31 ottobre 2015

"Cosa rimane dopo il Jobs Act"

“Cosa rimane dopo il Jobs Act” è l’iniziativa promossa in Cgil a Modena martedì prossimo 3 novembre al pomeriggio, partendo dalle promesse tradite, a oltre sette mesi dall’entrata in vigore, della riforma del lavoro del Governo Renzi.
L’appuntamento è alle ore 17 presso la sala “9 Gennaio 1950” in Cgil (piazza Cittadella 36). A discutere sono invitati: Francesco Basenghi. Professore ordinario di Diritto del Lavoro Unimore; Marta Fana ricercatrice in Economia presso l'Institut d'Etudes Politiques di SciencesPo Parigi; Fausto Durante responsabile Cgil nazionale Politiche Europee e Internazionali. Coordina il dibatto Claudio Riso della segreteria Cgil Modena.
Il Jobs Act ha modificato radicalmente l'impianto del diritto del lavoro, del sistema di tutele e anche delle relazioni sindacali costruite nel tempo. Configura un cambio nell'equilibrio dei poteri tra datore di lavoro e lavoratori, diversamente da quanto era stato disciplinato con lo Statuto dei Lavoratori (legge 300/1970) che, riconoscendo un dislivello tra lavoro e impresa, aveva introdotto strumenti di riequilibrio del potere del datore di lavoro a garanzia dei lavoratori. 
Sostenuti da un’imponente operazione propagandistica, gli obiettivi dichiarati dal Governo - cancellazione dei contratti precari, equiparazione tra tutti i lavoratori, creazione di nuovi posti di lavoro (pure in presenza di una crisi economica dagli effetti economici e sociali devastanti) - si scontrano con una realtà che nella contrattazione, nella vertenzialità e negli effetti reali sul tessuto economico, è profondamente diversa. 
Le disuguaglianze rimangono tutte inalterate, si fanno prepotentemente spazio nuove forme di precarietà, a partire da quelle alimentate dal sistema dei voucher e da forme di “lavoro volontario”, non si registra ad oggi creazione di nuovi rapporti di lavoro. E disuguaglianze rimangono anche tra i lavoratori dei diversi Paesi membri della UE, dove permangono sistemi contrattuali, salariali e di protezione sociale differenti e differenti approcci da parte delle Organizzazioni Sindacali stesse. Da ultimo poi si è aperto nel nostro Paese un dibattito sull'introduzione per legge di un salario minimo che rischia di diventare un escamotage per non applicare i contratti nazionali.
Angelo Gentilini, da info Cgil Modena

30 ottobre 2015

In Nepal prima donna presidente della Repubblica.

KATHMANDU – Il Nepal ha la sua prima donna presidente. E’ la leader del partito comunista, Bidya Devi Bhandari, una battagliera femminista di 54 anni che si è battuta per garantire i diritti delle donne nel nuovo ordinamento statale. E’ stata eletta dal Parlamento di Kathmandu dopo il processo di transizione che un mese fa ha tramutato l’ex regno himalayano in Repubblica federale in seguito al rovesciamento della monarchia di quasi dieci anni fa. A suo favore 327 voti su un totale di 549.  Bhandari ha sconfitto il rivale del partito conservatore del Congresso nepalese Kul Bahadur Gurung. Il suo nome era stato proposto dall’ex capo dei maoisti Pushpa Kamal Dahal (detto Prachanda) e da un largo fronte della sinistra. Hanno boicottato il voto i partiti regionali dei ‘madhesi’, l’etnia che vive nella fascia meridionale confinante con l’India e che si è opposta con violente proteste alla nuova Costituzione varata a settembre. Anche se la carica di presidente è largamente cerimoniale, la sua nomina è un segnale forte per un cambiamento positivo della società nepalese ancora molto tradizionalista e patriarcale. La Bhandari appartiene al Partito comunista del Nepal (Marxista leninista unificato o CPN-UML), la seconda forza politica del Paese (dopo il conservatore Congress) a cui appartiene anche l’attuale premier KP Sharma Oli eletto circa due settimane fa. Dal 2008 occupa il posto di vice presidente del partito e per questo è considerata molto vicino al primo ministro. Arriva da una lunga militanza che ha condiviso anche con il marito, Madan Kumar Bhandari, un noto leader comunista morto in un incidente nel 1993. Come vicepresidente del CPN-UML, la neo presidente ha avuto un ruolo importante nella stesura della Carta costituzionale, in particolare per la norma che stabilisce “quote rosa” in Parlamento. E’ anche previsto che il presidente o il vicepresidente debba essere una donna. Frutto del lavoro di sette anni e di due Assemblee costituenti, il nuovo testo costituzionale entrato in vigore il 20 settembre è composto da un Preambolo, 308 articoli e nove allegati. Una prima Assemblea costituente operò senza successo per quattro anni dal 2008 al 2012 e fu sostituita all’inizio del 2014 dall’attuale che ha portato a termine il lavoro, sia pure in ritardo rispetto ai 12 mesi fissati in un primo tempo. La Bhandari è il secondo capo dello Stato dopo l’abolizione della monarchia alla fine del 2007 in seguito alla rivolta maoista. 
www.blitzquotidiano.it/politica-mondiale/nepal-eletta-prima-donna-presidente-comunista-e-
femminista-2309156/
Angelo Gentilini, da info www.blitzquotidiano.it

Estonia: reintegrate Sergey Mastepan.

Il delegato sindacale Sergey Mastepan è stato licenziato in tronco dalla Società estone di servizi di stivaggio, Transiidikeskus AS. Ha partecipato al processo di sensibilizzazione sulle povere condizioni di lavoro e sulla discriminazione sindacale all'interno della società, che includono dichiarazioni rilasciate in un articolo di giornale e, di recente, un discorso fatto in uno sciopero. Dopo che Sergey ha fatto luce sulle condizioni di lavoro che potevano mettere a rischio la salute, la sicurezza e i diritti fondamentali dei lavoratori nel porto di Tallin, la società ha esageratamente costruito delle “violazioni” per le quali potrebbe licenziarlo dopo oltre 20 anni di lavoro. Il Sindacato Indipendente dei Marinai dell'Estonia (ESIU) sta lottando per reintegrare Sergey . Unisciti a loro! 
Oggi, Sergy ha bisogno del nostro aiuto per riavere il suo lavoro e per stabilire il principio che il compito dei sindacati è difendere i lavoratori. Per favore, dedicate un momento per firmare e sostenere l'appello della Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti qui su Labour Start:
Clicca il Link per approfondire: http://www.labourstart.org/news/
E per favore, condividete questo messaggio con i vostri colleghi, amici e iscritti al sindacato.
Angelo Gentilini, da info Labour Start

29 ottobre 2015

Il film "La legge del mercato"

LA LEGGE DEL MERCATO al cinema dal 29 ottobre per gli iscritti CGIL a prezzo ridotto! Giovedì 29 ottobre uscirà nei cinema "LA LEGGE DEL MERCATO" di Stéphane Brizé, con Vincent Lindon - Palma d’oro per la miglior interpretazione all’ultimo Festival di Cannes. Per tutti gli iscritti CGIL il biglietto del cinema per questo film costa meno! I tesserati, esibendo la tessera alle casse dei cinema, avranno diritto di accedere col prezzo del biglietto ridotto corrispondente del giorno. Il protagonista de La legge del mercato, Thierry ( Vincet Lindon), è un uomo di 51 anni che, dopo 20 mesi di disoccupazione, inizia un nuovo lavoro che lo porterà presto a confrontarsi con un profondo dilemma. Cosa è disposto a sacrificare per non perdere il proprio lavoro? "Ho scelto - ha dichiarato il regista Stéphane Brizè - di osservare la brutalità dei meccanismi e dei rapporti dominanti nel nostro mondo, sovrapponendo l’umanità di un uomo senza sicurezza lavorativa, alla violenza della nostra società." Buona Visione!
(Nota di Academy Two, da info Cgil Nazionale)
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Il regista Stephané Brizé descrive un film realistico che vuole raccontare l'odierno mondo del lavoro: "Cerco di rappresentare la realtà nel modo più fedele possibile e anche per questo ho scelto volutamente il confronto tra un grande attore, come Lindon, e attori non professionisti. Più che un film politico si tratta solo di raccontare un uomo che dopo 25 anni di lavoro in un azienda viene mandato via perché i padroni hanno deciso di trasferire la fabbrica da un'altra parte. Non lo mandano via perché lavora male, ma solo perché vogliono guadagnare più soldi. Thierry è solo il viso sulle cifre dei movimenti finanziari di cui abbiamo notizia tutti i giorni." Vincent Lindon parla di "La legge del mercato" come di un film che non vuol essere di per sé politico: "Questo film non è stato pensato come politico. Il regista non vuole convincere nessuno, ma chi ha visto il film dice di essersi ricordato di essere di sinistra. La Loi du Marché parla solo della dignità di classe."
Nelle nostre zone è in programmazione al CINEMA SARTI di Faenza (tel.0546/21358).
Angelo Gentilini, da info Cgil Nazionale e www.cineblog.it

Criticità e debolezze sulla Legge di stabilità.

“La manovra? Partiamo dalle cose che ci piacciono, che sono poche e così facciamo prima". Inizia così l'intervista con Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, pubblicata il 28-10-15 su l'Unità e firmata da Wladimiro Frulletti.  Sostanzialmente, scrive il vice direttore del quotidiano "al di là delle misure più o meno criticabili e rivedibili (la Cgil si prepara a fare pressing sul Parlamento), la segretaria della Cgil ritiene che la manovra si muova nel solco di quelle che l'hanno preceduta, che non ci sia un salto di qualità, un cambiamento di verso dice sorridendo, rispetto a scelte che oramai da un decennio a questa parte escludono gli investimenti pubblici come motore (se non esclusivo almeno fondamentale) per far viaggiare ia ripresa. Troppa fiducia data (e per Camusso anche mal riposta) alle imprese, alla possibilità cioè che in Italia sarà il mercato privato a trainare il Paese perché «gran parte del nostro sistema imprenditoriale ha smesso da tempo di investire preferendo la rendita"....continua http://www.rassegna.it/articoli/una-manovra-tutta-sbagliata 
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Pensioni e Legge di Stabilità- I sindacati: "Le rilevanti ingiustizie e iniquità presenti nel sistema previdenziale non trovano risposta nella Legge di stabilità. Svilupperemo, a partire dai prossimi giorni, un’ampia mobilitazione in tutto il Paese, con iniziative nei luoghi di lavoro" "È un grave errore non introdurre la flessibilità di accesso alla pensione. Così si continuano a penalizzare sia i lavoratori che i giovani, i quali vedono ancora bloccato il turn over nel mercato del lavoro. La proroga del blocco della perequazione fino al 2018 delle pensioni è sconcertante e non ripristina il diritto alla rivalutazione, già previsto dalla recente sentenza della Corte Costituzionale". Così Vera Lamonica, Maurizio Petriccioli e Domenico Proietti, segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, in un comunicato unitario.
Leggi tutto: http://www.rassegna.it/articoli/pensioni-cgil-cisl-uil-al-via-mobilitazione-unitaria
Angelo Gentilini, da rassegna.it

28 ottobre 2015

Cgil, Cisl, Uil, Emilia Romagna: "Parte Civile contro le mafie".

E' fissata per la giornata di oggi, mercoledì 28 ottobre 2015, la prima udienza del processo "Aemilia". Si tratta del più grande processo contro le mafie mai svolto nel nord Italia, scaturito da un'importante inchiesta che ha disvelato il forte radicamento assunto da una organizzazione 'ndranghetista, molto ramificata nel territorio emiliano.

Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia Romagna, insieme ad alcune strutture dei territori interessati dai fatti criminosi, si costituiranno Parte Civile nel processo. E' precisa convinzione di queste Organizzazioni sindacali che quanto accaduto vada combattuto nelle aule giudiziarie con la massima determinazione possibile, allo scopo di cancellare la presenza di questa consorteria criminale dal tessuto economico della regione. Sono stati violati diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori che operavano nelle imprese coinvolte nei fatti contestati, sono state stravolte le regole del mercato del lavoro, si è agito da parte di costoro con la minaccia, la violenza e la ritorsione, colpendo diritti e determinando condizioni di lavoro inaccettabili, imponendo il "metodo mafioso" alle relazioni economiche e del lavoro. Sono stati lesi principi e valori di riferimento nell'azione del sindacalismo confederale, in primo luogo il fatto che la tutela dei diritti sociali e del lavoro richiede un contesto di piena affermazione della legalità. E' stato ferito un territorio, una regione, che in questi anni ha visto protagoniste le Istituzioni, le Organizzazioni sindacali, il mondo associativo, l'insieme della società civile, nell'azione finalizzata ad impedire la penetrazione della criminalità organizzata nell'economia legale. Sono numerosi gli atti negoziali, i protocolli, il sostegno all'azione legislativa, le ripetute denunce delle Organizzazioni dei lavoratori, che testimoniano questo. Ma ciò non è bastato. Purtroppo non ha impedito che accadessero fatti e si determinassero situazioni aberranti come quelle scaturite dall'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.Il processo alla 'ndrangheta che ha messo radici in Emilia Romagna deve perciò servire a questo: condannare i responsabili di questi  gravissimi fatti,  impedire che agiscano ancora, sradicare questo sodalizio criminale, riaffermare i diritti dei lavoratori. Ma, nel contempo, dare senso compiuto e forza all'affermazione della legalità economica e nel lavoro, affinché non risulti vano ciò che è stato fatto dai tanti soggetti che si sono impegnati in questa direzione in questi anni. Cgil Cisl e Uil hanno scelto di costituirsi Parte Civile, insieme ad altre associazioni ed espressioni della società civile, per ribadire con fermezza e determinazione la volontà di sconfiggere le mafie. 

CGIL CISL UIL Emilia-Romagna  ( http://www.er.cgil.it/processo aemilia )

Angelo Gentilini, da info Cgil Emilia Romagna

27 ottobre 2015

La seconda vita ciclistica di Ivan Ravaioli.

Sentire il vento che ti sbatte in faccia, buttarsi tra due ali di folla rischiando ad ogni curva di finire contro le transenne, e incrociare a millimetrica distanza lo sguardo terrorizzato di uno spettatore. Correre per quaranta minuti trattenendo il respiro, ascoltando solo il battito del cuore, consapevole che ogni pedalata a folle velocità può nascondere insidie. Pedalare senza freni è pazzia e insieme coraggio. Quello scatto fisso, un solo rapporto, l'incredibile capacità di mantenersi in equilibrio tra il pericolo di non cadere, lo scattare in piedi sui pedali, il non poter frenare e la voglia di alzare le braccia sotto lo striscione d'arrivo. Lo scatto fisso, le gare di fixed, una sorta di ciclismo su pista ma fatto in strada è tutto questo. Un ciclismo alternativo che ha il suo mentore italiano in Ivan Ravaioli. Faentino ma trasferitosi nel trevigiano per amore e per lavoro, di lavoro appunto, dopo essere stato corridore per quattro stagioni alla zalf e poi professionista due anni è il corridore di fixed italiano più conosciuto nel mondo. Occhi grandi azzurri, profondi, racconta quello che oggi è la fixed. Tra hipster, hip hop, radical chic, hippie, è un ciclismo alternativo. “Una seconda giovinezza – racconta Ivan Ravaioli, che a 35 anni, dopo essere stato un ottimo professionista, amico e compagno anche di Marco Pantani – con un ciclismo non più fatto per professione ma per passione e divertimento”. La fixed nella borsa, viaggia da New York a Londra, da Barcellona a Milano, corre i suoi quaranta minuti di follia, sale sul podio e si fa abbracciare dal bagno di folla. “Alla Red hook di Milano c'erano almeno quattordici mila persone – racconta il faentino – una vera festa di popolo, di quelle che nel ciclismo si ricordavano negli anni della gloria delle due ruote. Non parliamo di arrivi di tappa al Giro d'Italia, ma di circuiti dove corrono persone che al ciclismo ci sono arrivate a trenta, quarant'anni, attraverso altri percorsi, non con il ciclismo tradizionale. Gente che si butta nella mischia, corre e rischia, anche di cadere, di farsi male perché non ha dimestichezza con la bicicletta. Si corre per quaranta minuti, a tutta come si dice in gergo, sembra di stare in una arena, la gente va in delirio”
Continua a leggere: http://www.ciclismoweb.net/ivan-ravaioli-fixed-una-festa-di-popolo
Angelo Gentilini, da info www.ciclismoweb.net

Sostegno al progetto "Nonni su internet".

CIOF FP sede di Imola, in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale, promuove anche quest'anno il corso di alfabetizzazione informatica gratuito"Nonni su Internet", rivolto a persone di età superiore ai 60 anni che non abbiano alcuna conoscenza informatica. La particolarità di questa iniziativa sta nel fatto che ogni anziano sarà affiancato da uno studente/tutor del corso Operatore amministrativo-segretariale che lo supporterà durante il percorso, con il coordinamento di un docente di informatica. Il corso prevede 9 incontri di 2 ore, al mattino, dalle ore 9.00 alle ore 11.00 e partirà mercoledi 9 dicembre nella sede operativa del Ciofs, situata all'interno del complesso del Santo Zennaro, in via Pirandello 12 ad Imola. Lo Spi Cgil di Imola, come il precedente anno, darà visibilità e info nelle proprie sedi a questo progetto, perchè lo ritiene molto qualificante per i pensionati interessati all'apprendimento informatico, anche attraverso una relazione privilegiata tra il corsista anziano e l'adolescente che diventa il suo tutor/insegnante personalizzato. Per info più dettagliate telefonare ad Alice Ciarlariello, Ciofs Fp sede di Imola, 0542/40696 interno 418.
Angelo Gentilini

26 ottobre 2015

Le modalità per votare il "Patto per lavoro" regionale.

E’ in pieno svolgimento la consultazione sui contenuti del “Patto per il lavoro” stipulato con la Regione Emilia Romagna e le Associazioni datoriali.

La scelta di consultare tutti i lavoratori, pensionati e disoccupati, iscritti e non, e quindi di non
discutere solamente negli organismi dirigenti del sindacato di questioni fondamentali come il welfare e lo sviluppo del territorio, deriva dal grande valore di questo accordo, “per cambiare musica”, dice la Cgil, sottolineando come il Patto regionale riconosca che la contrattazione è una risorsa per lo sviluppo e per l’innovazione, che a fronte di eventi di crisi le parti datoriali si sono impegnate a non assumere iniziative unilaterali, e che la nuova legislazione regionale dovrà assicurare ogni tutela al lavoro, a partire dalla clausola sociale negli appalti. Per illustrare e far votare il Patto, oltre alle assemblee nei luoghi di lavoro e nelle Leghe dei pensionati, ne sono state organizzate anche altre due, aperte a tutti, che si terranno a Imola, martedì 27 ottobre, dalle ore 17 al centro sociale la Stalla (via Serraglio 20/b) e a Castel San Pietro, giovedì 29 ottobre dalle ore 17, alla sala Sassi (via F.lli Cervi 3). Inoltre sarà possibile votare alla Cgil di Imola, in via Emilia 44, sabato 24 ottobre e sabato 31 ottobre, dalle 9 alle 12, e alla Cgil di Castel San Pietro, in piazza Martiri Partigiani, giovedì 29 ottobre, dalle 15 alle 18 e sabato 31 ottobre dalle 9 alle 11.30. Infine, è possibile esprimere il proprio giudizio sull’accordo regionale, collegandosi on-line al sito www.pattoxillavoro.it.
Info Cgil Imola: http://www.cgilimola.it/
Angelo Gentilini, da info Cgil Imola.


25 ottobre 2015

"Salviamo la foresta Amazzonica"

Cari amici, una meravigliosa e remota parte della foresta Amazzonica, finora incontaminata e casa di innumerevoli specie, sta venendo distrutta metro dopo metro da coltivazioni illegali, ruspe e motoseghe. Ma basterebbe una sola firma del Primo Ministro del Perù Pedro Cateriano per salvare l’intera regione e trasformarla in un Parco Nazionale. In questo momento il disegno di legge che può cambiare questa storia è sulla sua scrivania. Manca solo la sua firma e ogni ora che passa un altro pezzo di foresta è perso per sempre. Se lo convinciamo ad agire contro questo scempio, diventerà un esempio che altri in tutto il mondo potranno seguire per fermare la deforestazione. Ma tocca a noi farglielo capire. Dal Perù ci hanno confermato che un’enorme mobilitazione internazionale può convincerlo a firmare e che la decisione può arrivare nei prossimi giorni. Organizzazioni indigene e ambientaliste combattono questa battaglia da più di vent’anni e ora con un ultimo tocco “avaaziano” possiamo finalmente vincerla.
Clicca per unirti, porteremo la nostra voce fin dentro l’ufficio del Primo Ministro: https://secure.avaaz.org/it/sierra_del_divisor_loc/?thTthcb
La Sierra del Divisor è una zona unica persino per l’Amazzonia. Ospita molte comunità indigene ed è uno degli ecosistemi più ricchi del Pianeta. Ma anche le minacce sono tantissime e aumentano di continuo: disboscamento illegale, cercatori d’oro, coltivatori di coca, per non parlare di possibili nuove strade e delle estrazioni di petrolio e gas! Di fronte a tutto questo molti si chiedono se istituire un Parco Nazionale sia veramente una soluzione efficace. Ma in realtà quella singola firma sarà come aprire un rubinetto, dal quale usciranno guardie forestali, risorse economiche, regole e controlli certi e più severi. Manca davvero poco. Dal 2006 ormai tutti in Perù chiedono che finalmente l’area diventi un Parco Nazionale, dagli ambientalisti alle comunità indigene, ai funzionari del governo fino al settore privato. Ora è tutto pronto: manca solo una singola firma. Da sempre la comunità di Avaaz si mobilita a difesa delle nostre preziose e insostituibili foreste. Lo scorso anno migliaia di noi hanno fatto donazioni per salvare la casa di alcuni degli ultimi oranghi del Pianeta, e ce l’abbiamo fatta. Ora possiamo trasformare un Primo Ministro in un Leader, proteggere questa terra meravigliosa e creare un esempio per salvare le foreste del Pianeta. Con speranza e determinazione,
Riccardo, Maria Paz, Oscar, Alice, Luis, Caro e tutto il team di Avaaz 
Angelo Gentilini, da info Avaaz.org

24 ottobre 2015

Federconsumatori e la "responsabilità medica".

“Legge di Stabilità e responsabilità medica , no a controriforme che penalizzano i cittadini”. Federconsumatori esprime forte preoccupazione per le norme, previste nella Legge di Stabilità appena varata dal Governo, che intervengono sulla responsabilità delle professioni mediche e sanitarie rendendo per i cittadini molto complicato, se non impossibile, in numerosi casi, ottenere un risarcimento per i danni subiti da una cattiva pratica medica e sanitaria. Il tema è da tempo oggetto di discussione e, come spesso accade, i problemi vengono ingigantiti, in modo tale da creare un clima di allarme: il dato reale delle richieste di risarcimento è invece pari allo 0,0012% sul complesso dei ricoveri ospedalieri e delle prestazioni specialistiche (dato Age.Na.S 2013 “Indagine sui modelli regionali di gestione sinistri e polizze”). Ciò che pare più probabile, invece, è che il governo, con questa norma, intenda contrastare la cosiddetta “medicina difensiva” cioè quella pratica che consiste nella prescrizione, da parte del medico, di un eccesso di indagini diagnostiche e di misure terapeutiche volte non tanto ad assicurare la cura del paziente, ma a garanzia del medico stesso in caso di contenzioso. Tale pratica, infatti, costa al SSN 10 Mld di € l'anno, secondo le stime del Ministero della salute. E' necessario che i medici e il personale sanitario possano svolgere i loro compiti in serenità, ma questo obiettivo non lo si può perseguire a scapito dei diritti dei pazienti danneggiati. Invece di finanziare adeguatamente il Servizio Sanitario Nazionale, invece di lavorare su un diverso rapporto medico-paziente si sceglie la via più facile e iniqua, quella di colpire la parte debole, cioè il paziente. Questo è quello che avverrebbe se le attuali proposte divenissero legge; infatti è previsto l'inversione dell'onere della prova, dovrà essere il cittadino a dimostrare non solo il danno, ma anche la dinamica dell'errore e le responsabilità. Inoltre vengono riviste le norme sulla responsabilità penale del personale medico con con l'eliminazione della responsabilità per colpa lieve ed i tempi di prescrizione passeranno da 10 a 5 anni. Quello che il Governo si propone è di inibire fortemente la possibilità per i pazienti danneggiati di fare valere i propri diritti e di liberare da responsabilità i medici, uno degli esiti potrebbe invece quello di complicare fin dall'inizio la relazione terapeutica e di cura. E' necessario quindi che il Parlamento, nell'esaminare il provvedimento, ripristini quell'equilibrio oggi messo in discussione, per evitare un ritorno al passato.
Angelo Gentilini, da info Federconsumatori Emilia Romagna.

23 ottobre 2015

La scuola unita domani manifesta a Bologna.

Dopo lo sciopero dello scorso 5 maggio, che ha visto una fortissima adesione del mondo della scuola e altri momenti di mobilitazione specifici riguardanti i diversi profili professionali, proseguono le iniziative di contrasto contro gli effetti più deleteri della Legge 107/2015, la cosiddetta Buona ScuolaSabato 24 ottobre, nell’ambito delle iniziative unitarie articolate a livello regionale, si terrà a Bologna una manifestazione regionale organizzata da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda cui hanno aderito Arci, Auser, Cobas, Comitati di sostegno alla Lip dell’Emilia Romagna, Irsef-Irfed, Rete degli studenti medi, Rete degli universitari, Rete della Conoscenza Emilia Romagna. Occorre rivedere profondamente l’impianto della legge, partendo dai reali bisogni del sistema di istruzione italiano: per primi, la lotta alle diseguaglianze e la promozione di un metodo cooperativo che faccia della scuola una comunità educante. Vi è inoltre la necessità, non più rinviabile anche a seguito delle recenti sentenze, di rinnovare il contratto di lavoro ormai scaduto da oltre 6 anni. Tutte le professionalità del mondo dell’istruzione vanno valorizzate attraverso il contratto. Come noto, la legge di stabilità appena definita dal Consiglio dei Ministri, è iniqua e ancora una volta colpisce il lavoro pubblico. Gli stanziamenti previsti per i rinnovi contrattuali sono una miseria ed un’umiliazione per i lavoratori e sono perfino inferiori allo stanziamento per ridurre le tasse sul salario di produttività nella contrattazione aziendale. L’unione fa la scuola” è lo slogan della manifestazione di sabato 24 ottobre: a Bologna il ritrovo è previsto alle ore 9.30 davanti all’Ufficio Scolastico Regionale (via dei Castagnoli-Largo Respighi) ed è previsto il comizio finale intorno alle ore 13 in piazza Santo Stefano.
Angelo Gentilini, da info www.cgilimola.it

Il via alle cause pilota sulla rivalutazione delle pensioni.

Sindacati pensionati e patronati Emilia-Romagna: via alle cause pilota sulle pensioni. (22 ottobre 2015 alle ore 14:08)        

Si è svolto martedì 20 Ottobre 2015 il previsto incontro congiunto tra Spi Fnp Uilp regionali e i rispettivi Patronati di Inca-Inas-Ital, con il coinvolgimento degli avvocati di riferimento per gestire anche sul piano legale gli effetti post sentenza Corte Costituzionale n. 70/2015 e del Decreto Legge n. 65/2015 convertito in legge n. 109/2015 sul blocco della perequazione per gli anni 2012-2013. Fermo restando che la nostra priorità strategica è di conquistare una reale rivalutazione delle pensioni sostenuta al tavolo con il Ministro Poletti oltre ad ottenere radicali modifiche della legge Fornero, si è convenuto di procedere con alcune cause pilota. Obiettivo delle cause pilota è di puntare sulla incostituzionalità del Decreto Legge n. 65 poiché non risponde appieno al merito della sentenza della Corte sulla perequazione delle pensioni in quanto, oltre a prevedere una incongrua una tantum, riproduce nuovamente discriminazioni tra i trattamenti pensionistici in essere. Pertanto, collegialmente con i rispettivi Patronati e con il concorso e con il parere dei legali di riferimento si procederà a breve operativamente con modalità coordinate tra strutture regionali e territoriali, alla individuazione di quei casi sia del privato che della pubblica amministrazione nonchè sulla scelta delle sedi dei tribunali, per sollevare questioni di costituzionalità del Decreto Legge n. 65. Un ulteriore aspetto discusso nel corso dell'incontro riguarda i termini della interruzione della decadenza e della prescrizione. Aspetti questi che dovranno essere portati a conoscenza per tempo ai pensionati/e interessati/e convenendo, in questa fase, di non presentare domande di ricostituzione o ricorsi; procrastinando la presentazione del ricorso amministrativo e la richiesta di interruzione dei termini a settembre 2016, così da consentire un periodo di azione posticipato e con più respiro, sperando che nel frattempo la Corte si pronunci sui ricorsi giudiziari di principio che saranno presentati.

Spi-Cgil  Fnp-Cisl  Uil Pensionati / Inca-Cgil  Inas-Cisl  Ital-Uil


Angelo Gentilini, da info Spi Cgil Emilia Romagna

22 ottobre 2015

Esito incontro sindacati con il sindaco sulla sanità imolese.

Cgil, Cisl e Uil di Imola, a seguito dell'incontro tenutosi nella mattinata di oggi con il sindaco di Imola e presidente del Circondario, ritengono necessario che venga fornito un quadro più organico relativamente al futuro dell'Azienda Usl di Imola, prima di esprimere un giudizio complessivo.
Riteniamo positiva la rassicurazione da parte delle Istituzioni nel confermare che la figura del direttore generale nel presidio sanitario imolese non sia messa in discussione e che debba avere come riferimento i bisogni dei cittadini del territorio. Riteniamo, inoltre, altrettanto positivo che nel disegno organizzativo che coinvolge la sanità in senso più generale, anche in riferimento all'area vasta, ci sia un impegno manifesto a tutela del personale, vista la condizione di difficoltà a cui è sottoposto l'organico dell'Azienda sanitaria imolese.
Ribadiamo tuttavia le nostre preoccupazioni in merito alla riorganizzazione sanitaria dell'area metropolitana, che non deve in alcun modo intaccare l'elevata qualità dei servizi erogati ai cittadini del territorio a prescindere dalla dirigenza.
Riteniamo altresì che, in un contesto più generale e organizzato in rete, vi siano maggiori possibilità di miglioramento dei servizi laddove oggi si segnalano alcune criticità, ma crediamo anche che per realizzare questo obiettivo l'Azienda sanitaria imolese debba giocare un ruolo da protagonista e di peso nel contesto complessivo dell'area metropolitana per rafforzare il nostro presidio.
Le parti si sono aggiornate ai primi di novembre per valutare se ci saranno elementi che aiutino ad avere un quadro generale più definito.
Angelo Gentilini, da info Cgil, Cisl, Uil Imola.

Analisi sulla legge di stabilità 2016.

Sul piano comunicativo si percepisce la riduzione del carico fiscale per le famiglie. Ma l'impatto espansivo dov'é? Il rischio è che, non coniugando crescita e tassazione, si finisca per ricadere negativamente sulla capacità produttiva. 
di Giuseppe Travaglini-Professore Economia Università di Urbino-. 
Condivido un' analisi del Prof. Travaglini pubblicata il 20 ottobre 2015, da http://www.rassegna.it/ (Cgil) .
Per leggere tutta l' analisi clicca il link: legge-di-stabilita-buona-per-i-media-meno-per-litalia .
Angelo Gentilini, da www.rassegna.it

Camusso e le pensioni scomparse dalla manovra.

“Il ministro del Lavoro ha detto che ci sarebbe stata un’apertura sulla previdenza, ma nella manovra il tema è assente", spiega il segretario generale Cgil. "Occorre capire cosa è cambiato rispetto a spot e slide della conferenza stampa di Renzi". “Per mesi il ministro del Lavoro ha ripetuto che ci sarebbe stata un’apertura sul tema della previdenza, ma il tema è scomparso dalla Legge di stabilità”. È molto critica Susanna Camusso riguardo le ultime scelte del governo in materia pensionistica, che sembrano non prevedere alcuna flessibilità in uscita. Parlando nel tardo pomeriggio di martedì 20 ottobre a un’iniziativa Cgil sulla partecipazione delle donne alla Resistenza, il segretario generale ha replicato a Giuliano Poletti, che si era detto “stupito” per le critiche del sindacato di corso d’Italia: “Dovrebbero stupirsi loro delle cose che dicono e che poi non fanno”. Una battuta Camusso l’ha anche riservata alla manovra finanziaria nel suo complesso, i cui contenuti sono ancora oggetto di anticipazioni e retromarce. “Ci vogliono i testi per capire cosa c’è e cosa è cambiato nella Legge di stabilità rispetto agli spot e alle slide della conferenza stampa del presidente del Consiglio” ha spiegato il segretario generale Cgil. “Aspettiamo il testo definitivo” ha poi aggiunto: “Aspettiamo soprattutto che la Legge di stabilità ricompaia, perché sembra ormai scomparsa”. 
Angelo Gentilini, da www.rassegna.it

21 ottobre 2015

Incontro tra sindacati e istituzioni sul futuro della sanità imolese.

CGIL CISL UIL IMOLA - COMUNICATO STAMPA: Cgil, Cisl e Uil di Imola, nell'esprimere forte preoccupazione sul futuro dell'Azienda Usl di Imola in relazione ai recenti accadimenti e purtroppo coincidenti con le dimissioni del direttore generale per motivi familiari, hanno ritenuto necessario chiedere un incontro alle istituzioni del Circondario e del Comune di Imola per affrontare e dirimere la situazione creatasi.
Siamo unitariamente concordi nel sostenere fermamente la necessità che il territorio del circondario imolese debba mantenere elevata la qualità dei servizi da erogare ai cittadini, a prescindere dai futuri scenari dirigenziali dell'Azienda sanitaria.
L'incontro si terrà nella mattinata di giovedì 22 ottobre, presso la sede del Comune di Imola.
Angelo Gentilini, da info Cgil, Cisl e Uil.

Il Sindacato dei medici italiani: "Così si smantella il Ssn"

Lunghe liste di attesa nella sanità pubblica e costi proibitivi  in quella privata. Per questo quasi una famiglia su due rinuncia alle cure. Nel 41,7% dei nuclei familiari, almeno una persona in un anno ha dovuto fare a meno di una prestazione sanitaria.  E' quanto emerge dal Bilancio di sostenibilità del Welfare italiano del Censis e dalle ricerche delle associazioni dei consumatori realizzate per il forum Ania-consumatori. I cittadini inoltre pagano di tasca propria 'il 18% della spesa sanitaria totale: oltre 500 euro pro-capite all'anno, mentre nell'ultimo anno,  al 32,6% degli italiani è capitato di pagare prestazioni sanitarie o di Welfare 'in nero'.
Prestazioni 'in nero'. Oltre il 21% dei pazienti ha pagato senza fattura......
Pazienti non autosuffuficienti. In questo contesto, con una popolazione che.....
"Così si smantella il Ssn". Il quadro che emerge è quello di una sanità sempre più distante dalle esigenze dei pazienti. "Questo è il risultato di anni di definanziamento del Sistema sanitario nazionale. Si assiste a uno smantellamento della Sanità pubblica.....
Famiglie a rischio per eventi sanitari". Gli italiani sono alle prese con un sistema di Welfare che da generatore di sicurezza sociale, è diventato fonte di ansia e preoccupazione e non risponde più alle esigenze dei cittadini.....
Il caro-ticket. Una tendenza quella di 'tagliare' le spese sanitarie.....
Gli obiettivi. Nell'ambito del Bilancio di sostenibilità del Welfare italiano.....
Continua per leggere tutto: www.repubblica.it/news sanità/famiglie rinunciano alle cure
Angelo Gentilini, da R.it Sanità

20 ottobre 2015

Oggi al via le assemblee per pensionati Spi Cgil di Imola.

Con la prima assemblea oggi a Mordano, per concludere il 14 novembre a Sassoleone,  lo Spi Cgil di Imola ha messo in campo 19 assemblee, predisposte in ogni territorio, comune e quartieri del Circondario imolese per incontrare i pensionati e le pensionate iscritte e non iscritte al Sindacato pensionati della Cgil. I temi portanti dell’ordine del giorno sono due:
1)“ L’impegno e l’iniziativa dello Spi per il rispetto dei diritti dei pensionati, per l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale e la rivalutazione delle pensioni”.
2)“ Informazione ed approvazione del  Patto per il Lavoro sottoscritto dalle organizzazioni sindacali con la Giunta della Regione Emilia Romagna”.
Nello specifico le assemblee di competenza della Lega Spi Cgil Pedagna-Ponticelli-Cappuccini sono due e si terranno:
1) Venerdi 23 ottobre, alle ore 14.30, presso la sala riunioni del Centro Sociale La Tozzona (via Punta/quartiere Pedagna). 
2) Lunedi 26 ottobre, sempre alle 14.30, presso la Boccciofila di Ponticelli di Imola.
Si invitano i pensionati e le pensionate a partecipare, a far partecipare e ad intervenire nel dibattito per evidenziare le oggettive difficoltà del vivere quotidiano. Per il programma e le informazioni più dettagliate delle altre assemblee ci si può rivolgere in ogni sede dello Spi Cgil presente nel proprio territorio, oppure telefonando al 0542-605631/ 605632, e all’indirizzo e-mail: > im_spi@er.cgil.it <. 
Info sul Patto per il Lavorohttp://www.cgilimola.it/cgil/patto-per-il-lavoro/2015/
Angelo Gentilini

19 ottobre 2015

Danza ottocentesca al Sersanti di Imola

Condivido questa bella iniziativa: "Festa di inizio Corsi di Danza di Società di Tradizione Ottocentesca", in programma lunedi 9 novembre alle ore 20.30, presso il Palazzo Sersanti in piazza Matteotti a Imola. Ingresso libero a tutti e tutte. 

17 ottobre 2015

Legge di stabilità 2016 e pericoli per pensionati.


Neanche 24 ore dal via libera nel Consiglio dei ministri nella legge di stabilità spuntano già le prime sorprese. Qualche piccolo "sgambetto" potrebbe essere riservato ai pensionati, che già hanno dovuto digerire il rinvio al prossimo anno delle opzioni di flessibilità in uscita promesse dal governo in primavera. L'innalzamento della soglia sotto la quale non si pagano le tasse (No tax area), dove si trovano principalmente i percettori delle pensioni più basse, che nelle intenzioni sarebbe dovuta crescere da 7500 a 8000 e 7750 euro, rispettivamente per i pensionati sopra e sotto i 75 anni, avverrà infatti soltanto dal 2017, come ha spiegato oggi il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. L'estensione ha spiegato, "vale dal 2017" e potrà essere anticipata qualora il governo dovesse dare l'ok agli oltre 3 miliardi di maggior spesa attraverso l'utilizzo della clausola migranti. Non solo. Il governo ha concesso una nuova salvaguardia ai lavoratori "esodati" che dovrebbe coinvolgere una platea di circa 31-32 mila persone e ha prolungato per un anno la cosiddetta "opzione donna", che consente alle lavoratrici con 35 ani di contributi di lasciare prima il lavoro. A questa misura però, come a quella della no tax area per i pensionati, è legata una clausola di salvaguardia. "Se non verranno reperite le coperture sufficienti- ha spiegato Poletti- la perequazione delle pensioni, la cosiddetta Letta, verrà allungata al 2017-18". Significa, in altre parole, che se questi due interventi dovessero costare più del previsto (nel caso dell'opzione donna ad esempio con un numero di adesioni maggiori delle stime iniziali) il governo reperirebbe le risorse rinviando di un altro anno la rivalutazione integrale delle pensioni rispetto all'inflazione. Prima ancora della sentenza della Consulta di maggio, con la legge di stabilità 2014, il governo Letta aveva infatti previsto un periodo cuscinetto fino al 2016 con una indicizzazione parziale degli assegni. Dal 2017 l'indicizzazione sarebbe tornata ad essere totale.
Angelo Gentilini, da www.huffingtonpost.it

16 ottobre 2015

"Da 1000 a 3000 aiuta e semplifica l'evasione"

Milena Gabanelli, giornalista e conduttrice di Report su RaiTre, boccia la misura proposta dal governo nel far passare il limite di pagamento in contanti da mille a tremila euro. "La piccola evasione, ma di massa - dice in un'intervista al "Fatto Quotidiano" - si combatte tracciando il denaro, non il contrario. Non è solo un regalo agli evasori: è anche un incentivo alla concorrenza sleale. Quelli che emettono ricevuta, che fanno la fattura, che fanno, cioè, le cose in maniera onesta, saranno penalizzati da tutti quelli che chiedono il contante per evadere, magari proponendo uno sconto sul prezzo." Al giornalista che le fa notare come il premier abbia detto che questa misura agevolerebbe il consumo, e secondo il presidente di Federalberghi aumenterebbe il turismo, Gabanelli risponde: "Mi chiedo quale turista gira con una borsa piena di contanti. Quando comprano un gioiello o una borsa Prada da 2.000 euro pagano in contanti? Noi quando andiamo all'estero per turismo ci portiamo una carta di credito o paghiamo gli alberghi con i contanti? Poi è vero che qualche ricco russo spenderebbe volentieri cash, ma dobbiamo alzare i limiti per agevolare pochi soggetti? Che senso ha?" La giornalista di Report spiega: "Per gli evasori sarà tutto un po' più semplice. Si continuerà a evadere nello stesso modo con cui si evade con il tetto a 999 euro, con il vantaggio, però, di fare in una sola operazione quello che fino a oggi dovevi fare con tre."
Angelo Gentilini, da www.huffingtonpost.it

15 ottobre 2015

"Miseria ladra"...a Imola con Fiom, Flc Cgil e Libera.

Fiom e Flc Cgil Imola aderiscono alla campagna “Miseria Ladra”, promossa da Libera e Gruppo Abele, contro tutte le forme di povertà. Con dieci proposte concrete che da subito possono rispondere alla crisi economica e sociale, rafforzare la partecipazione e rivitalizzare la nostra democrazia. “Miseria Ladra” è cantiere aperto a tutte le associazioni del volontariato, ambientaliste, alle cooperative del sociale per chiamare alla mobilitazione su un problema che oggi tocca più tragicamente e in misura crescente alcune fasce sociali, ma domani potrebbe riguardare molti altri. Dalla crisi si può solo uscire tutti insieme, con una visione e delle proposte concrete che sappiano difendere l’interesse generale, restituendo speranza nel futuro. Sabato 17 ottobre, Giornata mondiale contro la povertà, Fiom ed Flc Cgil saranno in piazza Matteotti a Imola (sotto al portico di fronte alla Coop), dalle 9 alle 12, insieme a Libera, con un banchetto informativo e dove sarà possibile fare un’offerta o regalare dei prodotti confezionati (farina, sale e zucchero) che saranno devoluti all’associazione di volontariato imolese “No Sprechi” che ha lo scopo di reperire e rendere disponibili gratuitamente viveri a persone in stato di disagio sociale.

Approfondisci info sulla campagna: http://www.miserialadra.it/ 
Angelo Gentilini, da info Cgil Imola.

14 ottobre 2015

"La Coop sei Tu...???"

Un contratto scaduto da circa due anni che è ancora lontano dall’essere rinnovato. Le grandi Coop sono impegnate in fusioni e riorganizzazioni in grande piattaforma contrattuale imbarazzante, che toglierebbe i pochi elementi di miglior favore rimasti per i lavoratori. Ma le Coop non dovrebbero “distinguersi”? Anche in funzione dei privilegi che concede la Carta Costituzionale? E invece no, Le Cooperative di consumo gettano la maschera e dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, di comportarsi come vere e proprie imprese di capitale, tanto quanto le altre multinazionali del commercio......Leggi  tutto: www.francescoiacovone.com/rinnovo-ccnl-delle-coop-di-consumo-la-cronaca-di-un-disastro/
Questo scritto rappresenta la realtà in cui si trovano i dipendenti delle Coop di consumo. Consiglio quanti e chi sostiene che, senza condizionamenti alcuno, sono giuste le aperture domenicali e di tutti i festivi in generale di leggere tutto il pezzo. Oramai non ci sono più limiti e capita che c'è chi tiene aperto anche il 1°maggio, che sarebbe ancora la festa dei lavoratori e lavoratrici. Il problema non è solo quello di lavorare i giorni festivi, che è una condizione esistente in tanti altri settori, ma il problema reale è doverlo fare senza le dovute indennità e maggiorazioni salariali festive, e in tanti settori, a volte e sempre più, evitando la contrattazione e restringendo i tempi di preavviso, come a dire se vuoi lavorare devi prendere quello che passa il convento. Un forte abbraccio solidale a tutte le lavoratrici e lavoratori in lotta e giustamente terribilmente incazzate/ti perchè non gli viene riconosciuto il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Agli altri se lavoratori e lavoratrici, consiglio di evitare la guerra tra poveri e di ripensare alla vecchia e sana solidarietà. (Angelo Gentilini)