"Se vogliamo che le cose migliorino dobbiamo pensare
che possono migliorare; la scelta è tra un mondo di
possibilità e un mondo di fallimenti." (Vittorio Foa)
Ponticelli di Imola, Angelo Gentilini.
"Se vogliamo che le cose migliorino dobbiamo pensare
che possono migliorare; la scelta è tra un mondo di
possibilità e un mondo di fallimenti." (Vittorio Foa)
Ponticelli di Imola, Angelo Gentilini.
Angelo Gentilini, da info Spi Cgil e wikipedia.
Buona giornata Angelo Gentilini.
L'iniziativa di martedì 5 dicembre 2023, organizzata da Spi e Cgil #Imola, che segue quella del 7 novembre sul nostro sistema socio sanitario, ha esplicitato in modo molto chiaro, grazie ai relatori, che lo squilibrio generazionale che si sta delineando, e che è tra l'altro in crescita, è un tema prioritario che deve essere affrontato con urgenza dalla parte politica.
Un problema da cui discendono a caduta la tenuta non solo del nostro sistema previdenziale, ma anche del sistema sanitario pubblico ed universale come intendiamo noi, come tutto il welfare, il sistema educativo, formativo, e la tenuta del mondo economico produttivo.
" I numeri, se letti e analizzati bene -afferma Angelo Gentilini, segretario Spi Cgil Imola- indicano le criticità e le necessità che sono in controtendenza con la cultura e linee politiche del giorno prima utili solo per il giorno dopo. Serve lungimiranza di vedute e scelte a lungo termine, e su questo noi pensionati e pensionate dello Spi Cgil siamo preoccupati per noi, ma soprattutto sulla sostenibilità del futuro delle giovani generazioni, che sono i nostri figli e nipoti, perciò saremo sempre di più in campo anche con un proselitismo affettivo atto a risvegliare tutti i sonnambuli che inconsapevolmente stanno camminando su di un filo. Per questo motivo, venerdì 15 dicembre sosterremo a Roma una manifestazione nazionale per indicare al Governo Meloni che i conti non tornano e che ci siamo rotti le tasche!"
Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/cgilimola
Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/cgilimola
Mesi prima del massacro aveva raccolto quelle voci preoccupate e aveva denunciato i possibili pericoli, compreso il crollo di quel monte. Per quegli articoli era stata denunciata per “diffusione di notizie false e tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”. Il tribunale di Milano l’aveva assolta, ma a nessuno venne in mente di convocarla, di rileggere quelle denunce, di chiedersi perché mai un tribunale avesse ritenute fondate le sue critiche. Del resto in quei mesi si dibatteva aspramente sulla possibile nazionalizzazione della energia elettrica e la Sade aveva bisogno di concludere l’opera, di dimostrare tutta la sua forza, di posizionarsi nel modo migliore sul mercato, di far crescere il prezzo delle sue azioni. Tina Merlin aveva messo il classico dito nella piaga, era una variabile da eliminare o almeno da emarginare, liquidando i suoi articoli come “atti di sciacalleria dettati da furore ideologico”. Purtroppo per gli abitanti di quella valle, gli sciacalli erano altri e così il massacro annunciato si consumò, e la commozione e le inchieste arrivarono quando le bare erano già chiuse.
Tina Merlin, anche dopo quel 9 ottobre, continuò la sua battaglia per reclamare giustizia e verità per le vittime e per i loro familiari, ai quali per decenni è stato negato persino l’indennizzo. Ricordiamo Tina Merlin la cronista che aveva cercato di impedire il massacro e che, proprio per questo, si indignava quando sentiva parlare, a proposito del Vajont e non solo del Vajont, di ” tragica fatalità”.
Altre info: wikipedia.org/ Disastro del Vajont
La Cgil di Imola ha organizzato dei pullman, e altri gruppi in treno, per partecipare e sostenere la manifestazione di sabato 7 ottobre a Roma.
Angelo Gentilini
Angelo Gentilini
Il colpo di Stato in Cile del 1973 fu il rovesciamento del governo democraticamente eletto presieduto da Salvador Allende da parte dell'esercito e della polizia nazionale, avvenuto l'11 settembre 1973. Evento fondamentale della storia del Cile, il colpo di Stato è assurto a simbolo della guerra fredda e dell'ingerenza degli Stati Uniti d'America nelle questioni interne dei paesi dell'America Latina. La catena di eventi che determinò il colpo di Stato ha origine nel risultato delle elezioni presidenziali del 1970 che vide prevalere, se pur di poco, la coalizione di sinistra dell'Unità Popolare sulla coalizione di destra composta da Partito Nazionale e Democrazia Cristiana, segno di un elettorato fortemente polarizzato. In accordo con la costituzione del 1925, il Congresso risolse la situazione di stallo creatasi con il risultato del voto tra Salvador Allende (con il 36,3%), il conservatore (ed ex presidente) Jorge Alessandri Rodríguez (35,8%), e il cristiano-democratico Radomiro Tomic (27,9%), votando per l'approvazione della maggioranza relativa ottenuta da Allende. Diversi settori della società cilena continuavano a opporsi alla sua presidenza, così come gli Stati Uniti che esercitarono una pressione diplomatica ed economica sul governo. L'11 settembre 1973 le forze armate cilene rovesciarono Allende, che morì suicida durante il colpo di Stato. Una giunta militare guidata da Augusto Pinochet prese il potere.
Approfondisci: wikipedia.org/Colpo_di_Stato_in_Cile_del_1973
Angelo Gentilini
Angelo Gentilini, da info wikipedia.org/Ferragosto
"𝗙𝗢𝗡𝗗𝗔𝗧𝗔 𝗦𝗨𝗟 𝗟𝗔𝗩𝗢𝗥𝗢", 𝟯𝟬 𝗲 𝟯𝟭 𝗔𝗚𝗢𝗦𝗧𝗢 𝗗𝗨𝗘 𝗦𝗘𝗥𝗔𝗧𝗘 𝗖𝗢𝗡 𝗟𝗔 𝗖𝗚𝗜𝗟 𝗗𝗜 𝗜𝗠𝗢𝗟𝗔
Angelo Gentilini
Mercoledì 2 agosto 2023, Giornata in memoria delle vittime di tutte le stragi, ricorre il quarantatreesimo anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Sopra il manifesto, ideato dall’associazione dei familiari della strage del 2 agosto 1980 che accompagnerà la commemorazione dell’attentato in stazione, per ricordare le 85 vittime e i 200 feriti.
Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980
c/o Comune di Bologna – P.zza Maggiore, 6 – 40124 Bologna (IT) –
Tel. +39 051 253925 – Fax. +39 (051) 253725 – Cell. +39 (338) 2058295
www.stragi.it bologna@stragi.it
Angelo Gentilini
Angelo Gentilini
Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/angelo.gentilini.33 // www.facebook.com/anpi.imola
La pandemia ha rilanciato l’importanza e il ruolo strategico della Sanità pubblica e per lo Spi si deve ulteriormente confermare questo principio in modo uniforme e qualitativo in tutte le Regioni italiane.
Noi siamo favorevoli al rafforzamento della medicina territoriale e domiciliare, anche migliorando e armonizzando il regime di convenzione dei medici di medicina generale con il servizio sanitario nazionale, e pensiamo che per migliorare la presa in carico personalizzata della persona sia necessario qualificare maggiormente in generale il servizio socio sanitario.
Condividiamo l’estensione delle Case di comunità come luogo privilegiato dell’integrazione socio-sanitaria complessiva, di qualità, facilmente accessibile per le persone, consolidando così l’assistenza primaria e sgravando la gestione ospedaliera dalle patologie gestibili direttamente sul territorio.
Per un risposta sanitaria equilibrata e qualificata è di fondamentale importanza la centralità del ruolo del nostro ospedale che può consolidarsi attraverso un percorso di collaborazioni e integrazioni cliniche, ma sempre salvaguardando l’autonomia gestionale dell’Ausl e del Distretto socio sanitario del Circondario imolese.
Ovviamente per migliorare la proposta ospedaliera è necessario che sia garantita una equa percentuale, in proporzione ai posti letto, di medici, infermieri e altre specifiche figure di supporto diagnostico e tecnico.
Anche ad Imola, come su tutto il territorio nazionale, chiediamo l’accesso alle cure entro i giusti tempi, superando, riducendo, eliminando le liste di attesa, purtroppo appesantite dalla pandemia, perché la prevenzione e la tempestività della diagnostica è fondamentale sul risultato finale.
Su questo riteniamo che sia anche essenziale mantenere le agende sempre aperte per prendere in carico ogni richiesta di prestazione sanitaria, per non lasciare i cittadini abbandonati a se stessi e che a fronte di casi urgenti si vedono costretti a valutare il canale privato.
Siamo soddisfatti per l’approvazione del disegno di legge delega in materia di politiche per gli anziani e di assistenza agli anziani non autosufficienti. E’ una delle battaglie storiche dei sindacati confederali dei pensionati che hanno presentato il disegno di legge oltre 15 anni fa.
Una legge nazionale che deve portare maggior sostegno economico e assistenziale agli oltre 3,5 milioni di anziani non autosufficienti e alle loro famiglie, per un totale di 10 milioni di persone coinvolte.
Sono di assoluto rilievo anche le misure previste da questo disegno di legge a sostegno dei caregivers (persone che assistono anziani non autosufficienti) e quelle destinate ad incentivare la regolarizzazione del lavoro di cura e assistenza prestato al domicilio della persona non autosufficiente.
Dopodiché, essendo una riforma legata al PNRR ha un suo crono-programma attuativo, e il Governo avrà tempo fino al 1° marzo 2024 per far partire concretamente il nuovo meccanismo di assistenza. Percorso e necessarie risorse su cui dovremo vigilare attentamente, anche perché si devono stimolare delle aggiuntive strategie di socializzazione abitative e del tempo libero, come il miglioramento delle strutture che ospitano gli anziani e incrementare anche quelle in soluzione di day hospital.
Il fatto che si vive più a lungo è il risultato di un eccezionale progresso delle condizioni di vita e della scienza, è una grande opportunità per le singole persone e per tutta la società, ma detto questo è chiaro che serve la rivisitazione generale dei processi e dei sistemi socio sanitari assistenziali proprio per tutelare adeguatamente tutte le persone ed in particolare quelle più fragili.
Angelo Gentilini (segretario Spi Cgil Imola) www.cgilimola // www.facebook.com/cgilimola
Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/SindacatoPensionatiCGIL
Angelo Gentilini