Assistiamo con grandissima
preoccupazione agli orrori della guerra e degli attacchi terroristici
che si susseguono in questi giorni e in queste ore e agli effetti,
alle inevitabili conseguenze, alla spirale di violenza che questi
fatti possono determinare. A Siria, Svezia, Russia, solo per
ricordare gli ultimi avvenimenti, si aggiungono i tanti conflitti
dimenticati nel mondo. Le vittime di questa violenza sono le stesse:
donne, uomini, bambine e bambini inermi. Le risposte timide
ed inefficaci delle istituzioni e delle diplomazie internazionali
hanno favorito e continuano a favorire protagonismi pericolosi e
interventi unilaterali. La pace e la condizione delle persone,
soprattutto di coloro che sono più indifesi come i bambini, non
rappresentano una priorità rispetto a calcoli e posizionamenti
strategici nello scacchiere mondiale. Nessuno può più
voltare le spalle a partire dalle istituzioni internazionali ed
europee. Si deve aprire una nuova stagione in cui la responsabilità
nella costruzione della pace coinvolga la comunità degli stati e dei
popoli e venga affermato con nettezza il ruolo delle Nazioni Unite.
Questo per impedire azioni militari unilaterali come accaduto in
Siria e per imporre a partire da quel territorio una tregua vera che
garantisca tutti gli aiuti necessari alle popolazioni. Allo
stesso modo al susseguirsi di attacchi terroristici che minacciano la
quotidianità e contribuiscono a costruire un clima di paura e di
terrore, occorre che siano date risposte di integrazione, di
accoglienza, solidarietà e maggior dialogo fra gli stati. Alla
violenza della guerra e degli attentati terroristici non si può
rispondere con altrettanta violenza o con la costruzione di muri
d'odio. Aumentare l'impegno per rimuovere le profonde
disuguaglianze, la povertà, e determinare le condizioni che
consentano il prevalere della democrazia e dell'uguaglianza: questa è
la strada che occorre percorrere per prevenire ed eliminare le cause
che determinano guerra e violenza. La CGIL affermando con
forza il proprio impegno contro le guerre e i terrorismi e il
sostegno verso le popolazioni colpite, intende costruire e
rafforzare, con le altre organizzazioni sindacali e con le realtà
associative, tutte quelle iniziative per affermare la pace. In un
momento così difficile, dobbiamo tutti tornare ad essere
protagonisti e difendere con ancora più determinazione- in coerenza
con la nostra Carta Costituzionale- la pace, la libertà, la
democrazia, il valore dell'uguaglianza e della solidarietà.
Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/cgilimola