Tra pochi giorni il Governo Brasiliano prenderà una decisione importante sul futuro della Foresta Amazzonica: numerose terre indigene rischiano la deforestazione, e il Governo deve decidere se riconoscere agli indigeni l'autorità su queste terre e garantire per sempre la loro protezione. La valle del fiume Tapajós, ricca di biodiversità e abitata dagli indigeni Munduruku, rischia di essere distrutta per far spazio a 42 dighe idroelettriche. Un progetto folle che interessa alle multinazionali, pronte a devastare la foresta in nome del profitto. Facciamo pressione sul Governo Brasiliano per spingerlo a prendere la giusta decisione: riconoscere ufficialmente le terre indigene dei Munduruku e dichiarare questa zona al sicuro dallo sfruttamento! L’Amazzonia è un patrimonio del Pianeta, non delle multinazionali! Da mesi stiamo protestando al fianco degli indigeni Munduruku. In tutto il mondo, un milione e mezzo di persone ha già aderito alla nostra campagna, e il 5 agosto 2016 queste pressioni hanno spinto il Governo Brasiliano ad annullare la licenza di costruzione della mega diga idroelettrica di São Luiz do Tapajós. MA NON BASTA. Il Governo Brasiliano deve riconoscere ufficialmente l’area del fiume Tapajós come terra ancestrale dei Munduruku, perché questo è l’unico modo per mettere al sicuro -per sempre- il cuore dell’Amazzonia dalle multinazionali e i loro bulldozer. Mettiamo fine ai progetti folli che non portano nessun beneficio alle popolazioni locali come i Munduruku, che da generazioni vivono in armonia con tutte le straordinarie specie che popolano la foresta! É il momento di farci sentire.
Sostieni questa lotta che non è solo la loro, ma di tutto il pianeta: heartoftheamazon.org/Forest
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Angelo Gentilini, da info Greenpeace Italia