"MANIFESTAZIONE REGIONALE PER LA DIGNITA' DI CHI LAVORA"
- Sabato 22 ottobre 2016 a Piacenza in Piazza Cavalli, dalle ore 14.00, alle 17.30 -
- Sabato 22 ottobre 2016 a Piacenza in Piazza Cavalli, dalle ore 14.00, alle 17.30 -
“No allo sfruttamento. No al caporalato. No all'illegalità.
No a chi calpesta i diritti dei lavoratori nel mondo degli appalti”
No a chi calpesta i diritti dei lavoratori nel mondo degli appalti”
“Sì al rispetto dei contratti nazionali. Sì all'introduzione delle clausole sociali nei cambi appalto.
Sì al Testo Unico sulla legalità”
Sì al Testo Unico sulla legalità”
Il sistema dell'economia regionale e nazionale si trova a fare i conti con chi fa dell'abbattimento dei costi, dello sfruttamento, dell'evasione fiscale e contributiva, della non applicazione dei contratti, l'unico modello con cui competere. In questo contesto, hanno fatto la loro comparsa anche minacce personali, ritorsioni nei confronti dei lavoratori e dei delegati sindacali che chiedono solo il rispetto dei contratti, delle leggi e la garanzia della sicurezza nei luoghi di lavoro. Così non si può più andare avanti! Cgil Cisl Uil Emilia Romagna da anni contrastano una situazione inaccettabile ed insostenibile, con denunce agli organismi preposti, vertenze aziendali e di settore, sottoscrizioni di accordi nel pubblico e nel privato per l’introduzione delle clausole sociali e l'applicazione integrale dei contratti nazionali di riferimento, con protocolli con le istituzioni locali che prevedono il superamento del massimo ribasso nei capitolati di appalto e la clausola sociale sul mantenimento dei livelli occupazionali in occasione dei cambi appalto. L'inchiesta AEmilia ha messo in evidenza il fatto che le nostre denunce hanno un fondamento. Ora più che mai è necessario dare gambe e operatività a quanto abbiamo condiviso nel Patto per il lavoro, sottoscritto lo scorso anno da tutte le parti sociali ed istituzionali della regione Emilia Romagna. Per queste ragioni siamo oggi in piazza a Piacenza con gli uomini e le donne, le istituzioni locali e la Regione per affermare definitivamente un modello di sviluppo socialmente sostenibile. Un modello che sostenga la competitività del sistema produttivo facendo del lavoro un valore e riconoscendone perciò diritti, legalità e dignità, con politiche pubbliche impegnate nell’investimento sulle competenze, l’inclusione sociale, la ricerca e l’innovazione tecnologica.
E' ora di cambiare!!! Cgil Cisl Uil Emilia Romagna
Angelo Gentilini, da info Cgil Emilia Romagna.