, Toscana e Lazio. Lo studio si basa su 120 operazioni effettive di Polizia e Finanza al centro-nord, che hanno "consentito di individuare 643 aziende criminali ed accumulare 2.507 rilievi/contestazioni". In Emilia Romagna è ben evidente la concentrazione nelle aree di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Rimini. Una ricerca fondata sui fatti, che indica due possibili filoni: a) alcune "caratteristiche comuni" delle imprese connesse con la criminalità nelle regioni considerate; b) altre specificità che invece "distinguono" le diverse nostre regioni al nord. Nel primo filone, si riassumono tendenze d'impresa già in evidenza e, tra l'altro, al centro della costante attenzione del sindacato: ditte sostanzialmente utilizzate per il riciclaggio, operanti in settori spesso ad "alta intensità di mano d'opera e con forte deregolamentazione" a danno dei tanti lavoratori, sfruttano il "vantaggio competitivo derivante dalla contrazione del costo del lavoro ed accentuata evasione". Nel secondo filone di ricerca, in merito alle possibili specificità regionali, i risultati invece evidenziano "come non esista un'unica tipologia di azienda criminale", bensì una pluralità di forme, tali da consentire una più facile "mimetizzazione" nel territorio e nel sistema d'impresa. Dati che confermano presenza e radicamento malavitoso che va oltre le ditte di costruzioni per coinvolgere, nell'ordine, immobiliare, commercio, attività professionali, trasporti, traffico dei rifiuti. Evidenziando il dato abbastanza sorprendente che vede le imprese colluse "in media più grandi di quelle non criminali". Così, in media, al centro-nord. Ma con specificità ed eccezioni evidenti per l'Emilia Romagna. Nella nostra regione, la rassegna delle aziende in affare con le mafie mostra almeno sei "variabili" molto significative. Siamo la regione "meno pervasa", con la più bassa distribuzione di aziende criminali: il 5%, rispetto al 35% di Lombardia e 19% nel Triveneto. Le aziende sono notevolmente più piccole nel giro d'affari e nella dimensione dei ricavi: 1,7 milioni rispetto alla media di 6 milioni nelle regioni confinanti. Per contro, portano i più elevati rapporti di indebitamento. Un risultato apparentemente inatteso,"evidenziando un ulteriore problema legato all'infiltrazione nel tessuto imprenditoriale, drenando risorse sottratte alle aziende sane". Circa una su tre sono "aziende cartiere", vocate al riciclaggio; record piemontese e poi emiliano romagnolo. Circa la metà, però, sono "imprese star", ovvero di ottimi risultati e che perciò possono essere utilizzate per "avvicinare" le altre aziende del settore, per facilitare rapporti istituzionali e/o corruzione, oltre all'apprezzamento sociale perché "danno lavoro"! Inoltre, siamo la regione in assoluto con la più alta quota (23%) delle aziende indagate, appartenenti al settore commercio e la seconda, dopo il Piemonte, nel settore costruzioni col 33% . Dati e considerazioni non evangelici, ma utili per chiarire e specificare meglio i tanti possibili e non utili "luoghi comuni" sul merito della nostra locale economia illegale. Utili non solo per le indagini, ma certamente per le attenzioni del sindacato, il lavoro delle istituzioni territoriali e, soprattutto, per le associazioni di imprese e professioni, perché più che il bla bla sull'aumento delle pene, è più utile lavorare sulla consapevolezza sociale e per convincere "chi sa" a segnalare, raccontare, confessare. 
Bologna, 17 luglio 2017: Franco Zavatti, Cgil Emilia Romagna.
Angelo Gentilini, da info Cgil E.R.

15 luglio 2017

Un forte abbraccio Resistente a Francesca.

Francesca Re David è la prima donna alla guida della Fiom in 116 anni di storia dell'organizzazione. L'Assemblea nazionale l'ha eletta oggi con 221 voti su 246 votanti. I no sono stati 23 e 2 gli astenuti. Re David diventa segretario con il 90% dei voti. Prende il posto di Maurizio Landini, che martedì scorso è entrato nella segreteria confederale della Cgil. Romana, 57 anni, Francesca Re David è sposata da 39 anni con il giornalista e regista Fabio Venditti; hanno due figlie, Chiara (37 anni) e Margherita (21). Si è iscritta giovanissima alla sezione del Pci di Ponte Milvio. Dopo la laurea in Storia alla Sapienza di Roma - con una tesi sul Pci e la Comunità europea di difesa, relatore Gastone Manacorda - ha svolto una serie di lavori precari per diversi istituti collegati alla ricerca e alla formazione. Nel 1987 ha iniziato a collaborare con la Cgil, occupandosi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e con la Fiom, avviando un progetto di formazione sull'innovazione tecnologica che si è concluso, nel 1990, con sei mesi da cooperante in Brasile con i metalmeccanici della Cut. Nel 1990 è entrata in Cgil, dove - tra i vari incarichi – si è occupata di politiche per i disoccupati e i giovani in cerca di lavoro. Nel 1997 è stata chiamata in Fiom dall'allora segretario generale Claudio Sabattini.....
Continua a leggere: www.rassegna.it/francesca-re-david-alla-guida-della-fiom
Angelo Gentilini, da www.rassegna.it 

14 luglio 2017

Sindacati mobilitati per la "Fase 2" sulla previdenza.

Roma, 13 luglio 2017 – “Cgil, Cisl e Uil sono determinate a continuare il confronto con il Governo per sviluppare i temi individuati un anno fa nel Verbale di sintesi e realizzare così un nuovo disegno organico, sostenibile economicamente e socialmente, per il nostro sistema previdenziale, in coerenza con la Piattaforma sindacale unitaria. Ma il tavolo dovrà portare a risposte positive da concretizzare già nella prossima legge di bilancio. Il sindacato è mobilitato per conseguire questi obiettivi”. Questo il messaggio lanciato dall’ Attivo nazionale dei quadri e dei delegati di Cgil, Cisl e Uil sulla Fase due del confronto con l’Esecutivo sulla previdenza, tenutosi questa mattina a Roma. 
I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Roberto GhiselliMaurizio Petriccioli e Domenico Proietti hanno innanzitutto rilanciato la proposta della pensione contributiva di garanzia “per dare prospettiva previdenziale ai giovani e a chi ha carriere lavorative fragili”, che “dovrà essere incardinata nel sistema contributivo ma con dei correttivi solidaristici, sostenuti dalla fiscalità generale, e che dovrà valorizzare anche il lavoro di cura e le specificità di genere”. Centrali i nodi della flessibilità in uscita e del superamento degli automatismi legati alle aspettative di vita poiché “non è pensabile ipotizzare ulteriori aumenti dell’età pensionabile, dal momento che già oggi le norme italiane sono fra le più penalizzanti in Europa. Occorre tenere conto dei profili sociali e delle differenze legate ai singoli percorsi lavorativi”. Nella Fase due si deve intervenire anche sulla previdenza complementare. Obiettivo dei sindacati “rimuovere gli ostacoli che oggi limitano l’accesso ai lavoratori dei settori pubblici e privati, a cominciare dai dipendenti delle piccole e piccolissime imprese”. Importante poi “favorire l’investimento di una parte delle risorse dei Fondi pensione contrattuali in investimenti strategici per il Paese” e “la parificazione della tassazione fra i lavoratori pubblici e privati”. Inoltre “occorre sostenere la tutela del potere d’acquisto dei trattamenti pensionistici in essere”. Infine sono state ribadite le richieste di riforma della governance di Inps e Inail e di “completare il processo di separazione contabile tra previdenza e assistenza”. “Siamo consapevoli che questo confronto si svolge nella fase particolare di fine legislatura, ma proprio per questo – hanno concluso Ghiselli, Petriccioli e Proietti – chiediamo coerenza e concretezza, poiché l’unica e ultima possibilità di intervenire è la legge di Bilancio. Il sindacato è mobilitato per conseguire questi importanti obiettivi”. www.cgil.it/previdenza-cgil-cisl-uil-sindacato-mobilitato-rilanciare-fase-due
Angelo Gentilini, da info www.cgil.it/previdenza  

13 luglio 2017

Il cavaliere dei Quattro Mori oggi in maglia gialla.

Oggi Fabio Aru entra nella storia del ciclismo perchè, il cavaliere dei Quattro Mori, è il primo sardo a vestire la maglia gialla al Tour de France. " Nella vita bisogna sempre provarci! Vestire la Maglia Gialla è un'emozione indescrivibile ma il Tour è ancora lungo...  "
Approfondisci: www.unionesarda.it/sport/2017/07/13/tour_de_france_fabio_aru_c_il_campione_sardo_maglia_gialla 
 www.gazzetta.it/Ciclismo/13-07-2017/tour-de-france-aru-nuova-maglia-gialla-tappone-bardet
Angelo Gentilini

13 luglio 1967, la tragedia di un campione sul Mont Ventoux.

Può la carriera di un campione tra i più grandi del suo tempo essere offuscata dalla sua stessa tragica, terribile e stupida fine? Purtroppo sì, ed è il caso di Tom Simpson. E’ questa la realtà, infatti il nome di Tom Simpson è conosciuto da quasi tutti gli appassionati di ciclismo, ma buona parte di loro ricorderà solo la sua morte sul Mont Ventoux, tralasciando la sua straordinaria carriera fino a quel giorno. Ed è proprio questa che noi vogliamo riabilitare, parlando sì della sua angosciosa fine e cercando di capire in dettaglio cosa ha portato alla disgrazia, ma altrettanto rievocando le vittorie di questo straordinario campione. Tom Simpson è stato il primo ciclista inglese a raggiungere livelli di prestigio elevati in un periodo in cui il movimento ciclistico britannico non era neanche lontanamente paragonabile a quello attuale. Nasce nel 1937 a Haswell, un paesino nel nord dell’Inghilterra, e trasferitosi qualche anno più tardi ad Harworth, nella contea di Nottingham, è lì che inizia ad appassionarsi al ciclismo grazie ad una bicicletta in condivisione con i fratelli ed i cugini. Inizia la sua carriera dilettantistica come ciclista su pista, vince la medaglia di bronzo nell’inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Melbourne nel 1956 e la medaglia d’argento nell’inseguimento individuale ai giochi del Commonwealth del 1958..... 
Continua a leggere: sport660.wordpress.com/tom-simpson-storia-del-campione-che-mori-sul-mont-ventoux/
La scheda sul suo grande palmarès: wikipedia.org/wiki/Tom_Simpson
Angelo Gentilini, da sport660.wordpress.com /// wikipedia.org 

11 luglio 2017

L'accanimento contro i lavoratori agricoli.

Dopo la reintroduzione dei voucher assistiamo ad un accanimento contro i lavoratori agricoli, rappresentato dalla circolare Inps n. 107 del 5 luglio 2017, circolare che rende applicabile la nuova legge sulle prestazioni di lavoro occasionaleLegge, quella sul lavoro occasionale, che in agricoltura aveva già allargato il campo di applicazione, allargando a tutte le imprese agricole (senza distinzioni di fatturato come precedentemente previsto) e includendo anche i disoccupati con o senza percezione di reddito. L’Inps va oltre l’interpretazione della legge, aggiungendo quello che nemmeno la legge dice. L’Inps per il settore agricolo non si limita a riportare che il compenso minimo orario è “pari all’importo della retribuzione oraria delle prestazioni di natura subordinata individuata dal contratto collettivo stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”, ma va oltre, indicando tre importi orari differenti, a seconda dell’area professionale di appartenenza del lavoratore, previsti dal Contratto Nazionale per gli operai agricoli. L’Inps sembra non conoscere come viene definita la retribuzione degli operai agricoli, che è composta dalla retribuzione prevista dal Contratto Nazionale (che disciplina il primo biennio di vigenza contrattuale) e dalla retribuzione derivante dalla contrattazione provinciale (che disciplina il secondo biennio di vigenza contrattuale). Gli importi indicati dall’Inps, oltre che essere inferiori ai 9 euro/ora prestata da tutti i lavoratori in altri settori con il contratto di prestazione occasionale, come indicato dalla legge, è inferiore anche ai valori minimi previsti dai contratti provinciali applicati in Emilia Romagna. Un esempio: la tariffa oraria media, di raccolta di frutta e ortaggi, presente sul territorio dell’Emilia Romagna è mediamente pari a 8,13 euro/ora, l’Inps la fissa a 6.52 euro/ora; per un operaio qualificato la tariffa prevista dalla contrattazione è di 12,03 euro/ora, l’INPS la fissa a 6,94; per il lavoratore specializzato la tariffa prevista dalla contrattazione è di 13.66 euro/ora, l’Inps la fissa a 7.57 euro/ora. Il lavoro "stagionale" in agricoltura ha già i suoi strumenti contrattuali che possono anche prevedere la chiamata giornaliera dell'operaio a tempo determinato anche per un solo giorno all'anno, anche per le sole ore necessarie a svolgere l'attività richiesta. Si tratta di un vero e proprio lavoro a chiamata previsto dalle normative di legge e dai contratti che regolano il mercato del lavoro in agricoltura, che non ha nemmeno bisogno della comunicazione giornaliera di inizio e fine lavoro, com’è previsto per il nuovo lavoro accessorio. Se prima, con i vecchi voucher, il lavoro accessorio poteva avere un costo maggiore per le imprese agricole, rispetto all’applicazione del contratto di lavoro, oggi alle imprese viene offerta una incredibile occasione per abbattere i costi. Per i lavoratori, invece, la differenza è enorme: con i voucher nessun diritto (malattia, disoccupazione, assegni familiari e copertura previdenziale). Insomma, già i voucher vanno a penalizzare i lavoratori del settore agricolo ma con le interpretazioni dell’Inps si aggiunge danno a danno. La circolare più che dettare norme esplicative introduce una sorta di deregolamentazioni con un accanimento particolare per i lavoratori agricoli. La Flai e la Cgil non si rassegnano: proseguiremo la nostra battaglia. (Bologna, 10 luglio 2017, Umberto Franciosi, Segretario  Flai Cgil Emilia Romagna)
Angelo Gentilini, da info Cgil E.R.

10 luglio 2017

Il punto sulla tutela incendi in Emilia Romagna.

"LA REGIONE EMILIA ROMAGNA BRUCIA"
In questi giorni si sta registrando una preoccupante impennata di incendi sul territorio Emiliano-Romagnolo . Tanto che nella sola città di Bologna gli interventi del corpo nazionale sono quintuplicati rispetto alla media dello stesso periodo. Il personale VVF sta operando con tutte le forze e risorse disponibili ma vanno immediatamente presi provvedimenti per sbloccare IMMEDIATAMENTE risorse e mezzi per affrontare adeguatamente gli interventi sul territorio Regionale. Le croniche carenze di organico non permettono più un’ adeguata copertura sul territorio pertanto le scriventi segreterie chiedono quanto prima l’ attivazione della fase di attenzione per attingere alla convenzione regionale sbloccando il contingente previsto a rinforzare squadre e sale operative di tutti i comandi della Regione. Vanno sbloccati fondi e risorse per utilizzare al massimo il potenziale del nucleo elicotteri di Bologna unico punto di riferimento aereo per la nostra regione e regioni limitrofe. Le gravi condizioni in cui operano i vigili del fuoco Emiliano-Romagnoli, organico e mezzi, sono da tempo denunciate dalle scriventi che attualmente si trovano in stato di agitazione regionale col fine di sbloccare e migliorare le condizioni lavorative del personale VVF e relativo servizio al cittadino .
(Fp-Cgil VVF, Alessandro Monari. FNS Cisl, Massimo Frabetti. Confsal VVF, Carmelo Garozzo)
Angelo Gentilini, da comunicato stampa del 7/07/2017.

08 luglio 2017

Zucchine al basilico è la ricetta LiberEtà.

Ingredienti (per 4 persone): Un chilogrammo di zucchine medio-grandi, trenta grammi di basilico, uno spicchio d’ aglio, un cucchiaio di pinoli, venti grammi di grana padano o parmigiano reggiano grattugiato, olio extravergine d’ oliva, sale e pepe q.b.

Preparazione: 

Lavate le zucchine, asciugatele tamponandole con carta da cucina, spuntatele e tagliatele a bastoncini di circa quattro centimetri. • In un tegame sufficientemente grande scaldate qualche cucchiaio di olio, versate le zucchine e fatele saltare a fuoco medio. • Salate e portate a cottura, facendo attenzione che restino croccanti e non si spappolino. • Nel frattempo, lavate il basilico e asciugatelo tamponandolo con carta da cucina, quindi mettetelo in un mixer insieme all’aglio, ai pinoli, al formaggio, a 30 ml di olio, sale e, se volete, una presa di pepe macinato. Frullate fino a ottenere una crema densa. • Aggiungete la crema alle zucchine e mescolate, a fuoco dolce, per amalgamare tutti gli ingredienti. Le zucchine al basilico vanno servite tiepide.... www.libereta.it/zucchine-basilico 

Angelo Gentilini, da info www.libereta.it

07 luglio 2017

Il valore aggiunto del patronato Inca Cgil.

Quasi tre milioni di pratiche aperte e oltre cinque milioni di persone che si rivolgono ogni anno ai suoi uffici per chiedere il riconoscimento di un diritto, sia esso previdenziale o socio assistenziale. Si potrebbe sintetizzare in questi due numeri l’enorme attività di tutela individuale esercitata dall’Inca e illustrata nel Bilancio sociale 2016, che viene presentato oggi (giovedì 6 luglio) a Roma, alle ore 10, al Tempio di Adriano (in piazza di Pietra). Evento al quale partecipano, assieme alla presidente del patronato Cgil Morena PiccininiTiziano Treu, presidente del Cnel Marco Causi, vicepresidente della commissione Esteri della Camera dei deputati Giuseppe Lucibello, direttore generale Inail Marzia Valeri, del ministero del Lavoro. Passando in rassegna i principali indicatori delle pratiche aperte dall’Inca nell’ultimo triennio (2014-2016), il Bilancio sociale 2016 mostra come i profondi cambiamenti legislativi intervenuti nel mercato del lavoro e nella previdenza abbiano inciso sui comportamenti di chi si rivolge al patronato, condizionando l’andamento dell’attività di tutela individuale dell’Inca. Negli ultimi tre anni, l’effetto della riforma del sistema previdenziale del 2011, con l’innalzamento dei requisiti anagrafici e contributivi, ha prodotto una sostanziale riduzione delle domande di pensione. Lo stesso andamento decrescente si è registrato per le domande di sostegno al reddito, a seguito dei continui rimaneggiamenti della normativa riguardante gli ammortizzatori sociali, ridotti a un solo strumento assicurativo (Naspi) contro la disoccupazione. Ciononostante, è cresciuta la domanda di tutela, con un aumento delle persone che si sono riversate nelle sedi territoriali dell’Inca.....
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Angelo Gentilini, da info www.rassegna.it 

05 luglio 2017

Fabio Aru oggi vincitore al Tour de France.

Ordine di arrivo 5ª tappa: Vittel-La planche des belles filles 160.5 km
1 Fabio Aru (Ita) Astana in 3h44’06’’ - 2 Daniel Martin (Irl) Quick-Step Floors a 16’’ - 3 Chris Froome (Gbr) Team Sky a 20’’ - 4 Richie Porte (Aus) BMC a 20’’ - 5 Romain Bardet (Fra) AG2R a 24’’ - 6 Simon Yates (Gbr) Orica-SCOTT a 26’’ - 7 Rigoberto Uran (Col) Cannondale-Drapac a 26’’ - 8 Alberto Contador (Spa) Trek-Segafredo a 26’’ - 9 Nairo Quintana (Col) Movistar a 34’’ - 10 Geraint Thomas (Gbr) Team Sky a 40’’
Approfondisci: www.quotidiano.net/sport/tour-france-2017
Angelo Gentilini, da info www.quotidiano.net/sport 

02 luglio 2017

Lo Scorpione estivo di LiberEtà.

Un po' di stanchezza accumulata richiede riposo. Non sprecate le ultime energie in cose inutili o con persone che non lo meritano. 
Fate attenzione ai piccoli errori.
Angelo Gentilini, da www.libereta.it