Peppino Impastato, per aver denunziato dai microfoni della sua radio attività della mafia, fu assassinato il 9 maggio del 1978. Gli assassini tentarono di farlo credere un attentatore facendolo saltare sui binari della ferrovia, ed
è ipotizzabile pensare che i mandanti sapessero anche, quale
copertura mediatica, che nello stesso giorno sarebbe stato ritrovato
a Roma in via Caetani il corpo di Aldo Moro. La caparbietà dei suoi compagni, che trovarono in un vicino casolare una pietra con il suo sangue, fece però affiorare la verità. Il casolare di contrada Feudo, a Cinisi (PA), dove lo hanno massacrato ed ucciso 37 anni fa era stato trasformato in una discarica, il terreno circostante era coperto da letame e lo stato di conservazione dell'edificio resta talmente grave che rischia il crollo. Un piccolo passo era stato fatto il 9 maggio 2014, quando il presidente della regione Crocetta ci aveva consegnato il provvedimento che metteva il vincolo al casolare. Questo doveva essere il primo atto verso l'esproprio, che avrebbe consegnato il luogo alla collettività, invece dopo il vincolo il silenzio. L'unico risultato raggiunto è stato la chiusura del
casolare da parte del proprietario alle tantissime persone che si recano a Cinisi per conoscere la storia di Peppino. Oggi 9 maggio 2016, dalle ore 10.30, ci sarà un presidio e performance dei compagni e attivisti della "Rete 100 passi" davanti al casolare dove fu trucidato Peppino Impastato, perché è giunto il momento di dire basta e di rompere il silenzio.
Altre info: http://www.rete100passi.it/
www.change.org/al casolare per ricordare Peppino
Angelo Gentilini, da www.change.org / Rete 100 passi
casolare da parte del proprietario alle tantissime persone che si recano a Cinisi per conoscere la storia di Peppino. Oggi 9 maggio 2016, dalle ore 10.30, ci sarà un presidio e performance dei compagni e attivisti della "Rete 100 passi" davanti al casolare dove fu trucidato Peppino Impastato, perché è giunto il momento di dire basta e di rompere il silenzio.
www.change.org/al casolare per ricordare Peppino