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Oggi sciopero della Scuola, Università e Ricerca.
Oggi 20 maggio sciopero per l’intera giornata, indetto da Fp-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals-Confsal, per il personale di Scuola, Università, Ricerca e Alta formazione artistica e musicale. Da tempo la FLC, insieme alle altre organizzazioni sindacali, è impegnata per il diritto al rinnovo del contratto ormai scaduto da 7 anni, per cambiare la Legge 107 cosiddetta della “Buona Scuola” e per ridare dignità al lavoro nei settori della conoscenza. Altresì, la FLC è impegnata nella raccolta delle firme per abrogare alcune parti della Legge 107 e per ripristinare e affermare la necessità di corrette relazioni sindacali oltre a rafforzare l’impegno per la campagna della Cgil sulla nuova Carta dei Diritti e sui quesiti referendari. Le iniziative in campo rappresentano una scelta obbligata, intrapresa con convinzione, dopo la mobilitazione messa in atto unitariamente nei mesi scorsi. Si collocano in un contesto politico di grande esasperazione, inedito e straordinario che necessita di risposte inedite per impedire l’indebolimento della rappresentanza sociale e la democrazia nel nostro paese. Il mancato avvio delle trattative contrattuali, la svolta autoritaria nelle relazioni del governo con il sindacato, le numerose criticità della 107 (bonus, chiamata diretta, finanziamenti privati, condizione difficile del personale Ata e della dirigenza) il taglio dei finanziamenti all’università e alla ricerca, l’annoso problema del precariato e la necessità di procedere a tutte le stabilizzazioni necessarie, il mancato turn over nei comparti università e ricerca, sono solo alcuni dei punti della piattaforma rivendicativa delle organizzazioni sindacali di comparto. Entro il mese di maggio/giugno, dovrebbe essere emanato l’atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti pubblici e forte sarà il tentativo di rilegificazione e di ridimensionamento del ruolo del sindacato. Occorre rilanciare il ruolo pubblico dell’istruzione e della conoscenza e difendere il dettato costituzionale contro qualsiasi idea di privatizzazione. Servono investimenti pubblici strutturali per ridare slancio al sistema fortemente dequalificato dai continui e ripetuti tagli. Per queste ragioni va rilanciata la partecipazione democratica collettiva. A Bologna, così come in ogni provincia dell’Emilia Romagna, per il comparto scuola si terrà un presidio alle ore 10 davanti alla Prefettura, a cui parteciperà anche una delegazione della Flc-Cgil di Imola. Per Università, Ricerca e Afam, l’appuntamento è a Roma, davanti al MIUR.