31 dicembre 2020

Un consapevole **ABBRACCIO GRANDE** per un miglior 2021.


 Angelo Gentilini. (Foto scattata nelle iniziative progetto "Auguri sotto le finestre")

29 dicembre 2020

Legge sulla non autosufficienza. Il tempo è adesso!!!


La pandemia di #Covid19 ha messo in evidenza tutte le carenze del sistema di assistenza ad anziani e disabili. Se vogliamo che le morti di questi mesi non siano stati inutili un modo c'è e lo chiediamo da tempo: una legge nazionale sulla non autosufficienza. Il tempo è adesso!
Una legge che definisca i livelli di assistenza per i tre milioni di italiani, non solo anziani ma anche giovani vittime di incidenti e malattie, che non sono autosufficienti e la cui assistenza ancora grava sulle famiglie in modo pesantissimo. Una legge di civiltà, una proposta concreta per un futuro migliore, per un'Italia che esca più forte dall'emergenza sanitaria del 2020.
(Spi Cgil - Fnp Cisl - Uilp Uil, Emilia Romagna - www.facebook.com/SpiCgilER)
Angelo Gentilini, da info SpiCgilER

27 dicembre 2020

*Una canzone Magica per Giusi*

I "PERDIRVI" rock band dedicano con tanto affetto e amicizia la canzone "MAGICA" 

a ricordo di una cara amica. Ciao Giusi*.

(Brano suonato con dedica venerdi 4 luglio 2019 durante un concerto live "Estate Cà Vaina" Imola)

Angelo Gentilini

25 dicembre 2020

*Auguro un Sereno Natale a tutte e tutti*


     **Auguro un SERENO NATALE a Tutte e Tutti** Angelo Gentilini                

22 dicembre 2020

Superbonus 110% per abbattimento barriere architettoniche per gli over 65.

La misura era stata richiesta al governo dal Sindacato dei pensionati Spi-Cgil, da quello degli edili Fillea-Cgil e dall’Auser.

Grazie ad uno specifico emendamento della maggioranza è stata ora inserita nella legge di bilancio, in approvazione entro la fine dell’anno, la misura del superbonus del 110% anche per le opere di abbattimento delle barriere architettoniche in favore delle persone che hanno più di 65 anni. Significa che sarà possibile adeguare i condomini o le proprie abitazioni alle esigenze specifiche degli anziani senza spendere nemmeno un euro. 

I sindacati portano così “a casa” un risultato importante con una norma che migliora fattivamente le condizioni di vita delle persone che rappresenta e che è in grado anche di prevenire anche eventuali problemi in futuro.

Una conquista – la definisce il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti commentando la notizia – frutto dell’iniziativa del sindacato e che potrà permettere agli anziani di restare più a lungo in casa propria”.

Angelo Gentilini, da info www.spicgil.it // facebook/SindacatoPensionatiCGIL 

20 dicembre 2020

"Grazie di tutto *Partigiano Fosco* ciao R.I.P."

La storia "resistente" del "partigiano Fosco".

Una bella storia, quella di Fosco Romano Casini, classe 1925, vissuta tutta nel cuore dell’Appennino Tosco Romagnolo tra Cornacchiaia e Scheggianico, periferie di Firenzuola. Genitori cattolici del Partito Popolare di don Luigi Sturzo, il padre muore a 51 anni lasciando al fratello maggiore l’onere di capofamiglia a 16 anni. Un contesto umile dove tutta l’economia ruota attorno al castagno e ad una agricoltura ancora primitiva. Fosco continua l’attività del padre, quella del fabbro. Un mestiere che nobilita e che appaga nonostante la faticosa routine tra il fuoco del forno e la durezza dei metalli. I ferri delle bestie, i gangheri delle porte e i piccoli utensili che scandiscono la vita contadina come gli alari, i lampadari e i cancelli nascono dalle sue mani e si diffondono nelle cascine dei mezzadri e dei montanari. Questa realtà già caduca, subisce un fremito con l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno del 1940. L’annuncio ascoltato alla radio del bar, il quindicenne Fosco lo vive male. Nonostante la giovanissima età sente che quel messaggio sarà foriero di tragedie e di separazioni, come quella del fratello chiamato alle armi.
Tre anni di apparente calma vengono drammaticamente interrotti dall’occupazione militare tedesca e dalla chiamata alle armi della classe 1925 per la Repubblica di Salò. Per non arruolarsi Fosco lavora con la Todt a scavare trincee e gallerie al Passo del Giogo per l’allestimento della Linea Gotica. Poi nei primi mesi del ’44 le asportazioni e i rastrellamenti cominciano a connotare il dominio del Terzo Reich sul nostro Paese e Fosco, fiutando l’aria, approfitta di un giorno libero per darsi alla macchia. A tarda sera dopo il rientro dalle trincee del Giogo, Fosco, insieme al cugino Valdemaro, vede la propria casa circondata da una pattuglia di tedeschi che operavano un'ispezione. I due ragazzi rifugiatisi in cantina mentre i militari occupavano la casa, fuggono a rotta di collo da una finestra aperta per l'occasione dalla sorella Adele. Ma è dura rimanere imboscato, senza contatti con nessuno per tanti giorni. Dormiva negli essiccatoi delle castagne e mangiava qualche pesce del fiume. Il freddo e la fame lo spingono perciò nel paese di Firenzuola che in quei giorni è oggetto di un grosso rastrellamento tedesco. Molti di questi prigionieri finiranno poi a Prato e in Germania a lavorare coattamente nelle industrie di Hitler. Altri riusciranno a fuggire tra le maglie ancora larghe lasciate dalla Wehrmacht. Dopo giorni di digiuno quasi totale, e nottate all'addiaccio, Fosco prende contatto con alcuni partigiani e decide così di entrare nella brigata partigiana di Libero, la Trentaseiesima Brigata Garibaldi “Alessandro Bianconcini”. Era un continuo movimento tra le alture, missioni pericolose come il blocco di strade e scontri diretti con i nazisti. Si procedeva uniti, pur nelle differenze ideologiche e tattiche. Perché la Resistenza è stata un movimento eterogeneo: al suo interno vi convivevano i borghesi dotti di Luigi Meneghello, gli intimisti apolitici di Beppe Fenoglio, i comunisti formati o da anni di confino o attratti dalla rivoluzione sovietica e supportati dal PCI, che rimaneva il partito più strutturato, e i cattolici come Fosco, convinti che quella fosse la scelta più giusta e ascoltavano in silenzio gli indottrinamenti del commissario politico. Per questo, in un giudizio morale sull’operato dei partigiani, tutti questi aspetti – dopo la caduta delle maggiori ideologie del secolo scorso – vanno messi in secondo piano e va conservato e trasmesso quel patrimonio comune di riscatto nazionale e di patriottismo che era ben evidente sin dalle origini. Accadeva anche di prendere prigionieri, emblematico il caso della cattura di quattro soldati, un tedesco due lituani ed un austriaco, tutti giovanissimi, che rischiò di rendere critici i rapporti nella brigata tra chi voleva giustiziarli e chi come Fosco, vedendo in loro dei ragazzi costretti a combattere come unica alternativa di un arruolamento coatto, voleva tenerli in vita. I quattro sopravvissero a testimonianza di come, seppur divisi tra fedi politiche ed ideologie, la brigata fosse unita. Sul finire di Settembre del '44 Fosco partecipa ai combattimenti di Monte Battaglia.
Qui la Brigata Garibaldi respinse, sotto una pioggia battente, le truppe tedesche dopo un lungo tragico scontro a cui successivamente si unirono truppe americane. La strenua resistenza di partigiani e soldati americani, costata più di duemila vittime, fu un episodio di grande valore per la liberazione dell'Italia dai nazifascisti. Più significativo per Fosco il contatto con gli Americani avvenuto presso il borgo di Visignano. I Partigiani che lì si erano acquartierati avvistano da lontano un grosso contingente di militari che si avvicinano. Preparati al peggio si rifugiano tra le case pronti a tendere un imboscata al nemico... Quale sorpresa per Fosco quando compaiono “elmetti diversi” da quelli nazisti e quando un sottufficiale comincia a domandare ad una vecchietta se: “mamma tu ha visto partigiani?”, “Tu dire noi, noi americani... Papà e mammà miei Napoletani!”...
Così all'ombra di blindati “enormi come montagne” Fosco e compagni festeggiano un incontro insperato... festeggiamento presto interrotto da un cannoneggiamento operato dai tedeschi allertati dal suono delle campane della chiesa locale... la guerra non era finita.
L’incontro con i blindati americani “enormi come montagne” fu una gioia incontenibile, finalmente si poteva raggiungere il proprio paese e la propria casa. Fosco la trovò fortunatamente ancora in piedi e allora i pidocchi che lo infestavano divennero una parentesi alquanto sopportabile. Senza soluzione di continuità bisognava pensare alla ricostruzione dei paesi e alla ripresa di una vita normale ed un futuro nuovo. Un futuro migliore per figli e nipoti.
Angelo Gentilini, da "sabato sera".

14 dicembre 2020

*Il nobile e coerente gesto di Corrado Augias*

"Domani andrò all'Ambasciata di Francia per restituire le insegne della Legione d'onore. (...) Lo dico per la memoria dello sventurato Giulio Regeni, ma anche per la Francia, per l'importanza che quel riconoscimento ancora rappresenta dopo più di due secoli dalla sua istituzione"
Corrado Augias
(da "la Repubblica" - 13 dicembre 2020)

La decisione della restituzione della Legion d'Onore da parte di Corrado Augias (ricevuta nel 2007) è stata assunta in polemica con la stessa onorificienza francese data al presidente egiziano Abdel Fatah Al Sisi. Un leader che non si fa scupoli ad incarcerare tutti quelli che non sono d'accordo con lui, al momento sono circa 60mila, come è stata negata la scarcerazione a Patrik Zaki, che dovrà restare in carcere per ulteriori 45 giorni. 

Il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, che da anni è in prima linea per ottenere giustizia sul caso del ricercatore italiano Giulio Regeni torturato e ucciso in Egitto, ha commentato: ''La lista delle personalità italiane insignite della Legione d'Onore è lunga. Auspico che da domani, nel rispetto del divieto di assembramento, si formi una lunga e ordinata coda fuori dall'ambasciata di Francia per imitare il nobile gesto di Augias''

Libertà per Patrik Zaki, verità e giustizia per Giulio Regeni. 

Angelo Gentilini

10 dicembre 2020

Da LiberEtà: "Ogni tanto dite grazie agli anziani"

Alla fin fine sembra che il problema siano i vecchi, gli anziani, i pensionati. Qualche anno fa venne lanciata una campagna pubblicitaria che invitava tutti ad adottare un nonno/a perché i vecchi erano relegati in un mondo a parte, il più delle volte trascurati, abbandonati, ritenuti inutili. Si passò così a una rivalutazione della terza età come valore della memoria, si impiegarono davanti alle scuole per far attraversare i bimbi e altre amenità consimili. Nello stesso tempo i nonni servivano ai figli per andare avanti con contributi in denaro più o meno grandi, ai nipoti per integrare le paghette, e ai governi per prelevare sempre qualcosa dalle loro (troppo spesso) magre pensioni. Salariati e pensionati la patrimoniale l’hanno sempre avuta, tanto per divagare un po’. Poi è arrivato il Covid e tutto è cambiato. Gli anziani da vittime innocenti della prima ondata sono diventate vittime predestinate, e infine vittime delle maldicenze e della cattiveria. E c’era, c’è ancora, chi invocava la sospensione delle cure perché si tratta di vecchi improduttivi. Insomma: perché devo limitare la mia vita per proteggere persone che hanno ancora poco da campare? Perché devo subire la “dittatura sanitaria” per colpa di persone che costano alla società per cure sanitarie e pensioni? Poi una repentina rivalutazione della terza età. Basta chiamarli nonni e tutto cambia. I nonni, gli stessi che si abbandonavano negli ospedali prima di partire per le ferie, o si parcheggiavano negli ospizi. Ora, nel tempo del Covid, senza gli amatissimi nonni non ci può stare nessuno. Diventano anche paglia per dare fuoco alla propaganda di parte, finendo nel calderone delle polemiche insieme con immigrati, operai, cenone, impianti sciistici, artigiani, partite iva, ong. D’altronde, se i pensionati servono come bancomat per i governi possono tornare utili anche per raccogliere qualche voto. Comunque, il governo avrebbe potuto dare ristoro anche ai pensionati che nel 2020 hanno sostenuto le proprie famiglie con quella che spesso è l’unica entrata certa. Magari pochi simbolici euro per ringraziare della funzione sociale dei pensionati, vecchi, anziani. Chiamateli come volete.

Angelo Gentilini, tratto da www.libereta.it/ogni-tanto-dite-grazie-agli-anziani 

08 dicembre 2020

*40 anni fa moriva John Lennon, ma la sua utopia di pace è ancora viva*

L'omicidio di John Lennon venne commesso alle ore 22.50 di lunedì 8 dicembre 1980 quando il celebre musicista e attivista britannico venne colpito nell'ingresso del Dakota Building, la sua residenza a New York City, da 4 proiettili sparatigli alle spalle con una pistola calibro 38 da Mark David Chapman, un suo fan squilibrato. Lennon stava rincasando dopo una seduta di registrazione al Record Plant Studio insieme alla moglie Yoko Ono, gravemente ferito, venne dichiarato morto all'arrivo al Roosevelt Hospital, e i medici dell'ospedale dichiararono che nessuno sarebbe potuto sopravvivere più di 5 minuti dopo aver sostenuto tali ferite. 

Con la scomparsa di Lennon moriva tanto altro, il movimento anni 60, la ribellione e liberazione che aveva cambiato i rapporti tra le generazioni e il potere, la democrazia, il lavoro, le guerre, la fame nel mondo, ma non morirà mai la sua utopia di pace perché ancora oggi, domani e dopodomani ci sarà sempre qualcuno che canterà..... 

Immaginate  tutta le gente
Che vive solo per l’oggi

Immaginate che non ci siano patrie
Non è difficile farlo
Nulla per cui uccidere o morire
Ed anche alcuna religione
Immaginate tutta la gente 
Che vive la vita in pace

Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità


Leggi tutto il testo di Imagine: www.riflessioni.it/testi canzoni/lennon 
Ascolta il brano simbolo di pace: www.youtube.com/ Imagine - John Lennon 
Grazie John, Angelo Gentilini.

03 dicembre 2020

Ieri si è spento Aldo, il capostipite dei Moser.


Il mondo del ciclismo è in lutto: ieri mattina all'ospedale di Trento, dove era ricoverato a causa del Covid, si è spento Aldo Moser, il capostipite di una grande famiglia di ciclisti.  Aldo aveva 86 anni: era nato a Giovo, in provincia di Trento, il 7 febbraio del 1934. Professionista di lungo corso, ha pedalato nella massima categoria dal 1954 al 1974, ha fatto da apripista ai fratelli Enzo, Diego e Francesco e ai nipoti Moreno e Ignazio che ne hanno seguito le orme.

Clicca i link per approfondire: www.tuttobiciweb.it / www.federciclismo.it / wikipedia.Aldo_Moser

Angelo Gentilini

01 dicembre 2020

Il 1° dicembre 1970 in Italia arrivò la legge sul divorzio.

Oggi sono trascorsi 50 anni dall'approvazione definitiva del Parlamento italiano della legge 1° dicembre 1970, n. 898 - “Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio”

Nella legge italiana il divorzio è chiamato scioglimento del matrimonio e, nel caso di matrimonio religioso, cessazione degli effetti civili del matrimonio. 

Il percorso fu lungo, difficile e molto ostacolato dalla Democrazia Cristiana, dal potere ecclesiastico, e anche dai neofascisti del MSI. Già nel 1954 il deputato socialista Luigi Renato Sansone presentò un disegno di legge per l'istituzione del cosiddetto “piccolo divorzio”, ma in Parlamento la proposta non venne nemmeno discussa. Stessa sorte anche nel 1958 per Giuliana Nenni, la figlia del leader socialista, quando ripresentò la proposta al Senato. 

Nel 1961 la Corte Costituzionale confermò la validità della norma che puniva la moglie adultera, consentendo però al marito di avere una relazione extraconiugale purché fuori dalle mura domestiche. Anzi e non solo, il marito separato poteva denunciare la consorte se questa cercava di rifarsi una vita con un' altro uomo. Infatti alcuni anni prima aveva sollevato un gran scalpore la vicenda sentimentale di Giulia Occhini, la “dama bianca”, con il campionissimo Fausto Coppi. In una notte del 1954 furono arrestati in casa loro da agenti e un magistrato mandati dal marito di lei per coglierli in fragranza di reato, con la signora Giulia che poi trascorse tre notti in carcere, mentre al Fausto fu ritirato il passaporto, e nel 1955 furono processati e condannati a due mesi lui e a tre mesi lei. 

E così si arrivò al 1° ottobre 1965 giorno in cui il deputato socialista Loris Fortuna depositò il testo del progetto sui “Casi di scioglimento del matrimonio”, ma il testo fu preso in esame dalla commissione giustizia della Camera soltanto nel giugno 1967 e perciò fu evidente che non erano ancora mature le condizioni politiche e parlamentari per approvare la proposta. Ma Loris Fortuna, nonostante i contrari anche in casa socialista, non desistette spostando la battaglia per il divorzio fuori dal Parlamento. Puntò sulla creazione di un movimento di opinione pubblica che strada facendo trovò tante adesioni tra i vari strati della società italiana che era in gran fermento, ed ebbe il sostegno del Partito radicale di Marco Pannella, del settimanale popolare “Abc” e di diverse personalità del mondo laico. Il movimento divorzista si rafforzò, come la popolarità del deputato Loris Fortuna, che il 5 giugno 1968 riprestò la sua proposta di legge, questa volta firmata anche da altri 57 deputati socialisti, socialproletari, comunisti e repubblicani. A seguire il 7 ottobre, sempre del 68, il deputato liberale Antonio Baslini presentò un'analoga proposta di legge sulla “Disciplina dei casi di divorzio”. I due progetti furono abbinati e discussi alla Camera tra maggio e novembre del 1969, con il testo approvato a Montecitorio, ma poi modificato al Senato, per cui si rese necessario un' altro passaggio parlamentare prima di giungere alla definitiva approvazione del 1° dicembre 1970. Votarono a favore tutti i partiti, ad eccezione della DC e MSI, che poi si impegnarono in una campagna referendaria per l'abrogazione del divorzio. La consultazione si svolse il 12 e 13 maggio 1974 e vide la schiacciante vittoria del fronte divorzista con il 59,26 %, contro il 40,74 %, rimarcando che l'Italia era diventato un paese più moderno e più laico. Si affermò un significativo cambio di rotta nella società italiana con i cittadini che avevano separato chiaramente, per la prima volta, la sfera religiosa dalle leggi dello Stato e da li si aprì una grande stagione di conquista di diritti sociali e civili. 

Bei tempi, in cui il bene comune e collettivo erano un grande valore aggiunto che si praticava e rafforzava in ogni settore attraverso una diffusa democrazia partecipativa, ma poi nei decenni a seguire siamo caduti in tante trappole ben studiate che ci hanno disgregati, allontanati e sparpagliati. Abbiamo perso di vista tante sudate conquiste indebolendo, ad esempio molto attuale, il Servizio Sanitario pubblico nazionale, basato sul circuito di prevenzione territoriale, cura, riabilitazione, che era stato con forza istituito nel 1978. Ritroviamoci.

Angelo Gentilini.

28 novembre 2020

"28 novembre 1920 e la Frazione comunista di Imola"

Il 28 novembre 1920 si tenne al Teatro Comunale di Imola la riunione di 354 delegati socialisti che hanno aderito alla mozione per la fondazione del partito comunista italiano. La riunione passa alla storia come la Frazione comunista di Imola. Due mesi dopo, il 21 gennaio del 1921, a Livorno, è convocato il congresso nazionale del PSI e i risultati della riunione imolese diventeranno concreti in quell’occasione.

Tutto comincia nella casa elegante di Firenze dell’avvocato Mario Strozzi, il 4 novembre del 1917. Una ventina di persone, delegati del partito socialista provenienti da nord e da sud d’Italia, discutono della nuova situazione che si sta creando in italia, a pochi giorni dalla sconfitta di Caporetto e su quello che sta succedendo, approssimativamente, a Pietroburgo.  “La presa del palazzo d’Inverno è descritta nei dispacci come una sommossa d’avvinazzati”.

Andrea Marabini (figlio di Anselmo, ma su posizioni bordighiane) in una testimonianza del 28 novembre del 1970, descrive il convegno imolese a cui hanno partecipato più di 300 delegai. “Il palco del teatro comunale era addobbato con grandi ritratti di Karl Marx, Lenin, Andrea CostaKarl Liebknrecht (martire spartachista della tentata rivoluzione tedesca insieme a Rosa Luxemburg) tra festoni e bandiere rosse”.

“I delegati in gran parte erano stati ospitati in case di compagni”. Nella testimonianza di Berti, raccolta da Paolo Spriano, il clima di Imola viene così descritto: il Convegno ha elaborato il nuovo partito comunista. I convenuti – nella loro grande maggioranza – non si sono affatto preoccupati di ottenere ad ogni costo la maggioranza al Congresso, non hanno pensato a perdere tempo nella ricerca di “quelle oneste abilità, consigliate dal compagno Marabini e dai suoi amici di circolare, ma si sono preoccupati invece di votare una chiara mozione di sicuro fondamento su cui erigere il nuovo partito comunista”. 

Clicca il link per leggere tutto sulla Frazione comunista di Imola: www.claudiocaprara.it/la-frazione-comunista-di-imola 

Ai lavori  sono presenti Nicola Bombacci, Amedeo Bordiga, Antonio Gramsci, Umberto Terracini, Palmiro Togliatti. La sera del 28 novembre è organizzato per i partecipanti un ricevimento nel palazzo comunale.
Il comitato esecutivo, composto da Bruno Fortichiari, Amedeo Bordiga e Nicola Bombacci, sceglie di rimanere a Imola presso la sede del Partito socialista, che diventa anche sede della redazione de “Il comunista”, organo della Frazione che dal 5 dicembre è stampato a Imola dalla cooperativa tipografica editrice Galeati..... bim.comune.imola.bo.it/documenti 

Angelo Gentilini, da info www.claudiocaprara.it /// bim.comune.imola.bo.it 

25 novembre 2020

"Lettere di una Donna innamorata della Libertà".

– Lugano, 23 ottobre 1880, Anna scrive ad Andrea Costa: “No, Andreino, tu non hai ragione né punto né poco, né di affligerti che mi son condotta indegno del nostro amore... Basta se io ti offendo di aver detto a Cafiero di venire a d'esserci andata allorquando non vi è nulla di offensivo per te, e se tu puoi ingiuriarmi quasi per ciò....Io alla fine vedo una cosa: agli uomini come sempre è permesso tutto, la donna deve essere la loro proprietà. La frase è vecchia banale, ma ha la sua ragion d'essere pur sempre e l'avrà chi sa per quanto tempo ancora.....”

Napoli, 4 dicembre 1884, Anna scrive ad Andrea Costa: “Mio carissimo, la tua lettera buona e affettuosa m' ha fatto del bene, ma... c'è sempre quei ma se maledetti, che inciampano e che avvelenano ogni gioia, ogni speranza... Tu cerchi in me il riposo, io in te la vita. Io sono per te poco donna, tu per me sei un'astrazione. Io non ho la maternità. Tu non mi dai l'umano del contatto fra i sessi diversi. Tu non vuoi o non puoi capire che l'abbandono e la pienezza non sono che la conseguenza d'una vita reciproca piena di comprensione dei pensieri, dei sentimenti, delle aspirazioni.....”

Angelo Gentilini, da angelogentilini.blogspot.com/io-in-te-cerco-la-vita-anna-kuliscioff 

19 novembre 2020

I sindacati pensionati ricordano al Governo le urgenti necessità.

Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil ribadiscono la richiesta a Governo e Parlamento di inserire nella manovra di bilancio e nei prossimi provvedimenti legislativi anche misure a favore dei pensionati e degli anziani. 
“Siamo consapevoli della gravità del momento e della necessità di un Patto per il Paese che unisca lavoratori e pensionati, giovani e anziani – affermano i Segretari generali di Spi, Fnp, Uilp, Ivan Pedretti, Piero Ragazzini, Carmelo Barbagallo – e siamo convinti che interventi a favore dei pensionati siano necessari e urgenti: per ragioni di equità sociale; perché deve essere riconosciuto il fondamentale ruolo economico e sociale svolto dalle persone anziane; perché restituire potere d’acquisto a lavoratori e pensionati è indispensabile per far ripartire il Paese alla fine dell’emergenza sanitaria; perché le persone più fragili, sole, non autosufficienti non sono scarti e devono essere tutelate e curate”. 
Spi, Fnp, Uilp chiedono una legge quadro nazionale per la non autosufficienza, che assicuri servizi e sostegni uniformi e adeguati in tutto il Paese. Ritengono poi necessaria una profonda riforma delle Strutture residenziali socio sanitarie per anziani: strutture più piccole e integrate nel territorio; maggiori controlli; forme di residenzialità alternativa; potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata per consentire alle persone di restare nelle proprie case. Una riforma da inserire in un più vasto progetto di rilancio del Servizio sanitario nazionale. Inoltre chiedono la riduzione della pressione fiscale anche sui pensionati, che oggi pagano più tasse di tutti i pensionati europei, e l’ampliamento della platea dei beneficiari della Quattordicesima: pensionati con anni di lavoro e di contributi alle spalle hanno il diritto di recuperare parte del potere d’acquisto perso negli anni.

Spi, Fnp, Uilp ribadiscono la loro piena solidarietà a tutti i lavoratori che si stanno mobilitando per i rinnovi dei contratti. Parteciperanno a tutte le forme di mobilitazione indette dalle Confederazioni e si riservano di valutare proprie iniziative di mobilitazione, nel rispetto delle misure di sicurezza, dei protocolli e delle regole.

Angelo Gentilini, da info www.spicgil.it 

17 novembre 2020

La protesta Spi Cgil è stata ascoltata.

 Alla fine il governo ha dovuto fare marcia indietroLa rivalutazione delle pensioni è salva e non ci sarà la proroga del blocco fino al 2023 come inizialmente previsto dal testo della prossima legge di bilancio.

Che significa?: Significa che dal 1° gennaio 2022 entrerà in vigore un nuovo meccanismo di rivalutazione che permetterà un maggiore recupero di potere d’acquisto delle pensioni. Le fasce saranno tre: la prima, al 100%, per tutte le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo a; la seconda, al 90%, per quelle da quattro a cinque volte il trattamento minimo; la terza, al 75%, per quelle sopra cinque volte il trattamento minimo. Attualmente il sistema prevede invece una rivalutazione al 100% solo per le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo, al 97% per quelle tra tre e quattro volte, al 77% per quelle tra quattro e cinque, al 52% per quelle tra cinque e sei e a decrescere ulteriormente per gli importi più elevati.

Ok, ma al 1° gennaio 2022 manca più di un anno: Vero. Ma per i pensionati al momento non sarebbe comunque cambiato nulla. L’indice di rivalutazione fissato per il 2021 infatti è pari allo 0,0%, anche e soprattutto per i contraccolpi economici causati dall’emergenza Covid-19. Significa che il valore delle pensioni per quest’anno purtroppo non cambierà. È più realistico pensare invece che dall’anno successivo questo indice possa crescere, portando nelle tasche dei pensionati qualche soldo in più, dopo tanti anni di blocchi finalmente anche con un sistema di rivalutazione migliore.

Che succede ora?: La proroga del blocco al 2023 non è più presente nel testo della legge di bilancio ma questo non significa che non possa rientrarci. Certo, conta la volontà politica e quella espressa dal governo in queste ore a seguito delle proteste dei Sindacati è piuttosto esplicita. Per sicurezza bisognerà però aspettare la definitiva approvazione della legge di bilancio da parte del Parlamento. C’è tempo fino al 31 dicembre 2020 ma realisticamente arriverà prima.

Il commento di Ivan Pedretti, segretario nazionale Spi Cgil:

“Vigiliamo e facciamo attenzione, che non si sa mai. Possiamo però dire che la nostra voce si è sentita e che al momento abbiamo riparato ad un errore clamoroso e all’ennesimo tentativo di mettere le mani nelle tasche dei pensionati”.

Angelo Gentilini, da info www.spicgil.it

15 novembre 2020

*La nuova tessera ANPI 2021*

 

*In anteprima, la tessera ANPI 2021 dedicata alle donne della Resistenza*

Il disegno in copertina è stato realizzato e donato all'ANPI dal vignettista e illustratore Mauro Biani.

Angelo Gentilini, da info www.anpi.it 


06 novembre 2020

L'imolese Alessia Patuelli nel 2021 tra le Donne Elite.


Una bella notizia per lo sport imolese perchè il team Alé BTC Ljubljana, formazione ciclistica femminile World Tour, per la stagione 2021 ha deciso di puntare sue due giovani promettenti ragazze italiane e una di queste è l'imolese Alessia Patuelli, figlia di Andrea e nipote di Fabio, entrambi ex professionisti. Inoltre in questo importante team è fondamentale il ruolo tecnico del bubanese (Mordano) Giuseppe Lanzoni, anche lui ex professionista anni 80.

Alessia Patuelli, nata ad Imola il 22 dicembre 2002, in questo 2020 con il team junior Breganze Millenium ha ottenuto tre vittorie tra le Junior ed è risultata la migliore di categoria anche al Giro delle Marche in Rosa. Ha vestito la maglia azzurra ai Campionati Europei su strada e in passato ha vinto diversi titoli italiani su pista. Nel 2021 farà il suo debutto tra le Elite.

Queste le sue parole: “Quando mi si è presentata l’opportunità di poter far parte di Alé BTC Ljubljana per me è stata una grande sorpresa e allo stesso tempo ha rappresentato una grande opportunità di passare nel WorldTour già nella mia prima stagione da Elite. Entrare a far parte di una grande squadra come questa, mi darà l’opportunità di crescere a livello personale e atletico e, inoltre, mi permetterà di imparare tanto per il mio futuro, grazie alla presenza di atlete di altissimo livello come Marta Bastianelli e Tatiana Guderzo. Nel mio primo anno nella categoria mi aspetto di imparare tanto e aiutare le mie compagne. Cercherò anche di migliorare soprattutto in salita e in volata in modo da poter dare sempre il massimo in gara. Ci tengo a ringraziare tantissimo tutto lo staff di Alé BTC Ljubljana per questa opportunità e per aver creduto in me”.

Clicca il link per più info: www.facebook.com/groups/ i racconti del DS Giuseppe Lanzoni. 

Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/groups 

31 ottobre 2020

E' stato tutelato il lavoro, i lavoratori e le lavoratrici.

Roma, 30 ottobre – Il governo ha accettato la richiesta di Cgil, Cisl e Uil, di prorogare nella Legge di Bilancio 2021, 12 settimane di cassa integrazione Covid (gratuite per le imprese) ed il conseguente blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo 2021.

Contemporaneamente si avvia già dalla prossima settimana un confronto sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sulle politiche attive del lavoro.

Inoltre, saranno calendarizzati una serie di incontri per discutere della Legge di Bilancio (Sanità, non autosufficienza, Riforma Fiscale, rinnovo dei CCNL, Scuola, Istruzione, Pubblica Amministrazione, Politiche industriali e politiche e tutele per tutti i settori maggiormente colpiti dal decreto Ristori) e dei Fondi europei.

È un buon risultato per le lavoratrici e i lavoratori e per il Paese. 

"Insieme abbiamo protetto il lavoro e abbiamo ottenuto quello che chiedevamo: i licenziamenti saranno bloccati ancora fino a fine marzo e la cassa integrazione prorogata. È un momento di grande difficoltà. Il sindacato c'è. Resistiamo insieme." (Maurizio Landini, Segretario Nazionale Cgil)

Angelo Gentilini, da info www.cgil.it - www.facebook.com/CGILwww.collettiva.it 

30 ottobre 2020

Lo Scorpione di LiberEtà.

 *Scorpione(23 ottobre - 22 novembre)
Attento, combattente, previdente, ed empatico. 
Piccole insoddisfazioni, dovute ad Urano contrario, non turbano l'atmosfera di benessere che respirate. Iniziate i lavori di ripulitura: eliminate i frutti marci, dissotterrate le idee, arieggiate gli spazi. 

Angelo Gentilini, da info www.libereta.it 

28 ottobre 2020

Carenza di infermieri per l'assistenza agli anziani.

"𝗠𝗔𝗡𝗖𝗔𝗡𝗢 𝗚𝗟𝗜 𝗜𝗡𝗙𝗘𝗥𝗠𝗜𝗘𝗥𝗜 𝗡𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗦𝗧𝗥𝗨𝗧𝗧𝗨𝗥𝗘 𝗥𝗘𝗦𝗜𝗗𝗘𝗡𝗭𝗜𝗔𝗟𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗔𝗡𝗭𝗜𝗔𝗡𝗜 𝗗𝗘𝗟 𝗖𝗜𝗥𝗖𝗢𝗡𝗗𝗔𝗥𝗜𝗢 𝗜𝗠𝗢𝗟𝗘𝗦𝗘"
Da diverse settimane nelle strutture residenziali accreditate gestite da soggetti privati di Imola e del Circondario imolese si sta vivendo una carenza senza precedenti di personale infermieristico, fondamentale per garantire l’assistenza agli ospiti presenti nelle strutture.

Di questa carenza è già stata informata la Ausl di Imola che ha provveduto a inviare, nel limite delle proprie disponibilità, personale che potesse garantire la continuità assistenziale.
Si tratta di una soluzione tampone che però non risolve un problema di tipo strutturale dovuto al fatto che la crisi sanitaria, che già da diversi mesi colpisce il nostro Paese, ha portato le strutture sanitarie a scorrere tutte le graduatorie disponibili per affrontare l’emergenza sanitaria. E questo ha fatto sì che personale che lavorava presso strutture accreditate sia passato al datore di lavoro pubblico. La situazione presso le strutture residenziali gestite direttamente dall’Asp permette ancora di garantire continuità assistenziale, purché non vi siano nuove cessazioni almeno fino a che non venga espletato il concorso. Occorre, a nostro avviso, uno sforzo complessivo tra tutti i soggetti pubblici coinvolti affinché possano essere adottate soluzioni a più lungo respiro per affrontare questa problematica, almeno fino a quando non potranno essere reperiti infermieri dai soggetti privati, attraverso i loro usuali canali di assunzione. Già dal concorso per infermieri in atto presso la Ausl di Imola e dal concorso, sempre per infermieri, che dovrebbe svolgersi a breve presso l’Asp del Circondario potrebbero essere destinati temporaneamente infermieri presso le strutture accreditate gestite da privati così da superare questa fase emergenziale e garantire la doverosa assistenza agli ospiti anziani. Queste problematiche sono state esposte anche al Tavolo circondariale a cui abbiamo chiesto di farsi carico del problema assieme alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana. Infine, proprio considerando queste carenze di organico, abbiamo chiesto che gli ospiti che dovessero risultare positivi vengano trasferiti dalle strutture residenziali ai reparti Covid al fine di prestare loro le cure necessarie, viste anche le condizioni di salute già precarie della maggior parte degli utenti, e tutelare gli altri ospiti e tutto il personale, come è stato fatto durante la prima ondata della pandemia.
𝗠𝗮𝘂𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗦𝗲𝗿𝗿𝗮, segretario Funzione Pubblica Cgil Imola
𝗠𝗶𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗶𝗻𝗮, segretaria generale Cgil Imola
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Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/cgilimola

26 ottobre 2020

Saldo in posta delle pensioni di novembre.

 Anche per il mese di novembre è anticipato e scaglionato il
pagamento delle pensioni per chi le riscuote in contanti presso le Poste Italiane.

A partire da domani bisogna recarsi agli sportelli secondo la seguente turnazione alfabetica:

27 ottobre → cognomi dalla A alla B
28 ottobre → cognomi dalla C alla D
29 ottobre → cognomi dalla E alla K
30 ottobre → cognomi dalla L alla O
31 ottobre (mattina) → cognomi dalla P alla R
1 novembre→ cognomi dalla S alla Z

Importante! Sarà possibile riscuotere la pensione in qualsiasi sportello postale in Italia.
Per chi non ritira la pensione in contanti, l’accredito sui conti correnti postali verrà effettuato nella giornata di domani (27 ottobre). I pensionati che ritirano la pensione in contanti alle Poste e hanno un’età pari o superiore ai 75 anni possono chiedere all’Arma dei Carabinieri la consegna gratuita a domicilio della pensione.
→ Per informazioni sul servizio c’è il numero verde 800 55 66 70
N
ota bene: queste misure sono valide unicamente per i pensionati che riscuotono la pensione negli uffici postali.
N
on sono invece interessati tutti quei pensionati che hanno l’accredito della pensione in banca, che la riceveranno direttamente sul proprio conto il 2 novembre.

Angelo Gentilini, da info www.spi.cgil.it 

25 ottobre 2020

Hindley e Hart, e 15 km per una Maglia Rosa.

Tao Geoghegan Hart ha vinto ieri al Sestriere, Jai Hindley ha preso la Maglia Rosa, e sono a pari tempo in classifica generale.
Angelo Gentilini, da info www.giroditalia.it                                                                                           

22 ottobre 2020

E' il giorno dello *Stelvio*, scalato dal versante di Trafoi.

 Percorso: Tappone alpino con quattro salite per oltre 5400 m di dislivello. Partenza in salita sul Passo Campo Carlo Magno che porta in Val di Sole e dopo circa 45 km si affronta l’inedito (strada di apertura recentissima) Passo Castrin/Hofmahdjoch che porta in Val d’Ultimo/Ultental. La lunga discesa su strade ampie, ben pavimentate serpeggianti a mezza costa porta ai sobborghi di Merano dove si riprende a salire da Foresta/Forst entrando in Val Venosta e risalendola quasi per intero. Si affronta quindi lo Stelvio [2758 m] dal versante più impegnativo per quasi 25 km al 7.5% di cui metà oltre i 2000 mt. Dopo la lunghissima discesa, la salita finale ai laghi di Cancano con le “Scale di Fraele” e i  21 tornanti perfettamente ritmati sul fianco della montagna.

Ultimi km: 
La salita finale di quasi 9 km attorno al 7% porta alle Torri di Fraele circa a 2 km dall’arrivo. Seguono due brevi gallerie e una breve discesa fino al Lago delle Scale che si costeggia per circa 1 km perfettamente pianeggiante. Gli ultimi 500 m sono in leggera salita al 3.5 % circa. Rettilineo finale di 200 m in asfalto largo 6.5 m.
Angelo Gentilini, da info www.giroditalia.it