10 dicembre 2015

Famiglia Cristiana consiglia di processare Tony Blair, ed io condivido.

L'ex premier inglese che, con Bush, inventò la guerra contro l'Iraq e porta la responsabilità di 500 mila morti, dispensa lezioni e conferenze sulla pace e sull'islam moderato. Senza vergogna. (05/12/2015, di Fulvio Scaglione - Famiglia Cristiana.it)

Lo so che si fa la figura del fanatico, con 'ste storie, anche di sabato... Però, uno se ne sta
tranquillo a casa sua aspettando la partita in Tv quando gli cade l'occhio su un  grande e stimabile quotidiano nazionale che annuncia in prima pagina la pubblicazione di un discorso tenuto alla Biblioteca del Congresso di Washington da Tony Blair. E fin qui...
Ma sapete quale tema si era scelto Blair per l'occasione? Ecco il titolo del suo discorso: The Depth Of The Challenge: Why Force Alone Will Not Defeat Islamist Extremism (ovvero: La profondità della sfida: ecco perché la forza, da sola, non sconfiggere l'estremismo islamista), liberamente tradotto dal giornale italiano in ”Aiutiamo l'islam a sconfiggere la follia jihadista”.E' un discorsetto banale, pare incredibile che a produrlo sia stato l'uomo che per dieci anni ha guidato il Regno Unito, ovvero una delle potenze europee, e che per otto anni è stato il rappresentante del Quartetto (Onu, Ue, Usa e Russia) per il Medio Oriente e le trattative di pace tra Israele e Palestinesi..........
Ora, che per avere successo in politica occorra un po' di faccia tosta lo sappiamo. Ma così tanta? Tony Blair, nel caso la cosa fosse già passata nel dimenticatoio, è quel miserabile che un paio di mesi fa (due mesi, non due secoli), dopo la pubblicazione di alcune mail fino a quel momento secretate, ha dovuto ammettere che la guerra in Iraq del 2003 era stata combinata e decisa tra lui e George Bush addirittura un anno prima, nel 2002, fregandosene altamente delle ispezioni dell'Onu, dell'esistenza o meno delle armi di distruzione di massa che in effetti non esistevano, delle proteste di larga parte dell'opinione pubblica mondiale che, a differenza dei giornali, aveva capito benissimo che cosa bolliva in pentola. I due, pochi mesi dopo l'attacco all'Afghanistan dei talebani, volevano far la guerra all'Iraq, avevano deciso che l'avrebbero fatta e la fecero, punto e basta. Una guerra che, secondo gli studi più recenti, ha provocato mezzo milione di morti, arrivati dopo un altro mezzo milione di morti (su una popolazione totale di 32,5 milioni di abitanti) causati dall'embargo durato 13 anni (1990-2003), che non scalfì di una virgola il potere di Saddam Hussein ma inflisse agli iracheni sofferenze indicibili. Va anche ricordato che nel 2003, dopo l'invasione dell'Iraq, le Nazioni Unite (buone pure quelle) affidarono a due Paesi la ricostruzione dell'Iraq. Indovinate quali? Usa e Regno Unito, perbacco!.............
Se vivessimo in un mondo civile, se le cosiddette ”democrazie liberali” fossero davvero tali nell'intimo, personaggi come Bush e Blair sarebbero già finiti sotto processo, in una qualche Norimberga o Aja delle nostre, accusati di crimini di guerra come Milosevic e Karadzic. e a promuovere il processo sarebbero i loro stessi Paesi, perché i soldati inglesi e americani li hanno uccisi i miliziani di Al Qaeda ma a morire ce li hanno mandati loro, Bush e Blair. Invece noi li copriamo di denaro perché possano ancora spiegarci come funziona la democrazia, il diritto internazionale, i processi di pace.
Per favore, processate Tony Blair. Se non per altro, per impedirgli di parlare e scrivere.

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Angelo Gentilini, da Famiglia Cristiana.it