28 novembre 2012

Domenica 2 dicembre: IO STO CON BERSANI

Caro Amico/a, da sempre mi è stato a cuore l’unità della sinistra e sostengo Pierluigi Bersani perché credo abbia la forza di unire e non di dividere. Certo che serve una sinistra che si sappia rinnovare ma che abbia come riferimento le nostre radici sociali, culturali ed economiche. Stiamo vivendo in un tempo molto difficile per tanti e il nostro bagaglio culturale è strategico per ricostruire un Paese martoriato dalle politiche neo-liberiste e dalla corruzione. La questione morale significa lo stare sempre dalla parte delle regole, della rappresentanza, della consultazione, della democrazia partecipativa, dell’uguaglianza e della solidarietà per una reale società dei doveri ma che non lascia indietro i diritti, nel rispetto e nei valori della laicità dello Stato e della Costituzione. Bersani parla sempre di “NOI“ e considera, per esempio, Niki Vendola una grande risorsa e una personalità politica forte e utile per il bene futuro del nostro Paese. Invece il giovane Renzi, per abitudine, nei suoi interventi parla di “noi“ (renziani) e di “loro“, riferendosi a chi è con Bersani, Vendola, Puppato,Tabacci. Sapendo che è molto difficile e complicato spostare gli equilibri del nostro “bel Paese Italia“, credo che in questa fase sia utile un uomo con una consolidata esperienza e che abbia chiaro che “NOI“ siamo tutto il centro sinistra unito, che deve sconfiggere “loro“ del centro destra, ora diviso, ma che ha troppi interessi da difendere per riunirsi a breve. Infine Caro Compagno/a, gli uomini e le donne vanno rispettati e valutati, non rottamati e gli uomini e le donne che da sempre hanno lottato dalla mia parte, io me li tengo stretti.
Angelo Gentilini
Martin Luter King: "Un uomo muore quando smette di lottare per ciò che è giusto".

26 novembre 2012

IMU: una tassa da cambiare

Ci stiamo avvicinando al saldo della seconda rata dell’Imu e ancor di più penso che è una tassa iniqua e da cambiare. Io credo che sia giusto tassare i beni immobili che sono una reale risorsa finanziaria e una fonte di reddito, tipo appartamenti in affitto, sedi di attività commerciali, ecc.ecc., ma essere proprietario di una casa, costruita con tanti anni di sacrifici e sostenuta, a volte e spesso, con l’impegno manuale di tutti i componenti della famiglia, non è un lusso e una fonte di reddito. A parte l’investimento iniziale, nel corso degli anni ci sono tutti i costi del mantenimento e della manutenzione ordinaria e straordinaria e a tante famiglie “operaie” sorge il dubbio se è stato un bene realizzare il sogno di una vita, oppure se era meglio godersi la vita in altro modo e far domanda, a suo tempo, dell’alloggio popolare. Arrivando al sodo, conosco dei pensionati con una pensione da 1100-1200 euro al mese, che si trovano a dover pagare in totale nel 2012 delle cifre che superano i 1000-1200 euro e oltre, perché sono proprietari della casa di famiglia avuta in successione. Vi sembra giusto??? Annoto e ricordo che la famosa Ici dell’ultimo Governo Prodi era legata al reddito e gli stessi pensionati pagavano una cifra molto più bassa. Peccato che Berlusconi e i suoi per far scalpore e conquistarsi delle simpatie elettorali l’abbiano tolta del tutto, perché fermo restando che non trovo giusto tassare la prima casa di abitazione, con Prodi pagavano di più i ricchi e pagavano di meno i poveri.
Angelo Gentilini

24 novembre 2012

Imola: in piazza contro la violenza sulle donne

Domenica 25 novembre 2012: giornata internazionale contro la violenza sulle donne
In piazza: i nostri corpi, la nostra voce, la nostra forza.
Insieme, contro la violenza sulle donne

Imola, Piazza Matteotti, dalle 10 alle 12
Siamo scese in piazza, nelle serate di venerdì 9 e venerdì 16 novembre, per denunciare la situazione pesante che le donne vivono in Italia.
Abbiamo chiamato, nome per nome, le oltre 105 donne uccise dall'inizio del 2012 per mano di mariti, padri, fidanzati.
Sappiamo che questa è solo la punta di un iceberg di discriminazioni e violenze che le donne continuano a subire in quanto donne.
Sappiamo che questa violenza non è un fenomeno occasionale ma è un'espressione del potere diseguale tra donne e uomini, di cui il femminicidio è l'estrema conseguenza. Ora più che mai servano politiche adeguate per contrastare la violenza in ogni sua forma.
Per questo abbiamo sottoscritto con forza la Convenzione nazionale "No More!" che ha come scopo una proposta politica unitaria, che invita le Istituzioni a un confronto aperto e ad un'assunzione di responsabilità.
Per questo saremo ancora in piazza, domenica 25 novembre, per dare visibilità alle proposte politiche contenute nella Convenzione e chiamare anche i/le nostri/e amministratori/trici locali a risposte concrete sul nostro territorio.

Trama di Terre/Centro Interculturale delle donne, UDI Imola, Coordinamento donne Cgil e Spi Cgil Imola

22 novembre 2012

Cisco: "Indietro Popolo Tour"

INDIETRO POPOLO! IL NUOVO TOUR DI STEFANO CISCO BELLOTTI dall'8 dicembre PER FESTEGGIARE 20 ANNI DI CARRIERA.. A RITROSO NEL TEMPO DAL TEMIBILE CISCO AI MODENA CITY RAMBLERS

Indietro popolo! è il nuovo tour indoor di Stefano Cisco Bellotti, nato per celebrare 20 anni di carriera del cantante emiliano. Un viaggio a spasso nel tempo partendo dalla fine della storia per arrivarne alle radici, un nastro riavvolto nel presente per rileggere il passato e affrontare meglio il futuro.
20 anni di combat folk moltiplicati per 20 cavalli di battaglia, un modo per festeggiare, ballare, pogare e prendersi in giro, partendo dai nuovi brani dell'ultimo album Fuori i secondi del gennaio scorso, passando dalle ballate estratte dai due album solisti del 2006 La lunga notte e Il Mulo del 2008 e arrivando ai pezzi storici, mai dimenticati e sempre attuali del periodo MCR, ai quali verrà dedicata la maggior parte del concerto.
Oltre alle date in giro per l'Italia, il tour toccherà a fine gennaio 2013 anche l'Irlanda, terra da dove tutto è partito e tema ricorrente nelle ballate dei MCR. Sul palco con lui, la band che l'ha accompagnato negli ultimi anni, Andrea Faccioli, chitarre, Bruno Bonarrigo contrabbasso, Beppe Mondini batteria, Simone Copellini tromba, Patrick Wright violino.
Con l'anno nuovo è prevista anche l'uscita di un album live Vol. 2, contenete alcuni brani mai editati prima in cd come Il cielo d'Irlanda con ospite Massimo Bubola e Il Bersagliere e altri brani live con diversi ospiti quali Bandabardò, Ginevra Di Marco, Momar, L'orchestra Multietnica d'Arezzo, il coro delle mondine di Novi e Francesco Magnelli.
Inoltre il doppio Cd conterrà anche due inediti, unici brani non dal vivo "Dopo la tempesta" e "La rivoluzione".

Per approfondimenti e le date del tour, visita il sito di Cisco.

19 novembre 2012

Solidarietà: "Inferno e Paradiso"

“C’era una volta Dante che stava facendo una passeggiata con Virgilio per conoscere nuovi territori ed esplorare terre nascoste.
Un giorno, mentre si stanno avvicinando a un luogo, sentono un meraviglioso profumo di stufato, contrastato però da lamenti di sofferenza, grida di rabbia, urla di disperazione. Dante è colpito dal contrasto, rivolge a Virgilio uno sguardo interrogativo? che rimane senza risposta. Quando poco dopo arrivano in una radura vedono che in mezzo vi è una grande pentola, piena di invitante stufato, con intorno delle persone con cucchiai dai manici lunghissimi coi quali cercano di avvicinare il cibo alla bocca. Ma non ci riescono, il manico è troppo lungo, il cibo cade per terra e loro rimangono con la fame insoddisfatta. Virgilio informa Dante: “questo è l’inferno”.
Passa un po’ di tempo e i due continuano a esplorare il territorio, quando ecco che nuovamente sentono l’appetitoso profumo di stufato.
Questa volta è però accompagnato da grida di gioia, da espressioni di piacere e da voci colme di gratitudine e soddisfazione. Quando arrivano alla radura vedono una grande pentola che contiene lo stufato, i cucchiai coi manici lunghissimi a disposizione delle persone che devono mangiare. La differenza consiste nel fatto che ognuno imbocca l’altro con reciproca soddisfazione. “QUESTO E’ IL PARADISO” informa Virgilio.”
 brano consigliato da Gabriele Gentilini

17 novembre 2012

Al cinema: "La forza delle donne"


In occasione del 25 novembre, giornata internazionale di contrasto alla violenza contro le donne, ti invito a partecipare a 2dimartedì: la forza delle donne (cinema), organizzata dall'Assessorato Pari Opportunità in collaborazione con il CineCircolo Celluloide.
Abbiamo pensato, in presenza di diverse validissime iniziative su questo tema organizzate sul territorio imolese da altri soggetti istituzionali ed associativi, di orientarci per una cosa diversa da quelle già programmate, onde evitare doppioni o sovrapposizioni, che cogliesse l'occasione di parlare di temi di genere in un modo includente e "popolare", quale è il mezzo cinematografico.
Per questo motivo, abbiamo programmato la visione, ad ingresso gratuito, di due film a tema presso il Cinema Teatro Osservanza di Imola,nei due martedì sera che precedono e seguono la data del 25 novembre:
martedì 20 novembre 2012 ore 21.00                                     
E ora dove andiamo
di Nadine Labacki
martedì 27 novembre 2012 ore 21.00
La sorgente dell'amore
di Radu Mihaileanu

Donatella Mungo
Assessora P.O. 

15 novembre 2012

Ieri... Uwe Zabel dell' IGMetal a Ravenna

Uwe Zabel, rappresentante sindacale dell’IGMetal, l'organizzazione dei metalmeccanici tedeschi, è stato ospite e ha portato solidarietà all’assemblea  indetta dalla Cgil ieri a Ravenna al Cinemacity, in ore di sciopero. Il sindacalista tedesco ha affermato che anche la Germania soffre la crisi , nonostante che lo spread sia sotto zero e ci sono ancora molte opportunità lavorative. I contratti atipici e il precariato si sta diffondendo, con una fascia di lavoratori sottopagati (3/4 euro ora). Zabel ritiene importante il messaggio di questo sciopero europeo lanciato contro l’Europa delle banche e dei capitali, perchè  nel nostro continente serve una società più giusta ed equa. Inoltre ha affermato che il sindacato tedesco è saldamente dalla parte della Cgil e di tutti coloro che si mobilitano per cambiare le politiche dominanti in Europa. Si deve rendere reversibile un processo che arricchisce di più chi ha già tutto e impoverisce le parti deboli e questo sta avvenendo anche in Germania, non solo in Italia. I tedeschi temono che nel breve periodo la crisi aumenti a livello continentale e che la Spagna, Italia, Portogallo stanno fungendo da laboratorio delle banche e dei poteri finanziari per l’affermazione di politiche neoliberali. Zabel con decisione dice che in Italia si sta sperimentando tutto ciò che verrà chiesto al mondo operaio nel continente e loro dell’IGMetal vogliono far cambiare la rotta a questo processo perché il compito dell’Europa non è garantire solo  i  profitti dei grandi gruppi finanziari. Dobbiamo mobilitarci su scala europea perché solo così possiamo pensare di affermare politiche per il benessere e lo sviluppo sociale, c’è bisogno di una crescita sostenibile basata sulla partecipazione e con una forte regolamentazione dei mercati finanziari, compresa la tassazione sulle transazioni finanziarie. Zabel ha concluso ribadendo che loro lottano insieme a noi per il lavoro e per la solidarietà dei lavoratori, lavoratrici e dei popoli.
Angelo Gentilini

14 novembre 2012

Oggi siamo in piazza "per"

Oggi siamo in piazza, in tante piazze italiane ed europee, per chiedere un cambio di rotta e un patto sociale europeo. Si assiste ad un progressivo smantellamento del welfare, delle tutele e dei diritti dei lavoratori e lavoratrici. I grandi gruppi industriali e finanziari pensano sempre di più che si deve superare la crisi proponendo linee guida unilaterali  che affossano la democrazia e la reale necessità partecipativa. Servono dei governi politici che sappiano cogliere i bisogni di tutte le parti sociali, invece in particolare in Italia abbiamo un Governo tecnico che con sagacia persegue una politica di rigore ma duramente recessiva che porta solo ad allargare la crisi e ad impoverire sempre di più i ceti più deboli e trascina su questa strada anche i cosiddetti ceti medi. Inoltre questi tecnici offendono l'intelligenza dei cittadini con proposte indecenti e  contraddittorie, come alzare l'età pensionabile per tutelare il futuro dei giovani e affermare anche che i giovani italiani sono SCHIZZINOSI, quando si sa che in Italia tra i 15 e i 25 anni ci sono 600.000 disoccupati, che non lavorano e non studiano più, ma si sa anche che la richiesta-domanda del mercato è di solo 38.000 posti. C'è tanto da fare ed è un vero peccato non aver ascoltato a sufficienza un uomo che nel 1974 ci disse che serviva urgentemente una Governance mondiale per indirizzare almeno i processi socio-economici-ambientali fondamentali, principali, sostenibili. Si sa che ognuno raccoglie ciò che semina perciò non si può continuare a pensare e a lasciare che siano in pochi a seminare per il bene dei tanti.
 Angelo Gentilini

09 novembre 2012

Disoccupazione in crescita

Disoccupazione ai massimi livelli nel 2012 e nel 2013. Lo ha comunicato l'Istat che ha diffuso le «Prospettive per l'economia italiana nel 2012-2013». La maggiore partecipazione al mercato del lavoro osservata a partire dalla fine del 2011 è alla base del rilevante incremento del tasso di disoccupazione previsto per quest'anno (10,6%). Nel 2013 il tasso di disoccupazione continuerebbe a salire (11,4%) «a causa del contrarsi dell'occupazione, fenomeno cui si dovrebbe accompagnare un aumento dell'incidenza della disoccupazione di lunga durata». 
La fase di debolezza ciclica dell'economia italiana «condurrebbe a un deterioramento complessivo delle condizioni del mercato del lavoro», ha rilevato l'istituto di statistica. Nei primi due trimestri dell'anno in corso «si è osservata una sostanziale tenuta dei livelli occupazionali, unitamente a una diminuzione delle ore lavorate (anche attraverso il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni), anche se segnali più negativi sono emersi a settembre». Di conseguenza, per il 2012 la diminuzione prevista in termini di input di lavoro sarebbe pari all'1,2%. A seguito del miglioramento delle condizioni economiche generali atteso nella seconda parte del 2013, il deterioramento delle condizioni complessive del mercato del lavoro potrebbe attenuarsi, anche se l'input di lavoro risulterebbe ancora in calo dello 0,5% in media d'anno. 
Le retribuzioni per dipendente mostrerebbero una dinamica moderata (0,9%, nel 2012 e 1% nel 2013). La produttività del lavoro diminuirebbe nel 2012 per poi stabilizzarsi nel 2013. Il costo del lavoro per unità di prodotto tenderebbe a crescere in entrambi gli anni. 
La spesa privata per consumi dovrebbe registrare quest'anno una contrazione del 3,2%. E' la previsione dell'Istat nelle Prospettive per l'economia italiana nel 2012-2013. Nel 2013, la spesa dei consumatori risulterebbe ancora in calo (-0,7%), per «le persistenti difficoltà sul mercato del lavoro e della debolezza dei redditi nominali».
 Fonte: l'Unità.it

08 novembre 2012

Assolto Vasco Errani

(ANSA) - BOLOGNA, 8 NOV - 
Vasco Errani, Governatore della Regione Emilia-Romagna, è stato assolto perché il fatto non sussiste dall'accusa di falsità ideologica in atti pubblici. La decisione del Gup di Bologna Bruno Giangiacomo a conclusione del giudizio abbreviato. La vicenda è quella di Terremerse. 
 fonte: ANSA

07 novembre 2012

S.O.S...CNH Imola

Sabato 10 novembre alle ore 10, presso la Camera del Lavoro di Imola ( via Emilia 44 ), si ritroveranno in un’assemblea aperta i tre sindacati di categoria Fim, Fiom, Uilm e i metalmeccanici della Cnh di Imola. La prima fabbrica chiusa da Marchionne nel 2009 , salì alle cronache anche grazie al lungo presidio dei lavoratori e allo sciopero della fame di Guido Barbieri. Da allora tante promesse e tanta Cassa Integrazione, ma questa scade definitivamente tra 6 mesi e dopo è impensabile che si sia già concretizzato il progetto di riconversione dello stabilimento imolese. I sindacati imolesi stanno sollecitando Regione e Ministero dello Sviluppo economico, affinché si rispettino i tempi per l’avanzamento del percorso di riconversione industriale.. In questo Paese Italia è tutto un paradosso, si pagano multe salate all’UE per gli autobus non in regola ed è latitante un vero progetto nazionale sulla mobilità, si afferma da tante parti che si è per il lavoro ecc..ecc.. e non si sostiene un progetto legato alla mobilità elettrica elaborato dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con Aster, che darebbe una soluzione occupazionale non solo ai dipendenti Cnh in Cassa Integrazione, ma sarebbe funzionale anche alla tenuta produttiva del territorio imolese. E’ bene anche ricordare che sia il Ministero dello Sviluppo economico, che quello dell’Ambiente, hanno definito tale progetto il migliore presente in Italia. E allora se non si sostiene il migliore, che cosa e chi deve essere sostenuto in questo Paese??? Svariate sono le sofferenze dei lavoratori, compreso chi ha trovato una risposta occupazionale nello stabilimento modenese, perciò è bene fare quadrato lavoratori, sindacati, istituzioni locali e regionali, per trovare una soluzione lavorativa.
Angelo Gentilini

05 novembre 2012

Grave infortunio sul lavoro alla Coop Sacmi


Nella mattinata di oggi lunedì 5 novembre si è verificato presso lo stabilimento della cooperativa Sacmi di Imola un incidente sul lavoro che ha coinvolto due operai. Uno di questi, in gravissime condizioni, è un giovane lavoratore dipendente di una ditta esterna con sede a Mordano operante nella fabbricazione di apparecchiature elettriche.

Ancora una volta si pone il problema della sicurezza.

L’infortunio di oggi verificatosi in un’azienda, come la Sacmi, che molto ha investito sulla sicurezza, dimostra che quanto fatto nel territorio, non è comunque stato sufficiente a evitare l’accaduto.

C’è un rischio reale che le esternalizzazioni e la logica degli appalti non solo producano una riduzione di salario e diritti delle persone, ma possano compromettere anche la loro salute e sicurezza.

FIM FIOM UILM richiedono che sia fatta chiarezza sulla dinamica dell’incidente ed accertate, da parte delle autorità preposte, tutte le eventuali responsabilità.
FIM-CISL Montebugnoli Marzia
FIOM-CGIL PediniStefano
UILM-UIL LiveraniPaolo

Quale produttività...? Parte terza.

Ritorno a scrivere sulla questione della produttività e in relazione alla nuova legge di Stabilità che prevede di stanziare nel 2013, 1 miliardo e 200 milioni per la maggior produttività. Il problema è abbastanza spinoso perché si intrecciano diverse situazioni, la prima è l’aumento del potere di acquisto dei lavoratori, la seconda è la mancanza di ore lavoro, la terza è l’alta disoccupazione, in particolare giovanile. Da anni in pratica le ore di straordinario ed altri premi aziendali legati all’aumento produttivo sono tassati solo al 10%, che si traduce in aumento di stipendio. Tecnicamente se ci si trovasse in un periodo di crescita e di saturazione occupazionale sarebbe ottimale, ma essendo nel bel mezzo di una crisi di sistema mondiale, che in Italia per tante ragioni si paga di più che da altre parti, credo che si debba avere una visione strutturalmente diversa e riformista. Allora ecco che vanno bene forti alleggerimenti fiscali a fronte di investimenti in qualità e ricerca che migliorino i sistemi produttivi ed inoltre credo sia estremamente necessario, oltre alla redistribuzione della ricchezza, anche la redistribuzione del lavoro. E’ ovvio che i lavoratori sono sotto ricatto e , a volte, pur di lavorare accettano di tutto, ma non possiamo continuare a prestare il fianco sulla produttività, aumentando l’orario di lavoro, gli straordinari e affossando tutele e diritti, come strumenti per alzare le buste paghe. L’aumento del potere di acquisto va perseguito con interventi di sistema e diminuendo la pressione fiscale generale sulla parte lavoro, aziende e dipendenti. Detto questo sarebbe bene defiscalizzare e detassare di più la stabilizzazione e la creazione di nuovi posti di lavoro, dati proprio dalla redistribuzione delle ore lavoro. Ultimamente in tanti citano il nuovo Premier francese Hollande ( socialista). Premesso che in Francia da tempo sono in uso le 35 ore di lavoro settimanale, voglio anche evidenziare che recentemente in un intervento ufficiale, trasmesso da RaiNews, Hollande ha definito deleterio il ricorso all’aumento degli orari di lavoro e degli straordinari, perché per mantenere attivo il potere di acquisto delle famiglie e la domanda del mercato interno, oltre alla redistribuzione della ricchezza,la lotta all'evasione, corruzione e speculazione finanziaria, è necessario per far lavorare più gente possibile la suddivisione equa-sostenibile delle ore lavoro.
Angelo Gentilini

02 novembre 2012

Rifiuti: Italia multata

La commissione Europea chiede alla Corte di giustizia che l'Italia venga condannata ad un'ammenda forfettaria da 56 milioni e a oltre 256 mila euro al giorno fino all'avvenuta bonifica delle centinaia di discariche illegali ancora presenti sul territorio. L’Italia è da tempo nel mirino dell’Unione Europea per quel che concerne le procedure d’infrazione per inadempimento degli obblighi comunitari in materia di rifiuti. Infatti, già nel 2007 una sentenza della Corte aveva stabilito che il nostro paese violava tre direttive comunitarie sullo smaltimento dei rifiuti, sui rifiuti pericolosi e sull'autorizzazione e gestione delle discariche. Successivamente, dato lo scarso impegno del Governo, la Commissione ha avviato un'ulteriore procedura di infrazione, inviando una lettera di costituzione in mora, nel febbraio 2008, ed un parere motivato a giugno 2009. Nel giugno 2011 Bruxelles ha nuovamente sollecitato l'Italia richiedendo un calendario per la regolarizzazione dei siti in questione entro tempi ragionevoli, ma ad oggi la situazione sembra invariata. Infatti, in Italia attualmente 255 discariche (16 pericolose) devono ancora essere bonificate, ma solo per 132 è stato ultimato il calendario degli impegni e sono stati completati i lavori di bonifica. Si ricorda, inoltre, che l'Italia ha altre procedure pendenti d'infrazione, come quella per la gestione dei rifiuti in Campania. Questa situazione di precarietà del nostro territorio relativa al recepimento delle normative europee e alla violazione del diritto comunitario in materia ambientale, già più volte denunciata dalla Cgil, sottolinea l’immediato bisogno di una politica volta ad una seria programmazione di un piano di interventi lungimiranti ed efficaci per la tutela dell’ambiente, che abbia il duplice beneficio di portare a dei risultati economici positivi anche in termini occupazionali ed eviti il ricorso al pagamento di sanzioni severe. In conclusione, è necessaria un’inversione di tendenza nei confronti dell’Unione Europea, che abbia come obbiettivo primario la tutela dell’Ambiente e del Territorio, al fine di sottrarre risorse al pagamento di sanzioni,che possono contestualmente essere investite in opere di bonifica e messa in sicurezza del territorio, e per creare lavoro.
Domanico Di Martino, CGIL.it