In Turchia si stanno colpendo con sempre più forza le libertà fondamentali dei cittadini. Il che richiederebbe un intervento risoluto delle democrazie occidentali e dei governi dell’Ue che, non solo non sta avvenendo, ma anzi spesso lascia il campo addirittura al plauso per la stabilità e la normalizzazione che Erdogan starebbe garantendo ora al suo paese. Così Fausto Durante, responsabile delle politiche europee e internazionali della Cgil, nel suo intervento su RadioArticolo1 in merito alle notizie sempre più allarmanti che arrivano dal grande paese euroasiatico dopo il fallito colpo di Stato degli scorsi giorni. “Si tratta di un atteggiamento ipocrita, questo dell’Europa, – ha aggiunto – che non possiamo lasciar passare sotto silenzio”.
Gravissima, per il sindacalista, tra le altre cose, la sospensione della Convenzione europea sui diritti umani: “Tra i capitoli previsti dalla convenzione che Erdogan sospende c’è anche la pena di morte. Si tratta di una deriva autoritaria inaccettabile. Qualunque sia la fondatezza dell’ipotesi golpista – su cui è legittimo avere tutti i dubbi e i sospetti del caso, visto che la reazione sembra essere stata preparata accuratamente già ben prima del fallito tentativo – in ogni caso la reazione che sta mettendo a rischio le libertà fondamentali è inaccettabile”. Si sta, infatti, “procedendo all’epurazione di ogni forza di opposizione politica e sociale nel paese, di chiunque abbia punti di vista o idee alternativi a quelli di Erdogan. Il tutto, ripeto, nel silenzio dei paesi occidentali”.........
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Angelo Gentilini, da www.rassegna.it