(Nota di Academy Two, da info Cgil Nazionale)
--------------------------------------------------------------------------
Il regista Stephané Brizé descrive un film realistico che vuole raccontare l'odierno mondo del lavoro: "Cerco di rappresentare la realtà nel modo più fedele possibile e anche per questo ho scelto volutamente il confronto tra un grande attore, come Lindon, e attori non professionisti. Più che un film politico si tratta solo di raccontare un uomo che dopo 25 anni di lavoro in un azienda viene mandato via perché i padroni hanno deciso di trasferire la fabbrica da un'altra parte. Non lo mandano via perché lavora male, ma solo perché vogliono guadagnare più soldi. Thierry è solo il viso sulle cifre dei movimenti finanziari di cui abbiamo notizia tutti i giorni." Vincent Lindon parla di "La legge del mercato" come di un film che non vuol essere di per sé politico: "Questo film non è stato pensato come politico. Il regista non vuole convincere nessuno, ma chi ha visto il film dice di essersi ricordato di essere di sinistra. La Loi du Marché parla solo della dignità di classe."
Nelle nostre zone è in programmazione al CINEMA SARTI di Faenza (tel.0546/21358).
Angelo Gentilini, da info Cgil Nazionale e www.cineblog.it