Ieri ( sabato 12 dicembre 2015) a Parigi i delegati di 195
paesi che partecipano alla Conferenza mondiale sul clima hanno firmato un
accordo in cui si impegnano a ridurre le emissioni inquinanti in tutto il
mondo. Il New York Times ha definito l’accordo “storico”, un termine utilizzato
anche da moltissimi altri giornali di tutto il mondo. L’importanza dell’accordo
è data sostanzialmente dal fatto che è stato sottoscritto da tutti i paesi
partecipanti: anche da quelli emergenti, che spesso sfruttano pesantemente
fonti di energia non rinnovabile. L’accordo contiene sostanzialmente quattro
impegni per gli stati che lo hanno sottoscritto (il testo integrale lo trovate
qui).
• Mantenere l’aumento di temperatura inferiore ai 2 gradi, e
compiere sforzi per mantenerlo entro 1,5 gradi.
• Smettere di incrementare le emissioni di gas serra il
prima possibile e raggiungere nella seconda parte del secolo il momento in cui
la produzione di nuovi gas serra sarà sufficientemente bassa da essere
assorbita naturalmente.
• Controllare i progressi compiuti ogni cinque anni, tramite
nuove Conferenze.
• Versare 100 miliardi di dollari ogni anno ai paesi più
poveri per aiutarli a sviluppare fonti di energia meno inquinanti.
Alcune di queste disposizioni sono legalmente vincolanti,
mentre alle altre i vari paesi aderiscono solo in maniera volontaria. Ad
esempio, tutti i paesi saranno obbligati dal trattato a fornire l’obbiettivo di
riduzione delle emissioni a cui mirano e a partecipare al processo di revisione
quinquennale. La maggiore critica che viene avanzata al documento è però il
fatto che non sono previste sanzioni in caso in cui gli obbiettivi non vengano
raggiunti,……
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Angelo Gentilini, da www.ilpost.it