Via
libera definitivo della Camera al
disegno di legge sul contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello
sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento
retributivo nel settore agricolo, il cosiddetto ddl caporalato. I
voti a favore sono stati 336, nessun contrario, gli astenuti sono
stati 25 (Forza Italia e Lega).
Inasprimento degli strumenti penali, indennizzi per le vittime,
rafforzamento della rete del lavoro agricolo di qualità e un piano
di interventi per l'accoglienza dei lavoratori agricoli stagionali:
sono queste le principali novità contenute nella legge. “Finalmente
una legge buona e giusta che ci aiuterà nella difesa dei lavoratori
italiani e stranieri sfruttati da imprenditori privi di scrupoli, da
caporali che lucrano sulla loro povertà e sul loro bisogno di
lavoro, dalla criminalità organizzata”. Così il segretario
generale della Cgil Susanna
Camusso.
“Una legge fortemente voluta dalla Cgil,
conquistata a prezzo di dure battaglie, di morti e di centinaia se
non migliaia di uomini ridotti in condizioni di vera e propria
schiavitù. Dunque ringraziamo il Parlamento per il lavoro svolto in Aula e nelle
Commissioni di Camera e Senato che, con grande impegno, hanno
elaborato, discusso e portato al voto un'ottima legge”. Con
l'intervento normativo si stabiliscono nuovi
strumenti penali per la lotta al caporalato come
la confisca dei beni (come avviene con le organizzazioni criminali
mafiose), l'arresto in flagranza, l'estensione della responsabilità
degli enti. In Senato è stato introdotto l'allargamento del reato
anche attraverso l'eliminazione della violenza come elemento
necessario e che rendeva più complessa l'applicazione effettiva
della norma. La nuova legge prevede anche la responsabilità del
datore di lavoro, il controllo giudiziario sull'azienda che
consentirà di non interrompere l'attività agricola e la
semplificazione degli indici di sfruttamento. Per la prima volta si
decide di estendere le finalità del Fondo
anti-tratta anche
alle vittime del delitto di caporalato, considerata l' omogeneità
dell'offesa e la frequenza dei casi registrati in cui la vittima di
tratta è anche vittima di sfruttamento del lavoro. Viene rafforzata
la operatività della Rete
del lavoro agricolo di qualità,
creata nel 2014 con il provvedimento Campolibero e attiva dal 1
settembre 2015. Con la nuova legge, infine, le
amministrazioni statali saranno direttamente coinvolte nella
vigilanza e
nella tutela delle condizioni di lavoro nel settore agricolo,
attraverso un piano congiunto di interventi per l'accoglienza di
tutti i lavoratori impegnati nelle attività stagionali di raccolta
dei prodotti agricoli. L'obiettivo è tutelare la sicurezza e la
dignità dei lavoratori ed evitare lo sfruttamento ulteriore della
manodopera anche straniera. Il piano presentato dai ministeri del
Lavoro e delle Politiche sociali, delle Politiche agricole alimentari
e forestali e dell'Interno sarà stabilito con il coinvolgimento
delle Regioni, delle province autonome e delle amministrazioni
locali, nonché delle organizzazioni di terzo settore.
(www.rassegna.it/via-libera-alla-legge-contro-il-caporalato)
"Oggi è una giornata straordinaria per i diritti dei lavoratori e per i lavoratori agricoli che in questo Paese sono tra le vittime principali del caporalato e dello sfruttamento. La legge che è stata approvata di contrasto al caporalato non è una vittoria di una parte, ma la vittoria di un Paese civile e moderno, la vittoria di una Repubblica fondata sul lavoro, la vittoria di tutto il Parlamento”. Con queste parole Ivana Galli, Segretaria Generale Flai Cgil Nazionale, commenta il voto di approvazione della Camera sul Ddl 4008. “400 mila lavoratori sfruttati nei campi, da oggi possono avere un futuro diverso, grazie ad una legge che introduce inasprimenti delle pene per i caporali e per le imprese che ad essi ricorrono, l’arresto e la confisca dei beni guadagnati violando le regole. Il sindacato, la Flai da anni, mobilitata a contrastare il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura, ha contribuito con dati, denunce e mobilitazioni a questo risultato, una legge che attendavamo da tempo e che sembrava imminente dopo l’estate del 2015 e le tragiche morti nei campi. A quei braccianti che non hanno fatto ritorno nelle loro case, alle lavoratrici ed ai lavoratori che hanno ricevuto pochi euro dopo una giornata di lavoro fatta di negazione dei diritti e di fatica, a tutti loro dedichiamo questa legge di civiltà”. (Info stampa Flai Cgil)
Angelo Gentilini
(www.rassegna.it/via-libera-alla-legge-contro-il-caporalato)
Angelo Gentilini