31 ottobre 2014

Dichiarazione del Segretario Spi Cgil Emilia Romagna

“Mentre dispensa soldi a go' go' agli imprenditori e solletica i sogni del Presidente Squinzi e la piena soddisfazione di Marchionne per “averlo messo là”, il disegno di legge di stabilità del Governo Renzi, taglia 100 milioni al Fondo per la Non Autosufficienza, 100 milioni al Fondo per le Politiche Sociali, 150 milioni ai Patronati...una vera manovra di crescita e sostegno ai più deboli! Per i non autosufficienti evidentemente il Presidente Renzi, pensa che basti e avanzi la doccia gelata (in diretta tv) alla quale si è sottoposto nella scorsa estate: li ha fatti sorridere e basta così, ci pensino le famiglie ad assisterli, per loro soldi non ci sono. I Patronati sono figli del sindacato e come tali vanno puniti: immaginiamo che Renzi, così come i suoi ministri, non abbia mai fatto la fila per accedere ad uno sportello di Patronato. Ogni giorno vengono persone anziane che non si raccapezzano con la burocrazia; lavoratori e lavoratrici che subìscono gli effetti della crisi; donne che hanno perso il marito e che devono istruire la domanda di reversibilità...uomini e donne immigrati che provano a capire qualcosa di come funziona questo benedetto Paese. Persone che semplicemente non saprebbero dove rivolgersi e che trovano risposta ai loro problemi. Gli uffici dei Patronati sono un pezzo essenziale del sistema di protezione sociale sul territorio: ogni giorno danno una rappresentazione precisa di cosa vuol dire essere un “soggetto debole”, una fotografia in diretta del Paese reale. Non quello dei finanzieri alla Serra, dei maghi del cachemire, dei profeti del bio che affollano la Leopolda e viaggiano in first class, naturalmente.”

Bologna 30.10.2014        Bruno Pizzica (Segr. Gen.le SPI CGIL Emilia Romagna)
Angelo Gentilini, da comunicato stampa Spi Cgil E.R.
                                                                                                                                                                                    

29 ottobre 2014

" Se n'è andato Giorgio Bettini"

Imola. Giorgio Bettini se n’è andato dopo aver combattuta una battaglia impari con una malattia che non lascia scampo, riuscendo però con la volontà ad allungare i suoi anni ben oltre le fredde previsioni mediche. Quella volontà che ha fatto di lui uno dei personaggi più conosciuti ed importanti della storia imolese dal dopoguerra ad oggi.

Giorgio Bettini: Mi pare di ricordarlo, la prima volta che l’ho visto, piegato in avanti come se fosse pancia a terra a lavorare al suo giornale, in via Emilia una stanzetta sopra la farmacia oggi di Massimo Ortalli, in quella redazione fatta da tre persone: lui, Gabrio Salieri e Liana Manzoni.
Quando io ero molto giovane, di lui tra di noi non si parlava bene: era uno della destra del PCI e quindi uno di quelli che si rispettava, ma che non stava simpatico, perché non aveva Ingrao come riferimento, anzi a lui piacevano Giorgio Amendola e Giorgio Napolitano…

Angelo Gentilini, info da www.leggilanotizia.it e robedicap.....

28 ottobre 2014

I pensionati sono in attesa di risposte.

Da diversi anni è in atto un forzato prelevamento sulle pensioni perchè hanno subito per 3 anni il blocco della rivalutazione del potere d'acquisto. Grazie alle pressanti lotte dei sindacati dei pensionati il Governo Letta riattivò la rivalutazione. Ora, in pratica o in soldoni, le pensioni sono calate perchè il Governo ha tagliato i trasferimenti economici dallo Stato alle Regioni e Comuni, che a loro volte nel 2014 si sono visti costretti ad aumentare le addizionali Irpef comunali e regionali per poter garantire un minimo di servizi ai cittadini, giovani e anziani. Ad esempio il mio assegno pensionistico doveva aumentare di 18 euro al mese, invece è calato di 10 euro, con un totale differenziale negativo di 28 euro al mese, e alla fine la mia pensione ora è di 1.338 al mese, cioè 10 euro in meno da quando sono andato in pensione (maggio 2012), dopo 41 anni e qualche mese di contributi. E delle pensioni d'oro con cifre mensili al limite etico e morale grazie a vari accumoli di ruoli pubblici e privati non ne parla più nessuno!!!......"Il 5 novembre Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil manifesteranno unitariamente a Milano, Roma e Palermo per chiedere al governo interventi per gli anziani e i pensionati. 
Da oggi abbiamo aperto il sito www.nonstiamosereni.it su cui sono contenute tutte le nostre rivendicazioni".
Angelo Gentilini

25 ottobre 2014

Oggi a Roma per il lavoro come bene comune.

Oggi è stata veramente una grande manifestazione. Vedere così tanti lavoratori, lavoratrici, giovani, studenti, pensionati,in Piazza San Giovanni e
che hanno riempito anche i viali adiacenti alla piazza, è stata una grande emozione e un momento che rilancia la speranza a sostegno della lotta per ridisegnare una società più giusta e più equilibrata. Sulle parole d'ordine della Cgil ho scritto molto nei giorni precedenti e ribadisco che se la politica in generale e il Governo Renzi, in particolare, non ci ascolta seriamente noi continueremo con la lotta. Tutta la Cgil e i suoi iscritti sono stanchi del populismo, del qualunquismo, della superficialità, dell'arroganza, della politica spettacolo, delle battute al gelato. Noi siamo abituati a ragionare in profondità sul merito delle questioni e dei provvedimenti e intendiamo continuare a farlo, proprio per tutelarci al meglio e tutelare il futuro dei più deboli e della future generazioni. Infine è inutile che il Sig. Renzi, mentendo sapendo di mentire, incolpi il sindacato come il soggetto colpevole del precariato. La responsabilità è della politica e solo chi in questi anni ha fatto attività sindacale sa che ad ogni vertenza e accordo aziendale si è sempre messo in campo come elemento di trattativa la stabilizzazione di lavoratori e lavoratrici precari, interinali o a contratto tempo determinato. Se poi il Presidente del Consiglio non conosce questi passaggi è bene che si informi in fretta, anche solo per evitare di umiliare le persone e le organizzazioni sbagliate. Nella foto un momento del corteo insieme a Vincenzo Colla, Segretario Regionale Cgil Emilia Romagna.
Angelo Gentilini

Oggi a ROMA con SUSANNA CAMUSSO...

24 ottobre 2014

"Domani a Roma musica per il lavoro con i Modena City Ramblers"

Domani 25 ottobre a Roma la Cgil Nazionale promuove una manifestazione dietro le parole 'Lavoro, Dignità, Uguaglianza. Per cambiare l'Italia'.
Ragioni e proposte della Cgil - Il lavoro, da difendere e da creare, questa la vera emergenza del paese. Per questo la Cgil propone un deciso cambio della politica economica, l'attuazione di investimenti pubblici e privati, l'estensione dei diritti, meno forme contrattuali e più stabilità, l'allargamento universale delle tutele, la diffusione dei contratti di solidarietà. Questi solo alcuni dei punti della piattaforma a sostegno della manifestazione della Cgil. In piazza San Giovanni ci sarà un accompagnamento musicale grazie alla disponibilità dei Modena City Ramblers mentre dal palco si alterneranno interventi di delegati, giovani e precari, insieme a qualche sorpresa da scoprire direttamente il 25 ottobre. Il tutto si chiuderà con l'intervento conclusivo del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. 
Clicca per info wikipedia.org/wiki/Modena_City_Ramblers
Modena City Ramblers in concerto alla Festa Cgil Imola 2012
Angelo Gentilini


23 ottobre 2014

News Pensioni: "La modifica del Governo non ci basta"

 Spi-Fnp-Uilp, ok modifica governo ma non ci basta
Giudichiamo positivamente la modifica apportata dal governo sull’assurda norma della legge di stabilità riguardante lo slittamento del pagamento della pensione al 10 del mese. E’ evidentemente il frutto della nostra protesta di fronte all’ennesima ingiustizia perpetrata ai danni dei pensionati italiani.
Questo però non ci basta e ci batteremo affinché la norma sia ritirata per tutti, anche per quegli 800mila che hanno la doppia pensione Inps-Inpdap.
I pensionati hanno sopportato davvero troppo in questi anni. E’ ora di lasciarli in pace.
Lo dichiarano i Segretari generali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima in una nota congiunta.
Angelo Gentilini, da Comunicato stampa Spi,Fnp,Uilp.

22 ottobre 2014

L' ANPI condivide i valori della piazza CGIL.

Il Comitato nazionale dell’ANPI, presa visione del documento base della CGIL per la manifestazione nazionale del 25 ottobre 2014, pur non entrando - doverosamente - nel merito delle proposte specifiche, che sono di competenza delle Organizzazioni sindacali, condivide pienamente le parole d’ordine “lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l’Italia” e l’obbiettivo di fondo, che è quello di creare lavoro (dignitoso) per attuare il principio consacrato dall’art. 1 della Costituzione (l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro) e da altre norme della stessa Carta Costituzionale (art. 4 – 35, etc.). Questi princìpi vanno sostenuti sempre, in ogni momento e in ogni forma, considerandoli prioritari rispetto ad ogni altra esigenza. L’ANPI nazionale augura, dunque, pieno successo alla manifestazione
del 25 ottobre 2014.
Angelo Gentilini, da info ANPI nazionale.

20 ottobre 2014

Sostegno al progetto "Nonni su Internet".

La Lega Spi Cgil, della Pedagna-Ponticelli-Cappuccini, congiuntamente all' Auser di Imola, sostiene il progetto "Nonni su Internet". Si tratta di un corso informatico di base, tutto gratuito, rivolto ai pensionati over 60 del nostro territorio, finalizzato all'apprendimento dell' abc sull'uso del compiuter, navigazione in Internet, posta elettronica e altro. Ogni pensionato, per un totale di 10 persone, sarà seguito da un giovane studente informatico come "tutor", con il coordinamento di un docente informatico. La sede operativa/aula è presso il Ciof, posto all'interno del complesso S.Zennaro di Imola. Sono previsti 10 incontri/lezioni da 2 ore ognuna, con un incontro a settimana, a partire dalla metà del mese di novembre 2014. Il giorno e gli orari degli incontri/lezioni si possono modulare anche seguendo le indicazioni della maggioranza dei partecipanti. Chi è interessato o vuole approfondire le info sull'iniziativa può passare dalla sede dello Spi Cgil Pedagna (Via Baruzzi 13, tel: 0542 684666), il lunedi, mercoledi e venerdi, dalle 8,30, alle 11,30, oppure telefonando al cell: 338 2866741 (Angelo).
Angelo Gentilini

17 ottobre 2014

"Dite a Matteo Renzi dove eravamo e dove siamo"

In Italia i lavoratori e lavoratrici hanno, da sempre, dovuto  lottare duramente per rivendicare dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, approvata nel 1947. Negli anni 50/60 la Cgil e la sinistra italiana hanno lottato contro l’ondata di “Licenziamenti senza giusta causa”, lavoratori/ci colpevoli di essere iscritti alla Cgil e ai partiti di sinistra e che lottavano per la difesa dei loro diritti Costituzionali. A fine anni 60 la Fiom innescò il dibattito sulla democrazia sindacale, sulla rappresentanza e sulla partecipazione della base, temi ancora in agenda. Altro momento simbolico, nel 1968 alla Cogne di Imola, nonostante l’art. 37 della Costituzione parli chiaro, ci vollero 3 mesi di lotte con 120 ore di sciopero per veder applicato il diritto della “parità salariale tra uomini e donne”, ed altri diritti Costituzionali. Finalmente il 20 maggio 1970 entrò in vigore  lo "Statuto dei Lavoratori", già richiesto al Congresso Cgil del 1952 da Giuseppe Di Vittorio, recante “norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”. Nel 1981/82 furono  proposti , da DP , un referendum per estendere alle fabbriche con meno di 15 dipendenti l’art.18 e un secondo sulla liquidazione (TFR). Il primo non fu ammesso, il quesito non era univoco, il secondo vide un compromesso, proposto dalla Cgil, altre forze politiche di sinistra e condiviso anche da DP. Portò ad una legge che estendeva a tutti il diritto alla liquidazione pari ad una mensilità moltiplicata per gli anni di lavoro. Fu un buon risultato e c’è ancora oggi.  Nel 1990 , sempre sull’estensione alle piccole imprese dell’art.18, il referendum proposto fu ammesso. Una legge evitò la votazione. Rendeva la giusta causa necessaria per quasi tutti i licenziamenti (sebbene solo per le imprese con più di 15 dipendenti restava la tutela reale del posto, cioè la reintegra.) Negli altri casi veniva introdotta la compensazione monetaria. Che non c’era.  A marzo 2002, a Roma al Circo Massimo, oltre 3 milioni di persone hanno manifestato con la Cgil per difendere l'art. 18 e contro l'idea di trattare il lavoro come una merce: lavoro a termine, a progetto, intermittente, interinale, a chiamata, sempre e comunque lavoro precario. Nel 2003 si rinnovò la richiesta dell’ estensione dell’art. 18 alle piccole imprese . Votò solo poco più del 25% , ma furono pur sempre 10 milioni di voti , l’87 % votò si. Ed ancora, abbiamo contrastato il famigerato "Patto per l'Italia", proposto dai nuovi scudieri del neo-liberismo senza regole, dove lo sviluppo del Paese era legato al peggioramento di vita e di lavoro di gran parte di cittadini. Negli ultimi anni abbiamo lottato contro la cultura delle consultazioni ricatto alla Marchionne e per difendere il valore dei Contratti nazionali di lavoro, mentre altri firmavano accordi separati in controtendenza a questi valori. Tre anni fa la Cgil ha prodotto "Il piano del lavoro" che indica le tante soluzioni sostenibili per uscire da questa grave crisi di sistema, ma si finge di non saperlo e credo che i più della politica non lo abbiano nemmeno letto. Da anni abbiamo individuato come si possono ridurre le tantissime forme contrattuali da 46 a 4 settoriali, e chiediamo che si armonizzi il potere d'acquisto delle pensioni più basse, anche rivedendo le 100.000 pensioni d'oro. Poi gli accordi a sostegno delle crisi aziendali, gli accordi al sostegno delle famiglie, gli accordi per rilanciare il lavoro nelle zone terremotate e alluvionate, e tanto altro. Comunque la sintetica sintesi sulle tante stagioni e pagine di lotta e di conquista, fotografa bene dove eravamo, uomini, donne, partiti di sinistra, tutta la Cgil e Delegati sindacali, con la gran parte dei lavoratori/ci dalle grandi ragioni e valori, che da sempre si sono battuti per il lavoro, la dignità del lavoro e l’art. 18 che è il pilastro centrale dello Statuto dei Lavoratori. E... a proposito della legge a tutela dei licenziamenti discriminatori e sulla reintegra, quando sentite dire che è presente solo in Italia. Rispondete a gran voce: "Mentite sapendo di mentire perché, per esempio, in Germania la legge c'è dal 1951 e tutela tutti i lavoratori/ci delle aziende sopra i 10 dipendenti". Detto questo.....:
Adesso lottiamo perché vogliono cambiare le regole sul lavoro senza sentire il nostro parere!!!
Adesso lottiamo contro chi vuol  modificare l’art.18 per liberalizzare i licenziamenti.
Adesso lottiamo contro chi vuole la possibilità di demansionare i lavoratori e lavoratrici.
Adesso lottiamo contro chi vuole il controllo visivo a distanza sui lavoratori e lavoratrici.
Adesso lottiamo perché ci sia una nuova politica economica che faccia ripartire gli investimenti.
Adesso lottiamo perché ascoltino le nostre idee sul modello di sviluppo e sul futuro di tutti noi.
Adesso lottiamo perché ci sia una radicale revisione della Legge Fornero sulle pensioni.
Adesso lottiamo perché serve una nuova politica fiscale e venga tutelata la previdenza.
Adesso lottiamo perché si tuteli il valore della solidarietà sociale tre le generazioni.
Adesso lottiamo perché i lavoratori e lavoratrici sono uomini e donne con i loro bisogni e diritti.
Adesso lottiamo e lotteremo per l'estensione dei diritti e per non lasciare indietro nessuno.
Ieri a Bologna e sabato 25 ottobre a Roma manifestiamo contro il Jobs Act del Governo Renzi.
Mercoledi 5 novembre manifestazione a Milano a sostegno della piattaforma Cgil,Cisl,Uil, "Previdenza e Fisco". 
Angelo Gentilini

16 ottobre 2014

"Bologna, 16 ottobre 2014"

A Bologna abbiamo riempito Piazza Maggiore e Piazza del Nettuno. Questi sono gli striscioni più significativi portati dai Compagni, Compagne, Lavoratori, Lavoratrici, Pensionati e Pensionate della Camera del Lavoro CGIL Imola. Questo è il primo segnale. State sicuri che ne daremo altri pieni di contenuti, valori, ideali. proposte. Sarà una lunga lotta, ma la faremo, perché è giusto farla.

Angelo Gentilini

15 ottobre 2014

"Il 16 e 25 ottobre difendiamo la dignità del lavoro e dei lavoratori"

Il 10 ottobre, si è svolto l’Attivo dei delegati e dei pensionati della Cgil di Imola in vista dello sciopero generale regionale del 16 ottobre e la manifestazione del 25 ottobre a Roma.
Il segretario generale della Camera del lavoro di Imola, Paolo Stefani: “Per creare lavoro occorre avere un’idea di cos’è, se si impoverisce dei suoi valori si impoverisce il lavoro stesso e non avremo futuro. È in gioco la nostra dignità e la difenderemo, come abbiamo fatto in passato. Con le iniziative di mobilitazione del 16 e del 25 ottobre daremo un segnale che non può non portare allo sciopero generale nazionale”.
Angelo Gentilini, da info Cgil Imola.it

13 ottobre 2014

Chi ha messo in crisi l' INPS ???

Il motivo principale che ha causato le difficoltà alle casse dell’Inps è la recente fusione tra Inpdap, Enpals e Inps. La scelta, di far confluire il sistema pensionistico pubblico in quello privato, è stata voluta a gran forza dal recente governo Monti e veniva annunciata come portatrice  di forti risparmi per le casse collettive. Invece solo tre anni fa, nonostante che nell’Inps ci fossero anche dei fondi pensione in passivo, come quello dei dirigenti d’impresa, dei commercianti, dei coltivatori, del clero, si registrava un patrimonio in attivo di ben 41 miliardi di euro.  Ora, secondo quanto è stato recentemente annunciato, il 2014 rischia di chiudersi con un buco di oltre 8 miliardi di euro. Tale dissesto è dovuto a vari fattori, oltre alle sopracitate fusioni  (nello specifico l’Enpals, ex ente dei lavoratori dello spettacolo, ha contribuito in negativo per 4,8 miliardi), ci sono anche i contributi previdenziali non versati in questi ultimi anni dalle aziende in crisi e in questo contesto e direzione primeggiano le pubbliche amministrazioni dello Stato con ben 30 miliardi di euro non versati. Alla luce di queste pubbliche informazioni credo che non sia corretto tagliare in modo lineare, ma sia molto più ragionevole inquadrare bene il come e il dove siano presenti le maggior difficoltà. Pur salvaguardando lo spirito solidale tra le varie categorie di lavoratori/ci è anche bene evitare che a pagare il prezzo più salato siano quelle categorie che da sempre sostengono, con i loro conti economici in positivo, il tutto. Sulle varie questioni legate ai conti dell’Inps e alle pensioni, da anni, ho scritto molto e incollo sotto la parte iniziale di un pezzo del 2010.

(11 gennaio 2010) “I PRECARI PAGANO LE PENSIONI AI DIRIGENTI E ALTRO…” Analizzando quanto accade in Italia, si consolida il crescente distacco della politica dalle persone che fisicamente, moralmente, eticamente e finanziariamente “tirano la carretta”. Detto questo, e si dice da tempo, vediamo i dati INPS e quanto non sa il cittadino che non si documenta. Tre fondi INPS messi insieme danno un attivo di + 19,4 miliardi di euro, ma l’attivo non è prodotto da tutte le categorie di lavoratori. Sono in attivo varie categorie di lavoratori dipendenti con + 6,8 ml/euro, sono in attivo i parasubordinati e precari vari con + 8 ml/euro, è in attivo il fondo cassa integrazione, disoccupazione, malattia con + 4,6 ml/euro. Sono in passivo, udite! udite!, il fondo dirigenti d’impresa con – 3,2 ml/euro, a seguire le categorie dei coltivatori con – 5 ml/euro, commercianti e clero. Giustamente l’INPS è tenuto a salvaguardare lo spirito solidale tra le categorie più forti con le più deboli............
Angelo Gentilini

10 ottobre 2014

L'affondo della Cgil Emilia Romagna al Jobs Act, a Poletti e Legacoop.

Nella battaglia sull'articolo 18, la Cgil dell'Emilia-Romagna non fa sconti a nessuno e cannoneggia la Legacoop: tanto vale che "fate le Spa e state sul mercato", manda a dire il segretario regionale Vincenzo Colla, che ieri in conferenza stampa ha illustrato lo sciopero generale che vedra' diverse categorie incrociare le braccia il 16 ottobre, in tutta la regione e con manifestazione a Bologna. L' affondo di Colla prende le mosse dal ministro del Lavoro, l'imolese Giuliano Poletti, per anni ai vertici di Legacoop prima in regione e poi a livello nazionale. Un "ex comunista" ed "ex cooperatore", lo definisce Colla, ora "relatore della legge per la liberalizzazione dei licenziamenti". Insomma, Poletti "ha veramente cambiato verso", incalza Colla, ma "sta andando sulla destra e contromano". Allo stesso modo, "fa tenerezza" vedere la Legacoop regionale mettersi "in fila indiana" per sostenere la "liberta di licenziamento", dichiara Colla: "E' una cesura con la propria storia", quindi "fate le Spa e state sul mercato". Cosa c'entra "il ruolo del socio lavoratore con la liberta' di licenziare, nella storia della cooperazione?", si chiede il leader Cgil. "Sarebbe meglio se in Legacoop concentrassero le forze per salvare le migliaia di lavoratori delle coop edili", aggiunge Colla: settore in cui "noi stiamo facendo i miracoli per tenere attaccati questi lavoratori alle imprese", considerando che si tratta di persone che rischiano di perdere non solo il posto ma anche il Tfr e il prestito sociale. Colla, poi, si rivolge alle "colombe" di Confindustria. "La Cgil e' innovatrice solo quando gestisce 500 milioni di ore di cassa integrazione" o "fa l'accordo Ducati-Lamborghini?", chiede il segretario. Ma "noi siamo sempre gli stessi, decidano- e' il messaggio del segretario- da che verso prenderci". E ancora: "Se questi sono innovatori, allora noi siamo i piu' grandi conservatori", dichiara Colla, perche' questa riforma del mercato del lavoro rappresenta "una porcheria che non pensiamo possa esistere nel nostro Paese". Proprio ieri sera, tra l'altro, sindacati e industriali hanno condiviso l'accordo sulla Philip Morris. Nell'intesa, la controparte imprenditoriale riconosce che i rapporti sindacali sono una "parte fondamentale per il nostro successo", riferisce Colla. Tassello di un modello regionale "da esportare" nel resto d'Italia, dice il segretario: "Non pensavamo, invece, dovessimo importare il peggio".
 Angelo Gentilini, da "Comunicato stampa Cgil Emilia Romagna"

09 ottobre 2014

Il 9 ottobre 1940 nacque John Lennon.

John Winston Ono Lennon (Liverpool9 ottobre 1940 – New York8 dicembre 1980) è stato un cantautorepolistrumentistapoeta,attivista e attore britannico.
« If you want to be a hero, well, just follow me. »« Se vuoi essere un eroe, bene, seguimi. »
(Working Class Hero, John Lennon)
http://it.wikipedia.org/wiki/John_Lennon
Angelo Gentilini

07 ottobre 2014

"Forli - Imola" è una bella tappa del Giro d' Italia.

Bel colpo della Città di Imola. Mercoledi 20 maggio, il Giro d'Italia 2015, farà tappa nella nostra città con arrivo finale all'autodromo, dopo 147 km caratterizzati da cinque salite e tre giri finali nel classico circuito Tre Monti. In ordine le 5 salite da scalare dai corridori sono: il Passo del Trebbio da Dovadola a Modigliana (7 km pendenze 8/9 % nei primi km e all'ultimo km); il Monte Casale da Modigliana a Brisighella (4 km pendenza al 7/8 %); la Valletta, da Fognano alla Zattaglia (3/4 km pendenze al 15%); il Monte Albano, da Zattaglia a Casola Valsenio ( 4 km al 4/5 %); il Valico del Prugno, da Casola Valsenio a Fontanelice ( 6 km al 6/7 %). In cima al Prugno saranno stati percorsi 69 km e dopo giù in picchiata verso Fontanelice con svolta in direzione di Imola e le tre scalate ai Tre Monti (strappi dal 7% al 15%).  A mio avviso è una tappa molto bella e con un percorso abbastanza impegnativo, ed in più non essendo lunga si presta a fughe destinate ad avere un possibile buon esito finale. Inoltre il giorno successivo la Città di Imola sarà anche la base di partenza della tappa Imola - Vicenza (Monte Berico) di 190 Km. Infine sembra che siano in campo delle trattative per riportare ad Imola il Giro d'Italia anche nel 2016, per fare da ponte alle celebrazioni del 50° anniversario del mondiale (1968) di Imola vinto da Vittorio Adorni; 1968 - 2018, un altro mondiale ci può stare.
http://www.leggilanotizia.it/moduli/notizia.aspx?ID=7839
http://angelogentilini.blogspot.it/2014/08/forse-nel-2015-grande-ciclismo-ad-imola.html
Angelo Gentilini

06 ottobre 2014

I pensionati italiani sono i più tassati d'Europa.

I pensionati italiani, a giusta ragione, continuano a sostenere le proprie rivendicazioni su fisco, pensioni, lavoro, equità e giustizia sociale. La richiesta dell’estensione del bonus di 80 euro per i pensionati e per i cittadini incapienti è strettamente legata al fatto che i pensionati italiani sono i più tartassati e tassati d’Europa.  Dai calcoli fatti dallo Spi-Cgil nazionale su un reddito di 13.000 euro, risulta che un pensionato nel 2014 pagherà quasi 1.000 euro in più di tasse nei confronti di un lavoratore attivo. Inoltre è da rivedere il sistema di rivalutazione del potere d’acquisto delle pensioni, ripristinando  il modello  applicato dal governo Prodi, frutto dell’accordo del 2007 con i sindacati, che prevedeva la piena rivalutazione al 100% fino a cinque volte il minimo di pensione Inps, mentre ora è fermo a tre. Se non si proteggono i pensionati dall’aumento dei prezzi, dalla elevata tassazione e dal costo della vita in generale, da qui a breve,  assisteremo all’avanzare di nuove povertà e difficoltà, che coinvolgeranno  anche i redditi da pensione medio-bassi. Personalmente posso confermare che nel 2014, in base allo sblocco della rivalutazione, il mio assegno mensile doveva aumentare  di 18 euro, invece a causa dell’aumento delle addizionali Irpef regionali e comunali, ho subito un calo di 10 euro, che alla fine mi ha portato nel 2014 ad un differenziale negativo di 28 euro al mese.  Restano ferme tutte le criticità sulla riforma delle pensioni Fornero che, da subito, va cambiata per favorire l’acceso dei  giovani  nel mondo del lavoro, prevedendo  la flessibilità in uscita dal lavoro senza penalizzazioni quando si hanno in dote, per esempio, 42 anni e oltre di contribuzione e si caldeggia anche una risoluzione definitiva del problema “esodati”.  Si chiede che non ci sia l’elevazione anagrafica per il diritto all’assegno sociale, che entro il 2021 salirà dagli attuali 65 a 67 anni. Si rimarca che il sistema previdenziale deve restare pubblico e  integrato con la previdenza complementare, per arrivare alla definitiva separazione della previdenza dall’assistenza, che deve andare a carico della fiscalità generale perché spetta a tutti i cittadini. Sul reperimento delle risorse, invece di continuare ad infilare le mani nelle tasche dei soliti noti pensionati e lavoratori dipendenti, si consiglia una lotta dura e tolleranza zero contro l’evasione fiscale, l’elusione, la corruzione, il riciclaggio, l’esportazione illegale di capitali all’estero, il lavoro nero,  una legge sul falso in bilancio e sul conflitto di interesse.  A chi dice di voler  cambiare in meglio questo Paese, ricordo che la Cgil è in campo da oltre 114 anni e siamo disponibili al confronto democratico, territorio su territorio , fino ai vertici governativi, mettendo sui  tavoli  i nostri progetti,  le nostre idee e i nostri valori. Nel contempo deve essere chiaro che  contrasteremo con forza, chi e quanti, perseguono la continua riduzione dei diritti, dei pensionati, dei lavoratori e lavoratrici, giovani e meno giovani, nel rispetto dell’immenso valore  che si rispecchia nella solidarietà tra le generazioni.

Angelo Gentilini

03 ottobre 2014

La staffetta ciclistica per i diritti dei lavoratori.

Per presentare l’iniziativa “Diritti in Movimento”, staffetta ciclistica dei lavoratori metalmeccanici modenesi dei diversi Comuni della provincia, per passare simbolicamente lo Statuto dei lavoratori, come testimone dei diritti, le Rsu Fiom Cgil  delle aziende metalmeccaniche modenesi  e la Fiom Cgil di Modena convocano una conferenza stampa per il 2 ottobre alle 11 presso la Sala Europa Cgil Modena (piazza Cittadella 36).
La staffetta, che si svolge nei giorni 6-7-8 ottobre 2014, unirà le iniziative di sciopero in diverse aziende modenesi e le 6 iniziative (presidi, cortei) previste nei distretti della nostra provincia (lunedì Bassa/Carpi, martedì Sassuolo/Vignola, mercoledì Castelfranco/Modena).  Mercoledì 8 ottobre la staffetta si concluderà con la consegna al Prefetto di Modena delle firme a sostegno dello Statuto dei lavoratori e con proposte alternative al Jobs Act. 
Angelo Gentilini, da info rassegna.it

02 ottobre 2014

Stasera a Sanremo "Premio Tenco", con Cisco e i Modena City Ramblers.

 Cisco e i Modena City Ramblers di nuovo insieme. Accadrà la sera di giovedì 2 ottobre in occasione delle premiazioni del Premio Tenco, che proseguiranno fino a sabato 4 ottobre. Dopo una breve esibizione della storica band italiana senza l'ex leader, Cisco tornerà in via esclusiva a riabbracciare i suoi ex compagni nel finale della serata, cantando “I Cento Passi” e un'altra canzone bis. Un evento da non perdere, che permetterà ai tutti i fan del gruppo di rivivere indelebili ricordi. Memorie che, tra l'altro, sono contenute e raccontate in prima persona dallo stesso Cisco nel suo libro autobiografico (coautore il giornalista Carlo Albè), intitolato “Oh Belli Ciao!”: un diario da leggere tutto d'un fiato che racconta episodi mai narrati prima sulle avventure trascorse dalla band.
Con il tutto esaurito al botteghino e continue richieste, prende il via giovedì 2 ottobre il Premio Tenco, che proseguirà sino a sabato al Teatro del Casinò di Sanremo con un ricchissimo programma dedicato alle “Resistenze”. Sarà un programma fitto e variegato quello della tre giorni, con esibizioni ideate appositamente per la “Rassegna della canzone d’autore”. Tre le sezioni in cui si articoleranno le serate. Innanzitutto quella sui quattro Premi Tenco: lo statunitense John Trudell, i cechi Plastic People of the Universe, il portoghese José Mario Branco e la greca Maria Farantouri. Nella seconda sezione, artisti assai diversi uno dall’altro proporranno dei set speciali legati al tema della manifestazione, da Vinicio Capossela a Simone Cristicchi, dai Modena City Ramblers, eccezionalmente con Cisco, a David Riondino, dalla Scraps Orchestra ai Têtes de Bois in omaggio a Léo Ferré, sino a Esther Béjarano, la “ragazza con la fisarmonica” di Auschwitz. Una terza sezione sarà un grande omaggio alla canzone internazionale in qualche modo di “resistenza”.
Angelo Gentilini, da info Eugenio Maninalto

01 ottobre 2014

L'autorevole contributo del Professor Alleva.

Il noto giuslavorista spiega perché è indispensabile mantenere la tutela contro il licenziamento illegittimo (“E’ una norma sempre verde”), poi attacca il Jobs Act: “Siamo al rush finale, i lavoratori saranno ridotti ad uno stato semi servile”. E su Renzi: “Fa propaganda ed è male informato”. Ma sulla Cgil ammette… 
Intervista a Piergiovanni Alleva, di Giacomo Russo Spena:
Professor Alleva partiamo dal dibattito sull’articolo 18. Che impressione si è fatto? Chi ora lo difende è soltanto legato alle ideologie novecentesche?
Non è ideologia ma idealità, in particolare quella della dignità dell’uomo che non deve vivere sotto ricatto nei rapporti con i suoi simili. Nonostante il passare degli anni e dei decenni l'art. 18 è una norma “sempre verde”, costituisce una norma anti- ricatto che pone il lavoratore su un piede di parità con il datore di lavoro. Senza tale tutela è in stato di soggezione.....
Continua a leggere..l'intervista di Alleva su art.18 e lavoro.
 Angelo Gentilini, da info micromega-online.