Sotto riporto un breve e significativo passaggio dell'intervista.
Chris
dove vuole arrivare?
"Voglio
correre altri 5-6 anni ad alti livelli. Sono arrivato tardi al
ciclismo, posso restare ai vertici più a lungo. Ho solo 9 stagioni
da prò nelle gambe, mi sento ancora giovane. Finché non sarò
fisicamente distrutto, e avrò motivazioni, andrò avanti. Per me
fino a 18 anni la bici era sole, divertimento, libertà... E' stata
la mia fortuna."
Quindi
pensa che l'attività giovanile come è concepita oggi sia sbagliata?
"Al
cento per cento. I giovani sono troppo stressati, invece che
divertirsi sono già dei prò. Poi quando passano non riescono a fare
il necessario salto di qualità."
Clicca
il link per leggere tutta l'intervista: www.pressreader.com/la-gazzetta-dello-sport
****************************************************************************************
Considerato il mio vissuto come Direttore Sportivo Allenatore di ciclismo ho letto con grande interesse tutta l'intervista e sono rimasto favorevolmente colpito dalle opinioni riportate sopra da Chris Froome. In pratica certifica quanto io ho da sempre sostenuto. Il corridore "sul serio" si deve iniziare a fare dalla categoria Juniores e cioè dai 17/18 anni. Prima il ragazzo/atleta deve curare la destrezza tecnica motoria, anche praticando altre attività sportive, e correre in bici senza eccessive pressioni individuali, cosa che invece si materializza e si evidenzia in tanti casi già dalle categorie giovanili (9/10 anni) e via, via, negli esordienti e allievi. Vincere molto nelle categorie giovanili non è sempre un sinonimo e una sicurezza di avere più talento degli altri. Il ciclismo su strada è uno sport in cui serve, nello specifico, molta forza e resistenza e questa accresce piano, piano, anno dopo anno, con tanto lavoro progressivo negli allenamenti su strada e in palestra nei periodi invernali, oltre ad una grande disciplina di vita, a partire dalla qualità e cultura dell'alimentazione.
****************************************************************************************
Considerato il mio vissuto come Direttore Sportivo Allenatore di ciclismo ho letto con grande interesse tutta l'intervista e sono rimasto favorevolmente colpito dalle opinioni riportate sopra da Chris Froome. In pratica certifica quanto io ho da sempre sostenuto. Il corridore "sul serio" si deve iniziare a fare dalla categoria Juniores e cioè dai 17/18 anni. Prima il ragazzo/atleta deve curare la destrezza tecnica motoria, anche praticando altre attività sportive, e correre in bici senza eccessive pressioni individuali, cosa che invece si materializza e si evidenzia in tanti casi già dalle categorie giovanili (9/10 anni) e via, via, negli esordienti e allievi. Vincere molto nelle categorie giovanili non è sempre un sinonimo e una sicurezza di avere più talento degli altri. Il ciclismo su strada è uno sport in cui serve, nello specifico, molta forza e resistenza e questa accresce piano, piano, anno dopo anno, con tanto lavoro progressivo negli allenamenti su strada e in palestra nei periodi invernali, oltre ad una grande disciplina di vita, a partire dalla qualità e cultura dell'alimentazione.
Angelo Gentilini