31 ottobre 2014

Dichiarazione del Segretario Spi Cgil Emilia Romagna

“Mentre dispensa soldi a go' go' agli imprenditori e solletica i sogni del Presidente Squinzi e la piena soddisfazione di Marchionne per “averlo messo là”, il disegno di legge di stabilità del Governo Renzi, taglia 100 milioni al Fondo per la Non Autosufficienza, 100 milioni al Fondo per le Politiche Sociali, 150 milioni ai Patronati...una vera manovra di crescita e sostegno ai più deboli! Per i non autosufficienti evidentemente il Presidente Renzi, pensa che basti e avanzi la doccia gelata (in diretta tv) alla quale si è sottoposto nella scorsa estate: li ha fatti sorridere e basta così, ci pensino le famiglie ad assisterli, per loro soldi non ci sono. I Patronati sono figli del sindacato e come tali vanno puniti: immaginiamo che Renzi, così come i suoi ministri, non abbia mai fatto la fila per accedere ad uno sportello di Patronato. Ogni giorno vengono persone anziane che non si raccapezzano con la burocrazia; lavoratori e lavoratrici che subìscono gli effetti della crisi; donne che hanno perso il marito e che devono istruire la domanda di reversibilità...uomini e donne immigrati che provano a capire qualcosa di come funziona questo benedetto Paese. Persone che semplicemente non saprebbero dove rivolgersi e che trovano risposta ai loro problemi. Gli uffici dei Patronati sono un pezzo essenziale del sistema di protezione sociale sul territorio: ogni giorno danno una rappresentazione precisa di cosa vuol dire essere un “soggetto debole”, una fotografia in diretta del Paese reale. Non quello dei finanzieri alla Serra, dei maghi del cachemire, dei profeti del bio che affollano la Leopolda e viaggiano in first class, naturalmente.”

Bologna 30.10.2014        Bruno Pizzica (Segr. Gen.le SPI CGIL Emilia Romagna)
Angelo Gentilini, da comunicato stampa Spi Cgil E.R.