Il Natale,
che si celebra ogni anno il 25 dicembre, è una festa in cui si
ricorda la nascita di Gesù, ma anche prima che i cristiani la
istituissero molte culture organizzavano delle celebrazioni in questo
periodo. Non si sa con esattezza da quanto tempo i cristiani
festeggino il Natale, ma si sa che lo fanno almeno dal 336 d.C., come
è indicato nel Cronografo
del 354,
una specie di calendario che è il primo documento a contenere un
riferimento al Natale. Nessuno
dei Vangeli suggerisce in quale mese dell’anno potrebbe essere nato
Gesù e nemmeno l’anno è nominato, tanto che quello che
consideriamo l’anno 1 è l’anno 1 solo perché un monaco di nome
Dionigi il Piccolo stimò male la sua data di nascita. Per
secoli i primi cristiani proposero varie
date in
cui secondo loro poteva essere nato, tra cui il 18 novembre, il 28
marzo e il 20 maggio.
Il 25 dicembre è stato infine scelto non perché i cristiani del quarto secolo pensassero che fosse nato in quel giorno, ma per “cristianizzare” le feste pagane che si celebravano nell’Impero Romano alla fine di dicembre, i Saturnali e la festa del cosiddetto “Sole Invitto”.
Il 25 dicembre è stato infine scelto non perché i cristiani del quarto secolo pensassero che fosse nato in quel giorno, ma per “cristianizzare” le feste pagane che si celebravano nell’Impero Romano alla fine di dicembre, i Saturnali e la festa del cosiddetto “Sole Invitto”.
Cos’erano i Saturnali, cioè il Natale
prima del Natale
I
Saturnali, Saturnalia in
latino, si celebravano dal 17 al 23 dicembre in onore del dio
Saturno, il corrispettivo del greco Crono. Come nelle antiche feste
che nel tempo si sono trasformate nel Carnevale, durante i Saturnali
le comuni regole sociali venivano invertite: tra le altre cose
capitava che i padroni servissero a tavola i loro schiavi. Come molte
persone oggi pensano che il Natale sia il giorno più bello
dell’anno, così pensava
il poeta Catullo del
17 dicembre. Molte tradizioni dei Saturnali si sono trasmesse al
Natale cristiano, tra queste lo scambio dei regali, che avveniva il
19 dicembre, cioè il Sigillaria:
si donavano e si ricevevano cose semplici, simboliche, dato che
scambiare oggetti di valore sarebbe stato contrario allo spirito
della festa. Ai bambini venivano regalate statuette di pasta dolce –
i sigilla – a forma di bambole e animali. Dalla
fine del terzo secolo il calendario civile romano indicava
come solstizio
d’inverno il
25 dicembre....... Leggi tutto per approfondire: www.ilpost.it/2016/12/25/natale
Angelo Gentilini, da www.ilpost.it