Il
2017 italiano sarà un anno caratterizzato anche dal 70°
anniversario dell'approvazione della Costituzione della Repubblica
Italiana.
-
Dopo
sei anni dall'inizio della seconda
guerra mondiale
e
venti anni dall'inizio della dittatura, il 2 giugno 1946
si
svolsero contemporaneamente il referendum
istituzionale
e l'elezione dell'Assemblea
Costituente,
con la partecipazione dell'89% degli aventi diritto.
Il
54% dei voti (più di 12 milioni) fu per lo stato repubblicano,
superando di 2 milioni i voti a favore dei monarchici. I lavori
dovevano terminare il 25 febbraio 1947
ma
la Costituente non verrà sciolta che il 31 gennaio 1948,
dopo aver adottato la Costituzione il 22 dicembre con 458 voti
favorevoli contro 62 contrari. La Costituzione fu promulgata il 27
dicembre di quell'anno ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948 - (Fonte Wikipedia).
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-Art.1 : L’Italia
è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
-Art.4 : La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere… un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
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"Finita l’era del fascismo, con la liberazione e la ricostruzione occorreva indicare alla nuova Repubblica democratica una direzione precisa da seguire. L’Art.1 e l’Art.4 , sancivano la prospettiva tesa al coinvolgimento di tutto il popolo nel lavoro e dal lavoro di tutto il popolo consolidare e qualificare la rinascita e la crescita del Paese. I padri costituenti vollero riservare al lavoro e ai lavoratori/ci un ruolo primario e scrisse Palmiro Togliatti: “La classe Dirigente della Repubblica deve essere una nuova classe Dirigente, direttamente legata alle classi lavoratrici”. Inoltre la Costituzione volle rovesciare vecchi schemi sociali legati alla nobiltà e alla ricchezza ereditata, grazie alla fatica di tanti altri mal pagati e considerati. Si voleva premiare l’impegno del lavoro che produce ricchezza e da questo elemento creare le basi per il rafforzamento degli altri diritti sociali, collettivi ed individuali. Purtroppo ben presto i lavoratori si ritrovarono a lottare per vedersi riconosciuto proprio dei diritti costituzionali e quando sembrava andare meglio è sopraggiunta la nuova strisciante offensiva del nuovo capitalismo internazionale. Il lavoro ha perso valore etico, morale ed economico, ed ancora negli ultimi anni la democrazia e il valore della rappresentanza hanno subito attacchi senza precedenti.
I diritti costituzionali sembrano noccioline e la contrattazione collettiva , quale strumento atto a garantire l’equilibrio socio-economico, va via via scemando, pensando di sostituirlo con un forte individualismo che invece lascia indietro milioni di persone.
Si può tranquillamente affermare che in Italia , più che da altre parti, la lotta di classe l’hanno fatta i finanzieri e i manager per conto e a difesa del capitale, a discapito delle classi produttrici e del loro potere di acquisto…VIVA I PADRI COSTITUENTI. IL LAVORO. LA LIBERTA'. LA PACE. LA DEMOCRAZIA. I DIRITTI. VIVA LA COSTITUZIONE NATA DALLA RESISTENZA e LIBERAZIONE."
-Art.4 : La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere… un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
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"Finita l’era del fascismo, con la liberazione e la ricostruzione occorreva indicare alla nuova Repubblica democratica una direzione precisa da seguire. L’Art.1 e l’Art.4 , sancivano la prospettiva tesa al coinvolgimento di tutto il popolo nel lavoro e dal lavoro di tutto il popolo consolidare e qualificare la rinascita e la crescita del Paese. I padri costituenti vollero riservare al lavoro e ai lavoratori/ci un ruolo primario e scrisse Palmiro Togliatti: “La classe Dirigente della Repubblica deve essere una nuova classe Dirigente, direttamente legata alle classi lavoratrici”. Inoltre la Costituzione volle rovesciare vecchi schemi sociali legati alla nobiltà e alla ricchezza ereditata, grazie alla fatica di tanti altri mal pagati e considerati. Si voleva premiare l’impegno del lavoro che produce ricchezza e da questo elemento creare le basi per il rafforzamento degli altri diritti sociali, collettivi ed individuali. Purtroppo ben presto i lavoratori si ritrovarono a lottare per vedersi riconosciuto proprio dei diritti costituzionali e quando sembrava andare meglio è sopraggiunta la nuova strisciante offensiva del nuovo capitalismo internazionale. Il lavoro ha perso valore etico, morale ed economico, ed ancora negli ultimi anni la democrazia e il valore della rappresentanza hanno subito attacchi senza precedenti.
I diritti costituzionali sembrano noccioline e la contrattazione collettiva , quale strumento atto a garantire l’equilibrio socio-economico, va via via scemando, pensando di sostituirlo con un forte individualismo che invece lascia indietro milioni di persone.
Si può tranquillamente affermare che in Italia , più che da altre parti, la lotta di classe l’hanno fatta i finanzieri e i manager per conto e a difesa del capitale, a discapito delle classi produttrici e del loro potere di acquisto…VIVA I PADRI COSTITUENTI. IL LAVORO. LA LIBERTA'. LA PACE. LA DEMOCRAZIA. I DIRITTI. VIVA LA COSTITUZIONE NATA DALLA RESISTENZA e LIBERAZIONE."
Angelo Gentilini
“Se
voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra
costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle
carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la
dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la
nostra costituzione.“
Piero Calamandrei (Capogruppo all' Assemblea Costituente del Partito d' Azione)
Piero Calamandrei (Capogruppo all' Assemblea Costituente del Partito d' Azione)