Il 23 agosto 2007, a un anno esatto dall’incidente che lo aveva costretto al ricovero in gravi condizioni, moriva a 81 anni Bruno Trentin. “Scompare un grande protagonista delle battaglie del mondo del lavoro – commentò l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano –, del processo di autonomia e unità del sindacato, della storia democratica del Paese”. Una lezione di grande rigore morale, disse di lui l’ex segretario generale della Cgil, “di coerenza e di attenzione ai valori sociali”. L’anno successivo alla sua morte, Rassegna.it decise di ricordare Trentin rendendo accessibili tutti gli articoli, le interviste, gli interventi pubblicati su Rassegna Sindacale (dal 1958 Trentin era stato membro del comitato di redazione). Un modo per contribuire all’intenso lavoro di ricostruzione del percorso politico e intellettuale di un dirigente che aveva contribuito in modo determinante a definire l’identità e il ruolo della Cgil e, in generale, del sindacalismo confederale. Quest’anno lo ricordiamo attraverso alcune note biografiche che analizzano, con il concorso delle pagine inedite del suo diario personale, il passaggio dall’Ufficio studi della Cgil alla segreteria Fiom.
Bruno Trentin si laurea a Padova il 16 ottobre 1949, nell’Istituto di Filosofia del diritto di Norberto Bobbio, con la tesi “La funzione del giudizio di equità nella crisi giuridica contemporanea (con particolare riferimento all’esperienza giuridica americana)”... continua: www.rassegna.it/bruno-trentin-sindacalista-dalla-teoria-alla-pratica.
Angelo Gentilini, da www.rassegna.it
Angelo Gentilini, da www.rassegna.it