31 maggio 2013

Memoria: "Grazie Don Gallo"

Caro don Gallo le tue parole dello scorso 25 aprile a Monte Sole risuonano ancora dentro di me, mentre Davide e Cecilia si spellavano le mani dagli applausi. Eravamo in tanti ad ascoltarti e, guardandomi intorno mi sono detta sbalordita, allora non sono sola, siamo in tanti, conteremo pure qualcosa! Poi ognuno è tornato al proprio posto e la vita ha ripreso il rassegnato sapore di ogni giorno. Nessun eroismo per carità, la giustizia, un mondo diverso, la pace... tutte parole sempre più prive di significato, usate solo per ingannare i bambini nelle poesie di Natale. Ora è il tempo del realismo, della crisi, dello spread, delle cose profondamente ingiuste ma le uniche possibili, se poi costano la viva carne di esseri umani, basta girare la faccia da un'altra parte e la coscienza, se ne abbiamo ancora una, dopo un pò tace. Grazie ancora Don Gallo per aver dato anche nell'ultimo saluto, luogo, parole ed emozioni a chi cerca di essere ancora "partigiano" ogni giorno, nonostante tutto, spesso in solitudine e chiuso in un doloroso silenzio. Basterebbe che l'ultimo dei politici fosse una tua mala copia e che tanti, che pur ritengono di essere dalla parte giusta, abbandonassero la mente per un attimo e lasciassero battere il cuore, quel cuore che aumenta e diminuisce i suoi battiti a seconda delle emozioni ed è incapace di calcoli. Ma ai polli non è dato di volare all'altezza delle aquile come tu sei stato e sei, non è il tempo delle alture e dei panorami mozza fiato. Mi piace pensare che ora sei da qualche parte lassù a fumare il tuo sigaro e, perchè no, a fare una partita a carte con mio padre.
Mi piace pensare che ci guardi con benevolenza perchè sai quali dure prove ci aspettano e sei sicuro che ancora una volta sapremo rialzarci dal fango ed essere all'altezza del compito. Grazie ancora di tutto e continua a starci vicino se puoi.
Marzia Trugli
Ringrazio la Compagna Marzia Trugli per le belle parole che ha scritto a ricordo del "partigiano" Don Gallo, venuto a mancare da pochi giorni. Questo "prete di strada" ci ha insegnato cosa significa la lotta per una società migliore, che non è fatta solo di parole, ma si deve essere conseguenti, e lui lo era tutti i giorni fino alla fine.
A.G.

Stasera Cisco alla Festa Cgil Bologna

Dopo il grande concerto del 25 aprile in Piazza Gramsci ad Imola, un'altro importante appuntamento, facilmente raggiungibile, con Cisco e il suo "Indietro Popolo" Tour, un ventennio di canzoni dal terribile Cisco ai Modena City Ramblers. Infatti stasera 31 Maggio, andrà in scena a Bologna , alla festa della CGIL "Idee al Lavoro" che si terrà presso il parco delle Caserme Rosse. Sarà un'altra ottima occasione per ripercorrere questi ultimi vent'anni di storia italiana, attraverso le canzoni di Cisco da solista e quelle scritte e cantate insieme ai MCR! Il palco è coperto ma in caso di pioggia forte, è previsto anche una situazione interna coperta!!! Inizio concerto ore 21:30 ingresso gratuito! Quindi assolutamente da non perdere.
Angelo Gentilini

30 maggio 2013

Uniti si vince..."speriamo?"

Il drammatico aumento della disoccupazione e della povertà, la riduzione dell’apparato produttivo, l’assenza di politiche industriali e per lo sviluppo, la costante riduzione delle tutele assicurate dai sistemi di welfare hanno aggravato la crisi ed impediscono al Paese di ripartire. E’ ormai evidente che con le sole politiche di rigore il Paese non può risolvere i suoi problemi. Bisogna dunque cambiare radicalmente le politiche economiche e sociali e promuovere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Per queste ragioni Cgil Cisl e Uil il 30 aprile hanno presentato una piattaforma per l’emergenza con precise richieste al Governo nazionale e le sostengono con una mobilitazione unitaria che culminerà il prossimo 22 giugno in una grande manifestazione a Roma. Per sostenere le richieste dei sindacati, Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia Romagna chiamano le lavoratrici ed i lavoratori, i giovani ed i pensionati a partecipare alla MANIFESTAZIONE REGIONALE SABATO 1 GIUGNO A BOLOGNA:
ore 9.00 concentramento in Piazza Azzarita "PALADOZZA"
ore 10.00 "PALADOZZA" interventi di delegati e dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil,Vincenzo Colla,Giorgio Graziani e Giuliano Zignani.
DAL TERRITORIO IMOLESE I PULLMAN PARTIRANNO: da Imola ore 7.30 Parcheggio Lungofiume (via Pirandello); da Castel San Pietro ore 7.45 (autostazione corriere, piazza Martiri Partigiani).
Per partecipare e prenotare il posto in pullman rivolgersi alle sedi sindacali Cgil (0542/605611) Cisl (0542/691611) Uil (0542/25072)
A.G. da info Cgil Imola

28 maggio 2013

Il punto di Landini sull' ILVA

“Ritengo che la famiglia Riva abbia gravissime responsabilità rispetto a quanto è avvenuto all'Ilva di Taranto. Se le leggi fossero state rispettate, se non si fosse prodotto l'inquinamento ambientale e se, poi, fossero stati effettuati gli investimenti per il necessario risanamento, non si sarebbe arrivati alla situazione drammatica in cui oggi ci troviamo.” “Adesso l'obiettivo da perseguire, nella nostra valutazione, è quello di far sì che la produzione di acciaio a Taranto abbia continuità. Ciò affinché l'Italia rimanga un grande produttore di acciaio sia per l'importanza di questo settore, sia per le ricadute che la sua presenza ha sul resto dell'industria metalmeccanica.” “D'altra parte, è necessario dare all'Ilva un diverso assetto proprietario che, escludendo la famiglia Riva, ridia fiducia a tutti quelli che hanno a che fare con l'Azienda e ridia forza al suo progetto industriale. A questo scopo è altresì necessario un intervento diretto dello Stato, a carattere straordinario, che, come peraltro previsto dalla legge 231 del 2012, ne muti assetto proprietario e struttura gestionale. Ciò sia per salvare l'impresa, con tutto ciò che questo significa, sia per garantire gli investimenti necessari al risanamento ambientale.” “Ripeto oggi, inoltre, quello che abbiamo già detto: non va messa in discussione l'azione della Magistratura che, peraltro, ha supplìto alle assenze di chi avrebbe dovuto operare in precedenza. Assenze cui si sono aggiunti anche alcuni ritardi nell'iniziativa sindacale. Tuttavia, è necessario uscire dalla situazione di conflitti decisionali che si è creata e quindi, come detto, determinare un cambiamento dell'assetto proprietario dell'Ilva che consenta al soggetto giuridico risultante di assumere le opportune misure.” “In conclusione, non si tratta certo di rispolverare le vecchie Partecipazioni statali, ma di applicare le leggi già esistenti avendo di mira la salvaguardia non solo di una grande azienda, ma di un intero settore industriale. Il tavolo sulla siderurgia, che si aprirà il 31 maggio al ministero dello Sviluppo Economico e cui parteciperà anche Federacciai, dovrà dunque definire quella politica industriale che è mancata da un tempo troppo lungo e che è necessaria per dare nuove prospettive al settore, a partire dalle aziende che versano oggi in maggiori difficoltà.”
Maurizio Landini, Segretario Nazionale Fiom-Cgil

26 maggio 2013

Imola: "S.O.S. LAVORO"

Per la Cgil il lavoro deve essere la priorità della futura Amministrazione di Imola che si formerà con le elezioni del 26 e 27 maggio. La situazione è drammatica e un’ulteriore conferma arriva dai dati diffusi nei giorni scorsi dal Centro per l’impiego di Imola. Nel primo trimestre di quest’anno si è registrato un incremento del 12,88%, pari a 1.341 persone, del numero di disoccupati nel nostro territorio rispetto allo stesso periodo del 2012. Le persone rimaste senza un lavoro sono ben 11.755 (6.589 donne e 5.166). Di questi il 40% ha più di 45 anni, età in cui le già basse probabilità di trovare un nuovo impiego si riducono al minimo. Le aziende non assumono come dimostra il fatto che ben 8.887 persone sono disoccupate da più di un anno. La maggior parte dei disoccupati risiede a Imola (6.677), a Castel San Pietro (1.586) e a Medicina (1.376) ma anche nei comuni più piccoli la disoccupazione si sta facendo sentire: a Dozza sono 586, a Castel Guelfo 354, a Mordano 343, a Borgo Tossignano 303, a Casalfiumanese 280, a Fontanelice 148 e a Castel del Rio 102. «La necessità di politiche per il lavoro – afferma Elisabetta Marchetti, segretaria generale della Cgil di Imola – si conferma una priorità anche sul nostro territorio. E’ quindi indispensabile che la futura Amministrazione imolese individui delle strategie per tentare di arginare questa emorragia di posti di lavoro, che rischia ulteriormente di peggiorare non appena molte aziende esauriranno gli ammortizzatori sociali a disposizione. Bisogna fare presto e mettere il lavoro e le condizioni di vita delle persone al centro delle politiche che verranno messe in campo. E’ necessario capire quale sarà lo sviluppo del nostro territorio e come renderlo più competitivo di altri, per poter costruire un adeguato piano per il lavoro. Al tempo stesso deve essere difesa la rete dei servizi educativi, sociali e sanitari».
da info Cgil Imola

23 maggio 2013

Gino Strada e la Fiom

“Tradimento storico”. Gino Strada, dal palco della Fiom, non risparmia critiche nei confronti di un governo che spera “finisca al più presto”. Partecipando alla manifestazione della Fiom, a Roma, il presidente di Emergency spiega che “ormai esiste una distanza siderale tra la vita degli italiani e quella della Casta politica. In questi anni si è passati dal compromesso storico al tradimento storico e la Fiom è, in questo momento, una delle poche realtà in grado di dare voce a quel Paese che voce non ha più”. Un Paese, aggiunge Strada, che, “se si guarda alle condizioni di lavoro e di vita, è difficile immaginarlo più civile. Il lavoro, la qualità della vita della persone non interessano la Casta politica, lo abbiamo visto per decenni e di recente è stato riconfermato con forza”. Mai Emergency si sarebbe aspettata, dopo vent’anni che porta sanita’ nei paesi di guerra, di portarea sanità anche in Italia. Perché in Italia c’è una guerra: una guerra contro i poveri”.
da info Fiom-Cgil

21 maggio 2013

130.000 firme per Cecile

Quando abbiamo lanciato la petizione per esprimere la nostra solidarietà al neo ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge e chiedere provvedimenti disciplinari nei confronti dell'europarlamentare Mario Borghezio, per le sue dichiarazioni razziste, non pensavamo di poter raccogliere oltre 130mila firme e di aprire un dibattito sulla rete che travalicasse i confini nazionali. Eppure è andata così: la petizione è prepotentemente sbarcata negli uffici dei parlamentari europei di varie nazioni, colpiti dalla indignazione diffusa in Italia nei confronti di un collega che aveva insultato, un ministro. Donna. Nera. 130mila firme che quindi non sono passate inosservate e hanno spinto alcuni gruppi parlamentari a partire dal "Groupe de l'Alliance progressiste des Socialistes & Démocrates" a chiedere un incontro con noi, i promotori della petizione. Questo è stato possibile solo grazie alla tua firma. Per questa ragione oggi 21 maggio siamo a Strasburgo ad incontrare parlamentari europei di varie nazioni per consegnare loro le 130mila firme e chiedere di dissociarsi pubblicamente dalle frasi pronunciate dal collega leghista Borghezio. E lo chiederemo anche al presidente del Parlamento europeo Martin Schultz. Poi incontreremo i giornalisti esteri per presentare il risultato della nostra petizione. Nostra, e cioè di tutti quelli che l'hanno firmata per esprimere la propria indignazione. Le dimissioni di Borghezio magari non arriveranno, perché il regolamento del parlamento europeo non le prevede, ma il palese dissenso di tanti europarlamentari nei confronti del collega leghista sarà per noi una sfolgorante vittoria! GRAZIE A TUTTI NOI FIRMATARI.
Stefano Corradino Change.org

18 maggio 2013

16 maggio 2013

Cgil: "L'elefante che verrà"

E’ innegabile che la Cgil, che è il più grande sindacato confederale europeo, non sia innovativa e alla continua ricerca di soluzioni e proposte affinché si tutelino tutte le parti sociali, dai giovani ai pensionati. In questo contesto giovedì 16 maggio, a Roma, la Cgil presenta un volumetto ricco di elaborazioni e dati intitolato: “Organizzare i non organizzati, idee ed esperienze del sindacato che verrà”. Ilaria Lani, responsabile delle politiche giovanili Cgil, scrive come è cambiato radicalmente l’assetto del mercato del lavoro in Italia; sono 3,5 milioni i lavoratori dipendenti di aziende sopra i 250 addetti; 2 milioni in aziende tra 50 e 249; circa 1,6 milioni in aziende tra 20 e 49 addetti e sono circa 10 milioni i lavoratori nelle aziende sotto i 20 dipendenti. Sono esplose molteplici tipologie di lavoro precario, i contratti a tempo determinato raggiungono i 2,5 milioni e sono in continua crescita le forme di lavoro parasubordinato, partite iva e interinali, lasciando intere generazioni senza alcun riferimento contrattuale certo, con pochi diritti e tanti subdoli ricatti, fenomeni in aumento anche come effetto diretto della crisi. Sempre Ilaria ricorda che la Cgil è immaginata come un elefante, ma ribadisce che: “L’elefante è un animale lento ai cambiamenti, ma è anche forte e solido, con una lunga memoria. Certo l’elefante non potrà mai essere rapido e scattante però sopperisce a questo bisogno con la proboscide che gli consente di raggiungere qualsiasi cosa. La Cgil dovrebbe riorganizzarsi guardando a questa immagine e potenziando la propria proboscide con azioni straordinarie e sperimentali, capaci di arrivare anche nelle aree più periferiche della nostra società”. Brava Ilaria, anch’io credo che deve essere chiaro che tocca in primis a tutta la Cgil rilanciare quel ruolo storico, innovatore e riformatore, scavando dentro le origini, come diceva Ferraris, per riportare alla luce, con armi moderne, il sindacalismo dei primi anni in Italia. Erano gli anni della nascita delle prime Camere del Lavoro chiamate a raccogliere e radunare quelli che allora erano “organizzati e non organizzati”. La storia non manca, la memoria nemmeno.
Angelo Gentilini

15 maggio 2013

Anpi Imola con la Fiom

L'Anpi di Imola, in linea con la propria associazione nazionale,condivide contenuti ed obiettivi della manifestazione promossa dalla Fiom nazionale a Roma per il prossimo 18 maggio,e quindi apprezza l'iniziativa augurandovi pieno successo,nell'interesse dei lavoratori e per il superamento delle gravissime emergenze economiche sociali , alle quali purtroppo Imola non è estranea.
Bruno Solaroli Presidente Anpi Imola

14 maggio 2013

Accordo unitario sul "CCNL Cooperative metalmeccaniche"

Ieri a Roma è stata siglata unitariamente l'ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale delle Cooperative metalmeccaniche, che riguarda circa 8.000 addetti (2.000 a Imola). Il precedente Contratto era stato firmato senza la Fiom nel 2010. Oltre a confermare gran parte delle discipline previste dal Contratto del 2008, con questa intesa viene migliorato l'istituto della malattia,senza la decurtazione dei primi tre giorni. Inoltre, si salvaguarda il ruolo negoziale delle Rsu sull'orario, mentre non sono previsti aumenti né dello straordinario obbligatorio, né della flessibilità rispetto al Contratto del 2008. Sul piano economico, sono stati concordati aumenti medi a regime di 130 euro, che non potranno essere differiti. Sono previsti, inoltre, 140 euro di una tantum e 485 euro come elemento perequativo a copertura dei lavoratori che non hanno contrattazione integrativa. La Fiom, al tavolo della trattativa, ha ribadito che gli aumenti non sono esaustivi sul piano del recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni e che, quindi, questo tema rimane aperto nei prossimi rinnovi contrattuali. Il Contratto avrà validità triennale e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2015. Viene inoltre siglato un protocollo d'intesa sulla salvaguardia delle professionalità del settore metalmeccanico per evitare licenziamenti. L'intesa ora sarà sottoposta al voto delle lavoratrici e lavoratori.
Stefano Pedini Segretario Fiom Cgil Imola
Segnalo che oggi i lavoratori della Berco di Sasso Morelli di Imola hanno continuato con la lotta a difesa del sito produttivo imolese confermando altre 8 ore di sciopero con presidio difronte lo stabilimento. Inoltre sabato 18 maggio parteciperanno alla manifestazione a Roma indetta dalla Fiom-Cgil e si stanno attivando per sensibilizzare tutti i livelli politici-istituzionali sulla loro particolare situazione lavorativa. In effetti la fabbrica imolese è molto specializzata nella produzione di parti meccaniche fondamentali per le macchine movimento terra e fino a poche settimane fa i vertici della Berco non avevano evidenziato la necessità di un ridimensionamento occupazionale.
Angelo Gentilini

13 maggio 2013

Imola: lavoratori BERCO in lotta

E’ iniziata oggi, 13 maggio, la mobilitazione dei dipendenti della Berco (gruppo ThyssenKrupp) contro l’avvio unilaterale delle procedure di licenziamento negli stabilimenti italiani per 611 lavoratori, di cui 11 in quello di Sasso Morelli che occupa 33 persone. Davanti al sito produttivo della frazione imolese, sempre questa mattina, i lavoratori hanno organizzato un presidio spontaneo, in concomitanza con lo sciopero di oggi di 8 ore, le prime del pacchetto di 20 ore, proclamate nell’assemblea sindacale di venerdì 10 maggio. «Questi licenziamenti rappresentano l’anticamera della chiusura dello stabilimento di Sasso Morelli – afferma Stefano Pedini, segretario generale della Fiom-Cgil -, che verrebbe privato delle lavorazioni specializzate che lo caratterizzano, lavorazioni che l’azienda è intenzionata a trasferire nel sito di Copparo. Ci opponiamo fermamente a questa eventualità, anche perché i lavoratori di Sasso Morelli possono ancora usufruire di tutti gli ammortizzatori previsti, a partire dalla cassa integrazione ordinaria che stanno attualmente utilizzando».
Fiom-Cgil Imola

Fiom: "Non possiamo più aspettare"

Sabato 18 maggio la Fiom sarà in piazza a Roma per chiedere un vero cambiamento. «Non possiamo più aspettare» è lo slogan della manifestazione, che partirà alle 9.30 da piazza della Repubblica e si concluderà in piazza San Giovanni. Molte le motivazioni che spingono il sindacato dei metalmeccanici della Cgil a scendere in piazza: la riconquista del diritto del e nel lavoro; la riconversione ecologica del sistema industriale; un piano straordinario di investimenti pubblici e privati e il blocco dei licenziamenti anche attraverso l’incentivazione della riduzione dell’orario con i contratti di solidarietà e l’estensione della cassa integrazione; un contratto nazionale che tuteli i diritti di tutte le forme di lavoro con una legge sulla democrazia che faccia sempre votare e decidere i lavoratori; un reddito per una piena cittadinanza di inoccupati, disoccupati e studenti;fare in modo che la scuola, l’università e la sanità siano pubbliche e per tutti; combattere le mafie e la criminalità organizzata che si sono infiltrate sia nella finanza che nell’economia; la rivalutazione delle pensioni e per un sistema pensionistico che riconosca la diversità tra i lavori; un’Europa fondata sui diritti sociali e contrattuali, su un sistema fiscale condiviso e sul diritto di cittadinanza e sulla democrazia delle istituzioni. La Fiom organizza dei pullman che partiranno alle ore 23.45 da Castel San Pietro (autostazione piazza Martiri Partigiani) e alle 24.00 da Imola (parcheggio Bocciofila, viale Saffi). Per informazioni e prenotazioni: tel. 0542/605611.
A.G. da Fiom-Cgil Imola

11 maggio 2013

Emilia Romagna: "la drammatica crisi"

Il dati Gennaio/Aprile 2013, resi noti dall’Inps, rendono evidente l'ulteriore aggravamento della crisi anche nella Regione Emilia Romagna. Esaminando il dettaglio per tipologia di ammortizzatori, emerge chiaramente il blocco degli ammortizzatori in deroga legato al mancato finanziamenti da parte del Governo Monti e non ancora sbloccato dal governo Letta. In regione sono bloccati circa 8.000 accordi che interessano circa 40.000 lavoratori e lavoratrici, tra cassa e mobilità in deroga, per i quali la Regione non può deliberare a causa della mancata copertura. Il dato del primo quadrimestre è allarmante: -la CIGO di Gen/Aprile 2013 (6,3 mln) supera di 1 milione ore quella di Gen/Apr 2012 (+ 16%) -la CIGS di Gen/Aprile 2013 (15,5 mln) raddoppia e supera di 8 milioni di ore quella di Gen/Apr 2012 (+ 108%) -la CIGD di Gen/Apr 2013 risente del blocco ed è ferma a 5 milioni di ore: a questi dati vanno aggiunti gli 8.000 accordi di cassa integrazione in deroga ed il conseguente utilizzo non ancora registrati dall'Inps a causa del blocco. In particolare: il ricorso alla CIGO raddoppia a Ferrara, Modena, Parma, Reggio Emilia, ed incrementa di 1/3 a Bologna. Il ricorso alla CIGS in alcuni territori triplica come a Bologna, Forlì-Cesena, Rimini, Ferrara, raddoppia a Modena e Parma, incrementa di 1/3 a Reggio Emilia, Piacenza. Tendenzialmente si può affermare che cresce del 25% rispetto al 2012 il ricorso alla Cassa Integrazione in Deroga, usata nello specifico dalle aziende sotto i 15 dipendenti che hanno già esaurito le 52 settimane di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria.
Angelo Gentilini da info Cgil E.R.

09 maggio 2013

18 maggio: "Il Terzo Stato con la Fiom"

Il 18 maggio la FIOM scende in piazza con una grande manifestazione nazionale (“BASTA! NON POSSIAMO PIU' ASPETTARE. Diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute, al reddito, alla cittadinanza, per la giustizia sociale e la Democrazia”). Già nelle parole d’ordine, chiama alla mobilitazione non solo i lavoratori metalmeccanici ma l’intero “Terzo Stato”.
Sarà la prima manifestazione di opposizione e lotta costruttiva al governo Letta-Alfano da parte di tutti i cittadini che ancora si riconoscono nella Costituzione repubblicana e hanno come programma politico la realizzazione dei valori di giustizia e libertà che la informano. Crediamo sia dovere del mondo della cultura, inteso nel senso più ampio, partecipare in modo attivo alla realizzazione e al successo di questa giornata di lotta, caratterizzata dalla più autentica e positiva “larga intesa”, quella fra cittadini che non si piegano alla crescente diseguaglianza, alla crescente illegalità, alla crescente dismisura del privilegio, alla crescente distanza fra i cittadini-elettori e i centri di decisione politica ed economica, nazionali e sovranazionali. In questa “larga intesa” tra cittadini non può esserci spazio per revisioni della Costituzione affidate a “Convenzioni” che si adopereranno per stravolgerla.

Andrea Camilleri, Roberta De Monticelli, Paolo Flores d’Arcais, Fiorella Mannoia, Adriano Prosperi, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Barbara Spinelli, Gino Strada, Gustavo Zagrebelsky

Passaparola e firma l'appello su MicroMega
A.G. tratto da MicroMega

07 maggio 2013

Il pensiero di Pino...era il 1992 !!!

Noi abitiamo le stanze di una “maison institutionelle” (sistema politico e giuridico, partiti, sindacati, eccetera) che abbiamo ereditato e nelle quali siamo abituati ad aggirarci con superficiale familiarità e confidenza, dando troppe cose come scontate. Di generazione in generazione ci trasmettiamo i compiti dell’ordinaria manutenzione, ci esercitiamo nelle opere di adattamento ai nuovi gusti e alle nuove esigenze, ci tramandiamo per così dire, la conoscenza degli arredi, dimenticando progressivamente il sapere sulle fondamenta, sui muri maestri e sulle travi portanti. Quando la “maison istitutionelle” minaccia di crollare e i saperi dell’ordinaria manutenzione non bastano più, nasce l’esigenza di riportare alla luce i disegni e i progetti, i calcoli e i modelli dei costruttori, di capire le logiche architettoniche discusse e realizzate, di conoscere i materiali utilizzati dai fondatori. Ogni crisi di rifondazione chiama ed esige il recupero del punto di vista genetico. Oggi è la radicalità della crisi del sindacato e del sistema politico dell’ Europa contemporanea che ci costringe a scavare dentro le “origini”.
Pino Ferraris, 1992
Chi era Pino... Pino Ferraris (1933-2012) è stato un intellettuale e attivista del movimento operaio e democratico. Originario di Biella, Pino è stato segretario della federazione torinese del Partito Socialista di Unità Proletaria per poi unirsi, all’inizio degli anni settanta, all’Ufficio Studi della Cgil allora diretto da Vittorio Foa. Successivamente ha insegnato sociologia presso l’Univesità di Camerino. Pino ci ha lasciato un anno fa. Ha lasciato contributi di eccezionale valore sulla storia del movimento operaio in Italia e in Europa. Grazie alle testimonianze di Pino anche i più giovani hanno potuto riscoprire le origini del mutualismo delle Camere del Lavoro. Passione, curiosità, sperimentazione, libertà, eguaglianza e partecipazione sono stati i valori e gli ideali che hanno ispirato la sua vita.
A.G. tratto da Rassegna Sindacale

05 maggio 2013

"NO" alla chiusura dell' Unità Bologna

Nella giornata mondiale della libertà di stampa (3 maggio 2013), apprendiamo la notizia della possibile chiusura della Redazione bolognese dell'Unità, nell'ambito del piano di ristrutturazione del giornale. Siamo contrari alla chiusura di una voce storica dell'informazione per Bologna e per la regione Emilia Romagna, che ridurrebbe ulteriormente i flussi dell'informazione, già fortemente penalizzati nel nostro Paese. L'anomalia italiana, nella quale coesistono più monopoli sia sul versante televisivo che della carta stampata, uscirebbe ulteriormente aggravata dalla chiusura delle edizioni locali della testata che fu fondata da Antonio Gramsci, anche per l'effetto domino che tale operazione avrebbe sulla vendita complessiva dell'Unità dato il rilievo che le vendite del quotidiano hanno nella nostra regione. Il recente rapporto sulla libertà di informazione prodotto da Freedom House pone l'Italia tra i Paesi solo parzialmente liberi sul piano dell'informazione registrando un arretramento graduale, ma incessante sul piano di quella che è la libertà più rilevante ai fini del pieno esercizio della sovranità popolare. Coloro che hanno la responsabilità di fare informazione rappresentano l'anello di congiunzione tra i fatti e la collettività, permettendo così il formarsi di quella cognizione necessaria all'espressione del pensiero e delle volontà. Pertanto, la Segreteria regionale della Cgil dell'Emilia Romagna esprime la sua più netta contrarietà alla chiusura della redazione locale dell'Unità ed il suo sostegno alla lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della Redazione.
Segreteria Reg. Cgil Emilia Romagna

03 maggio 2013

Appello "anticorruzione" di Don Luigi Ciotti

Con la campagna "Riparte il futuro", che chiede ai politici di sottoscrivere 5 impegni stringenti anticorruzione, abbiamo raggiunto oltre 180 mila firme. Ne servono di più, tante di più! Se la mafia è la peste, la corruzione è il suo agente, il parassita che divora le risorse economiche e morali di una democrazia. Per questo abbiamo bisogno subito di una legge più incisiva. Che ripristini il falso in bilancio, introduca il reato dell'autoriciclaggio, impedisca il conflitto d?interessi e bonifichi le "zone grigie" tra mafie e parti della politica con una revisione della normativa sul voto di scambio. L'uscita dalla crisi non può realizzarsi solo con norme economiche. Occorre, prima, una generale assunzione di responsabilità. Perché le leggi sono scritte, prima che nei codici, nelle coscienze. E un Paese che dica no alla corruzione è un Paese consapevole, che crede nella libertà e dignità dei suoi cittadini e che vuole dalla politica non giochi di potere ma servizio al bene comune. Per questo è importante raggiungere il numero più alto possibile di firme. Per questo in questo lungo elenco ne manca ancora una molto importante: la tua. Grazie, Luigi Ciotti.
da...change.org

02 maggio 2013

Il punto sull' ex Cognetex di Imola

Nel mese di aprile 2013 la Direzione Aziendale della Sant'Andrea Novara S.p.A. rappresentata dal Presidente Dott. Paolo Maglie e dai responsabili del sito produttivo imolese (ex Cognetex) hanno comunicato alle organizzazioni sindacali e alle RSU aziendali di aver presentato presso il Tribunale di Novara ricorso per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo con continuità aziendale. Tale decisione si sarebbe resa necessaria in considerazione dello stato di crisi e al fine di tutelare gli interessi dei creditori e di tutte le altre parti coinvolte con una continuità e un futuro dei siti produttivi. FIM FIOM UILM e RSU aziendale hanno espresso forte preoccupazione per tale situazione, ribadendo il buon equilibrio raggiunto nel sito imolese, e si è concordato con i vertici societari di incontrarsi entro il mese di maggio al fine di esaminare il piano concordatario che dovrà essere presentato in Tribunale.
Fim Fiom Uilm e Rsu Aziendale