28 luglio 2011

ANTEPRIMA FESTA CGIL IMOLA

Informo tutti i visitatori del Mio blog che da sabato 17 settembre a martedi 20 settembre è in programma presso lo spazio verde del Centro Sociale Zolino di Imola la FESTA CGIL IMOLA.
Alla Camera del Lavoro di Imola, che opera nel territorio del Circondario Imolese, sono iscritti oltre 22.000 persone. La festa sarà molto articolata e vi saranno iniziative sindacali, sociali, musica e spettacoli. Sarà un grande momento di socializzazione.
A fine agosto pubblicherò tutto il programma completo.... ma già da ora SEGNATEVI IN AGENDA le date della FESTA dei LAVORATORI CGIL.
A. G.

22 luglio 2011

...è sempre colpa di qualcun'altro?

Evidenzio dal giornalino dei lavoratori Fiom-Ferrari l'articolo "Appunti dalla Ges...è sempre colpa di qualcun'altro?", a dimostrazione che i lavoratori delle Officine Ferrari sono i primi tifosi della ROSSA e si preoccupano della gestione sportiva che ha dei riflessi diretti con tutta la produzione auto Ferrari.
Se le gare di Formula Uno vanno bene è ovvio che si accresce nel mondo l'immagine della Ferrari e si accentuano le vendite delle altre macchine sportive granturismo. Perciò in sintesi pur nelle criticità e nelle più aspre diattribe tra vertici aziendali e lavoratori gli ultimi si dimostrano sempre i più affidabili e i più legati alla ROSSA.
A. G.

18 luglio 2011

Incidenti sul lavoro: aumentano donne e migranti

Il rapporto annuale dell'Inail: nel 2010 morti sotto quota mille, in calo del 6,9% dal 2009. Ma il miglioramento riguarda solo gli uomini: sette lavoratrici morte in più, salgono incidenti per gli stranieri. Per Napolitano "il fenomeno resta inquietante".
Nel 2010 i morti sul lavoro diminuiscono e scendono sotto quota mille. Dall'altra parte, però, l'occupazione non si risolleva e insieme agli infortuni vanno giù anche i posti di lavoro. La situazione è nera per donne e migranti, le categorie più colpite. Oggi (5 luglio) l'Inail ha presentato il rapporto annuale: l'anno scorso i decessi sono stati 980, con un calo del 6,9% rispetto ai 1.053 del 2009, nuovo minimo storico dal dopoguerra.
Risultano in discesa anche gli infortuni: sempre nel 2010 sono stati 775.374 in calo dell'1,9% rispetto ai 790.112 del 2009. Tra i morti le donne sono in aumento: l'Istituto sottolinea infatti che il calo di incidenti e morti riguarda solo la popolazione di sesso maschile.
Nello specifico, tra gli uomini si è registrato un calo degli infortuni pari al 2,9% (da oltre 545mila a 529mila) rispetto al 2009 e dell'8,2% per i casi mortali (da 981 a 901). Al contrario, c'è una crescita per le donne: circa un migliaio in più (+0,4% rispetto al 2009, da 244 mila a 245 mila) e sette lavoratrici morte in più (da 72 a 79), con un aumento annuale del 9,7%.
Anche gli stranieri sono molto colpiti dagli incidenti. Il 2010 è stato peggiore dell'anno precedente: si passa dai 119.240 infortuni del 2009 ai 120.135 del 2010, registrando un incremento dello 0,8%. Ha contribuito soprattutto la componente femminile (+6,8% gli incidenti contro il -1,2% dei maschi), secondo l'Inail, che evidenzia la progressiva crescita di colf e badanti straniere in Italia.
Diminuiscono invece gli incidenti mortali che investono i migranti: dai 144 del 2009 ai 138 del 2010, pari a-4,2%. Ancora una volta si nota la differenza di genere: -9,7% dei decessi tra gli uomini (da 134 a 121), +70% (da 10 a 17) per le donne.
"Dopo il calo record di infortuni del 2009, in parte dovuto agli effetti della difficile congiuntura economica, il 2010 ha registrato un'ulteriore contrazione di 15.000 denunce (per un totale di 775.000 complessive) a conferma del miglioramento ormai strutturale dell'andamento infortunistico in Italia. Solo dieci anni fa gli infortuni erano oltre 1 milione (1.030.000) e ben 1.452 i casi mortali". Lo ha detto il presidente dell'Inail, Marco Fabio Sartori, definendo il risultato "di straordinaria rilevanza".
Per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il fenomeno resta "inquietante". In un messaggio inviato all'Inail in occasione della presentazione del rapporto annuale dell'ente, il Quirinale sottolinea che il numero di incidenti "sul lavoro resta inquietante, doloroso e inaccettabile" e rende "necessaria" l'azione di "tutte le istituzioni" coinvolte.
Emanuele Di Nicola - da rassegna.it

11 luglio 2011

Il taglio degli incentivi alle rinnovabili è una follia

La decisione del Governo di inserire nel decreto legge finalmente consegnato alla Presidenza della Repubblica un taglio del 30% degli incentivi alle energie rinnovabili è una follia economica e sociale.
Premesso che il Ministro Prestigiacomo ha dichiarato che questa misura non c'era nel testo del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri, è del tutto evidente che il taglio del 30% degli incentivi alle energie rinnovabili è un favore fatto da Tremonti e Berlusconi alla Lega che, con il potere di ricatto che ha sul Governo, è in grado di ottenere il consenso a misure assurde come questa.
Con questa misura il settore delle energie rinnovabili riprecipita nel caos. Dopo il secondo decreto del Ministro per lo Sviluppo che, pur non avendo sanato del tutto i guasti del primo, aveva pur sempre promesso certezze nel tempo alle imprese e agli investitori ora il Governo smentisce sé stesso e rimette le mani negli incentivi abbassandoli drasticamente. Così gli investimenti privati subiranno un arresto e uno dei pochi settori senza crisi come quello delle rinnovabili vedrà di nuovo a rischio l'occupazione e la vita stessa delle imprese. Con questa misura il Governo ha compiuto un atto gravissimo che non darà praticamente nulla ai cittadini perché l'onere sulle bollette degli incentivi è misurabile in pochi centesimi. Parlare di taglio delle bollette è non solo demagogico ma del tutto falso. Mentre gli effetti sull'occupazione e gli investimenti saranno devastanti e questo proprio nel momento in cui altri paesi come la Germania hanno deciso di puntare sulle rinnovabili, anche con gli incentivi. Per di più così l'Italia si allontana dal raggiungimento degli obiettivi concordati con l'Europa del 20/20/20 nel 2020 e questo esporrà l'Italia a pagare penali pesanti che verranno scaricate sulle bollette. Come spiegheranno la Lega Nord e il Governo questo disastro al paese?
Alfiero Grandi - Presidente Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare

07 luglio 2011

Ma "se non ora, quando?"

Ma "se non ora, quando?"
incontro nazionale a Siena

Il 9 e 10 luglio riunione dei rappresentanti dei comitati, ma piovono le adesioni di centinaia di donne da tutta Italia e le organizzatrici lanciano un appello per creare una rete di ospitalità gratuita...
CLICCA QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO DI LAURA MONTANARI SU LA REPUBBLICA

04 luglio 2011

Ecco la CGIL

La Cgil è l'organizzazione sindacale più antica. Nasce nel 1906 dall'unione di tante Camere del Lavoro ( le prime già presenti nel 1891 ) e di alcune categorie di lavoratori, in particolare braccianti, che si erano organizzati per rivendicare i propri diritti, miglior condizioni di lavoro e di vita. Leader nazionale dei braccianti era l'imolese Argentina Altobelli che tra l'altro divenne un importante punto di riferimento per lo sviluppo dell'agricoltura italiana. Le Camere del Lavoro furono luoghi di incontro, di solidarietà e di mutuo soccorso tra gli stessi lavoratori. In pratica le Cooperative agricole, edili, meccaniche e di altri settori furono pensate e sostenute nelle e dalle Camere del Lavoro territoriali. Durante il periodo fascista l'attività sindacale e le libertà furono represse e perciò moltissimi sindacalisti parteciparono attivamente e clandestinamente alla Resistenza. Il contributo del sindacato e della classe operaia alla liberazione del Paese fu di tale rilievo che l'allora Segretario della Cgil, Giuseppe Di Vittorio, contribuì alla stesura della Carta Costituzionale Italiana, con la quale fu sancita la libertà d'organizzazione sindacale e il Diritto di sciopero. La Cgil rappresenta e tutela il lavoro, i lavoratori e i problemi dei cittadini in generale. Fin dalla sua nascita ha mantenuto la doppia struttura, verticale costituita dalle Federazioni di categoria, orizzontale attraverso le Camere del Lavoro territoriali e le strutture regionali. Ad oggi le categorie sono 12 mentre le Camere del Lavoro in tutto il territorio nazionale sono 134. La Cgil è radicata nei posti di lavoro e nel territorio attraverso la rappresentanza e l'attività dei Comitati degli iscritti e dei Delegati sindacali componenti delle Rsu. Le Rsu sono le rappresentanze sindacali unitarie elette dai lavoratori, hanno il potere di contrattare con l'azienda e di indire le assemblee sindacali nei posti di lavoro. La Cgil e le Federazioni di categoria definiscono e firmano insieme agli altri sindacati e alle organizzazioni dei datori di lavoro i Contratti collettivi nazionali, vigilano sul rispetto di tali Contratti e sulle norme e si impegnano a far rispettare i Diritti dei lavoratori e dei cittadini e a far avanzare le loro condizioni di vita e di lavoro. La Cgil , attraverso la propria rete di servizi, informa, tutela ed assiste i propri iscritti e i cittadini in generale ,anche non iscritti ,sui Diritti, sulle normative e sulla loro esigibilità. Tutti possono aderire alla Cgil indipendentemente da ogni opinione politica o fede religiosa. La Cgil è un'associazione autonoma ed è sostenuta dal contributo dei suoi iscritti, in Italia ha oltre 6 milioni di iscritti. Alla Camera del Lavoro di Imola ( Cgil Imola ), nata nel 1900, anche grazie al forte sostegno politico di Andrea Costa definito il padre del socialismo italiano, vi aderiscono oltre 22.000 persone.
"LA CGIL SEMPRE DALLA TUA PARTE".
A. G. - Testo elaborato da archivio Cgil