Un contratto scaduto da circa due anni che è ancora lontano dall’essere rinnovato. Le grandi Coop sono impegnate in fusioni e riorganizzazioni in grande piattaforma contrattuale imbarazzante, che toglierebbe i pochi elementi di miglior favore rimasti per i lavoratori. Ma le Coop non dovrebbero “distinguersi”? Anche in funzione dei privilegi che concede la Carta Costituzionale? E invece no, Le Cooperative di consumo gettano la maschera e dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, di comportarsi come vere e proprie imprese di capitale, tanto quanto le altre multinazionali del commercio......Leggi tutto: www.francescoiacovone.com/rinnovo-ccnl-delle-coop-di-consumo-la-cronaca-di-un-disastro/
Questo scritto rappresenta la realtà in cui si trovano i dipendenti delle Coop di consumo. Consiglio quanti e chi sostiene che, senza condizionamenti alcuno, sono giuste le aperture domenicali e di tutti i festivi in generale di leggere tutto il pezzo. Oramai non ci sono più limiti e capita che c'è chi tiene aperto anche il 1°maggio, che sarebbe ancora la festa dei lavoratori e lavoratrici. Il problema non è solo quello di lavorare i giorni festivi, che è una condizione esistente in tanti altri settori, ma il problema reale è doverlo fare senza le dovute indennità e maggiorazioni salariali festive, e in tanti settori, a volte e sempre più, evitando la contrattazione e restringendo i tempi di preavviso, come a dire se vuoi lavorare devi prendere quello che passa il convento. Un forte abbraccio solidale a tutte le lavoratrici e lavoratori in lotta e giustamente terribilmente incazzate/ti perchè non gli viene riconosciuto il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Agli altri se lavoratori e lavoratrici, consiglio di evitare la guerra tra poveri e di ripensare alla vecchia e sana solidarietà. (Angelo Gentilini)