Tutti stanchi ma soddisfatti al termine dell’ultima serata di “Imola in Musica”. “Nonostante l’incertezza del tempo, la città è stata trasformata in un grande palcoscenico, capace di offrire tantissime opportunità di visitare e vivere il centro storico fra decine e decine di appuntamenti musicali e non solo, che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone”, ha commentato l’assessore alla Cultura, Elisabetta Marchetti. Il cartellone è stato estremamente eterogeneo, con appuntamenti estesi dalle tipologie musicali più classiche alle più insolite, proposte da musicisti di spessore a fianco di realtà giovanili ed esperienze didattiche. Un ruolo importante è stato svolto dalla Scuola comunale di Musica Vassura Baroncini con ben 11 appuntamenti. Una settimana di iniziative tutte rigorosamente gratuite che, oltre alla musica, hanno spaziato tra mostre, visite guidate, mercatini che hanno coinvolto complessivamente 68 luoghi, fra cui 17 fra musei, chiese, palazzi storici, biblioteche diffondendo musica per tutto il centro storico. A fianco del Comune, che ha organizzato “Imola in Musica”, ci sono stati anche 24 esercizi privati che hanno realizzato eventi nell’ambito della manifestazione, in particolare si è confermato il successo delle serate organizzate dall’Osteria Tre scalini in piazza Codronchi. Fra i tanti concerti va ricordata la serata con Enrico Ruggeri, in una Piazza Matteotti gremita, durante la quale il cantante ha rivolto anche molti complimenti alla manifestazione. Una novità molto apprezzata è stato il concerto all’alba, per la prima volta promosso da Imola in Musica in collaborazione con il Dipartimento d’Archi dell’Accademia Pianistica, che ha riempito il prato centrale di Parco Tozzoni. Nello spazio dei Circoli il Tributo a Maxwell Street ha visto scorrere “fiumi di blues” con molti gruppi musicali e musicisti americani del calibro di Jennifer Batten e Neil Zaza. Uno spettacolo molto originale che ha visto una standing ovation da parte del pubblico è stata l’esibizione della Chorus Band, orchestra vocale a cappella che si è esibita nella piazza dell’Ulivo. Molto partecipati anche i concerti delle formazioni giovanili nella finale del concorso Gocce di Musica, in collaborazione con Avis, Ca’ Vaina e Sabato Sera. A Mirco Mariani è andato il premio Imola in Musica, assegnato in collaborazione con il MEI (Meeting degli Indipendenti). “Imola in musica si conferma una delle iniziative più amate della città, il cui richiamo va ben oltre i confini cittadini. In questo senso il riconoscimento, ottenuto nel 2015 della selezione a livello europeo di Effe (Europe for Festivals, Festivals for Europe) conferma il valore della nostra manifestazione e la sua eccellenza. Abbiamo voluto accentuare il carattere europeo con la novità della partecipazione di tre gruppi musicali provenienti dalle città gemellate con Imola: Tango Carbon da Gennevilliers (Francia), Elis Lovric e Bika Blasko da Pola (Croazia) e Blue Steady da Weinheim (Germania), aggiunge l’assessore Marchetti, si tratta di una formula vincente”. www.sabatosera.it/imola-in-musica-2016 bilancio-finale-tutti-contenti
Angelo Gentilini, da sabatosera.it
Angelo Gentilini, da sabatosera.it