Quasi tre milioni di pratiche aperte e oltre cinque milioni di persone che si rivolgono ogni anno ai suoi uffici per chiedere il riconoscimento di un diritto, sia esso previdenziale o socio assistenziale. Si potrebbe sintetizzare in questi due numeri l’enorme attività di tutela individuale esercitata dall’Inca e illustrata nel Bilancio sociale 2016, che viene presentato oggi (giovedì 6 luglio) a Roma, alle ore 10, al Tempio di Adriano (in piazza di Pietra). Evento al quale partecipano, assieme alla presidente del patronato Cgil Morena Piccinini, Tiziano Treu, presidente del Cnel Marco Causi, vicepresidente della commissione Esteri della Camera dei deputati Giuseppe Lucibello, direttore generale Inail Marzia Valeri, del ministero del Lavoro. Passando in rassegna i principali indicatori delle pratiche aperte dall’Inca nell’ultimo triennio (2014-2016), il Bilancio sociale 2016 mostra come i profondi cambiamenti legislativi intervenuti nel mercato del lavoro e nella previdenza abbiano inciso sui comportamenti di chi si rivolge al patronato, condizionando l’andamento dell’attività di tutela individuale dell’Inca. Negli ultimi tre anni, l’effetto della riforma del sistema previdenziale del 2011, con l’innalzamento dei requisiti anagrafici e contributivi, ha prodotto una sostanziale riduzione delle domande di pensione. Lo stesso andamento decrescente si è registrato per le domande di sostegno al reddito, a seguito dei continui rimaneggiamenti della normativa riguardante gli ammortizzatori sociali, ridotti a un solo strumento assicurativo (Naspi) contro la disoccupazione. Ciononostante, è cresciuta la domanda di tutela, con un aumento delle persone che si sono riversate nelle sedi territoriali dell’Inca.....
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Angelo Gentilini, da info www.rassegna.it
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