10 ottobre 2014

L'affondo della Cgil Emilia Romagna al Jobs Act, a Poletti e Legacoop.

Nella battaglia sull'articolo 18, la Cgil dell'Emilia-Romagna non fa sconti a nessuno e cannoneggia la Legacoop: tanto vale che "fate le Spa e state sul mercato", manda a dire il segretario regionale Vincenzo Colla, che ieri in conferenza stampa ha illustrato lo sciopero generale che vedra' diverse categorie incrociare le braccia il 16 ottobre, in tutta la regione e con manifestazione a Bologna. L' affondo di Colla prende le mosse dal ministro del Lavoro, l'imolese Giuliano Poletti, per anni ai vertici di Legacoop prima in regione e poi a livello nazionale. Un "ex comunista" ed "ex cooperatore", lo definisce Colla, ora "relatore della legge per la liberalizzazione dei licenziamenti". Insomma, Poletti "ha veramente cambiato verso", incalza Colla, ma "sta andando sulla destra e contromano". Allo stesso modo, "fa tenerezza" vedere la Legacoop regionale mettersi "in fila indiana" per sostenere la "liberta di licenziamento", dichiara Colla: "E' una cesura con la propria storia", quindi "fate le Spa e state sul mercato". Cosa c'entra "il ruolo del socio lavoratore con la liberta' di licenziare, nella storia della cooperazione?", si chiede il leader Cgil. "Sarebbe meglio se in Legacoop concentrassero le forze per salvare le migliaia di lavoratori delle coop edili", aggiunge Colla: settore in cui "noi stiamo facendo i miracoli per tenere attaccati questi lavoratori alle imprese", considerando che si tratta di persone che rischiano di perdere non solo il posto ma anche il Tfr e il prestito sociale. Colla, poi, si rivolge alle "colombe" di Confindustria. "La Cgil e' innovatrice solo quando gestisce 500 milioni di ore di cassa integrazione" o "fa l'accordo Ducati-Lamborghini?", chiede il segretario. Ma "noi siamo sempre gli stessi, decidano- e' il messaggio del segretario- da che verso prenderci". E ancora: "Se questi sono innovatori, allora noi siamo i piu' grandi conservatori", dichiara Colla, perche' questa riforma del mercato del lavoro rappresenta "una porcheria che non pensiamo possa esistere nel nostro Paese". Proprio ieri sera, tra l'altro, sindacati e industriali hanno condiviso l'accordo sulla Philip Morris. Nell'intesa, la controparte imprenditoriale riconosce che i rapporti sindacali sono una "parte fondamentale per il nostro successo", riferisce Colla. Tassello di un modello regionale "da esportare" nel resto d'Italia, dice il segretario: "Non pensavamo, invece, dovessimo importare il peggio".
 Angelo Gentilini, da "Comunicato stampa Cgil Emilia Romagna"