Martedì
7 febbraio 2017 "Atersir", l’Agenzia Territoriale
dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifuti, che svolge, in
forma associata, le funzioni relative alla regolazione del servizio
idrico integrato e del servizio di gestione dei rifiuti urbani, ha
comunicato l’aumento delle tariffe dell’acqua per il 2017,
prevenendo degli aumenti medi regionali di 18 centesimi al metro
cubo. Parma, Forlì e Cesena saranno le città con il maggior
incremento, 21 centesimi al metro cubo (+8%); Bologna l’incremento
sarà di 18 centesimi al metro cubo (+8,5%); Modena e Reggio Emilia
saranno le città dove le tariffe scenderanno di qualche centesimo.
Per gli altri capoluoghi gli aumenti saranno più ridotti.
Mediamente, nel 2017, una famiglia pagherà in più, sul 2016, circa
11 euro. Atersir dichiara che i suddetti aumenti derivano per la
ripresa degli investimenti da parte di alcuni gestori.
Federconsumatori
Emilia Romagna condanna e non approva la modalità con le quali
Atersir ha deciso gli aumenti, in quanto non sono state minimamente
coinvolte le associazioni dei consumatori. Un incontro preventivo
avrebbe permesso ai convocati al tavolo, di fare le proprie
considerazioni e sicuramente si sarebbe manifestata tutta la
contrarietà a questi esorbitanti aumenti che incideranno
pesantemente sulle tasche dei cittadini emiliani romagnoli. Chiediamo
urgentemente un incontro da parte dell’agenzia, affinché si possa
entrare nel dettaglio delle ragioni degli aumenti e verificare la
possibilità di rivedere i suddetti aumenti.
Angelo Gentilini, da info Federconsumatori Emilia Romagna