L’8 novembre
del 1926 il regime fascista condanna a vent’anni di carcere uno dei più
importanti intellettuali del ventesimo secolo, Antonio Gramsci. Sotto accusa ci
sono le sue idee e la sua attività politica. A nulla gli vale l’immunità
parlamentare di cui gode come deputato. Gramsci ci lascerà un monumento
letterario e umano, i “Quaderni dal carcere”, il racconto della vicenda tragica
di un uomo che ha lottato per le proprie idee e per la libertà. (Spi Cgil
Nazionale)
Per più info: https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Gramsci
Angelo Gentilini, da Spi Cgil Nazionale.