COMUNICATO STAMPA - Bologna, 21 marzo 2012
Gli organi di informazione riportano oggi che il Governo Monti, per far digerire la pillola delle modifiche peggiorative a tutele esistenti per il lavoratori, avrebbe prospettato l’esistenza di due interventi nell’opposta direzione:
1) l’estensione alle imprese sotto i 16 dipendenti dell’istituto della reintegra in ipotesi di licenziamento discriminatorio;
2) la previsione secondo cui i contratti a tempo determinato non potranno essere reiterati per più di 36 mesi, convertendosi, oltre tale limite temporale, in contratti a tempo indeterminato.
Entrambe le affermazioni sono false in quanto tali disposizioni già esistono nel nostro ordinamento.
La prima infatti, è contenuta nell’art. 3 della legge 108/90, che testualmente dispone: “Il licenziamento determinato da ragioni discriminatorie (…) è nullo indipendentemente dalla motivazione addotta e comporta, quale che sia il numero dei dipendenti occupati dal datore di lavoro, le conseguenze previste dall’art. 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300”.
La seconda è disciplinata dall’art. 5 comma 4 bis del Dlgs. 368/01, il quale recita: “qualora per effetto di successione di contratti a termine per lo svolgimento di mansioni equivalenti il rapporto di lavoro tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore abbia complessivamente superato i 36 mesi comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi di interruzione che intercorrono tra un contratto ed un altro, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato”
A prescindere dalle valutazioni che ciascuno vorrà dare dei nuovi provvedimenti che il Governo Monti si accinge ad adottare, è veramente è sconcertante il livello di disinformazione (se c’è buona fede) o di spregiudicatezza (se c’è mala fede) di chi vuol fare apparire a milioni di cittadini come concessioni alle organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori quelle che sono tutele già acquisite da anni dalla legge.
Prof. Umberto Romagnoli
Prof. Luigi Mariucci
Prof. Piergiovanni Alleva
Prof. Giovanni Orlandini
Prof. Luciano Gallino
Dott. Sergio Mattone
Avv. Alberto Piccinini, Bologna
Avv. Giorgio Sacco, Bologna
Avv. Massimo Vaggi, Bologna
Avv. Antonio Mumolo, Bologna
Avv. Sara Passante, Bologna
Avv. Stefania Mangione, Bologna
Avv. Guido Reni, Bologna
Avv. Rosa Tarantini, Bologna