29 novembre 2021

Oggi, ore 18, alla Cgil di Imola si parla di violenza economica di genere.

"Quanto conti? Violenza economica, lavoro e disparità di genere"

La violenza contro le donne ha tante forme, fisica, sessuale, psicologica, verbale, economica. E’ su quest’ultima che i Coordinamenti donne Cgil e Spi di Imola hanno deciso di focalizzare l’attenzione organizzando un’iniziativa dal titolo “Quanto conti? Violenza economica, lavoro e disparità di genere” che si terrà lunedì 29 novembre, alle ore 18, nel salone della Camera del Lavoro di Imola, in via Emilia 44. Interverranno Esmeralda Rizzi dell’Ufficio Politiche di genere della Cgil nazionale, Nadia Somma dell’associazione D.i.Re Donne in rete contro la violenza, Alessandra Davide di Trama di Terre, intervistate da Giulia Barelli della Commissione Pari opportunità del Comune di Imola, dopo l’introduzione di Mirella Collina, segretaria generale della Cgil di Imola. La violenza economica, menzionata all’art. 3 della Convezione di Istanbul del 2011, è subdola e difficile da riconoscere. Chi la esercita impedisce alla donna di poter disporre di risorse economiche, spesso anche di poter lavorare, in modo da tenerla sotto ricatto, rendendola totalmente dipendente economicamente. Il fatto di non avere denaro, rende quindi ancora più difficoltoso decidere di uscire da situazioni di violenza domestica e denunciarle. Se a questo aggiungiamo un mercato del lavoro non ancora paritario, né in termini di salari né di posti di lavoro, il quadro non può che complicarsi. Un basso tasso di occupazione femminile, la bassa qualità del lavoro e i part-time involontari, che incidono sullo stipendio, sono tutti fattori che causano quella fragilità economica che ostacola l’emancipazione della donna. 

Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/cgilimola 

25 novembre 2021

**L' origine di questa importante e simbolica data**

*Giornata Mondiale per l'eliminazione della violenza maschile contro le Donne*

Perché proprio il #25novembre? Ecco perché. Per loro.

Per queste tre donne belle come il sole.
Loro sono le sorelle Patria, Minerva, e Maria Teresa #Mirabal, attive oppositore del dittatore dominicano Trujillo che governò dal 1930 al 1961. Sono le fondatrici di un gruppo di opposizione, il Movimento 14 Giugno, data di un massacro di cui Patria era stata testimone. All'interno del gruppo le sorelle venivano chiamate 'las mariposas' (le farfalle). Minerva e Maria Teresa vennero imprigionate e torturate in diverse occasioni. Anche i loro mariti finirono in carcere. Le sorelle vennero prima liberate e poi, mentre tornavano dalla visita in carcere ai loro compagni, il 25 novembre 1960, vennero uccise. Conoscere il fatto che è all'origine di questa data simbolica è importante. Perchè dice che qualunque forma di violenza maschile sulle donne è 'politica'. Come quella su #DanielaCarrasco, oppositrice cilena, qualche giorno fa, violentata e uccisa. Ogni violenza maschile sulle donne è ‘politica’. Che sia quella di un dittatore che vuole eliminare chi afferma un'idea diversa dalla sua o che sia quella di un marito violento, che non accetta la libera espressione di qualcosa che non comprende. E dovremmo parlarne ogni giorno, non solo il 25 novembre. Per questo lo facciamo oggi”. #25novembresempre
Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/25novembresempre

23 novembre 2021

Sociotechlab: INSIEME LA VITA È MIGLIORE.

I dati ufficiali spostano in avanti l'età della vecchiaia. Ma il vero obiettivo è garantire a tutti gli anziani una buona qualità della vita. Lo Spi Cgil Nazionale mette in campo un progetto ambizioso. Con Sociotechlab finanzia una borsa di studio multidisciplinare agli studenti della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e costruisce così quell’alleanza intergenerazionale indispensabile ai giovani come agli anziani. www.facebook.com/collettiva.it

La prima domanda che ci si deve porre quando si parla di anziani è: quando comincia la terza età o, meglio, da quando l’invecchiamento inizia a incidere significativamente sulle condizioni di vita delle persone e perché?

Immaginare nuove tecnologie che possano essere di aiuto nella gestione e nel monitoraggio dello stato di salute e nell’evoluzione delle patologie croniche ci permetterà di anticipare i bisogni del crescente numero di grandi anziani ed anziane, di migliorarne la qualità della vita, di alleggerire il peso economico dell’invecchiamento sui conti pubblici, di gettare le basi per la creazione di nuove professionalità e nuovi posti di lavoro. Una piramide rovesciata fino a oggi vissuta come una minaccia di schiacciamento delle giovani generazioni, che diventa così il volano dell’economia sempre più silver che verrà.

Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/collettiva.it 

16 novembre 2021