Ecco come si materializza la giustizia di classe al
contrario. Il taglio alle pensioni sopra i novantamila euro è illegittimo. Lo
ha stabilito la Corte
costituzionale con una sentenza che ha lasciato esterrefatti. Mentre i tagli
effettuati alle pensioni dei poveri cristi è legittimo. L’Inps nelle settimane
scorse ha calcolato quanto risparmierà con i tagli decisi dalla legge Fornero.
“ Tra il 2012 e il 2021 la riforma Fornero, afferma l’Inps, darà 80 miliardi di
euro di risparmi rispetto alle normative precedenti”. Una vera e propria
patrimoniale sulle spalle dei lavoratori dipendenti e dei pensionati!!! Per
fare questi tagli sono state modificate in corsa le regole del gioco. E’ stata
bloccata la rivalutazione annuale delle pensioni e sono state cambiate le
regole del pensionamento che hanno prodotto, tra l’altro, l’immane disastro
degli esodati. Rammento che un recente studio della Cgil ha definito che se si
portano 100.000 pensionati d’oro ad un tetto mensile di 6.000 euro si
recuperano 7 miliardi di euro all’anno, 70 fino al 2021. E’ giusto chiedersi allora: perché tagliare
le pensioni d’oro è incostituzionale, mentre tagliare le pensioni normali non
lo è? La Corte
costituzionale ha spiegato che il prelievo sulle pensioni sopra i novantamila
euro discrimina una sola categoria di pensionati!!! E’ il secondo provvedimento
che fa questa fine. Prima dei pensionati d’oro la Corte aveva salvato i super
stipendi dei burocrati. Il motivo è sempre lo stesso: “ le leggi sono
sbagliate”. Ma allora sorge un dubbio. Le leggi le sbagliano apposta? E perché
con i pensionati normali usano l’accetta e non si sbagliano mai?
Angelo Gentilini da info LiberEtà Spi-Cgil