Siamo a fianco di Gaetano Alessi e vogliamo con tutta la forza respingere le ignobili minacce che
ha ricevuto nei giorni scorsi.
Gaetano è un compagno della Cgil, impegnato da tempo nell'attività sindacale. Gaetano è tra i
fondatori di “Mafie sotto casa”, un'associazione di giovani che da tempo svolge una importante
attività di informazione, ricerca e contrasto alla penetrazione della criminalità organizzata nel
tessuto sociale ed economico dell'Emilia Romagna.
Auspichiamo che rapidamente gli inquirenti facciano luce su questi preoccupanti ed inquietanti
fatti. Tuttavia è spontaneo porre in relazione quanto accaduto – e non sarebbe la prima volta – con
l'attività svolta da Gaetano nell'ambito dell'associazionismo antimafia.
La criminalità organizzata alza costantemente il tiro e si rivolge contro tutti coloro, che in diversi
ambiti, vogliono con ostinazione portare avanti un'azione di contrasto, fondamentale per
salvaguardare prospettive di libertà e democrazia, per queste terre e per l'intero paese. La lotta
contro l'illegalità e per i diritti si regge sul protagonismo dei singoli ed anche sulla capacità di agire
collettivamente per mobilitare la società.
L'esperienza di Gaetano, come di tanti impegnati nell'antimafia, nel sindacato o nell'informazione,
rappresenta questo. La sua reazione, di fronte a quel tremendo “sei morto e non lo sai”, rappresenta
la risposta migliore: “Ti sbagli, che si debba morire è nella storia di ciascuno di noi. E' il come si
vive a far la differenza”. Parole più pregnanti di significato e più efficaci non possono essere usate!
Esprimiamo quindi tutta la nostra vicinanza e sostegno a Gaetano. Respingiamo con forza ogni
tentativo di intimidazione, da qualsiasi parte esso provenga, e continueremo a tenere accesi i
riflettori del nostro impegno per la legalità.
Angelo Gentilini, da info www.cgilbo.it