"Quanto conti? Violenza economica, lavoro e disparità di genere"
La violenza contro le donne ha tante forme, fisica, sessuale, psicologica, verbale, economica. E’ su quest’ultima che i Coordinamenti donne Cgil e Spi di Imola hanno deciso di focalizzare l’attenzione organizzando un’iniziativa dal titolo “Quanto conti? Violenza economica, lavoro e disparità di genere” che si terrà lunedì 29 novembre, alle ore 18, nel salone della Camera del Lavoro di Imola, in via Emilia 44. Interverranno Esmeralda Rizzi dell’Ufficio Politiche di genere della Cgil nazionale, Nadia Somma dell’associazione D.i.Re Donne in rete contro la violenza, Alessandra Davide di Trama di Terre, intervistate da Giulia Barelli della Commissione Pari opportunità del Comune di Imola, dopo l’introduzione di Mirella Collina, segretaria generale della Cgil di Imola. La violenza economica, menzionata all’art. 3 della Convezione di Istanbul del 2011, è subdola e difficile da riconoscere. Chi la esercita impedisce alla donna di poter disporre di risorse economiche, spesso anche di poter lavorare, in modo da tenerla sotto ricatto, rendendola totalmente dipendente economicamente. Il fatto di non avere denaro, rende quindi ancora più difficoltoso decidere di uscire da situazioni di violenza domestica e denunciarle. Se a questo aggiungiamo un mercato del lavoro non ancora paritario, né in termini di salari né di posti di lavoro, il quadro non può che complicarsi. Un basso tasso di occupazione femminile, la bassa qualità del lavoro e i part-time involontari, che incidono sullo stipendio, sono tutti fattori che causano quella fragilità economica che ostacola l’emancipazione della donna.
Angelo Gentilini, da info www.facebook.com/cgilimola