Entrano
in vigore dal prossimo 1
ottobre
in Emilia Romagna nuove limitazioni del traffico nei centri urbani
dei comuni
con oltre 30.000 abitanti
e il divieto di utilizzo di camini e stufe al di sotto dei 300 metri
di altitudine se è presente un sistema alternativo di riscaldamento.
Queste restrizioni resteranno in vigore fino
al 31 marzo 2019
e inibiranno
la circolazione nei centri urbani dal lunedì al venerdì dalle 8,30
alle 18,30 e in
occasione delle "domeniche ecologiche", di norma della
prima domenica di ogni mese. Le limitazioni comprenderanno i motori a
benzina Euro 1 e precedenti, mentre per i motori diesel si arriverà
al blocco degli Euro 4 e precedenti. La
manovra è prevista dal Piano Aria Integrato (PAIR 2020) approvato
dalla Regione nell'aprile 2017 e si propone di ridurre
le emissioni degli inquinanti più critici (PM10, biossido di azoto e
ozono) nel territorio regionale con una serie di provvedimenti per il
miglioramento della qualità dell’aria e il rientro nei valori
fissati dalle norme italiane e comunitarie. Per questi obiettivi la
Regione Emilia Romagna favorisce l'acquisto di auto ibride con un
contributo pari al bollo annuale dei primi tre anni per un massimo di
191,00 euro all'anno, per una spesa complessiva di 3 milioni
suddivisi nel triennio 2018/20. Federconsumatori
conferma la propria adesione e sostegno agli obiettivi posti nel PAIR
2020
a salvaguardia della salute dei cittadini e rileva come, in occasione
del “blocco” delle vetture diesel Euro
4, saranno
moltissimi
i cittadini interessati, 290.000 in Emilia Romagna,
in quanto possessori di un'auto immatricolata fino al 2011, perciò
l'incentivo
previsto dalla Regione per la sostituzione dell'auto risulta
insufficiente a coprire un costo per molti insostenibile. Federconsumatori
chiede
quindi alla Regione un aumento del contributo
utile alla sostituzione di un'auto oggi giudicata inquinante. Tale
contributo può essere assegnato anche attraverso l'istituzione di
fasce di reddito certificato (es. ISE) dai cittadini interessati.
Chiediamo inoltre alla Regione, nel caso degli utenti che non potendo
sostituire l'auto subiranno pesanti limitazioni alla circolazione per
oltre 6 mesi all'anno, l'abbattimento
dei costi del “bollo di circolazione” scongiurando
quanto invece verrà a determinarsi con la situazione attuale dove la
stessa Regione pretende
ugualmente il pagamento della “tassa di possesso”. Infine
Federconsumatori chiede che la Regione, come previsto dall’ultima
legge regionale a tutela dei consumatori, convochi urgentemente le
associazioni in rappresentanza dei cittadini.Federconsumatori
Emilia Romagna
Angelo Gentilini, da info www.federconsumatorier.it