31 ottobre 2016

Venerdi 4/11, assemblea pensionati/e al C.S.La Tozzona Imola.

Lo Spi Cgil di Imola ha programmato in ogni territorio del Circondario Imolese delle assemblee informative per spiegare e confrontarsi con i propri iscritti/e, e tutti i cittadini/e, sui risultati raggiunti dai Sindacati, sulle pensioni e la previdenza, nel confronto con il Governo. Venerdi 4 novembre 2016, alle ore 14.30, presso la sala riunioni al 1° piano del Centro Sociale La Tozzona (via Punta 24 – Imola) è in agenda l' assemblea della Lega Spi Cgil Pedagna – Cappuccini- Ponticelli. L'incontro sarà utile anche per gli aggiornamenti sulla rivalutazione  delle pensioni e i termini di legge per annullare i tempi della prescrizione e mantenere in essere e attivo il proprio diritto. Partecipate e fate partecipare.
Angelo Gentilini, Lega Spi Cgil Pedagna Cappuccini Ponticelli

30 ottobre 2016

Vicinanza e solidarietà di tutta la Cgil.

Vicini a chi sta vivendo questi giorni terribili e ai lavoratori che lottano per salvare e mettere in sicurezze vite e beni. 
CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro

29 ottobre 2016

Oggi alla BIM si parla di "Fiorella Baroncini"

Imola. In occasione del 70esimo anniversario del voto alle donne, la biblioteca, Casa Piani e le altre del circondario, hanno messo in programma una serie di eventi. “Si tratta di un'occasione importante – ha spiegato l'assessore alla Cultura Elisabetta Marchetti – per far conoscere le lotte di emancipazione del movimento delle donne dall'800 fino al divorzio e successive sia attraverso momenti collettivi sia con storie personali”. Sabato 29 ottobre alle 17, si parlerà di Fiorella Baroncini. Il pensiero rivolto al futuro, con presentazione del libro a lei dedicato (1940-1990), giornalista, dirigente politica, amministratrice pubblica, portavoce di un ruolo innovativo nell'ideazione e costruzione del sistema di welfare locale. Interverranno i curatori Angela Marcheselli e Fabrizio Tampieri, Roberta Mori, presidente Commissione regionale Parità e diritti delle persone, Daniele Manca, sindaco del Comune di Imola, Maria Rosa Franzoni presidente Associazione per le donne, Paola Lanzon presidente del consiglio comunale, Elisabetta Marchetti assessora alla Cultura e Pari opportunità. www.leggilanotizia.it/la-storia-dellemancipazione-delle-donne-a-ottobre-in-biblioteca  
Altre info: http://www.bim.comune.imola.bo.it/  
Angelo Gentilini

27 ottobre 2016

Il Testo Unico su legalità e appalti è legge regionale.

Ieri mattina l'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna ha approvato il Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili”la legge regionale su legalità e appalti. E' un importante risultato da assegnare al lavoro svolto in questa regione nel solco e in coerenza con il Patto per il lavoro sottoscritto nel luglio 2015. La legge, da noi sostenuta, è frutto anche dell'azione di contrasto all'illegalità, al lavoro irregolare, al caporalato, alla criminalità organizzata che da anni stiamo agendo ed è un atto di buona politica della Giunta e dell'Assemblea legislativa. Gli anticorpi normativi messi in campo dall'Emilia Romagna in questi anni, legge n.11 del 2010 per la legalità nel settore edile, legge n.3 del 2011 sulla prevenzione contro il crimine organizzato, protocollo per la legalità nella ricostruzione post-terremoto del 2012, legge 3 del 2014 per la legalità nell'autotrasporto e nel facchinaggio, che trovano cittadinanza nel Testo Unico, vengono rafforzati e estesi a tutti i settori pubblici e privati, introducendo i criteri per gli appalti genuini (applicazione dei contratti nazionali di lavoro, regolarità contributiva, superamento del massimo ribasso) e le tutele per i lavoratori nei cambi appalto (con l'introduzione delle clausole sociali). La legge interviene anche sulla corruzione, il gioco d'azzardo, sul riuso a fini sociali dei beni sequestrati e confiscati, sulla tutela del lavoro nelle aziende strappate alle mafie, introducendo anche una cabina di regia (Consulta regionale) che vede la partecipazione delle istituzioni e delle parti sociali. L'inchiesta Aemilia ha reso evidente quanto come organizzazioni sindacali confederali denunciavamo da anni e cioè il radicamento nel nostro sistema economico, produttivo e sociale, della malavita organizzata, in particolare nel sistema degli appalti pubblici e privati (cooperative spurie, evasione, elusione, corruzione, riciclaggio e intimidazione). Con il Testo Unico e gli accordi sottoscritti con le istituzioni locali e importanti aziende private stiamo costruendo quel “cordone sanitario” utile ad alienare e debellare dai nostri territori l'illegalità, lo sfruttamento e il caporalato, per favorire un modello di sviluppo socialmente sostenibile nel quale il lavoro assume la funzione di volano, condizione indispensabile per rafforzare la coesione sociale. E' arrivato il momento per produrre un'azione contrattuale e di relazioni tra le parti sociali utile a produrre risultati coerenti con le norme appena approvate. Non ci sono più alibi per chi continua a restare alla metà del guado, continuando ad operare in quella “zona grigia” dove il costo del lavoro viene utilizzato per competere slealmente, producendo effetti inaccettabili e indegni sulle condizioni di chi lavora. Nella manifestazione regionale unitaria che si è tenuta lo scorso 22 ottobre a Piacenza, a sostegno della legge regionale e della legalità, contro lo sfruttamento ed il caporalato nel sistema degli appalti, abbiamo chiamato la società civile, le istituzioni, le parti sociali di questa regione a un'azione congiunta in grado di riconsegnare dignità al lavoro. L'approvazione della legge è certamente coerente con quanto affermato in quella piazza e rappresenta un esito di straordinario valore anche per l'insieme del paese. (Bologna, 26 ottobre 2016. Segreteria Cgil Emilia Romagna.)
Angelo Gentilini, da info Cgil E.R.   

26 ottobre 2016

27 ottobre "Click Day" Emilia Romagna per 100 defibrillatori.

Un “Click day” in Emilia-Romagna per promuovere l’attività sportiva in impianti ancor più sicuri, a partire dalla presenza obbligatoria dei defibrillatori. Con uno stanziamento di 100 mila euro, la Regione sostiene 100 progetti a tutela della sicurezza di atleti e spettatori, fissando una giornata, il prossimo 27 ottobre, per la presentazione delle proposte da finanziare. E’ quanto stabilito in una delibera della Giunta regionale che mette a disposizione dei Comuni proprietari di impianti sportivi fondi per interventi efficaci e tempestivi, da realizzare entro il 31 dicembre 2016, che mettano in campo azioni di salvaguardia dei praticanti e di chi assiste alle manifestazioni sportive. Il prossimo 27 ottobre i Comuni proprietari di impianti sportivi affidati in gestione ad associazioni sportive dilettantistiche non a scopo di lucro potranno presentare la propria domanda di contributo dalle ore 8 alle 18, esclusivamente per via telematica all’indirizzo di posta certificata (Pec):segreteriapresidente@postacert.regione.emilia-romagna.it, indicando nell’oggetto “L. R. 13/200 Avviso n. 4”. Saranno ammesse solo le prime 100 domande, che dovranno essere compilate attraverso un modulo allegato alla delibera e inviate da una casella di posta elettronica certificata. Ogni ente potrà beneficiare di un solo contributo pena l’esclusione.L’importo minimo di spesa per la realizzazione dei progetti è di mille euro e nell’intervento proposto deve essere compresa anche la dotazione di un defibrillatore. Il termine previsto per la conclusione delle attività programmate, di cui si chiede contributo, è il 31 dicembre 2016La Regione concederà mille euro per ogni domanda ammessa. In caso di presentazione di un numero di domande inferiore a 100 si procederà a una riapertura dei termini fino ad arrivare ad esaurimento del plafond di 100 mila euro. Le domande saranno registrate automaticamente dai sistemi di protocollo regionali e valutate in base all’ordine cronologico di presentazione. 
Per più informazioni e contatti di settore: www.regione.emilia-romagna.it/defibrillatori-e-impianti-sicuri-dalla-regione-click-day
Angelo Gentilini, da info www.regione.emilia-romagna.it 

25 ottobre 2016

Difendiamo l' Amazzonia patrimonio del Pianeta.

Tra pochi giorni il Governo Brasiliano prenderà una decisione importante sul futuro della Foresta Amazzonica: numerose terre indigene rischiano la deforestazione, e il Governo deve decidere se riconoscere agli indigeni l'autorità su queste terre e garantire per sempre la loro protezione. La valle del fiume Tapajós, ricca di biodiversità e abitata dagli indigeni Munduruku, rischia di essere distrutta per far spazio a 42 dighe idroelettriche. Un progetto folle che interessa alle multinazionali, pronte a devastare la foresta in nome del profitto. Facciamo pressione sul Governo Brasiliano per spingerlo a prendere la giusta decisione: riconoscere ufficialmente le terre indigene dei Munduruku e dichiarare questa zona al sicuro dallo sfruttamento! L’Amazzonia è un patrimonio del Pianeta, non delle multinazionali!  Da mesi stiamo protestando al fianco degli indigeni Munduruku. In tutto il mondo, un milione e mezzo di persone ha già aderito alla nostra campagna, e il 5 agosto 2016 queste pressioni hanno spinto il Governo Brasiliano ad annullare la licenza di costruzione della mega diga idroelettrica di São Luiz do Tapajós. MA NON BASTA. Il Governo Brasiliano deve riconoscere ufficialmente l’area del fiume Tapajós come terra ancestrale dei Munduruku, perché questo è l’unico modo per mettere al sicuro -per sempre- il cuore dell’Amazzonia dalle multinazionali e i loro bulldozer. Mettiamo fine ai progetti folli che non portano nessun beneficio alle popolazioni locali come i Munduruku, che da generazioni vivono in armonia con tutte le straordinarie specie che popolano la foresta! É il momento di farci sentire. 
Sostieni questa lotta che non è solo la loro, ma di tutto il pianeta: heartoftheamazon.org/Forest 
Angelo Gentilini, da info Greenpeace Italia

24 ottobre 2016

Le bombe italiane uccidono in Yemen.

Non è solo una “guerra dimenticata”. È anche qualcos’altro. E di peggio. È la vergogna dell’Occidente e in esso dell’Europa (Italia compresa). È la sanguinosa riprova che alla base dello sfacelo mediorientale c’è la pervicace doppiezza di un “mondo libero” che non si limita, e già questo griderebbe vendetta, ad assistere silente al massacro di civili, ma quel massacro lo alimenta vendendo armi, e garantendo in sede Onu la copertura politica, all’attore regionale che attua un terrorismo di Stato. Yemen, la vergogna dell’Europa. Yemen, dove l’Arabia Saudita perpetra da tempo crimini contro l’umanità. Le cronache degli ultimi giorni raccontano di diversi missili lanciati dalle coste yemenite verso navi militari statunitensi dispiegate nel Mar Rosso, al largo dello Yemen ma in acque internazionali, con relativa risposta missilistica americana. Ciò di cui non si parla, volutamente, nei consessi internazionali, è che dopo diciannove mesi di operazioni militari si continua a morire nello Yemen e più di 6.800 persone sono già state uccise nella campagna lanciata dalla coalizione panaraba guidata dall’Arabia Saudita, per rispondere alla minaccia posta dai ribelli Houthi, e centinaia di civili continuano a essere falcidiati. Gli sfollati sono ormai oltre tre milioni. La popolazione è sempre più allo stremo: più della metà degli yemeniti dipende dagli aiuti umanitari e solo un bambino su 10 riesce ad arrivare vivo a cinque anni. E tutto questo con la complicità occidentale. Peggio che in Siria. Secondo Akbar Shahid Ahmed, tra i più accreditati analisti mediorientali, Barack Obama potrebbe mettere fine alla strage in corso in poche ore, se solo lo volesse. Ma per ora questo non sembra all’ordine del giorno. L’anno scorso, rimarca Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, l’Arabia Saudita riuscì a convincere la maggioranza degli Stati del Consiglio Onu dei diritti umani a votare contro l’istituzione di una Commissione internazionale sui crimini di guerra commessi in Yemen. Venne invece approvata una inutile risoluzione a sostegno della neo-istituita Commissione nazionale yemenita sui diritti umani che, da quello che si è visto nel primo anno di attività, non stabilirà la verità né favorirà la giustizia. Ma la Giustizia non si concilia con gli affari. Gli sporchi affari che l’Occidente continua a intessere con Riad. Affari miliardari. Affari di armi. Dal marzo 2015, Washington ha autorizzato la vendita di armamenti a Riad per un valore di 22,2 miliardi di dollari, la maggior parte dei quali devono essere ancora erogati. La lista include 1,29 miliardi di dollari in munizioni per fucili automatici. Stati Uniti, e non solo. La vergogna pervade anche Parigi. Due volte il Presidente francese Hollande e una il Primo ministro Valls hanno recentemente firmato contratti per 10 miliardi di euro con il regno saudita. Quei soldi coprivano anche un’abbondante fornitura di armi prodotte in Francia. E la vergogna cala anche sull’Italia. Perché su una parte delle bombe sganciate dai caccia sauditi sulle città yemenite c’è una sigla incisa che ci riguarda da vicino: MK83, un modello prodotto da Rwm Italia. Sede operativa a Domusnovas, nel cagliaritano. Proprio da qui, nel 2015, sono partite cinquemila bombe. Un quinto in più rispetto all’anno precedente. Va ricordato che le autorizzazioni all’export dell’industria bellica, le rilascia il nostro ministero degli Esteri. Regola che vale anche per le armi assemblate dalla succursale italiana dal colosso tedesco Rheinmetall Defence. E ai finti “smemorati” di casa nostra, ai piazzisti pubblici e privati di arsenali di morte, va altresì rammentato che la risoluzione del Parlamento Europeo adottata lo scorso 25 febbraio stabilisce «l’istituzione di un embargo sulla vendita delle armi alla Arabia Saudita». La vergogna yemenita nasce anche nel Belpaese. Fino a quando? www.left.it/yemen la vergogna dell' Europa che vende armi.
Angelo Gentilini, da info www.left.it 

23 ottobre 2016

Acqua scempio di democrazia

Quando parliamo di acqua, spesso diciamo:”Si scrive acqua , ma si legge democrazia.” In questi anni, soprattutto dopo il Referendum del 2011, è stata la volontà popolare, e cioè la democrazia, ad essere negata! La Costituzione della Repubblica Italiana afferma:”La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”(art. 1) Secondo la nostra Costituzione, l’unica volta che il popolo può esercitare direttamente tale sovranità è con il Referendum abrogativo (art.75). Con il Referendum del 2011, il popolo italiano (ventisei milioni di cittadini!) ha detto Sì a due domande: l’acqua deve essere tolta dal mercato e non si può fare profitto sull’acqua. Questa è la volontà del popolo italiano. Il Parlamento italiano doveva tradurre in legge questa decisione del popolo. Invece il Parlamento non l’ha mai fatto, pur avendo a sua disposizione La Legge di iniziativa popolare (2007) che aveva ottenuto oltre cinquecentomila firme! Quella Legge ha dormito sonni tranquilli, rinchiusa nel cassetto della Commissione Ambiente della Camera. Solo una forte campagna da parte dei comitati è riuscita nel 2015 a far discutere La Legge in Commissione Ambiente della Camera. Purtroppo il 15 marzo 2015 il governo Renzi è intervenuto a gamba tesa, facendo saltare l’articolo 6 di quella Legge che definiva il servizio idrico privo di rilevanza economica e ne disponeva l’affidamento esclusivo a enti di diritto pubblico. Così la Legge di iniziativa popolare è stata svuotata del suo nucleo centrale. Il Disegno di Legge così svuotato è stato approvato il 21 aprile di quest’anno da ben 243 deputati (PD e Destra), mentre 129 deputati (M5S e Sinistra) hanno votato contro. Il Ddl è ora allo studio della Commissione Ambiente del Senato. Conoscendo le posizioni dei Partiti sull’acqua, c’è ben poco da sperare. Il governo Renzi persegue la sua strategia di privatizzazione tramite la Legge Madia e lo Sblocca Italia. La Legge Madia impedisce alle aziende speciali di gestire i servizi a rete come l’acqua. Lo Sblocca Italia favorisce i grandi accorpamenti, permettendo alle multinazionali di realizzare l’economia di scala a loro vantaggio (I grandi accorpamenti sono incompatibili con la gestione pubblica!). Il governo Renzi sta infatti favorendo quattro grandi accorpamenti idrici: Iren (Piemonte-Liguria), A2A (Lombardia), Hera (Emilia Romagna, Toscana, Marche e Nord-Est) ed infine Acea (Lazio, Molise e il Meridione). E’ chiaro che dietro a queste multiutility ci stanno multinazionali come Suez e Vivendi. Un esempio di questi accorpamenti l’abbiamo ora in Puglia. Il suo governatore , Emiliano(da sempre schierato per l’acqua pubblica!) ha scelto come presidente dell’Acquedotto Pugliese un uomo di Iren ed ha avviato la fusione dell’Acquedotto (100% pubblico!) con Gesesa spa mista di Benevento e con Altocalore spa pubblica di Avellino. Questo è il primo passo verso una megautility del Sud capitanata da Acea che gestirà così l’acqua del Mezzogiorno. Sempre su questa strada delle privatizzazioni è importante notare la corsa delle multinazionali per accaparrarsi le fonti. E tutto questo avviene nella quasi totale indifferenza dei partiti. Particolarmente grave è il tradimento dei penta-stellati a Torino e a Roma. A Torino la neo-eletta sindaca Appendino ha usato i soldi dell’acqua pubblica per risanare il bilancio. A Roma, la sindaca Raggi ha chiesto all’Acea di abbassare le bollette! E’ ormai chiaro che il M5S sta tradendo una delle sue fondamentali promesse elettorali: ripubblicizzare l’acqua. In un momento così difficile, non ci voleva proprio quello che è avvenuto a Napoli, l’unica grande città in Italia che ha obbedito al Referendum, trasformando l’azienda idrica Arin spa in ABC (Acqua Bene Comune) azienda speciale. E questo grazie al sindaco L. De Magistris , il quale però ora rimuove il Presidente di ABC, M. Montalto e tutto il cda , che per un anno e mezzo avevano fatto gratuitamente uno splendido lavoro. La ragione è stata che il Presidente di ABC con tutto il cda si è rifiutato di assumere i 107 lavoratori di S. Giovanni a Teduccio perché non c’è copertura finanziaria (ci vogliono almeno 30 milioni di euro, mentre il Comune ne offriva solo 4,5 milioni). Questa operazione avrebbe significato affossare l’ABC ,peraltro contro il parere contrario dei revisori dei conti. I comitati dell’acqua di Napoli continuano a lavorare, vigilando perché la gestione pubblica dell’acqua non venga meno in questa metropoli. Come missionario, come prete e come cittadino continuerò a darmi da fare con il grande movimento in difesa di sorella acqua, che Papa Francesco definisce “un diritto umano, essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone” (Laudato Si’, 30). Proprio perché Papa Francesco parla dell’acqua come “diritto alla vita”, mi meraviglia il silenzio della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) a questo riguardo. E mi meraviglia altrettanto la poca partecipazione delle comunità parrocchiali e degli ordini religiosi in difesa della Madre di tutta la vita sulla Terra. Per chi crede nel Dio della vita, diventa un dovere la difesa di “Sora Acqua”. Ma lo è altrettanto per chi si considera laico. Insieme, senza stancarci, diamoci da fare perché la Politica non obbedisca ai poteri economico-finanziari, ma al popolo sovrano.
Napoli, 18 ottobre 2016, Alex Zanotelli .

22 ottobre 2016

"I MISTERI DI IMOLA"

Non esiste solo la “grande” storia, quella che si studia a scuola o si trova nei libri degli “accademici, anche le “microstorie” possono aprire squarci di verità, rivelare aspetti caratteristici di una comunità, soprattutto possono farci meglio conoscere il territorio e le città in cui viviamo. E le leggende e tradizioni, magari tramandate da generazioni, ne fanno sicuramente parte. Giuliana Zanelli da tempo si dedica alla storia della città e del territorio in cui vive, ed è attraverso le vicende anche minime della sua gente, che coglie appunto aspetti poco noti, ma sempre interessanti: dopo essersi dedicata a vari aspetti, vicende, personaggi del contesto imolese, ancora una volta ci colpisce e stupisce mostrandoci curiosità apparentemente “minori”, che comunque fanno parte della tradizione e, appunto, riflettono il riverbero della “grande storia” e, in definitiva, il bagaglio culturale e della tradizione di una gente. Così è anche per questo lavoro, “I misteri di Imola” (ed. “Il Ponte Vecchio”), che esce nella collana “Vicus. Questo libro sceglie di rivisitare alcuni episodi dai quali emergono tratti inquietanti, favolistici, in particolare qualche vicenda curiosa e sovente poco nota (il carro di Silla, la strega, il diavolo, il basilisco, i coccodrilli…), oltre a ripensare in una nuova prospettiva ad aspetti realmente “storici” delle vicende cittadine (il nome stesso di Imola, Marziale, la piazza centrale, Faustina Maratti, Anna Kuliscioff, il Teatro bruciato, il nostro dialetto)... Così, Giuliana Zanelli va alla scoperta di aspetti lasciati in ombra e di dettagli taciuti, che ci sollecitano ad andare oltre, magari a riscoprirne altri. Infatti, poiché la storia non è mai raccontata del tutto, questo lavoro può essere considerato un passo per magari proseguire una ricerca di aspetti curiosi e poco noti della nostra Imola, magari stimolando la raccolta di altri racconti leggendari...... leggilanotizia.it/i-misteri-di-imola-il-nuovo-libro-di-giuliana-zanelli 
Oggi, ore 18, il libro verrà presentato alle Librerie Coop Centro Leonardo di Imola con un incontro/dialogo condotto da Muriel Pavoni con l'autrice Giuliana Zanelli.
Angelo Gentilini

21 ottobre 2016

La libertà di stampa non è nei piani di Erdogan!!!

Centinaia di giornalisti sono stati arrestati, licenziati e perseguitati in seguito al tentato colpo di stato in Turchia, liberateli!
Il 15 luglio la Turchia ha subito un sanguinoso tentativo di colpo di stato che ha ucciso più di 250 persone e preso di mira le basi democratiche delle istituzioni come la Grande Assemblea Nazionale in Turchia (TBMM). Le Federazioni Internazionali ed Europee dei Giornalisti (IFJ – EFJ) condannano fermamente il colpo di stato e l'uso della forza contro i cittadini, i giornalisti e le aziende del settore massmediatico. Al fallito colpo di stato è seguito uno stato di emergenza con misure eccessive e indiscriminate volte a fare una “pulizia” di tutti gli individui ritenuti essere coinvolti con l'attentato. Le autorità turche stanno imprigionando dei giornalisti, chiudendo le radio e i canali televisivi e censurando internet nel tentativo di azzittire le critiche. 90 giornalisti si trovano in prigione e sono stati vietati più di 130 media dalla metà di luglio. 2.500 giornalisti hanno perso il loro posto di lavoro e sono stati emessi mandati di arresto per decine di lavoratori dei media. I lavoratori dei media, i giornalisti e i sostenitori di campagne per la libertà di stampa in tutto il mondo hanno aderito alla protesta chiedendo il rilascio di tutti i giornalisti in Turchia. La libertà di stampa è essenziale per la democrazia. Chiediamo alla Turchia di liberare i giornalisti. Il giornalismo non è un crimine, Gazetecilik su degildir!
Altre info: www.ilmessaggero.it/turchia_licenziati_900_giornalisti_dall_inizio_2016 
sputniknews.com/turchia-liberta-stampa/ // www.repubblica.it/turchia_chiude_quotidiano_zaman 
Angelo Gentilini, da www.labourstartcampaigns.net 

20 ottobre 2016

Orecchiette, broccoli, pomodorini.

Dalla tradizione pugliese, un piatto facile e veloce da preparare che saprà di certo soddisfare anche i palati più esigenti. Un consiglio. Le orecchiette tendono ad attaccarsi tra loro durante la cottura, quindi è opportuno mescolarle spesso nei primi minuti dopo averle buttate nell’acqua bollente.
Ingredienti (per 4 persone)
• 350 g di orecchiette pugliesi • 350 g di broccoli • 50 g di pecorino
• 200 g di pomodorini • due acciughe sotto sale • uno spicchio d’aglio 
• olio extravergine di oliva • sale e pepe nero q.b.
Preparazione
• Pelate e tritate l’aglio, lavate, togliete le lische e sminuzzate le acciughe. Lavate i broccoli, puliteli tagliando via i gambi dai fiori. Lavate e tagliate i pomodorini a metà.
• Ponete una padella su un fuoco di media intensità con l’olio e, appena questo sarà caldo, l’aglio tritato e le acciughe.
• Appena l’aglio avrà preso colore unite i broccoli e i pomodorini e lasciate cuocere a fuoco basso per cinque minuti. Aggiustate di sale e pepe, mescolate e togliete dal fuoco.
• Nel frattempo cucinate la pasta in abbondante acqua bollente e salata. A metà del tempo di cottura indicato sulla confezione, aggiungete i broccoli nella pentola della pasta.
• Due o tre minuti prima (conservando un po’ d’acqua) scolate la pasta e conditela con la salsa precedentemente preparata unendo eventualmente qualche cucchiaio di acqua di cottura e servite le orecchiette decorandole con le scaglie di pecorino.
Angelo Gentilini, da www.libereta.it/orecchiette-broccoli-pomodorini 

19 ottobre 2016

Ieri una buona legge anti-caporalato.

Via libera definitivo della Camera al disegno di legge sul contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo, il cosiddetto ddl caporalato. I voti a favore sono stati 336, nessun contrario, gli astenuti sono stati 25 (Forza Italia e Lega). Inasprimento degli strumenti penali, indennizzi per le vittime, rafforzamento della rete del lavoro agricolo di qualità e un piano di interventi per l'accoglienza dei lavoratori agricoli stagionali: sono queste le principali novità contenute nella legge. “Finalmente una legge buona e giusta che ci aiuterà nella difesa dei lavoratori italiani e stranieri sfruttati da imprenditori privi di scrupoli, da caporali che lucrano sulla loro povertà e sul loro bisogno di lavoro, dalla criminalità organizzata”. Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. “Una legge fortemente voluta dalla Cgil, conquistata a prezzo di dure battaglie, di morti e di centinaia se non migliaia di uomini ridotti in condizioni di vera e propria schiavitù. Dunque ringraziamo il Parlamento per il lavoro svolto in Aula e nelle Commissioni di Camera e Senato che, con grande impegno, hanno elaborato, discusso e portato al voto un'ottima legge”. Con l'intervento normativo si stabiliscono nuovi strumenti penali per la lotta al caporalato come la confisca dei beni (come avviene con le organizzazioni criminali mafiose), l'arresto in flagranza, l'estensione della responsabilità degli enti. In Senato è stato introdotto l'allargamento del reato anche attraverso l'eliminazione della violenza come elemento necessario e che rendeva più complessa l'applicazione effettiva della norma. La nuova legge prevede anche la responsabilità del datore di lavoro, il controllo giudiziario sull'azienda che consentirà di non interrompere l'attività agricola e la semplificazione degli indici di sfruttamento. Per la prima volta si decide di estendere le finalità del Fondo anti-tratta anche alle vittime del delitto di caporalato, considerata l' omogeneità dell'offesa e la frequenza dei casi registrati in cui la vittima di tratta è anche vittima di sfruttamento del lavoro. Viene rafforzata la operatività della Rete del lavoro agricolo di qualità, creata nel 2014 con il provvedimento Campolibero e attiva dal 1 settembre 2015. Con la nuova legge, infine, le amministrazioni statali saranno direttamente coinvolte nella vigilanza e nella tutela delle condizioni di lavoro nel settore agricolo, attraverso un piano congiunto di interventi per l'accoglienza di tutti i lavoratori impegnati nelle attività stagionali di raccolta dei prodotti agricoli. L'obiettivo è tutelare la sicurezza e la dignità dei lavoratori ed evitare lo sfruttamento ulteriore della manodopera anche straniera. Il piano presentato dai ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali, delle Politiche agricole alimentari e forestali e dell'Interno sarà stabilito con il coinvolgimento delle Regioni, delle province autonome e delle amministrazioni locali, nonché delle organizzazioni di terzo settore. 
(www.rassegna.it/via-libera-alla-legge-contro-il-caporalato) 
"Oggi è una giornata straordinaria per i diritti dei lavoratori e per i lavoratori agricoli che in questo Paese sono tra le vittime principali del caporalato e dello sfruttamento. La legge che è stata approvata di contrasto al caporalato non è una vittoria di una parte, ma la vittoria di un Paese civile e moderno, la vittoria di una Repubblica fondata sul lavoro, la vittoria di tutto il Parlamento”. Con queste parole Ivana Galli, Segretaria Generale Flai Cgil Nazionale, commenta il voto di approvazione della Camera sul Ddl 4008. “400 mila lavoratori sfruttati nei campi, da oggi possono avere un futuro diverso, grazie ad una legge che introduce inasprimenti delle pene per i caporali e per le imprese che ad essi ricorrono, l’arresto e la confisca dei beni guadagnati violando le regole. Il sindacato, la Flai da anni, mobilitata a contrastare il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura, ha contribuito con dati, denunce e mobilitazioni a questo risultato, una legge che attendavamo da tempo e che sembrava imminente dopo l’estate del 2015 e le tragiche morti nei campi. A quei braccianti che non hanno fatto ritorno nelle loro case, alle lavoratrici ed ai lavoratori che hanno ricevuto pochi euro dopo una giornata di lavoro fatta di negazione dei diritti e di fatica, a tutti loro dedichiamo questa legge di civiltà”. (Info stampa Flai Cgil)
Angelo Gentilini

18 ottobre 2016

***HAPPY NIGHTS RETURNS***

VENERDI' 21 OTTOBRE
HAPPY NIGHTS RETURNS
CAP CREUS - IMOLA
 
Dopo una stupenda estate alle Acque Minerali, siamo prontissimi per un caldo inverno al Cap! Come sempre a Imola.. di Venerdì... cena, ballo, divertimento assicurato e tante belle novità vi aspettano!!!
- Alle 21:00, CENA VIDEO SHOW
Cena su prenotazione, servita al tavolo, con 2 MENU' a scelta tra carne e pizza a cura del RISTORANTE "LA VOLTA"animata dai video musicali di Gabot vj
TORTA OFFERTA se festeggi il compleanno!!!!!
- Dalle 22:30, ENJOY THE PARTY
Vi invitiamo sempre ad arrivare presto per mantenere la buona abitudine di iniziare a divertirci da subito... INGRESSO € 2 ENTRO LE 23:30
- SI BALLA IN 3 PISTE:
HAPPY MUSIC '80, '90 & DISCO
- PRIVE' REGGAETON & AFRO
- PRIVE' A TUTTO ROCK

*** Seconda novità della stagione il SERVIZIO NAVETTA DA IMOLA : dalle ore 22:00 corse continuative fino a chiusura con fermate in Pedagna, Centro e Zona Industriale ( prevista un ulteriore corsa su prenotazione per chi viene a cena ) *** 
Altre info: staffcapitano.blogspot.it ///// www.facebook.com/happynightsimola 
Angelo Gentilini, da info Staff Capitano.

17 ottobre 2016

A Piacenza per ridare legalità, dignità e valore al lavoro.

"MANIFESTAZIONE REGIONALE PER LA DIGNITA' DI CHI LAVORA" 
- Sabato 22 ottobre 2016 a Piacenza in Piazza Cavalli, dalle ore 14.00, alle 17.30 -
No allo sfruttamento. No al caporalato. No all'illegalità.
No a chi calpesta i diritti dei lavoratori nel mondo degli appalti”
al rispetto dei contratti nazionali.  all'introduzione delle clausole sociali nei cambi appalto. 
Sì al Testo Unico sulla legalità”
Il sistema dell'economia regionale e nazionale si trova a fare i conti con chi fa dell'abbattimento dei costi, dello sfruttamento, dell'evasione fiscale e contributiva, della non applicazione dei contratti, l'unico modello con cui competere. In questo contesto, hanno fatto la loro comparsa anche minacce personali, ritorsioni nei confronti dei lavoratori e dei delegati sindacali che chiedono solo il rispetto dei contratti, delle leggi e la garanzia della sicurezza nei luoghi di lavoro. Così non si può più andare avanti! Cgil Cisl Uil Emilia Romagna da anni contrastano una situazione inaccettabile ed insostenibile, con denunce agli organismi preposti, vertenze aziendali e di settore, sottoscrizioni di accordi nel pubblico e nel privato per l’introduzione delle clausole sociali e l'applicazione integrale dei contratti nazionali di riferimento, con protocolli con le istituzioni locali che prevedono il superamento del massimo ribasso nei capitolati di appalto e la clausola sociale sul mantenimento dei livelli occupazionali in occasione dei cambi appalto. L'inchiesta AEmilia ha messo in evidenza il fatto che le nostre denunce hanno un fondamento. Ora più che mai è necessario dare gambe e operatività a quanto abbiamo condiviso nel Patto per il lavoro, sottoscritto lo scorso anno da tutte le parti sociali ed istituzionali della regione Emilia Romagna. Per queste ragioni siamo oggi in piazza a Piacenza con gli uomini e le donne, le istituzioni locali e la Regione per affermare definitivamente un modello di sviluppo socialmente sostenibile. Un modello che sostenga la competitività del sistema produttivo facendo del lavoro un valore e riconoscendone perciò diritti, legalità e dignità, con politiche pubbliche impegnate nell’investimento sulle competenze, l’inclusione sociale, la ricerca e l’innovazione tecnologica.
E' ora di cambiare!!! Cgil Cisl Uil Emilia Romagna
Angelo Gentilini, da info Cgil Emilia Romagna.

16 ottobre 2016

Il bis mondiale di Peter Sagan.

 Peter Sagan si conferma campione del mondo di ciclismo su strada. Il fenomenale corridore slovacco ha preceduto sul traguardo di Doha, in Qatar, il britannico Cavendish e il belga Boonen. Il migliore degli azzurri, comunque encomiabili nella strategia, è stato Giacomo Nizzolo, quinto alle spalle anche dell’australiano Matthews. Si temeva un Mondiale noioso e scontato, viste le terribili condizioni climatiche (termometro intorno ai 35-36 gradi) e l’altimetria assolutamente piatta lungo tutti i 257 km previsti dalla prova iridata. Invece è stata una corsa spumeggiante, risoltasi addirittura a 175 km dal traguardo, a circa metà del tratto nel deserto. È stato in quel momento infatti che la Nazionale inglese e poi quella belga hanno scatenato la bagarre, per sfruttare il forte vento laterale che ha fatto subito molte vittime. Intanto in testa alla corsa c’era un gruppetto di coraggiosi comprimari, partiti all’attacco quasi subito dopo il via.... www.lastampa.it/ciclismo-il-mondiale-ancora-di-sagan 
Angelo Gentilini

15 ottobre 2016

Ciclismo Donne Elite oro alla danese Dideriksen.

La Danimarca aggiunge un’altra perla al suo mondiale: dopo l’oro di Jakob Egholm tra i ragazzi juniores, ecco quello a sorpresa della giovanissima Amalie Dideriksen (solo 20 anni d’età, ma due volte iridata da juniores) nella prova delle donne élite. Grande delusa, invece, l’Olanda, che, dopo aver fatto un gran lavoro per tutta la corsa e aver attaccato a più riprese ha colto solo un argento con Kirsten Wild. Bronzo per la finlandese Lotta Lepistö mentre la campionessa uscente Elizabeth Armitstead si è fermata ai piedi del podio e l’azzurra Marta Bastianelli si è piazzata al quinto posto. L’Italia purtroppo ha dovuto rinunciare a Giorgia Bronzini, due volte campionessa del mondo e che fino a ieri era seriamente candidata al tris. Sarebbe stata lei la capitana, ma è stata fermata da mal di stomaco e cefalea.  
Angelo Gentilini                                                                                                                     

Oggi ad Imola 2 iniziative sul voto alle donne.

In occasione dei 70 anni dal primo voto delle donne in Italia la Biblioteca comunale di Imola ricorda con esposizioni, incontri, proiezioni per adulti, studenti e studentesse la lunga strada delle conquiste dei diritti civili e politici delle donne. Oggi, sabato 15 ottobre, alle ore 17.00, presso la sala conferenze della BIM (Via Emilia 80) è in programma: "Storie di ragazze, la conquista dell'istruzione", con Meris Gaspari, ex insegnante del Liceo Galvani di Bologna, si parla delle imolesi Giuseppina Cattani e Giulia Cavallari che sono le prime donne a diplomarsi e poi entrambe le prime a laurearsi all' Università di Bologna in medicina, lettere e filosofia.
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La Fondazione Politica per Imola, all'interno dell'appuntamento nazionale " La Notte Rossa 2016", organizza per sabato 15 ottobredalle ore 18.00, presso il  C.I.D.R.A., in via Fratelli Bandiera n. 23, l'iniziativa dal Titolo “Donne, dal 1946 libere di votare”. L'incontro vuole rivivere l'impegno delle donne in politica, partendo dal "primo voto", sino ad oggi e per il futuro. Ospite dell'appuntamento sarà, l' On. Livia TurcoPresidente della Fondazione Nilde IottiDurante l'iniziativa ascolteremo le emozioni, i pensieri, la voce delle donne che votarono per la prima volta, attraverso la lettura di alcuni loro scritti. In occasione dell'incontro avverrà una breve  visita guidata al Museo della Resistenza e del Novecento curato dal C.I.D.R.A.

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Angelo Gentilini.

14 ottobre 2016

Ciclismo Juniores oro le donne, piazzati gli uomini.


Medaglia d'oro per le azzurre del ciclismo guidate dal ct Dino Salvoldi. 
L’ha conquistata Elisa Balsamo, 18enne cuneese studentessa di liceo classico e di pianoforte, che stamane ha vinto in volata la prova in linea Juniores donne ai Mondiali di Doha, in Qatar.
«Questa è una vittoria per tutto il movimento femminile in Italia - ha detto la raggiante Elisa Balsamo - devo ringraziare le mie compagne, che sono state tutte perfette. È il nostro titolo, non il mio. È stato incredibile».  
Ordine d’arrivo prova in linea juniores donne: 1. Elisa Balsamo, 74,5 km in 1.53’04”, media 39,534 km/h; 2. Skylar Schneider (Usa); 3. Susanne Andersen; 4. Perekitko (Pol); 5. Letizia Paternoster (Ita); 40 Consonni; 56. Morzenti a 45”; 68. Fidanza a 10’02”.
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La corsa riservata agli Juniores uomini è stata vinta (dopo 135.3 km) dal danese Jakob Egholm, che ha preceduto di una decina di secondi il gruppetto dei fuggitivi grazie ad un attacco sferrato negli ultimi 10 km, prima in coppia con il compagno di squadra Johansen, poi continuato in solitaria. Secondo classificato il tedesco Markl, terzo lo svizzero Muller e amaro quarto posto per l'italiano Luca Mozzato, unico azzurro presente nel gruppetto dei battistrada. Più staccati gli altri del gruppo regolati da Michele Gazzoli, ma è una volata che conta poco.
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Angelo Gentilini.


13 ottobre 2016

Bronzo per l' azzurro Jakub Mareczko.

La Norvegia torna a riprendersi il titolo mondiale under 23 (dopo il 2014 con Bystrom a Ponferrada) con Kristoffer Halvorsen che ha vinto la gara a Doha in Qatar dopo 165,7 km, 13,7 km di lancio e poi 10 giri del circuito di 15,2 km. Secondo il tedesco Pascal Ackermann. Terzo l'azzurro Jakub Mareczko, che ha beneficiato del grande lavoro solitario di Simone Consonni negli ultimi quattro km. Nelle ultime centinaia di metri il bresciano di origini polacche è rimasto alla ruota del norvegese e poi ha tentato di recuperare sulla destra facendo più strada dei due rivali. Il 22enne della Wilier Southeast è l'unico professionista degli azzurri in gara. Per l'Italia è la seconda medaglia in questi campionati in Qatar dopo l'argento a cronometro della juniores Morzenti. Gli altri azzurri in gara oggi si sono classificati Riccardo Minali 29°, Consonni 76°, Vincenzo Albanese 82°, Davide Ballerini 100°. Jakub Mareczko scende dal podio mondiale asciugandosi  le lacrime che gli bagnano il volto: "Speravo in una volata migliore, visto che i miei compagni credevano in me. Le lacrime? Sono di gioia, sono contento di questa medaglia, anche se un po' di amarezza rimane per essere andato tanto vicino a questa vittoria nella quale credevo. I norvegesi hanno fatto la corsa per tutto il giorno e hanno pilotato la volata come volevano loro, sono stati bravi e Halvorsen ha vinto meritatamente. E comunque sono contento di questo podio"
Angelo Gentilini, da info stampa.

R.I.P. Compagno Dario.

È morto Dario Fo, intellettuale che nel corso della sua vita era stato moltissime cose: scrittore, drammaturgo e regista, attore e scenografo, attivista politico e pittore. Fo aveva 90 anni... www.ilpost.it/2016/10/13/dario-fo-morto 
Angelo Gentilini, da www.ilpost.it

Arriva a Bologna il "Comic Burlesque".

Da ottobre, "ARRIVA A BOLOGNA IL COMIC BURLESQUE!!!" MOLLY MAY VI ASPETTA!!! 
IL PRIMO APPUNTAMENTO IL 16 OTTOBRE, Via dell'Arcoveggio, 74/2 dalle 15.30-17.30.
ALTRE DATE: 20 novembre 2016... 8 gennaio, 19 febbraio, 19 marzo, 30 aprile 2017.
Per più informazioni: 3934113912.

Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/groups 

12 ottobre 2016

Accordo premio produttività per i dipendenti BeniComuni.

COMUNICATO STAMPA FP CGIL–CISL FP–UIL FPL–FILCTEM CGIL–FEMCA CISL territorio di Imola:

Il 5 ottobre è stato firmato l’accordo tra tutte le organizzazioni sindacali e la Direzione aziendale di BeniComuni Srl sull’erogazione del premio di produttività retroattivamente agli anni 2013-2014-2015. L’accordo è frutto di un confronto tra le parti iniziato a giugno in seguito ad un’errata applicazione dei parametri per il calcolo del premio di risultato, che ha portato ad un’erogazione del premio inferiore a quanto dovuto. Errore che in prima istanza non era stato riconosciuto dall’azienda, ma che poi in seguito al confronto, una volta trovata la stessa chiave di lettura, è diventato l’elemento base sul quale è stato costruito l’accordo. La nostra proposta sindacale, in base alla quale è stata erogata una quota aggiuntiva a tutti gli 82 dipendenti, è stata approvata quasi all’unanimità dai lavoratori (1 solo voto contrario). Parliamo di 525 euro che verranno dati in due tempi: 200 euro a dicembre e 325 euro a gennaio 2017..... 

Leggi tutto: www.cgilimola.it/fp/benicomuni-accordo-sullerogazione-del-premio-di-produttivita 

Angelo Gentilini, da info www.cgilimola.it 

11 ottobre 2016

Ieri Lisa Morzenti argento ai Mondiali di ciclismo.

Da domenica 9 a domenica 16 si svolge in Qatar il Mondiale su strada di ciclismo. È la prima rassegna iridata in Medio Oriente, la seconda in Asia (il primo in Giappone a Utsunomiya nel 1990), il nono Mondiale che si svolge fuori dell'Europa. Le temperature alte (domenica per la cronosquadre di apertura sono previsti tra il 36 e i 37 gradi) potrebbero portare a modifiche nei tracciati previsti che per ora rimangono confermati. Sono circa 1.000 gli atleti presenti provenienti da 75 Paesi. L'Italia è presente n forze con le nazionali giovani e le nazionali maggiori. 
Vedi tutto il programma e gli italiani in gara: www.gazzetta.it/Ciclismo/mondiali-qatar-doha-programma-azzurri-gara 

Nelle gare a cronometro individuali di ieri tra le donne Juniores l' italiana Lisa Morzenti ha conquistato la medaglia d'argento, la prima medaglia per gli azzurri in questo mondiale. Nella crono Under23: Filippo Ganna è arrivato 14°, mentre Edoardo Affini 20°. Nell' odierna giornata e domani proseguono le gare a cronometro individuale, mentre da giovedi a domenica 16 ottobre sono in programma tutte le gare in linea su strada.
Segui le info in diretta: www.ilsussidiario.net/Diretta-Cronometro-Under-23-Mondiali-ciclismo
Arriva nella cronometro donne juniores la prima medaglia per la squadra azzurra ai Mondiali di ciclismo di Doha. Merito della campionessa europea Lisa Morzenti, di Pedrengo, che conquista l’argento con soli 7”35 di distacco dall’olandese Karlijn Swinkels, oro al termine dei 13,7 chilometri di gara in 18’21» (alla media di 44,764 Km/h).
Leggi tutto: www.ecodibergamo.it/mondiali-di-ciclismo 
Angelo Gentilini, da info gazzetta.it /// il sussidiario.net /// ecodibergamo.it

10 ottobre 2016

Il film..."La verità sta in cielo"

LA VERITÀ STA IN CIELO, un film di Roberto Faenza con Riccardo Scamarcio, Maya Sansa, Greta Scarano e con Valentina Lodovini, dal 6 ottobre al cinema.
Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, quindicenne cittadina vaticana, figlia di un messo pontificio, sparisce dal centro di Roma, dando inizio a uno dei più clamorosi casi irrisolti mai accaduti in Italia, conosciuto anche all’estero. Dopo decine di indagini, oscure ipotesi, coinvolgimento di “poteri forti”, depistaggi di ogni genere, una cosa è certa: Emanuela non ha fatto più ritorno a casa. Sollecitata dallo scandalo “Mafia capitale” che attanaglia Roma ai giorni nostri, una rete televisiva inglese decide di inviare a Roma una giornalista di origine italiana (Maya Sansa) per raccontare dove tutto ebbe inizio: quel 22 giugno di tanti anni prima. Con l’aiuto di un’altra giornalista (Valentina Lodovini), inviata di un noto programma televisivo italiano, che ha scoperto una nuova pista, entra in scena un personaggio inquietante: Sabrina Minardi (Greta Scarano). E’ l’amante di Enrico De Pedis (Riccardo Scamarcio), meglio conosciuto come Renatino, il boss che ha saputo gestire meglio di ogni altro il malaffare della capitale, poi finendo sotto i colpi della banda rivale della Magliana. Nonostante il suo passato, Renatino verrà sepolto nella Basilica di S. Apollinare, nel cuore di Roma, proprio accanto alla scuola di musica frequentata da Emanuela: un altro mistero. La Minardi si decide a raccontare quanto afferma di sapere sul sequestro della ragazza. E’ la verità? Quale intreccio indicibile si cela dietro i delitti rimasti impuniti nell’arco di trent’anni?
Trailer Ufficiale del film: www.youtube.com 
"Ieri sera ho visto questo film inchiesta e ne consiglio la visione, anche perchè a mio avviso è fatto molto bene ed interpretato egregiamente, e spero che porti ogni spettatore ad una più lucida ed oggettiva riflessione." 
Angelo Gentilini.