Attaco kamikaze Kabul, in Afghanistan, durante una protesta organizzata dai membri della comunità sciita hazara cui partecipavano migliaia di persone. Ottanta i morti, oltre 230 i feriti. L’attentato è stata rivendicato dall’Isis, attraverso la sedicente agenzia di comunicazione Amaq. L’attentato è avvenuto nella zona di Dehmazang, a Kabul. Il tutto mentre era in corso una protesta della comunità sciita contro un progetto governativo per la creazione di una linea di alta tensione che colleghi la capitale afghana con il Turkmenistan, Uzbekistan e Tajikistan all’Afghanistan e al Pakistan, ma che escluderebbe la provincia di Bamiyan dove vive la minoranza sciita Hazara e che riceverebbe corrente elettrica a potenza dimezzata. Il bilancio delle vittime, che inizialmente era fermo a 30, è raddoppiato, i morti sono almeno 80, 231 i feriti, ha fatto sapere Mohammad Ismail Kawousi, portavoce del ministero della Sanità afghano. I medici di Emergency —che a Kabul ha un ospedale dall’aprile 2001— hanno accolto 50 pazienti, di cui 5 bambini. «Appartengono per lo più alla comunità hazara, dieci sono gravi, 5 sono deceduti», spiega via telefono Valeria Minardi dello staff della ong italiana. «La città era blindata a causa della manifestazione, i check point, erano chiusi e anche il nostro staff ha avuto difficoltà nel raggiungere l’ospedale», ha aggiunto. Secondo il responsabile afghano dietro l’attentato ci sarebbe un membro dell’Isis di nome Abu Ali, originario del distretto di Achin della provincia orientale di Nangarhar. Nella rivendicazione resa nota in inglese e arabo attraverso i social network si precisa che «due combattenti dell’Isis hanno attivato l’esplosivo che portavano indosso nel mezzo di una manifestazione di sciiti nell’area di Dehmazang a Kabul». Fonti della sicurezza afghana hanno da parte loro indicato che nel complesso il commando che ha realizzato l’attentato era composto da tre membri, uno dei quali è stato ucciso prima che potesse farsi esplodere fra la gente. I talebani hanno condannato l’attacco.
"Ancora sangue. Si parla di 60, 80 morti. Duecento feriti. Noi ne abbiamo accolti 45. Sangue di civili inermi.
Anche oggi. A Kabul. Cecilia Strada Emergency."
Angelo Gentilini, da info www.corriere.it/afghanistan-kamikaze-kabul