Imola. Bisogna alzare la guardia, in particolare in una città medaglia d'oro per la Resistenza qual è Imola, contro i movimenti post-fascisti che da qualche tempo cominciano pericolosamente a farsi notare. L'esempio più eclatante è quello di Forza nuova, organizzazione i cui vertici che si richiamano a idee del ventennio mussoliniano, che ha fatto banchetti a Imola creando sconcerto e proteste. E ci sono altri episodi inquietanti quali volantini inneggianti al fascismo attaccati davanti alla sede del Pd e alla Casa della cultura islamica, numerose scritte “W il Duce” comparse nella zona della stazione ferroviaria e una bandiera dell'Anpi rubata fuori dalla sede. Così l'Anpi e “Imola antifascista" (formata da Rifondazione comunista, anarchici e Brigata 36) hanno deciso di unire le forze per promuovere una raccolta firme che partirà sabato 5 e 12 dicembre, dalle ore 9.00 alle 12.00, in piazza Caduti della Libertà nel centro storico di Imola, con l'obiettivo di sensibilizzare il maggior numero possibile delle persone. Nel testo, che potrà diventare una mozione in consiglio comunale e una richiesta di modifica del regolamento del Comune, “si impegna il sindaco e la giunta a inserire nel regolamento per la concessione di spazi pubblici, per manifestazioni, convegni o concerti e altre attività per fini propagandistici, il requisito 'antifascista' nel rispetto della Costituzione e a impedire che organizzazioni neofasciste abbiano agibilità politica nel territorio cittadino oltre a sensibilizzare i cittadini sui nuovi fascismi, in particolare sul territorio di Imola”.
Durissimo il presidente dell'Anpi Bruno Solaroli: “Esiste la legge Mancino che impedisce di fare manifestazioni di carattere fascista. Naturalmente, come tutte le leggi, può essere interpretata in senso estensivo o restrittivo. Se fossi ancora sindaco e prendessi una denuncia per aver vietato un'iniziativa di Forza Nuova o di altre organizzazioni simili, la considererei una medaglia”.
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Angelo Gentilini, da leggilanotizia.it