Siamo molto soddisfatti del documento siglato oggi al termine dell’incontro con l’assessore Claudia Resta e con il responsabile dei servizi all’infanzia Daniele Chitti. E’ stato un percorso lungo che come Cgil abbiamo portato avanti negli ultimi mesi, incontrando più volte l’assessore e discutendone in assemblea con il personale, per entrare nel merito della riduzione delle due sezioni del nido e trovare soluzioni che ripristinassero l’offerta precedente dei posti comunali. La mediazione raggiunta era quella di valutare le richieste degli ultimi mesi per poi eventualmente ripristinare i posti a partire gennaio 2019. Oggi ci è stata comunicata l’intenzione di riaprire nel prossimo anno scolastico le due sezioni di nido d’infanzia, Fontanelle e Piazza Romagna, e noi abbiamo ribadito la necessità di effettuare il monitoraggio costante delle richieste di iscrizione di questi mesi per valutare la possibilità di anticiparne la riapertura a partire da gennaio 2019 oppure di procedere all’ampliamento delle sezioni comunali già esistenti da 12 a 18 bambini. Altro punto all’ordine del giorno è stata la reinternalizzazione progressiva delle tre sezioni dell’infanzia Gasparetto, poiché l’accordo quadro che stabiliva la gestione in appalto delle tre sezioni scadrà il 31 dicembre 2018. Si prevede di reinternalizzare progressivamente le tre sezioni a partire da settembre 2019, completando l’operazione nell’anno scolastico 2021-2022. Siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato perché come Cgil ci siamo sempre battuti per la gestione diretta dei servizi. Per quanto riguarda l’offerta privata, si è concordato di rinnovare e ridare validità all’albo dei nidi d’infanzia e dei piccoli gruppi educativi approvato dal Consiglio comunale nel 2014. Nel verbale di incontro, inoltre, come organizzazioni sindacali abbiamo sottolineato la necessità che nella discussione sul piano occupazionale venga applicata la legge Madia così come utilizzata da altre amministrazioni locali. Tale normativa prevede lo scorporo delle assunzioni e della relativa spesa del personale educativo dal tetto di spesa del personale a tempo indeterminato. Questo consentirebbe di tenere in equilibrio le esigenze dei vari uffici del Comune, attualmente in difficoltà sul piano della dotazione organica dopo anni di blocco delle assunzioni a fronte di una progressiva uscita del personale per pensionamento. Infine, come Cgil abbiamo richiesto che si mantenga aperto il dialogo in merito all’impiego dei fondi ministeriali per il servizi educativi 0-6, per destinarli alla riduzione delle rette dei nidi.
(Mirella Collina – CGIL Imola, Elisabetta Brazzoli – FP CGIL Imola, Alessandra Loreti – FLC CGIL Imola)
Angelo Gentilini, da info www.cgilimola.it
(Mirella Collina – CGIL Imola, Elisabetta Brazzoli – FP CGIL Imola, Alessandra Loreti – FLC CGIL Imola)
Angelo Gentilini, da info www.cgilimola.it