Come è noto, a seguito della mancata perequazione delle pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo negli anni 2012 e 2013 ed alla successiva sentenza della Corte Costituzionale che ha giudicato illegittimo quel blocco, è intervenuta a luglio del 2015 la legge 109 che ha riconosciuto a queste pensioni arretrati ed adeguamenti per cifre molto parziali fino al valore di 6 volte il trattamento minimo e nulla per gli importi superiori. Lo Spi-Cgil ha criticato pesantemente quel provvedimento ed ha promosso una serie di azioni legali pilota, tuttora in corso, con l’obiettivo di ottenere una nuova sentenza di incostituzionalità. I tempi per le sentenze dell’Alta Corte solitamente non sono brevi, per cui se questa sentenza sarà favorevole, coloro che sono andati in pensione prima del gennaio del 2013, ne potranno beneficiare se percepiscono una o più pensioni di valore totale superiore a 3 volte il trattamento minimo e a condizione che abbiano interrotto la prescrizione quinquennale che di fatto per decorrenza dei termini annullerebbe l’eventuale diritto. Il termine scade il 31 dicembre 2016 per chi è andato in pensione fino al 2011 e il 31 dicembre 2017 per chi è andato in pensione nel 2012. Per interrompere la prescrizione, è necessario formalizzare all’INPS esplicita richiesta. Lo Spi-Cgil di Imola ricorda ai propri iscritti, in possesso nel 2012 e 2013 di pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo, che non abbiano ancora provveduto ad interrompere i termini della prescrizione, che per le informazioni e gli adempimenti del caso, potranno rivolgersi al Sindacato Pensionati di Imola via Emilia 44, oppure presso tutti gli uffici SPI-CGIL presenti nel territorio, negli orari di apertura.
(LA SEGRETERIA SPI – CGIL IMOLA)
Angelo Gentilini, da info www.cgilimola.it