Cosa dobbiamo fare per
fare rispettare i contratti e le leggi nel sistema degli appalti del
distretto delle carni modenese?
Cosa ci vuole ancora per
rendersi conto del livello di sfruttamento dei lavoratori e del
mancato rispetto delle più elementari norme del vivere civile?
Dobbiamo aspettare
l'ennesima vittima per capire che il livello di tensione sociale
prodotta da chi non applica i contratti e le leggi, da chi produce
elusione ed evasione fiscale e contributiva, da chi utilizza i
caporali per “gestire” la manodopera diventa ormai esplosivo?
Come mai diverse
associazioni d'impresa stanno alla finestra a guardare, dichiarando
che i loro associati operano nel libero mercato e la libertà
d'impresa non può essere messa in discussione, invece di cacciare e
denunciare una volta per tutte chi opera nell'illegalità e fa della
competizione sleale l'unico modello competitivo sul mercato?
Quale ruolo hanno
intenzione di giocare le istituzioni per tutelate la dignità di chi
lavora nel rispetto delle leggi e dei contratti, lavoratore o impresa
che sia?
Queste domande hanno
bisogno di una risposta immediata e risolutiva. E' inaccettabile che
l'arroganza di chi opera nello sfruttamento e nell'illegalità
continui a farla da padrone, scaricando sui lavoratori e sulla
società tutti i costi e le tensioni conseguenti. In questa regione è
appena stata approvata una legge su legalità e appalti: è una legge
che vale per tutti e non solo per qualcuno, come pensa qualche
privato che stringe l'occhio ai “fenomeni” che continuiamo a
denunciare tutti i giorni.
Adesso BASTA davvero!!
Tentano di intimidire le
nostre rappresentanze, ci denunciano perché si dicono diffamati, ma
i soggetti che operano senza applicare i contratti e le leggi
eludono, evadono fisco e contributi, non possono più avere diritto
di cittadinanza nei nostri territori. Per queste ragioni, anche
alla luce della legge appena approvata, chiederemo nei prossimi
giorni la convocazione di un apposito tavolo alla Regione Emilia
Romagna, per porre la parola fine allo scempio che si sta
determinando nel distretto delle carni di questa regione. Non ci fermeremo!
(Antonio Mattioli, Responsabile politiche
contrattuali Segreteria Cgil Emilia Romagna)
Angelo Gentilini, da info Cgil E.R.