23 giugno 2023

Difendiamo la Sanità pubblica per garantire il diritto alla cura.

La pandemia ha rilanciato l’importanza e il ruolo strategico della Sanità pubblica e per lo Spi si deve ulteriormente confermare questo principio in modo uniforme e qualitativo in tutte le Regioni italiane.

Noi siamo favorevoli al rafforzamento della medicina territoriale e domiciliare, anche migliorando e armonizzando il regime di convenzione dei medici di medicina generale con il servizio sanitario nazionale, e pensiamo che per migliorare la presa in carico personalizzata della persona sia necessario qualificare maggiormente in generale il servizio socio sanitario.

Condividiamo l’estensione delle Case di comunità come luogo privilegiato dell’integrazione socio-sanitaria complessiva, di qualità, facilmente accessibile per le persone, consolidando così l’assistenza primaria e sgravando la gestione ospedaliera dalle patologie gestibili direttamente sul territorio.

Per un risposta sanitaria equilibrata e qualificata è di fondamentale importanza la centralità del ruolo del nostro ospedale che può consolidarsi attraverso un percorso di collaborazioni e integrazioni cliniche, ma sempre salvaguardando l’autonomia gestionale dell’Ausl e del Distretto socio sanitario del Circondario imolese.

Ovviamente per migliorare la proposta ospedaliera è necessario che sia garantita una equa percentuale, in proporzione ai posti letto, di medici, infermieri e altre specifiche figure di supporto diagnostico e tecnico.

Anche ad Imola, come su tutto il territorio nazionale, chiediamo l’accesso alle cure entro i giusti tempi, superando, riducendo, eliminando le liste di attesa, purtroppo appesantite dalla pandemia, perché la prevenzione e la tempestività della diagnostica è fondamentale sul risultato finale.

Su questo riteniamo che sia anche essenziale mantenere le agende sempre aperte per prendere in carico ogni richiesta di prestazione sanitaria, per non lasciare i cittadini abbandonati a se stessi e che a fronte di casi urgenti si vedono costretti a valutare il canale privato.

Siamo soddisfatti per l’approvazione del disegno di legge delega in materia di politiche per gli anziani e di assistenza agli anziani non autosufficienti. E’ una delle battaglie storiche dei sindacati confederali dei pensionati che hanno presentato il disegno di legge oltre 15 anni fa.

Una legge nazionale che deve portare maggior sostegno economico e assistenziale agli oltre 3,5 milioni di anziani non autosufficienti e alle loro famiglie, per un totale di 10 milioni di persone coinvolte.

Sono di assoluto rilievo anche le misure previste da questo disegno di legge a sostegno dei caregivers (persone che assistono anziani non autosufficienti) e quelle destinate ad incentivare la regolarizzazione del lavoro di cura e assistenza prestato al domicilio della persona non autosufficiente.

Dopodiché, essendo una riforma legata al PNRR ha un suo crono-programma attuativo, e il Governo avrà tempo fino al 1° marzo 2024 per far partire concretamente il nuovo meccanismo di assistenza. Percorso e necessarie risorse su cui dovremo vigilare attentamente, anche perché si devono stimolare delle aggiuntive strategie di socializzazione abitative e del tempo libero, come il miglioramento delle strutture che ospitano gli anziani e incrementare anche quelle in soluzione di day hospital.

Il fatto che si vive più a lungo è il risultato di un eccezionale progresso delle condizioni di vita e della scienza, è una grande opportunità per le singole persone e per tutta la società, ma detto questo è chiaro che serve la rivisitazione generale dei processi e dei sistemi socio sanitari assistenziali proprio per tutelare adeguatamente tutte le persone ed in particolare quelle più fragili.

Angelo Gentilini (segretario Spi Cgil Imola) www.cgilimola // www.facebook.com/cgilimola