30 aprile 2014

"1° maggio 2014" del Territorio Imolese

Oltre alle tradizionali manifestazioni in programma ad Imola e Castel San Pietro Terme, sono in agenda a Borgo Tossignano ,dalle ore 9.00 in piazza Unità d'Italia, la distribuzione di garofani e palloncini colorati per tutti i bambini. Dalle ore 11.00 musica e canti con il gruppo "Cantamaggio della Vallata del Santerno". La Cgil Imola sarà presente con un banchetto per la distruzione dei garofani rossi anche in piazza Cavalli a Casalfiumanese.  Inoltre la Lega Spi Cgil di Dozza-Toscanella organizza, dalle ore 14.30, un pomeriggio in musica, ballo e garganelli, nei locali della Bocciofila di Toscanella; mentre la Lega Spi-Cgil Serraglio Marconi Zolino vi aspetta dalle ore 15.00, al Centro Sociale La Stalla di Imola con musica, ballo, garofani, vino e ciambella.
Angelo Gentilini

28 aprile 2014

Imola: "Il 29 aprile e il 1° maggio di 70 anni fa"

Il 29 aprile 1944 viene organizzato uno sciopero da parte delle donne di Imola, che già da tempo erano impegnate in manifestazioni di protesta attraverso i GDD e che accompagnavano attivamente le lotte partigiane. Più di trecento donne di tutte le età si riversarono nella parte scoperta della piazza davanti il Municipio. Elessero una commissione fra quelle di loro con molta prole per esporre le richieste. Non trovando chi le ricevesse, insorsero con alte grida contro il commissario prefettizio, reclamando il pane e i grassi previsti dal razionamento e la fine della guerra. I militi della GNR di guardia al palazzo e quelli accorsi parvero incerti, poi uno di loro lasciò partire una raffica di mitra... i mitra aprirono il fuoco sulla massa. Due donne si abbatterono sul selciato. Maria Rosa Zanotti, vedova da diciotto mesi e madre di sei figli, spirò mentre la stavano portando in ospedale. Livia Venturini, moglie trentunenne di Livio Poletti, morì il 13 giugno dopo molto soffrire. La reazione dei lavoratori della COGNE ( come quella di tutti i lavoratori del territorio imolese) fu immediata e si concretizzò in un giorno di sciopero, il 1°maggio 1944. Alla COGNE affrontando la minaccia delle armi delle SS presenti nella fabbrica, l'astensione dal lavoro iniziò alle 8 di mattina e si protrasse per l'intera giornata, fortunatamente senza tragici incidenti. Anche la radio fascista fu costretta, pur falsando le cifre, ad ammettere il grave smacco: "La giornata del 1° maggio è trascorsa in Italia nella tranquillità più assoluta. Le sole astensioni dal lavoro sono state le seguenti: a Genova per 5 minuti 4.000 operai; a Reggio Emilia 300 operai; a Milano 260 operai; per alcune ore e precisamente dalle 9,15 alle 11,30 a Imola da parte di 1.100 operai".
Angelo Gentilini

22 aprile 2014

Il "25 APRILE" dell' Anpi di Imola

"Un pomeriggio di festa per inaugurare la nuova Sede dell'antifascismo e dei valori di libertà e di democrazia,  per ricordare quanti combatterono, anche a prezzo della vita, per restituire dignità all'Italia e costruire un futuro di  pace, di giustizia, di equità sociale, per affermare i valori della Costituzione e promuovere il rinnovamento necessario per la piena attuazione dei suoi principi fondamentali, a partire dal lavoro. Per questo l’ANPI di Imola, sollecitata dal sacrificio degli operai della Cogne Alfredo e Romeo Bartolini, Angelo Volta, Vittorio Zotti, che fra gli altri compaiono nella lapide che andremo a scoprire, ha in questi giorni preso posizione dalla parte di chi, a ragione, intende garantire la continuità produttiva e occupazionale della storica azienda imolese". (Anpi Imola)

Ad Imola le cerimonie, celebrazioni ed iniziative, per l'Anniversario della Liberazione, partono dalle ore 9,30 in piazza Gramsci con il concerto della banda di Imola. A seguire le celebrazioni ufficiali con il Sindaco Daniele Manca e il Presidente Anpi Imola, Bruno Solaroli. Al termine, corteo e deposizione di una corona al monumento al Partigiano (piazzale Leonardo da Vinci). Alle ore 15(piazzale Giovanni dalle Bande Nere) è prevista l'inaugurazione della nuova sede dell'Anpi, Cidra, Aned, Anppia, che sarà intitolata al Partigiano "Sole", Elio Gollini. Sono previsti interventi, scoprimento di una lapide ai Partigiani presso la Rocca Sforzesca, esibizione di un gruppo di giovani studenti della scuola musicale Vassurra-Baroncini, per concludere con un brindisi e rinfresco. Il programma continua (dalle ore 17.00, alle 24.00) con la Festa dei Giovani Anpi, in piazza Gramsci. Musica e parole contro il neofascismo e il neonazismo. Band in concerto, Avanti Lab, Roberto Romagnoli 12 Corde, Khorakhanè, Redskà. Alle 19,15, tra i concerti pomeridiani e in attesa di quelli serali, è in agenda uno spettacolo a cura della Compagnia Pantaria intitolato:"Indifferenti". Saranno allestiti dei banchetti da varie associazioni, come ogni anno c'è la collaborazione tecnica di CaVaina e il sostegno di Spi-Cgil e Cgil Imola, Arci e Libera.
Angelo Gentilini


18 aprile 2014

Non c'è tregua sulla crisi

Non c'è tregua sulla crisi: nel primo trimestre del 2014 in Emilia Romagna sono stati utilizzati 27 milioni di ore di cassa integrazione
Se, rispetto al 2013, si riscontra un calo del ricorso alla cassa integrazione ordinaria, assistiamo però ad un notevole incremento della speciale e della deroga, che rappresentano la strutturalità di una crisi che non segna una inversione di tendenza. Infatti, nel primo trimestre del 2014, si registrano 9,5 milioni di ore di cassa utilizzate in più rispetto allo stesso periodo del 2013.
Per questa ragione, oltre a rilanciare gli investimenti e a riformare gli ammortizzatori, è inderogabile il finanziamento degli ammortizzatori in deroga da parte del governo.
Di fronte a questi numeri nessuno si può permettere di tergiversare: va garantita la tutela sociale di decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori della nostra regione e centinaia di migliaia nel paese.
I presidi davanti alle prefetture, decisi unitariamente da Cgil Cisl Uil per oggi 18 Aprile, hanno l'obiettivo di ottenere immediatamente la copertura finanziaria degli ammortizzatori in deroga per dare una prima risposta a chi è senza reddito a causa delle sospensioni dal lavoro.
A.G. da info: (Antonio Mattioli Cgil Emilia Romagna)


15 aprile 2014

Cognetex Imola tecnologia non trasferibile

E’ ora di dire “BASTA” di trattare i lavoratori e le lavoratrici ex-Cognetex di Imola come una merce di scambio. Il lavoro non è una merce, ma è un bene comune. La Cognetex , nata nel lontano 1938, ha contribuito fortemente allo sviluppo socio economico del nostro territorio ed era, prima della privatizzazione, un’azienda leader mondiale nel settore meccano-tessile. Con la privatizzazione la Cognetex nel 1993 passò al gruppo Finlane, di proprietà della famiglia Orlandi  di Milano, un gruppo, che si diceva, di consolidata esperienza nel settore tessile, chimico e meccano-tessile. La realtà invece ci illustra  che anno dopo anno questo gruppo ha spremuto, tutto quello che si poteva spremere, e ora vuole lasciare i lavoratori e lavoratrici imolesi senza un sostenibile futuro.

La COGNETEX  VALORE  AGGIUNTO

COGNETEX  TECNOLOGIA  NON  TRASFERIBILE

Costituzione della Repubblica Italiana:
Art. 1: “L’ Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Art. 4:La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e
             promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto”. 
Lavoratori e Lavoratrici ex Cognetex
  

13 aprile 2014

Lavoratori ex Cognetex dalla fabbrica alla piazza.

I lavoratori e le lavoratrici ex Cognetex di Imola, da domani mattina (ore 8,30/9,00), spostano il presidio dalla fabbrica al centro della Città di Imola. C'è l'estrema necessità di tenere alta l'attenzione, ribadendo e chiedendo alle Istituzioni e alle forze politiche di operare e lavorare per giungere ad una soluzione positiva della vertenza che garantisca una continuità produttiva e occupazionale. E' assurda e inaccettabile una qualsiasi trattativa sulla vendita basata solo su una pura logica economica di mercato, senza tener conto, in primis, delle lavoratrici e lavoratori che in tutti questi anni hanno dovuto lottare, a dismisura, per poter lavorare. Sembra incredibile ma è vero e nei pochi anni in cui, i vertici aziendali della Sant' Andrea Novara e della holding italo-francese Euroschor, hanno lasciato un minimo di operatività al sito produttivo imolese, pur in tempo di crisi, si sono registrate diverse assunzioni di giovani ed un incremento dell' indotto produttivo. Giunti a questo punto sembra di capire che chi vuol vendere è ancora disposto a vendere e chi vuol comprare è ancora disponibile a farlo, e nel contempo chi ha dichiarato, il 4 aprile, difronte ai lavoratori e lavoratrici imolesi di porsi come elemento terzo per favorire il buon esito della trattativa, ha riconfermato la disponibilità a farlo. Bene, se son rose fioriranno, diceva un vecchio proverbio, ed è bene ricordare che il lavoro non è una merce, ma è un bene comune, e i lavoratori ex Cognetex, troppo spesso sono stati oggetto e trattati come merce di scambio. Io sarò, comunque e come sempre, al fianco dei miei ex compagni e colleghi di lavoro e considerato che la storia la conosco tutta, pezzo per pezzo, non si tratta per vender cara la pelle, ma si lotta fino in fondo, duri a morire, a difesa del proprio lavoro, della tecnologia che i nostri predecessori ci hanno insegnato e lasciato e che si vorrebbe lasciare in eredità alle giovani  generazioni imolesi a venire.
Clicca per leggere il comunicato sindacale di Fim-Fiom-Uilm.
Angelo Gentilini

07 aprile 2014

Pensionati, il 43% è sotto i mille euro al mese.

Nel 2012 oltre 7 milioni di pensionati, secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dall’Istat, ha percepito un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese. Mentre sono quasi 12 mila i pensionati d’oro che percepiscono oltre 12 mila euro al mese. Sempre l’Istat ha rilevato che il tasso di disoccupazione a febbraio 2014 è al 13,0%, il dato più alto di sempre. L’esercito dei disoccupati ha superato per la prima volta la soglia record dei 3,3 milioni. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a febbraio è pari al 42,3%. «I dati confermano ancora una volta che i pensionati italiani vivono in una condizione di grande difficoltà – afferma Sauro Dal Pane, segretario generale dello Spi-Cgil di Imola -. Il governo però sembra non preoccuparsene e ha scelto di escluderli dal provvedimento di sostegno al reddito, non riconoscendo loro gli 80 euro in più a fine mese. Tra l’altro in tantissimi casi, è proprio solo grazie alla pensione che alcune famiglie riescono a sopravvivere, visto che spesso i familiari perdono il lavoro e non vi è nessun altro reddito su cui contare. Occorre intervenire al più presto per contrastare la disoccupazione, ma con il decreto lavoro il governo non sembra andare in questa direzione, piuttosto punta ad una maggiore precarizzazione. La Cgil chiede di continuare sulla strada dell’alleggerimento della pressione fiscale su lavoratori, pensionati e imprese per rilanciare consumi e investimenti – conclude Dal Pane – ma al tempo stesso il governo deve rimettere al centro la creazione di posti di lavoro e tutelare il potere d’acquisto delle pensioni».
A.G. da info Comunicato Stampa Spi-Cgil Imola

05 aprile 2014

Ex Cognetex si è riaperto uno spiraglio

Ex Cognetex, incontro con il commissario giudiziale: spiraglio aperto per la vendita

Lo stabilimento della "Sant'Andrea Novara" di Imola
Lo stabilimento della “Sant’Andrea Novara” di Imola
In tarda mattinata le Organizzazioni sindacali e i lavoratori dello stabilimento di Imola della Sant’Andrea Novara (ex Cognetex) hanno incontrato il Commissario Giudiziale venuto appositamente per chiarire e confrontarsi sui complicati e complessi aspetti della procedura concordataria e sullo scenario nel quale ci si trova al momento.
A.G. da info Cgil.it

03 aprile 2014

Anpi Imola solidale con i lavoratori Cognetex

L’ANPI di Imola esprime piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’ex Cognetex di Imola, ora in capo alla Sant’Andrea di Novara, il 31 marzo 2014 sono stati colpiti da una sconcertante decisione aziendale, che modificando il Piano concordatario, imponeva l’immediata cessazione delle attività a far data dal 1° aprile 2014, con tutti i lavoratori posti in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria a zero ore. Si ricorda che la Cogne di Imola è stata un centro molto attivo della lotta partigiana, della resistenza, della liberazione e della ricostruzione,  che è stata elemento decisivo ai fini della formazione politica e civile della Città di Imola e di tutto il comprensorio e per lo sviluppo economico e professionale del tessuto produttivo locale. Quali fedeli difensori degli alti valori e principi Costituzionali, a partire dal lavoro, e considerando la gravità della situazione occupazionale a livello locale, chiediamo la revoca del nefasto provvedimento e che il Commissario Giudiziale decida di assegnare il punto produttivo imolese alla cordata di Alessandro Curti che ne prevede la continuità e il rinnovamento produttivo. Al proposito il ritardo e il mancato accoglimento della proposta, all'ANPI sembra inaudita e inaccettabile. Pertanto auspichiamo e caldeggiamo il massimo impegno di tutte le componenti economiche, sociali e istituzionali, affinché si sblocchi la situazione al fine di garantire la continuità produttiva e occupazionale della storica azienda imolese. Sarebbe un inaccettabile paradosso assistere alla chiusura di una azienda che sappiamo ha ancora in essere le conoscenze tecniche, i prodotti, il mercato, i clienti e le commesse e per la quale esistono valide proposte di continuità e rinnovamento produttivo.
Bruno Solaroli (Presidente Anpi Imola)

02 aprile 2014

Solidarietà al presidio dei lavoratori Cognetex

Continua la mobilitazione dei lavoratori e lavoratrici ex Cognetex. Nella prima parte della mattinata, per alcune ore, è stato presidiato il ponte di accesso allo stabilimento, presidio-occupazione poi organizzato e strutturato all'interno, difronte all'area produttiva e che continuerà anche nei prossimi giorni in parallelo alla trattativa volta allo sblocco dell'attività produttiva in corso d'opera, ed inspiegabilmente bloccata dai vertici aziendali novaresi. Nel contempo nella giornata odierna Anna Pariani, Presidente Gruppo PD Assemblea Regione Emilia Romagna, ha espresso personalmente la sua solidarietà presentandosi al presidio dei lavoratori e sindacati, poi ha presentato un'interrogazione alla Giunta Regionale. Nella stessa mattinata Roberto Sconciaforni, Consigliare Regionale FDS, ha presentato un'altra interrogazione al Presidente dell' Assemblea Legislativa Regione Emilia Romagna. E' giunto anche l'interessamento di Rai3 regionale, che ha realizzato e messo in onda sui Tg un servizio sul caso Cognetex, oltre agli articoli apparsi su tutti i quotidiani locali e in vari siti e blog. Si è prontamente attivata anche la solidarietà e il sostegno dell' Anpi di Imola che farà pervenire alla stampa e al Sindaco di Imola un proprio comunicato, oltre ad interventi di Marco Raccagna (Segr.Pd), di Rifondazione Comunista e del PDCI. I sindacati hanno convocato le testate giornalistiche in una conferenza stampa che si terrà domattina alle ore 10.00 difronte all'area produttiva, sempre per evidenziare il paradosso che i lavoratori e le loro famiglie stanno ingiustamente attraversando, con la speranza che l'incontro con il Commissario Giudiziale sia utile, costruttivo e rispettoso della continuità produttiva e dell'occupazione. In giornata è sopraggiunto il messaggio solidale dell' Onorevole del Pd, Daniele Montroni: "Siamo difronte ad un comportamento inaccettabile della proprietà tanto più grave in quanto la quinta proposta di acquisto presentata da una cordata imolese attende da febbraio di essere valutata, dopo che le prime quattro sono state respinte. Un atteggiamento da contrastare con forza perché non trova giustificazione se messo in relazione alla produzione in atto nello stabilimento imolese e all'impossibilità di evadere gli ordinativi in conseguenza della chiusura. In questa difficile situazione economica ogni azione utile a mantenere aperto un polo produttivo va tenacemente perseguita, tanto più se in presenza di produzioni con ampie possibilità di mercato. La proprietà non può pensare di chiudere uno stabilimento per logiche che contrastano con la cultura imprenditoriale e sociale di questo territorio, scaricando sui lavoratori il prezzo di quelle scelte senza che ciò determini una reazione forte".
 Angelo Gentilini

Alla Cognetex un 1° aprile da profondo nero

In data 31 marzo 2014, alle ore 16.30, la Direzione Aziendale della Sant’Andrea Novara Spa, a cui fa capo l’azienda imolese, ha diramato un comunicato per informare tutti i lavoratori e lavoratrici delle unità operative di Novara e Imola che, sulla base della modifica del Piano concordatario, a far data dal 1° aprile 2014, tutte le attività della società cessano e dallo stesso giorno i dipendenti saranno posti in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria a zero ore. Sindacati e lavoratori imolesi si sono subito mobilitati e dopo l’assemblea hanno organizzato un presidio sul ponte di accesso allo stabilimento e nel contempo hanno impugnato  il provvedimento che è illegittimo perché impedisce la consegna di commesse in essere e il relativo fatturato, oltre che a mettere a rischio il mantenimento  di importanti clienti e attività con la conseguente perdita di valore e interesse industriale. Nel corso del presidio si è attivata una frenetica trattativa tra Imola e Novara, con i vertici aziendali e con il Commissario Giudiziale, che ha garantito la disponibilità ad incontrare sindacati e lavoratori presso lo stabilimento Cognetex. Oggi alle ore 8.00, sindacati e lavoratori si ritroveranno per continuare la lotta, con la piena disponibilità delle maestranze anche all’autogestione delle attività lavorative, o se non possibile dalla vigente legislazione italiana del lavoro, ad una forma di occupazione del sito produttivo. Il tutto è inaccettabile perché ci sono competenze, conoscenze tecniche, prodotti, clienti, ordini e commesse in corso e in trattativa e per interessi extra territoriali si assiste alla chiusura di un’azienda che, prima della privatizzazione del 1993, era leader mondiale nel settore meccano-tessile e ciò nonostante ci sia in campo anche una cordata di imprenditori locali che, da anni, sono disponibili a prelevare l’azienda e a garantirne la continuità produttiva e occupazionale. Per memoria storica ricordo che fino ad agosto 2012 con la gestione dell’allora direttore generale Fabrizio Imelio, coadiuvato nell’organizzazione del sito di Imola da Gianfranco Barnabà, si stava concretizzando il rilancio dell’azienda, si registrarono diverse assunzioni di giovani lavoratori e la crescita dell’indotto, attraverso l’intensificarsi delle attività conto terzi, la diversificazione delle collaborazioni produttive, acquisizioni di commesse e ordini delle pregiate macchine tessili a marchio Cognetex. Poi da settembre 2012, con l’inaspettato ed ennesimo cambio del direttore generale, i vertici aziendali extra territoriali hanno invertito il senso di marcia ed in pochi mesi ci si è trovati dalle cosiddette stelle alle stalle. Detto questo e pensando alla situazione generale mi viene normale, come tanti, chiedermi: “Ma davvero l’ Italia è ancora una Repubblica democratica, fondata sul lavoro?. E la Repubblica è certa di riconoscere ancora a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto?”.
Angelo Gentilini